Asta N. 72 - Arte Moderna e Contemporanea, Oggetti di Design

Blindarte - Via Caio Duilio d/10 4, 80125 Napoli

Asta N. 72 - Arte Moderna e Contemporanea, Oggetti di Design

Thursday 28 May 2015 hours 18:00 (UTC +01:00)
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  • Emilio Scanavino (1922-1986) In preparazione di… Firmate Scanavino in basso a...
    Lot 170

    Emilio Scanavino (1922-1986) In preparazione di… Firmate Scanavino in basso a destra di ciascuna serigrafia n. 20 serigrafie a colori rilegate cm 23,5x36 (foglio) Eseguite nel 1968 Esemplare n. 33 da un edizione di 120 esemplari Edizione realizzata da Renato Volpini a Milano nel 1968
    Edizioni del Naviglio, Milano

  • Wolf Vostell (1932-1998) Berliner Brot Firmato Vostell sul lato Rundes Brot,...
    Lot 171

    Wolf Vostell (1932-1998) Berliner Brot Firmato Vostell sul lato Rundes Brot, dispositivo TV, cemento cm 31x35x23 Eseguito nel 1994 Numerato 26/50 sul lato Scatola originale con etichetta dell'artista
    Provenienza: Studio Morra, Napoli
    Bibliografia: Wolf Vostell. Television, Edition Galeria Miejska Arsenal, Poznań 2002
    Si ringrazia Rafael Vostell del Wolf Vostell Estate, Berlino, per aver confermato per e-mail l'autenticità dell'opera

  • Fabio Mauri (1926-2009) Volano in USA Firmato Mauri in basso a destra...
    Lot 172

    Fabio Mauri (1926-2009) Volano in USA Firmato Mauri in basso a destra Fotolito e silkscreen su carta Fabriano cm 70x50 (foglio) Eseguito nel 1970 dal portfolio: manipolazione di cultura Stampato da La Nuova Foglio Editrice
    Numerato 94/125 in basso a sinistra
    Esposizioni: Che cosa è la filosofia. Heidegger e la questione tedesca. Concerto da tavolo, Studio D'Arte Quarto di Santa Giusta, L'Aquila, 1989 (altra serie); Wunderkammer, Palazzo dei Congressi, Roma, 1992 (altra serie) Si ringrazia Claudio Cantelmi dello Studio Fabio Mauri Associazione per l'Arte L'Esperimento del Mondo, Roma, per aver confermato per e-maill'autenticità dell'opera

  • Mimmo Rotella (1918-2006) Primordiale materico Firmato e datato Rotella/60 in...
    Lot 173

    Mimmo Rotella (1918-2006) Primordiale materico Firmato e datato Rotella/60 in basso a sinistra Décollage e pittura su tela cm 78x75 Eseguito nel 1960 Firma e titolo sul retro Fotografia dell'artista in compagnia dell'opera
    Provenienza: Tornabuoni Arte, Firenze; Galleria Morone, Milano; Collezione privata, Napoli Bibliografia: Maestri Moderni e Contemporanei. Antologia scelta 2008, a cura di Tornabuoni Arte, Firenze 2007, pagina 23

  • Luigi Ontani (1943) Pio tempio d'empio tempo (Fontana Colonna) Firma incisa...
    Lot 175

    Luigi Ontani (1943) Pio tempio d'empio tempo (Fontana Colonna) Firma incisa Luigi Ontani sulla base Scultura in bronzo e marmo cm 223x90x90 Eseguita nel 1990 circa Numerazione incisa P.A. 1/2 sulla base Il progetto prevedeva la realizzazione di 9 esemplari e la vasca (Fontana Vasca) in marmo triangolare al centro della quale veniva collocata la Fonatana Colonna

