Lot 32 | Lino Selvatico - Maternita

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Asta 48 - Dipinti di pregio del XIX e XX secolo Sabato, ore 15:00
Saturday 29 June 2024 hours 15:00 (UTC +01:00)

Lino Selvatico - Maternita

Lino Selvatico - Maternita - Padova, 1872 - Treviso, 1924 - Olio su tela cm 49,5x34 - Lino Selvatico, figlio di Riccardo rinomato promotore delle mostre veneziane, nacque e crebbe sotto l'influenza e la guida del padre. Grazie a lui, fu introdotto agli studi giuridici e artistici, avendo anche l'opportunità di apprendere sotto la tutela di Cesare Laurenti. Questa formazione eclettica segnò l'inizio di una carriera artistica promettente.La sua opera inaugurale, il "Ritratto del professor G. Bordiga," fu presentata alla III Internazionale d'Arte veneziana nel 1899, evidenziando fin da subito il suo talento emergente. Selvatico, attento osservatore dell'arte veneziana del suo tempo, iniziò la sua carriera ispirandosi a due eminenti artisti locali, Giacomo Favretto ed Ettore Tito. Mentre si distanziò dal filone aneddotico di Favretto, abbracciò la tecnica ritrattistica di Tito, modellando le sue opere su eleganti e mondani stili. Questa scelta artistica si rivelò un successo, guadagnandogli il favore dell'aristocrazia e dell'alta borghesia veneziana.La sua partecipazione attiva alle Internazionali veneziane, inclusi due spettacoli individuali nel 1912 e nel 1922, contribuì a consolidare la sua reputazione nel panorama artistico. Nonostante la sua prematura scomparsa il 25 luglio 1924, a seguito di un tragico incidente stradale mentre guidava la sua motocicletta, il suo lascito artistico perdurò.Il riconoscimento postumo di Lino Selvatico si manifestò nel 1926, con l'organizzazione di una retrospettiva che presentava ben 45 delle sue opere. Questo evento sottolineò la sua significativa contribuzione all'arte veneziana, celebrando la sua abilità nel ritratto e il suo impatto duraturo sulla scena artistica locale. La sua eredità artistica continuò a ispirare generazioni successive di artisti, confermando la sua posizione di rilievo nella storia dell'arte veneziana del XX secolo.