Meraviglie Atto II. La Gioia a colori. II Sessione unica
Wednesday 15 May 2024 hours 15:30 (UTC +01:00)
Jusepe de Ribera (1591 - 1652) , da Giacobbe con il gregge di Labano, 1640-1660
Jusepe de Ribera (1591 - 1652) , da
Giacobbe con il gregge di Labano, 1640-1660
Olio su tela
160 x 210 cm
Provenienza: Christie’s Londra, 1972 (?); W. Apolloni, Roma (1973); collezione privata, Roma
Bibliografia: Alfonso E. Pérez Sánchez e Nicola Spinosa, a cura di, Jusepe de Ribera (1591-1652), 18 settembre-29 novembre 1992, The Metropolitan Museum of Art, New York, catalogo della mostra, scheda 28, pp. 99-102 (in particolare p. 102)
Certificati: Fabrizio Apolloni (come “Scuola Napoletana della prima metà del XVII secolo, Bartolomeo Passante, 1614-1656, attr. a”), 10 marzo 1973
Stato di conservazione. Supporto: 85% (rifodero, telaio sostituito)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (cadute di colore riprese, ridipinture)
La tela in esame deriva da un dipinto di Jusepe de Ribera, conservato almeno dal 1681 al Monastero di San Lorenzo a El Escorial, nella provincia di Madrid, e datato 1632 (174x219 cm), come ci segnalano Keith Sciberras (comunicazione del 23 giugno 2023) e Nicola Spinosa (comunicazione del 30 maggio 2023). Tale composizione - messa in relazione in letteratura con l’incontro di Ribera con le novità della pittura di Velázquez e Grechetto e straordinariamente bilanciata nella opposizione spaziale, di vuoto e pieno, e cromatica, di chiaro e scuro - ebbe immediata e grande fortuna. Ne sono testimonianza sia la rielaborazione offerta dallo stesso Ribera, con notevoli cambiamenti, nel 1638 in una tela oggi alla National Gallery di Londra (inv. NG244), sia le numerose copie realizzate nel corso del Seicento e nella prima metà del Settecento, molte conservate in ambito museale (per esempio, Knowsley Hall, Liverpool; Museo de San Carlos, Città del Messico; Palazzo del Gran Maestro, La Valletta) ed almeno due apparse nel mercato d’asta, entrambe a Christie’s Londra, una il 9 dicembre 2011 (asta 3475, l. 143: https://www.christies.com/en/lot/lot-5522937) e l'altra, con cui è identificabile il quadro in esame, nel 1972 (cfr. Pérez Sánchez-Spinosa 1992, p.102).
In linea generale, la tela in esame presenta, rispetto al modello, dimensioni analoghe (salvo la riduzione superiore derivante forse da resezione della tela in fase di restauro), la precisa riproposizione delle forme e la ricercata semplificazione dei dettagli di contro ad una compressione cromatica e della profondità (quest'ultima dovuta, tuttavia, anche al naturale scurimento dei marroni).
L’osservazione attenta mostra una considerevole differenza di qualità tra l’esecuzione del volto e delle mani di Labano ed il resto (si confrontino, per esempio, i piedi, appena abbozzati), indicando probabilmente la collaborazione di più mani, e l'impronta generale suggerisce una datazione precoce e molto vicina all'originale riberesco, tra il 1640 e il 1660, quando il Maestro era ancora vivo o poco dopo la sua morte.
Una prima ricerca inventariale negli archivi delle maggiori collezioni napoletane della seconda metà dei Seicento e del Settecento, condotta ipotizzando una migrazione della tela in Inghilterra nella seconda metà del XVIII secolo, mostra le seguenti occorrenze:
- Legato di Gaspare Sangiovanni Toffetti, I-244, p. 6, n. 75 (1 febbraio 1651, Napoli, f.419 “Un Quadro de palmi 9 in circa cornice indorata, con Giacob, che pasceva le sue pecore, copia del Spagnuolo“; 9 palmi = circa 237 cm, probabilmente con cornice)
- Legato di Gagliano Pompilio, I-242, p. 10, n. 0050 (10 ottobre 1699, Napoli: “ Un Giacobbe con alcune pecore, mano di Gioseppe di Ribera di palmi 6”; 6 palmi = circa 158 cm, verosimilmente con riguardo all’altezza)
- Legato di Gaetano de Blasio, I-722, p. 18, n. 0007 (17 agosto 1737, Napoli, f.I allegato “Cinque Quadri di 6 ed 8. Uno di Giuseppe ribera detto Lo Spagnoletto con Giacobbe, che guarda le pecore. (...) con cornice di varie maniere indorate” 6 e 8 palmi = circa 158x210 cm)
- Legato di Giuseppe Maria della Leonessa, Principe di Supino, I-254, p. 12, n. 0105 (30 marzo 1772, Napoli, “f.10 Un Giobbe di lunghezza palmi 7 1/2, altezza palmi 6 autore Giuseppe di Ribera detto lo Spagnoletto”; 7 1/2 palmi = circa 195 cm).
Ringraziamo i Professori Nicola Spinosa e Keith Sciberras, per il supporto dato nella catalogazione dell'opera.