    Bibliografia: Mirabili, forme d'arte per lo spazio dell'esistenza, a cura di Sergio Camilli, Alinea Editrice, Firenze 1992 (illustrato nelle pagine 46-47) Esposizioni: Australian Sculpture Triennial, Melbourne, 1993; Ontani. Il Clown della Rosa, Groninger Museum, Groningen, 1990; Ontani. Il Clown della Rosa, Accademia Italiana delle Arti e delle Arti Applicate, Londra, 1990 Si ringrazia l'artista per l'aiuto nella compilazione di questa scheda “I tre volti del tempo possono trovare le loro corrispondenze nelle fisionomie di passato/ presente/futuro e, col tramite allusivo della colonna di marmo, fin negli arti bizzarri del satiro e della sirena. Si evoca così la figura d’enigma o di orientamento della mèta nel labirinto; e ne sgorga l’acqua come linfa, zampillando dalle sorgenti della voce e del canto” (dal catalogo Mirabili, forme d’arte per lo spazio dell’esistenza)

  • Leonid Sokov (1941) Leader Firma e data incisa Leonid Sokov 1990 sul fianco...
    Lot 176

    Leonid Sokov (1941) Leader Firma e data incisa Leonid Sokov 1990 sul fianco destro Bronzo dorato, vernice rossa cm 43x30x30 Eseguito nel 1990 Numerazione incisa 4/5 sul fianco destro Incisione SALVADORI ARTE FUSE PT sul fianco destro
    Fotografia dell'opera autenticata dall'artista
    Esposizioni: Leonid Sokov, Galleria Carini, Firenze, febbraio 1991, catalogo della mostra, pagina 9 (illustrato)

  • Leonid Sokov (1941) Two Profiles Firma e data incisa Leonid Sokov 1990 in...
    Lot 177

    Leonid Sokov (1941) Two Profiles Firma e data incisa Leonid Sokov 1990 in basso Bronzo dorato e fotografia cm 86,9x72,4x7,6 Eseguito nel 1989-90 Numerazione incisa 5/5 in basso Incisione SALVADORI ARTE FUSE PT in basso
    Fotografia dell'opera autenticata dall'artista
    Esposizioni: Leonid Sokov, Galleria Carini, Firenze, febbraio 1991, catalogo della mostra, pagina 6 (illustrato)

  • Haim Steinbach (1944) Shelf with dice and two cups Firmata e datata 01 sul...
    Lot 178

    Haim Steinbach (1944) Shelf with dice and two cups Firmata e datata 01 sul retro Mensola in legno con laminato in plastica, n. 2 tazze in porcellana e un dado cm 57x79x34 Eseguita nel 2001 Provenienza: Sonnabend Gallery, New York;
    ivi acquisita dall'attuale proprietario

  • Gilbert & George [Gilbert Prousch (1943) e George Passmore (1942)] As used by...
    Lot 179

    Gilbert & George [Gilbert Prousch (1943) e George Passmore (1942)] As used by the sculptors Sigla e data incisa G & G 1972 sotto la base Scultura in vetro curvato cm 12x12x8 Eseguita nel 1972 Numerata 21/30 sotto la base Titolo inciso sotto la base Provenienza: Galleria Lucio Amelio, Napoli
    Esposizioni: Lucio Amelio - dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). documenti, opere, una storia..., Museo Madre, Napoli, 22 giugno - 6 aprile 2015 Bibliografia: Gilbert & George, 1968 to 1980, edito dal Van Abbemuseum, Eindhoven 1980, pagina 110 (illustrato) Si ringrazia Yu Yigang dello Studio Gilbert & George per aver confermato per e-maill'autenticità dell'opera

  • Gilbert & George [Gilbert Prousch (1943) e George Passmore (1942)] Reclining...
    Lot 180

    Gilbert & George [Gilbert Prousch (1943) e George Passmore (1942)] Reclining Drunk Sigla, logo e data incisa G & G 1973 sul retro Scultura in vetro cm 7x23x12 Eseguita nel 1973 Numerazione incisa 156 di 200 sul retro Titolo inciso sul retro

