Lot 571 | Resistenza in Italia - Limbert, Richard Charles Louis Captain Limbert...

Minerva Auctions - Palazzo Odescalchi - Piazza SS. Apostoli 80, 00187 Roma
Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe Terza Sessione - dal lotto 502 al lotto 740
Thursday 4 June 2015 hours 17:30 (UTC +01:00)

Resistenza in Italia - Limbert, Richard Charles Louis Captain Limbert...

Resistenza in Italia - Limbert, Richard Charles Louis Captain Limbert Adventures Vasta documentazione storica raccolta in 6 ampi faldoni della guerra in Italia tra 1943 e 1945, con fotografie, testimonianze, documenti, cimeli, disegni, caricature etc. Il tutto conservato in un baule verde di grandi dimensioni. La resistenza allo stato puro, uno straordinario insieme di documenti originali e inediti. La storia del Capitano Limbert sembra uscita da uno di quei resoconti ormai dimenticati della guerra di Resistenza, condotta dagli Alleati al fianco dei nostri partigiani. E’ la storia di un Capitano coraggioso - nel vero senso della parola - proveniente da Manchester con un’esperienza di poliziotto (ma anche di attore scrittore, giornalista, marinaio...), arrivato in Italia per fiancheggiare le operazioni militari della Quinta Armata americana nell’aiuto ai rifugiati. Di questo principalmente si è occupato Limbert: di dare sollievo alle popolazioni organizzando efficienti campi di accoglienza per i profughi, da Sessa Aurunca a Venafro, da Ausonia a Lenola, da Vetralla a Ponsacco, per approdare poi a Firenze, dove aprì e diresse il più grande centro per rifugiati in Italia che ospitava oltre 16.000 persone. La scansione cronologica dei faldoni è rigorosa: i primi due datati 1943-44, col titolo Africa-Italy, per passare ai secondi due faldoni datati 1944-45 e agli ultimi due con datazione 1945. Il luogotenente Limbert raffigura ad inizio del primo volume le tappe della sua avventura bellica, a partire dal momento dell’imbarco il 30 agosto 1943 da Liverpool (lui era nativo di Manchester), seguendo le città del Mediterraneo toccate prima di giungere in Italia, dove si occuperà essenzialmente dei centri per rifugiati. La documentazione è impressionante e non facilmente descrivibile: ci sono le mostrine tedesche e americane originali delle diverse divise e girando pagina la pianta originale di Bologna del capo della divisione “Bologna” del CLN con le posizioni occupate dai Partigiani, o le informazioni sul Quartier Generale della V Armata in Italia. Impressionante la descrizione originale del Campo di Lavoro Partigiano di Ca’ di Landino (nel comune di Castiglione de Pepoli), datata 13/11/1944 e firmata da Ernesto Venzi (il partigiano Nino). Poche pagine oltre si spiega una pianta stampata su stoffa dell’Impero dell’Italia Fascista , 9 maggio 1936. Tutto serve a documentare, con fedeltà, quel periodo di storia italiana. Il secondo faldone si apre con un grande foto del Duce autografata, 296 x 204 mm., per poi dispiegarsi in una quantità di cartoline, da Algeri a Venezia, incollate su ogni pagina. Il terzo faldone apre sulla realtà dei Centri per Rifugiati, il primo dei quali è quello di Sessa Aurunca (Caserta). Qui scorrono testi e immagini, foto di bambini che vengono accolti nel febbraio del 1944, immagini della Processione religiosa per le vie della città il 16 aprile del 1944; quindi si passa al Centro di Firenze, dove il Capitan Limbert è di stanza per tutto il 1944. Un articolo del Corriere di Firenze del 1 ottobre 1944 evidenzia la grande opera svolta dal Comando Alleato per risistemare il centro profughi: “in soli sei giorni tutto è stato rimesso in ordine, tutto è stato disciplinato in modo che, da una confusione enorme si è potuto creare quello che oggi è un esempio di organizzazione, un ente di sentita solidarietà umana: il Centro Profughi di Firenze. Abbiamo visitato questi locali immensi, dove oltre milletrecento senza tetto trovano asilo, nell’ordine e nella quiete più perfetta. (...)”. Il 21 ottobre 1944 una camionetta scoperta arriva al Centro Profughi di Firenze: Limbert è lì a fotografare il loro arrivo. Sono accompagnati dal loro capo, Ernesto Venzi (Bologna 1908 - Bologna 1984). Dall'ottobre del 1943, col nome di copertura di "Nino", fu tra gli organizzatori dei primi gruppi della Resistenza nel Bolognese e poi, trasferitosi a Belluno, nella Valle del Vajont. Rientrato successivamente in Emilia, "Nino" fu tra i promo