BENETTON, IL FERRO E L'ANIMA SESSIONE UNICA
Thursday 20 March 2025 hours 18:00 (UTC +01:00)
Toni Benetton (1910 - 1996) Albero fermato, 1968
Toni Benetton (1910 - 1996)
Albero fermato, 1968
Ferro tagliato a fiamma ossidrica
92 x 605 x 6 cm
Bibliografia: G. Mandel, L. Rossi Bortolatto, C. Munari ed altri, testi di, "Toni Benetton", Treviso, 1970; F. Solmi, G. Marchiori, L. Rossi Bortolatto ed altri, testi di, "Toni Benetton", Treviso, 1975, foto n. 36; pieghevole della mostra "Benetton a Cortina" e antologica "Terrazza Cortina"; F. Batacchi, "Benetton 1. Il Ferro", Venezia, 1990, pp. 93, 134, 364, scheda 183
Esposizione: Rotonda della Besana, Milano, 1970; X Biennale del Bronzetto e della piccola Scultura, Prato della Valle, Padova 1975; Museo Cà da Noal, Treviso 1975; "Tono & Toni", Spinea, 1986; Opere nella città di Cortina, 1991
Certificati: Certificato di Ada Allegro Benetton, curatrice dell'archivio Benetton
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
L'opera è conosciuta come "Albero fermato", in quanto la struttura ricorda il tronco e i rami di un possente albero. In realtà, però, può essere efficacemente paragonata ai lavori di Benetton sui temi dell’orizzonte e dell’onda.
Proprio la patinatura in argento dei tagli - lasciati da Benetton al vivo anche con i residui di fusione - fa intendere che il tema fondamentale è il passaggio della luce attraverso il ferro.
Si tratta della più grande scultura orizzontale - di impianto non architettonico - realizzata da Toni Benetton. In effetti, può essere considerata una vera e propria sfida.
Benetton, aveva fondato l'anno prima, nel 1967, l'Accademia Internazionale del Ferro, frequentata da studenti da tutto il mondo. Il tema della scultura orizzontale è - da sempre e in tutte le culture - uno dei più complessi da sviluppare. Sappiamo che l'opera non è stata realizzata per un committente ma per sé da Benetton, che la volle integrare nel parco della propria villa a Mogliano Veneto. Allora, la ragione che spinse il maestro a misurarsi con questa estrema difficoltà - tecnica ed estetica - può essere trovata proprio nella volontà di mostrare ai suoi allievi (tutti proiettati nella carriera della scultura internazionale) come gestire all'eccellenza il punto più complesso del mestiere.
Nota bene: l'opera è collocata presso la parte privata di Villa Marignana a Mogliano Veneto.