ASTA 91 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XV AL XIX SECOLO SESSIONE UNICA
Friday 14 May 2021 hours 15:30 (UTC +01:00)
Tre giovani cantori intorno al maestro "Scuola di canto di Antonio Comi a Cento"
GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI, DETTO IL GUERCINO (Cento, 1591 - Bologna, 1666)
Tre giovani cantori intorno al maestro "Scuola di canto di Antonio Comi a Cento"
Penna e inchiostro su carta, cm. 20x29,7. Con cornice
Questo disegno, al di là della sua grande qualità e del suo notevole pedigrée, presenta straordinari motivi di interesse. Esso si pone, infatti, in stretta connessione con una delle 6 incisioni eseguite da Richard Dalton nel 1764 all'interno della raccolta "Eighty-two prints, engraved by F. Bartolozzi etc. from the original drawings of Guercino". Edita per la prima volta a Londra dall'editore Josiah Boydell nel 1765, a cura dallo stesso Dalton (bibliotecario di re Giorgio III), la raccolta ebbe notevole successo e si rivelò un veicolo straordinario della fama imperitura di Guercino in Gran Bretagna. Dalton fu responsabile del trasferimento in Inghilterra dell'incisore Francesco Bartolozzi, che colà sarebbe poi diventato incisore del re. Questi fu il principale autore delle incisioni della grande silloge guercinesca, eseguendone ben 58, essendosi già felicemente cimentato con opere di Guercino in dodici rami che aveva appena venduto a Piranesi (il quale ne avrebbe fatto di lì a poco il nucleo generativo per la sua "Raccolta di alcuni disegni del Barbieri da Cento detto il Guercino" stampata a Roma nel 1764). Dalton trasse la sua incisione da un disegno, in controparte rispetto all'acquaforte, che lo stesso Bartolozzi aveva tratto da un disegno originale di Guercino, conservato, come ci informa la stessa incisione, nella collezione di un certo Antonio Comi a Cento. La copia eseguita da Bartolozzi è conservata oggi nelle Royal Collections a Windsor Castle, mentre il disegno di Guercino fino a oggi era considerato irreperibile negli studi sul grande artista di Cento. Alla luce di quanto brevemente riassunto possiamo riconoscere nel nostro foglio - mai più apparso sul mercato dalla vendita da Sotheby's Londra del 1967 presso la quale fu acquistato dell'attuale proprietà - l'originale da cui dipendono sia il disegno di Bartolozzi, sia l'incisione di Dalton.
In basso a sinistra timbro della Collezione Giuseppe Vallardi; in alto a sinistra un'iscrizione a penna non più decifrabile. Al retro in alto a sinistra reca indicazione inventariale a matita rossa: "L 119"; in alto al centro indicazione inventariale a penna: "N°120 DEL GUERCINO".
PROVENIENZA: XVII secolo, Antonio Comi, Cento (?); XIX secolo, Collezione Giuseppe Vallardi, Milano; Collezione privata, Inghilterra; vendita Sotheby's, Londra, 20 aprile 1967, l. 49; Collezione privata, Roma.