Lot 36 | Franco Tagliavini (Novellara 1934 - 2010)

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ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000) Grandi cantanti d'opera: la collezione La Guardia di fotografie con autografo (1890 – ‘2000)
Monday 12 July 2021 hours 15:00 (UTC +01:00)

Franco Tagliavini (Novellara 1934 - 2010)

Franco Tagliavini (Novellara 1934 - 2010)
Di origini contadine, da ragazzo aveva cominciato a lavorare come aiutante in un caseificio della zona, ma la sua passione innata per la musica, incoraggiato in ciò anche dal padre, amante di romanze e melodie, lo aveva portato a cantare nel coro musicale del paese, diretto dal maestro C. Confetta, che accorgendosi subito delle qualità vocali del suo allievo, gli insegna il solfeggio.

Erano tempi difficili economicamente, ma la famiglia con grandi sacrifici lo mandò a studiare a Milano, dove ebbe la fortuna di incontrare la grande soprano e maestra di canto Zita Fumagalli Riva. La signora Zita, come Franco chiamava affettuosamente la maestra, lo ospitò nella sua casa e con lei studiò canto presso il Liceo Musicale “G.B.Viotti” di Vercelli; studio interrotto, per prestare il servizio militare che allora durava 18 mesi, dovendo al suo ritorno, ricominciare daccapo.

Nel 1961 vinse il concorso ASLICO, debuttando nel ruolo di Canio nell’opera “Pagliacci” di Leoncavallo, al Teatro Nuovo di Milano, ruolo che non ha più cantato, ma dove era stata notata la sua musicalità dal direttore d’orchestra. Negli anni 1962-63 canta in teatri di provincia nelle seguenti opere: Nabucco, Madame Batterfly, Tosca, Bohème, Cavalleria rusticana, Mefistofele. Nell’aprile 1962, spicca il debutto a Catania in Tosca con Gigliola Frazzoni e Piero Cappuccilli, nel novembre dello stesso anno Clara Petrella lo sceglie per il ruolo di Cavaradossi al teatro Puccini di Milano.

Nel 1964 iniziò la sua carriera internazionale con il debutto a San Francisco e a Los Angeles, negli Stati Uniti, proseguita poi nei maggiori teatri del mondo (dal Teatro alla Scala di Milano, al Metropolitan di New York, dal San Carlo di Napoli al Covent Garden di Londra, dall’Opera di Roma alla Deutsch Oper di Berlino e all’Opera di Vienna, dall’Opera di Parigi al Bolscioi di Mosca e poi ancora a Tokio, Johannesburg, Bilbao, Budapest, Rio de Janeiro, il Cairo, Bruxelles, Ginevra, Zurigo, Edimburgo, Bordeaux, Lione, Lille, Montecarlo), avendo come partner gran parte delle grandi voci del suo tempo (dalla Tebaldi alla Johan Sutherland, dalla Birgit Nilson a Regine Crespin, dalla Virginia Zeani ad Antonietta Stella, dalla Monserrat Caballè alla Raina Kabaivanska; dalla Fiorenza Cossotto a Shirley Verret).

Da ricordare che la grande Magda Olivero lo tenne a “battesimo” nell’Adriana Lecouvreur a Como.

Tra gli interpreti maschili suoi partner furono Tito Gobbi, Nicolai Ghiaurof, Marti Talvela, Dietrich Fisher-Diskau, Josè Van Dan, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Peter Glossop, Giuseppe Taddei, Sherill Milnes; tra i direttori d’orchestra ricordiamo Antonino Votto, Gianandrea Gavazzeni, Lorin Mazel, Claudio Abbado, Jorge Pretre, Vittorio Gui. Collaborò con registi famosi, come Giorgio De Lullo, Pierluigi Pizzi, Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Franco Enriquez, Barlog, Strehler.

Nella sua città, Reggio Emilia, al Teatro Municipale R. Valli, si ricordano due memorabili esecuzioni di “Adriana Lecouvrer” di Cilea nel 1968 e “Tosca” di Puccini, nel 1971.

Dopo 27 anni di brillante carriera, non sopportando più lo stress del palcoscenico che influiva sulla sua resa vocale, decise di mettere un punto finale alla sua carriera e di ritirarsi nel suo paese natale , ospitando nella sua casa la maestra Zita Fumagalli. A Franco Tagliavini è intitolato il Circolo Amici della lirica di Novellara, che a suo nome, ha promosso tante iniziative culturali e musicali; d’altra parte, lo stesso tenore ha partecipato alla vita culturale del suo paese, come vice presidente del circolo culturale Omnibus, anche se non ha mai amato apparire.

Nel 2000, nel corso di un pomeriggio lirico promosso dal “Club Amici della Lirica” gli fu conferita la “Rocca d’oro” quale riconoscimento della comunità ad un figlio che si era affermato nella sua professione, tenendo alto il nome di Novellara, cui era particolarmente legato.

Nel 2001 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana,dal Presidente C. A. Ciampi, per aver onorato l’Italia nel mondo per la cultura musicale e operistica.


Ritratto fotografico, con firma autografa, del celebre tenore.
Ottimo stato
Fotografia; 14,7x10,5 cm