    Provenienza: Galleria Lucio Amelio, Napoli

    Esposizioni: Lucio Amelio - dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). documenti, opere, una storia..., Museo Madre, Napoli, 22 giugno 2014 - 6 aprile 2015 Bibliografia: Gilbert & George, 1968 to 1980, edito dal Van Abbemuseum, Eindhoven 1980, pagina 126 (illustrato) Si ringrazia Yu Yigang dello Studio Gilbert & George peraverconfermato per e-maill'autenticità dell'opera

  • Keith Haring (1958-1990) Senza titolo Firmato e datato Keith Haring '81 in...
    Lot 181

    Keith Haring (1958-1990) Senza titolo Firmato e datato Keith Haring '81 in basso a destra Acrilico su carta traslucida, passepartout cm 61x52,5 Eseguito nel 1981 Provenienza: Galleria Lucio Amelio, Napoli Opera registrata presso gli Archivi a cura della Fondazione Keith Haring, New York, in data 26 maggio 2009

  • Andy Warhol (1928-1987) Campbell's Green Pea Soup Firmata Andy Warhol sul...
    Lot 182

    Andy Warhol (1928-1987) Campbell's Green Pea Soup Firmata Andy Warhol sul retro Serigrafia a colori su carta cm 89x59 Eseguita nel 1968 Numerata 94/250 sul retro Timbro sul retro: ANDY WARHOL ART AUTHENTICATION BOARD INC. AUTHENTIC con iscrizione a matita: A136.095
    Opera registrata presso l'Archivio a cura della Andy Warhol Art Authentication Board, New York, con il numero A136.095, come da certificato

  • Yayoi Kusama (1929) Dress (D) Firmato e datato Yayoi Kusama 1996 sul retro...
    Lot 183

    Yayoi Kusama (1929) Dress (D) Firmato e datato Yayoi Kusama 1996 sul retro Acrilico e stoffa su tela cm 22,7x15,8 Eseguito nel 1996 Titolo sul retro Opera registrata presso il Yayoi Kusama Studio nel mese di giugno 2012 con il n. 1607
    Esposizioni: Yayoi Kusama Repetition, MOMACON Gallery, Fukuoka, 14 dicembre 1996 - 18 gennaio 1997
    Si ringrazia Megumi Takasugi della Kusama Enterprise, Tokyo, per aver confermato per e-mail l'autenticità dell'opera Tra le più importanti artiste giapponesi viventi, Yayoi Kusama con i suoi colori psichedelici, pattern ripetitivi, performance provocatorie e installazioni d'impatto, ha precorso ed influenzato la pop art, il femminismo ed il minimalismo.Nasce nella città di Matsumoto, nella prefettura di Nagano, nel 1929. La sua formazione artistica ha inizio con lo studio delle pittura Nihonga, termine con il quale, durante il periodo Meiji (1868-1912), venivano indicate quelle opere caratterizzate da rigore formale e realizzate secondo i canoni artistici, i materiali e le tecniche tradizionali. Nel 1958 si trasferisce a New York, inserendosi a pieno titolo tra i maggiori esponenti dell'avant-garde: entra in contatto con Bartnett Newman, On Kawara, Claes Oldenburg e Andy Warhol e intreccia relazioni con Donald Judd e Joseph Cornell.Artista poliedrica ed incessantemente impegnata nella realizzazione delle sue opere, Yayoi Kusama colpisce per l'estrema originalità che caratterizza i suoi lavori, anche a distanza di anni dal contesto storico e culturale nel quale gli stessi sono stati creati.Attraverso le sue opere esprime la propria visione dell'universo. Un universo giocoso e allo stesso tempo profondo fatto di colori, pois giganti, specchi.Questa sua visione, la porta a farsi ritrarre accanto alle sue opere con indosso abiti monocromi o che ne richiamano le texture, per diventare parte dell'opera stessa e fondersi con l'infinito in essa rappresentato. Personalità estremamente complessa, l'artista giapponese non ha mai seguito correnti e movimenti, ma è stata sempre coerente ad un'unica tendenza artistica guidata dal suo moto interiore e dalla sua volontà. Ciò è probabilmente dettato dai disturbi psichici da cui è affetta, e che la spingono alla reiterazione di gesti automatici, come l'ossessività con la quale utilizza il pennello per ricoprire ogni spazio e superficie, come i famosi abiti ricoperti di pois colorati (come quello qui presente).Attraverso forme e tecniche molteplici l'artista può quindi esprimere ed esternare la propria complessa interiorità: l'arte assume un valore terapeutico.Questa straordinaria artista dimostra dunque di avere, non solo un ineguagliabile talento, ma anche una sorprendente consapevolezza di se stessa, tanto che nel 1973 decise di auto-ricoverarsi presso una clinica psichiatrica di Tokyo, vicino alla quale ha anche stabilito il suo studio, dove tutt'ora lavora.La Kusama ha la capacità, di saper giocare e rimanere bambina. E' un'artista multiforme che ha manifestato la sua creatività così particolare in tutte le arti possibili.Ossessiva come lei stessa si definisce «persa in un puntino e moltiplicata da muri di specchi»

