Asta di Arredi di una casa veneziana e altri committenti Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 401
Wednesday 15 May 2019 hours 15:00 (UTC +01:00)
GIACOMO FRANCESCO CIPPER IL TODESCHINI (Vorarlberg 1664-Milano 1738) "Il...
GIACOMO FRANCESCO CIPPER IL TODESCHINI (Vorarlberg 1664-Milano 1738) "Il gioco del topo" Olio su tela cm 65x82 Nato in Austria nella regione occidentale del Vorarlberg è presente a Milano dal 1696, anno in cui si sposa con Giulia Francesca, figlia del Notaio Carlo Federico Galdone. In gioventù si dedica alla pittura di nature morte passando solo in un secondo tempo alla raffigurazione di scene di genere con pitocchi, che tanto lo hanno reso famoso. Il Cipper, per certi versi, si può considerare il traduttore in italiano di uno dei temi più cari al linguaggio pittorico degli artisti nordici, mutuandolo in piacevole "divertimento" del buffo e tralasciando qualsiasi ricerca psicologica e il lato più cruento e moralista caro ai suoi colleghi d'oltralpe. Il nostro dipinto riprende uno schema compositivo caro al Cipper, in particolare, nelle figure centrali e in molti dettagli troviamo affinità nell'opera "Interno di cucina" (si veda "Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini", di Maria Silvia Proni, Edizioni del Soncino, Soncino (CR) 1994, pag. 76 fig. 22). Altro elemento ricorrente nella pittura del Todeschini è la presenza del cane, che possiamo riscontrare, identico, nelle tele "Il venditore di selvaggina" e "Desco familiare" (si veda "Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini", di Maria Silvia Proni, Edizioni del Soncino, Soncino (CR)1994, rispettivamente: pag. 99 foto opera numero 30 e pag. 124 fig.39). PROVENIENZA: Christie's Roma 01/06/1999, lotto 665.