REPERTI ARCHEOLOGICI Prima Sessione
Monday 21 December 2020 hours 14:30 (UTC +01:00)
IMPORTANTE ANFORA CALCIDESE DATAZIONE: 530-510 sec. a. C. MATERIA E TECNICA:...
IMPORTANTE ANFORA CALCIDESE
DATAZIONE: 530-510 sec. a. C.
MATERIA E TECNICA: argilla figulina rosata, ingubbiatura arancio, vernice nera lucente, modellata a tornio veloce
Labbro ad echino, alto collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalla arrotondata mediante un collarino in rilievo; corpo ovoide allungato verso il basso, piede ad echino, anse a bastoncello, impostate dalla spalla al collo
DECORAZIONE ACCESSORIA: bocca, anse e piede verniciati; sul collo da entrambi i lati profilo maschile barbato volto a destra, fra linee verticali a tremolo; sulla spalla falsa baccellatura, ampia fascia sotto la scena figurata, raggiera all'attacco col piede
DECORAZIONE: lato A) due galli affrontati stanti in composizione araldica con le code aperte a ventaglio; nel campo girali e rosette; lato B) due leoni stanti affrontati in composizione araldica e retrospicienti con le fauci aperte e la lingua pendula; sulla schiena in alto i felini hanno le code ripiegate ad 'S'; nel campo due rosette a macchia
PRODUZIONE: ceramica di Rhegion
STATO DI CONSERVAZIONE: integralmente ricomposta da frammenti
DIMENSIONI: alt. cm 34,3; diam. bocca cm 16
CFR.: M. Iozzo, Vasi 'Calcidesi' del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Pontedera 1996, pp 80-85; tavv. XXVI-XXIX
PROVENIENZA: Collezione privata, Torino
I vasi calcidesi furono in realtà prodotti da più di un'officina a Rhegion, l'odierna Reggio Calabria nel corso del VI secolo avanti Cristo e furono cosi denominati da A. Kirchhoff nel 1863 per la prevalenza di componenti di derivazione calcidese, rispetto a quelle eretriesi, nell'alfabeto di origine euboica con cui sono redatte le iscrizioni dipinte.
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