  • Alighiero Boetti (1940-1994) Mano aperta pugno chiuso China su carta n. 18...
    Lot 184

    Alighiero Boetti (1940-1994) Mano aperta pugno chiuso China su carta n. 18 fogli cm 330x103,5 (opera complessiva in cornice) - cm 35x50 (ciascun foglio) Eseguita nel 1980 L'opera originariamente era costituita da 20 fogli, 2 dei quali mancanti
    Provenienza: Franz Paludetto, Torino
    Bibliografia: Alighiero Boetti, a cura di Annemarie Sauzeau, Tornabuoni Art, Paris-Federico Motta Editore, Milano 2010, pagina 91
    Esposizioni: Alighiero Boetti, Tornabuoni Art, Parigi, marzo - giugno 2010 Opera registrata presso l'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il numero 3951, come da certificato

  • Vincenzo Agnetti (1926-1981) Dati due o più istanti-lavoro vi sarà sempre una...
    Lot 185

    Vincenzo Agnetti (1926-1981) Dati due o più istanti-lavoro vi sarà sempre una durata-lavoro contenente Firmata e datata Agnetti '73 in basso a destra Tecnica mista su carta cm 76,5x56 Eseguita nel 1973 Provenienza: Galleria Castelli, L'uomo e l'arte Spa, Centro d'Arte contemporanea e primitiva, Milano;
    Andrea Sirio Ortolani, Osart Gallery, Milano;
    ivi acquisita dall'attuale proprietario

  • Carlo Alfano (1932-1993) Egli Firmata e datata C. Alfano 1974 sul retro...
    Lot 186

    Carlo Alfano (1932-1993) Egli Firmata e datata C. Alfano 1974 sul retro Grafite su tela cm 200x220 Eseguita nel 1974 Titolo sul retro
    Provenienza: A Galerie, Monaco
    Collezione privata, Milano

    Esposizioni: Carlo Alfano, Galerie Art in Progress, Monaco, 1976;
    Carlo Alfano, Galleria Peccolo, Livorno, 1998

    Bibliografia: Carlo Alfano, a cura di Bruno Corà, catalogo della mostra Carlo Alfano, Edizioni Roberto Peccolo, Livorno 1998 Opera registrata presso l'Archivio Carlo Alfano, a cura di Flavia Alfano, Napoli, con il numero OPA732 Si ringrazia la Dott.ssa Flavia Alfano, figlia dell'artista, per aver confermato verbalmente l'autenticità dell'opera

  • Arnaldo Pomodoro (1926) Muro Firma e data incisa A. Pomodoro 1979 in basso a...
    Lot 187

    Arnaldo Pomodoro (1926) Muro Firma e data incisa A. Pomodoro 1979 in basso a destra Fiberglass e polvere di ferro cm 36x82,5x7 Eseguito nel 1979 Numerazione incisa 1/9 Opera registrata presso l'Archivio a cura della Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, con il numero AP 415b, come da certificato firmato dall'artista

