Lot 238 | PERUZZINI ANTONIO FRANCESCO (1643-1724) Paesaggio alberato con...

Aste Boetto - Via Mura dello Zerbino 10R, 16122 Genova
Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX Seconda Sessione - dal lotto 218 al lotto 373
Monday 22 February 2016 hours 21:00 (UTC +01:00)

PERUZZINI ANTONIO FRANCESCO (1643-1724) Paesaggio alberato con...

PERUZZINI ANTONIO FRANCESCO (1643-1724)
Paesaggio alberato con eremiti
Paesaggio alberato con pescatori di anguille
cm 98 x 73 (ciascuno)

In questo inedito pendant il paesaggio è dominato dall'elemento della natura che sovrasta i personaggi dipinti sul primo piano. La luminosità e la profondità sono garantite dall'ampia porzione di cielo e delle montagne sullo sfondo, tracciate in una delicata variazione di azzurri.
Si tratta di composizioni che, con continue variazioni sul tema e infinite declinazioni, Antonio Franesco Peruzzini esegue riscuotendo grande successo, soprattutto in virtù della grande valenza decorativa e della piacevolezza della stesura a piena pasta.
Al Peruzzini, ben noto paesaggista attivo anche come collaboratore del genovese Alessandro Magnasco, va riferita questa coppia di tele che in passato fu invece ritenuta del Lissandrino. A quest'ultimo le riferì Antonio Morassi, buon conoscitore della pittura genovese e veneziana, ma attivo come storico dell'arte negli anni della seconda Guerra Mondiale e subito successivo, quando ancora la figura del Peruzzini non era stata svelata da successivo indagini critiche, che hanno chiarito le dinamiche complesse dei rapporti di collaborazione tra pittori, o addirittura della sfaccettata produzione di tele in stile "Magnasco" a opera di seguaci e copisti. Più recenti studi hanno invece messo in luce la fisionomia stilistica del paesaggista di Ancona.
Il successo della collaborazione tra Magnasco e Peruzzini fu enorme presso i collezionisti contemporanei in tutta la Penisola, non solo a Milano e a Firenze, dove i due si trovano a vivere contemporaneamente per diversi anni. Tra le opere più note eseguite a due mani si ricordano le due grandi tele della Pinacoteca di Brera. Sono attestate opere di collaborazione a partire dagli anni Novanta, sebbene il rapporto non fosse esclusivo: il Peruzzini lavorò anche con altri figuristi (tra cui Sebastiano e Marco Ricci), così come il Magnasco dipinse con altri artisti (come Clemente Spera per i fondali architettonici e di rovine).
Nel nostro caso, tuttavia, non si tratta di opere di collaborazione tra il figurista e lo specialista di paesaggio, giacché la visione diretta e ravvicinate dei dipinti consente di rilevare che non vi è alcuna differenza di stesura tra figure e sfondo.
Il Peruzzini infatti in molti casi è autore unico delle composizioni ed esegue le figure avvicinandosi allo stile brioso e caratterizzato dalla pennellata veloce e nervosa del Magnasco.

Anna Orlando