Lot 56 | A. Villa di Domiziano a Castel Gandolfo B. Rovine del Mausoleo di Gallieno presso il Casale di Fiorano al nono miglio della Via Appia

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
ASTA 91 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XV AL XIX SECOLO SESSIONE UNICA
Friday 14 May 2021 hours 15:30 (UTC +01:00)

A. Villa di Domiziano a Castel Gandolfo B. Rovine del Mausoleo di Gallieno presso il Casale di Fiorano al nono miglio della Via Appia

CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)

a. Villa di Domiziano a Castel Gandolfo
Acquarello su carta, cm. 38x53. Con cornice
In alto iscrizione a penna: "109". In basso al centro cartiglio con scritta a macchina: "CARLO LABRUZZI 1765-1818 / ITALIAN SCHOOL / FIGURAS BY A GROTTO". Al retro uno studio a matita di torrione entro un paesaggio.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 100, pp. 298-299 (di questa veduta sono pubblicate due versioni acquarellate in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca).

b. Rovine del Mausoleo di Gallieno presso il Casale di Fiorano al nono miglio della Via Appia
Acquarello su carta, cm. 36,5x52. Con cornice
Questa veduta fu incisa da Labruzzi in una terza e più tardiva serie di acqueforti dedicate alla Via Appia, che però, diversamente dalle due che l'avevano preceduta, non fu mai pubblicata. Labruzzi ne acquarellò le matrici e questi fogli si conservano oggi tra la Biblioteca Sarti all'Accademia di San Luca in Roma e il Museo di Roma.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 74, pp. 257-258 (di questa veduta sono pubblicate tre versioni acquarellate in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, l'Accademia di San Luca e la Galleria Apolloni, Roma, più una stampa acquarellata presso il Museo di Roma).

Si presenta in dieci lotti distinti e successivi un eccezionale gruppo di venti grandi acquarelli che rientrano nella più ampia questione della serie di vedute archeologiche eseguite da Carlo Labruzzi a partire dal 1789, a seguito dell'incarico ricevuto da Sir Richard Coalt Hoare, archeologo e pittore dilettante inglese.
Labruzzi realizzò varie serie di disegni per un totale di molte centinaia di fogli, prediligendo la tecnica dell'acquarello, in seppia o policromo. Il progetto prevedeva la ricognizione sistematica, il censimento e la documentazione visiva di tutti i monumenti romani che si conservavano lungo la Via Appia fino a Brinidisi, seguendo l'itinerario intrapreso da Orazio in compagnia, tra gli altri, di Eliodoro, Mecenate, Cocciaio Nerva e Virgilio e narrato dal grande poeta latino nel primo libro delle Satire (Quinta Satira). Fu così che Hoare e Labruzzi intrapresero un viaggio in comune che ebbe avvio sabato 31 ottobre 1789 e che per una serie di circostanze non arrivò a concludersi, interrompendosi a Benevento.
Nei secoli successivi vari nuclei sono stati ricomposti a seguito di vendite e passaggi sul mercato, i più consistenti dei quali si conservano oggi presso il Museo di Roma, l'Accademia di San Luca, il British Museum di Londra e soprattutto nella Biblioteca Apostolica Vaticana, che detiene un'eccezionale raccolta di 226 fogli provenienti dalla collezione del grande archeologo inglese Thomas Ashby).
Grazie alla data presente nel lotto 65a ("18 MARZO 1796") possiamo stabilire per il nostro nucleo di acquarelli un'esecuzione entro la prima metà di quello stesso anno. Tale datazione, peraltro, autorizza a ritenere che Labruzzi abbia occasionalmente continuato a replicare i suoi disegni negli anni successivi al viaggio per rispondere alla richiesta del mercato. Come suggerisce il vecchio cartiglio scritto a macchina in inglese, applicato sul lotto 56a, è presumibile una provenienza di tutto il gruppo di fogli dalla Gran Bretagna, prima dell'acquisto, vari decenni or sono, da parte dell'attuale proprietà.

PROVENIENZA: Collezione privata, Roma.