    Esposizioni: Le invenzioni di Arnaldo, Galleria Franca Mancini, Pesaro, 9 maggio - 11 luglio 1980; Invenzioni by Arnaldo Pomodoro, University Art Museum, Berkeley, CA, 1981; Arnaldo Pomodoro. Architectures - Imaginaires - Sculptures, Artcurial, Parigi, 16 novembre - 31 dicembre 1982; Arnaldo Pomodoro: progetti in forma di sculture, Studio Marconi, Milano, 17 aprile - 12 maggio 1983; Arnaldo Pomodoro: A Quarter Century, mostra itinerante 1983-1985: Columbus Museum of Art, Columbus; Jacksonville Art Museum, Jacksonville; Worcester Art Museum, Worcester; Arkansas Arts Center, Little Rock; Fisher Gallery, University of Southern California, Los Angeles, 1983-1985, catalogo della mostra, tavola 41 (illustrato) Luoghi fondamentali: sculture di Arnaldo Pomodoro, Forte di Belvedere, Firenze, 7 luglio - 28 ottobre 1984, catalogo della mostra (illustrato) Bibliografia: Arte. Le invenzioni di Arnaldo, a cura di A. Quintavalle, Panorama, Milano, 4 agosto 1980; Le interviste di AD. Arnaldo Pomodoro, a cura di L. Besozzi, AD, Segrate, novembre 1981; Notes on nine projects by Arnaldo Pomodoro, a cura di H. Martin, Art International, Lugano, gennaio 1982; Pomodoro sul Belvedere, a cura di G. Cavazzini, Gazzetta di Parma, Parma, 3 agosto 1984; Arnaldo Pomodoro. Catalogo ragionato della scultura, Skira, Milano 2007, Tomo II, scheda numero 650, pagina 608 (illustrato) Si ringrazia Laura Berra dell'Arnaldo Pomodoro Studio, Milano, per aver confermato per e-mail l'autenticità dell'operae per l'aiuto nella compilazione di questa scheda Arnaldo Pomodoro (Marciano di Romagna, 1926) è uno dei più celebri scultori italiani contemporanei. Apprezzato in tutto il mondo, le sue opere si trovano nei maggiori musei e adornano gli spazi pubblici di moltissime città, entrando nell'immaginario collettivo sia degli appassionati d'arte che dei neofiti. Nell'opera "Muro" qui presentata, tipico esempio del personale linguaggio artistico di Arnaldo Pomodoro, è evidente l'influenza dell'arte antica orientale e degli alfabeti geroglifici, in cui sembrano congiungere due universi completamente diversi: uno legato all'iconografia delle antiche civiltà e l'altro legato all'immaginario fantascientifico di un plausibile futuro. Nella stele sono presenti simboli che possono sembrare parole scritte con lettere di un alfabeto di cui si è persa conoscenza, che sta lì ad indicarci una tensione costante in direzionedella scoperta del nuovo e dello sconosciuto. Centrale nell'opera di Pomodoro è anche il concetto di memoria, inteso come segno che hanno lasciato dietro di sé le culture che ci hanno preceduto. Il critico d'arte Leonardo Sinisgalli in occasione di una mostra romana commentò infatti le opere di Pomodoro come «ornamentopensoso», da cui scaturiscono «segni non troppo lontani dal simbolo, ma neanche troppo vicini. È questa una scrittura sconcertante, chesentiamo densa di un fascino nuovo, quasi magnetico». Sulla superficie dell'opera qui predomina il geometrismo ed una tendenza alla ripetizione di moduli costanti, dai volumi nitidi e perfettamente organizzati nei quali lo spazio circostante è pura cornice di un'azione viscerale che si svolge a 360° sull'intero volume della scultura.

