Lot 93 | PIATTO O TAGLIERE, GUBBIO, BOTTEGA DI MASTRO GIORGIO ANDREOLI, 1531in...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 179
Thursday 19 November 2015 hours 15:30 (UTC +01:00)

PIATTO O TAGLIERE, GUBBIO, BOTTEGA DI MASTRO GIORGIO ANDREOLI, 1531in...


PIATTO O TAGLIERE, GUBBIO, BOTTEGA DI MASTRO GIORGIO ANDREOLI, 1531
in maiolica dipinta in blu e a lustro dorato e rosso, con ampia tesa e cavetto accentuato. Nel medaglione centrale, incorniciato da una larga fascia a lustro, campeggia un motivo a raggera che simula un nastro sorretto da una palizzata, quasi un hortus conclusus , che contiene un cartiglio con il nome “ ANNA ” abbellito da due motivi floreali. Sulla tesa, suddivisa in scomparti, si alterna un motivo a foglie accartocciate e bacche a uno geometrico a semplice metopa fortemente rimarcato dal lustro: lustro che è applicato con particolare ricchezza. Sul retro si leggono quattro spirali in lustro rosso, utilizzato anche per delineare, al centro del piede, la data 1531. Per caratteristiche morfologiche e pittoriche, per la sapiente tecnica a lustro e per la presenza della data ci troviamo di fronte a un esemplare tipico della produzione della bottega eugubina di Mastro Giorgio Andreoli. La decorazione a comparti è tipica del periodo dei primi anni trenta del Cinquecento e si può ritenere un esemplare significativo per questo tipo di decorazione. Il piatto appartenne alla collezione Sidney Morse, venduta a Londra in un’asta da Christie’s dell’11 dicembre 1930, e poi ricomparve sul mercato nell’asta londinese di Sotheby’s a New York nel 1970; alt. cm 2,2, diam. cm 22,3, diam. piede cm 9,2

Bibliografia
G. Ballardini, Corpus della maiolica italiana. Vol II. Le maioliche datate dal 1531 al 1535, Roma 1933-1938 fig. 24

Bibliografia di confronto
E. Sannipoli (a cura di), La via della ceramica tra Umbria e Marche. Maioliche rinascimentali da collezioni private , Gubbio 2010, pp. 132-133 n. 2.12 (per la decorazione)