Lot 16 | Giovanni Battista Ciolina - Ave Maria a Buttogno

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Asta 48 - Dipinti di pregio del XIX e XX secolo Sabato, ore 15:00
Saturday 29 June 2024 hours 15:00 (UTC +01:00)

Giovanni Battista Ciolina - Ave Maria a Buttogno

Giovanni Battista Ciolina - Ave Maria a Buttogno - Toceno 1870 - 1955 (Verbano-Cusio-Ossola) - Olio su tela cm 72x88 - Giovanni Battista Ciolina nacque in una famiglia di contadini della Valle Vigezzo nel 1870. Frequenta per cinque anni, a partire dal 1882, la Scuola d'Arte Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, dove diventa amico stretto di altri futuri pittori come Carlo Fornara, Gian Maria Rastellini e Lorenzo Peretti Junior. Qui assorbe gli insegnamenti di Enrico Cavalli, grande conoscitore dell'arte francese dell'epoca e innovatore storico della pittura in Valle Vigezzo.Alla fine degli anni Ottanta del XIX secolo, riceve una borsa di studio biennale per frequentare la Scuola libera del nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Artista talentuoso e precoce, dimostra il suo livello di eccellenza con opere come "Ritratto della madre" (1890) e "L'ombrellino rosso" (1892). Insieme all'amico e collega pittore Carlo Fornara, trascorre un lungo periodo a Lione tra il 1895 e il 1896 studiando i grandi maestri e familiarizzando con la nuova pittura al di là delle Alpi.Al suo ritorno in Italia si avvicina al Divisionismo, applicando la nuova tecnica seguendo l'esempio di Giovanni Segantini. Dopo la sua prima partecipazione alla Terza Triennale di Brera nel 1897 con il dipinto "Il filo spezzato", apre uno studio a Milano, dove realizza numerosi dipinti in stile divisionista, tra cui "La lavandaia", "Fanciulla che guarda dalla finestra" e "Mestizia crepuscolare". Prende parte a numerose mostre in Italia e all'estero e, gradualmente abbandonando il Divisionismo, arriva alla Biennale di Venezia del 1907 con il dipinto "Preludio di primavera", utilizzando ampiamente l'impasto e mantenendo la luminosità delle sue prime opere, ma con l'aggiunta di un lirismo malinconico tipico del Neo-impressionismo, spesso affidato a composizioni di ampio respiro come in "Ritorno all’alpe" e "Toceno al tramonto".All'inizio della Grande Guerra, Ciolina lascia Milano e si ritira nella Valle Vigezzo, dove continua a dipingere paesaggi, nature morte e affreschi religiosi fino alla sua morte.**Mostre**- "Giovanni Battista Ciolina – Umanità e paesaggi della Val Vigezzo": Museo del Paesaggio, Pallanza, 1986- "Una scuola di pittura in Val Vigezzo: 1881-1919": Torino/Novara, 1990- "Carlo Fornara. Un maestro del divisionismo": Trento, 1998- "Carlo Fornara. Il colore della valle": Acqui Terme, 2007- "Paesaggi dell'Ottocento. Verso la luce": Riva del Garda, 2010- "Le soglie della natura": Arco di Trento, 2010- "Alessandro Poscio, collezionista appassionato": Domodossola, 2014- "Carlo Fornara e il ritratto vigezzino": Domodossola, 2015