Asta 277 Arte Antica e del XIX secolo II tornata, lotti 64-126
Wednesday 11 December 2019 hours 15:00 (UTC +01:00)
ALEXANDRE HYACINTHE DUNOUY Paesaggio con armenti e fiume. .
DUNOUY ALEXANDRE HYACINTHE (1757 - 1841) Paesaggio con armenti e fiume. . Olio su tela . Cm 59,00 x 49,00. Al retro timbro Giroux a Paris.Provenienza: Collezione Privata; Sotheby's, New York, 18 Maggio 2006, Old Masters Painting, lotto 214.L'opera verrà inserita nel Catalogue Raissoné di Corinne Polycarpe Chorier. Nato a Parigi, il giovane Dunouy compie la sua formazione sotto la direzione del pittore Gabriel Briand (1725-1777); inizia così a dipingere vedute della città natale e delle contrade vicine ed espone per la prima volta le sue opere presso il Salon de Paris del 1791. Desideroso di conferire alla propria professionalità ampio respiro internazionale, compie a più riprese dei viaggi in Italia (sembra già dalla fine degli anni 80 e verso il 1802, ma il soggiorno certo è quello del 1810-1815). Mete irrinunciabili dei suoi itinerari sono le città di Roma e di Napoli, le cui zone limitrofe dipinge con accuratezza. Le composizioni di paesaggio del Maestro vengono esposte con regolarità fino al 1833 ai Salons parigini dove viene premiato con due medaglie (1819 e 1827). Nel 1810 diviene pittore ufficiale della regina Carolina e del re Gioacchino Murat, nominato sovrano di Napoli da Napoleone, e riceve l'incarico di eseguire paesaggi per il Palazzo Reale di Portici. In Italia subisce l'influenza del pittore tedesco Jakob Philipp Hackert (1737-1807) che incontra a Napoli. Una volta rientrato definitivamente in Francia, il Maestro incide all'acquaforte una serie di paesaggi (circa trenta) sulla base di propri dipinti e disegni (ora conservati al Gabinetto di Stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi). Durante il periodo della maturità viene incaricato dal Re di Francia Luigi XVIII di studiare, con la collaborazione di altri noti artisti, dei progetti per la decorazione di molteplici castelli (che erano residenze reali) tra cui quello di Fontainebleau. Le figure nelle opere di Dunouy sono per lo più realizzate da altri artisti tra cui Nicolas-Antoine Taunay e Jean-Louis Demarne, con quest'ultimo l'artista ha collaborato dipingendo la parte paesaggistica dell'Incontro tra Napoleone e Pio VII nella foresta di Fontainebleau (1808, Versailles). Le sue opere sono esposte in molte località francesi tra cui Lione, Orleans, Parigi e Versailles. Dei suoi paesaggi sono conservati anche in Italia presso la Galleria Nazionale di Capodimonte (Napoli).La composizione rivela l'essenza della concezione pittorica del Maestro e le tecniche sono quelle tipiche della scuola francese; la scelta di un luogo anonimo, la casualità dello scorcio, la registrazione delle variazioni di luce e colore e la densità della stesura pittorica. Peculiare di Dunouy è la vocazione a costruire l'immagine attraverso una sequenza di piani: il gregge con il pastore, la cascata e infine un tempietto, che scandisce il passaggio dall'ombra alla luce. L'inserimento di una citazione colta, un'architettura che ricorda il Tempio di Vesta a Roma, dimostra come il pittore abbia studiato dal vero il paesaggio italiano e come nel successivo lavoro condotto in atelier abbia inserito il frammento nel contesto di un paesaggio di campagna. L'artista interpreta, infatti, i particolari osservati in prima persona secondo una nuova prospettiva; il dato naturale viene così ricreato secondo un'ottica dove anche la vita campestre, con le sue fatiche quotidiane, acquista un valore mitico, indipendente dalle coordinate spazio-temporali. . Cornice presente