Asta N. 995 - Arte Moderna e Contemporanea Sessione Unica
Wednesday 18 December 2024 hours 16:00 (UTC +01:00)
Michelangelo Pistoletto Nascita: 1933 Biella Il disegno della porta e dello...
Michelangelo Pistoletto
Nascita: 1933 Biella
Il disegno della porta e dello specchio
dimensioni del foglio entro cornice: cm 66x196, dimensioni di ciascuna anta: cm 190x56
firmato, datato e intitolato, opera indivisibile composta da una porta e un disegno entro cornice
Collezione Baroni Durini, Pescara
Collezione privata
Metamorfosi di una vita. Lucrezia De Domizio Durini. Arte, cultura, società internazionale dagli anni 70 a oggi, Pescara, a cura di, Giorgio D’Orazio, 2017, p. 131
La spiritualità di Joseph Beuys - Lucrezia De Domizio Durini, Editore Silvana Editoriale, Milano, 2002, p. 194
“L'arte, la scienza e la religione erano una cosa sola per Michelangelo Buonarroti quando dipingeva il Giudizio Universale e progettava la cupola di San Pietro. Ma il suo Giudizio Universale era contenuto nel breve spazio del muro di una cappella e la cupola di San Pietro era la più alta realizzazione dell'ingegno umano di quel tempo. Oggi la cupola che rappresenta il più alto livello dell'ingegno umano si estende nello spazio tra le stelle, quindi il Giudizio Universale dell'arte deve essere ora a dimensione reale. [...] Al centro ora non c'è più un punto ma uno specchio. Non c'è più un punto lontano rappresentato dal dio delle religioni, ma uno specchio che ci ridà la nostra immagine da vicino. E non è più un punto di vista prospettico che indica il raggiungimento del progresso tecnico-scientifico, ma è uno specchio che apre subito tutto lo spazio [...] Io lavoro ora per tenere, a ogni costo, aperto il varco dello specchio. Senza quel buco speculare l'arte viene spinta ai bordi da ogni altra forma di potere e ne diventa la decorazione, e in più, anche responsabile degli errori.”, (M. Pistoletto, Il giudizio universale a dimensione reale, Galleria Lucrezia De Domizio, Pescara 1980), , Nel 1980 Pistoletto e' ospite a Palazzo Durini ed e' in questo contesto che quest'opera viene realizzata l'artista infatti prende spunto da un lavoro di Joseph Beuys presente a Palazzo e trasforma l’antica porta in legno che si immette nella stanza che precede la biblioteca. Egli adopera il suo tipico materiale, lo “specchio”, in ciascuna delle 2 ante contrapponendole tra chiusura e apertura in una forma triangolare, donando chiarezza attraverso un disegno a matita quale progettualità di testimonianza., La porta dunque diviene Quadro specchiante, Un unicum diviso in tre parti in cui il significato trascendentale della creatività artistica identifica noi esseri umani quali testimoni di noi stessi e contemporaneamente partecipa dell’intero universo.