  • Fausto Melotti (1901-1986) La pioggia sulle case in riva al fiume Firmato...
    Lot 188

    Fausto Melotti (1901-1986) La pioggia sulle case in riva al fiume Firmato Melotti sul retro Bassorilievo in bronzo cm 39x37 Eseguito nel 1985 Numerato sul retro 2/4 Fotografia dell'opera autenticata dall'artista in data 11 gennaio 1985
    Bibliografia: Melotti: catalogo generale, a cura di Germano Celant, Electa, Milano 1994, codice 1984 8B Si ringrazia Rudi Cerri della Fondazione Fausto Melotti, Milano, per averci aiutato nella compilazione di questa scheda In tutta la sua produzione artistica Fausto Melotti ha subito l'influenza della sua formazione musicale, rendendo la musica un elemento costante del suo lavoro. Melotti elabora infatti un linguaggio scultoreo in cui tenta di trasporre le leggi della musica nel campo della scultura, inserendo variazioni, pause, intervalli ed intessendo un importante legame tra il pieno ed il vuoto scultoreo. «La scultura non è materia nobile, bensì rappresentazione dello spazio che tende alla resa della realtà, anche quella nascosta e invisibile» dice il Maestro riguardo la scultura, che tramite i suoi lavori sembra essersi liberata dalla monumentalità e dall'ingombranza della materia approdando ad una leggerezza sconosciuta. Nell'opera qui presentata, La pioggia sulle case in riva al fiume, è evidente come le ricerche del Maestro approdino ad una maturità stilistica: il ritmo è scandito da sottili fili metallici che dividono lo spazio scultoreo in vari moduli e sequenze, creando delle unità stilistico-temporali, come uno spartito. La pioggia viene raccontata poeticamente con fili sospesi leggeri e delicati, tipici del linguaggio dell'artista, direttamente agganciati al blocco in bronzo, esaltando l'armonia dell'intera composizione. Melotti elabora un personalissimo linguaggio creatosi negli anni grazie ad una molteplicità di influenze trasversali che lo hanno reso unartista completo da tutti i punti di vista: le esperienze che lo porteranno ad affiancare la sua vicenda di vita a quella di moltissime figuredi spicco della cultura italiana - dallo spazialista Lucio Fontana al designer Gio Ponti e lo scrittore Italo Calvino - arricchiranno il suolinguaggio artistico e poetico, rendendolo uno scultore difficilmente iscrivibile in alcuna categoria.

  • Pier Paolo Calzolari (1943) Senza titolo Firmata e datata Calzolari 70 sul...
    Lot 189

    Pier Paolo Calzolari (1943) Senza titolo Firmata e datata Calzolari 70 sul retro Candela, ferro tecnica mista e graffi su feltro montato su telaio cm 145x145x10,5 Eseguita nel 1970 Fotografia dell'opera autenticata dall'artista Provenienza: Galleria Lucio Amelio, Napoli;
    ivi acquisita dall'attuale proprietario
    Esposizioni: Pier Paolo Calzolari, Museo Diego Aragona Pignatelli Cortez, Napoli, 27 ottobre 1977
    Opera registrata presso la Fondazione Pier Paolo Calzolari, Fossombrone, con il numero A-CAL-1970-104, come da certificato «...e quando la forma è gestita in modo da toccare il sublime e il lirismosenza comprometterli serve ad arrivare alla massima poeticità» Pier Paolo Calzolari (da l'intervista "Tra l'essere e il divenire" in "Juliet" n. 168/2014 ) Sono le parole chiave che esplicano la produzione artistica di Pier Paolo Calzolari, esponente di riferimento dell'Arte Povera italiana. A differenza di altri artisti di questa corrente, la poetica di Calzolari si caratterizza per il lirismo e per il forte potere evocativo delle sue opere, che rimandano all'architettura, alla letteratura e alla storia dell'arte. La sua è un'espressività nuova, legata prevalentemente all'utilizzo di materiali innovativi in campo artistico sia di origine organica e naturale sia diproduzione industriale ed oggetti quotidiani che l'artista riesce a caricare di suadente e sublime poesia. Dagli anni Settanta, momento di svolta della produzione di Pier Paolo Calzolari, e sulla scia del movimento curato e promosso da Germano Celant, l'artista bolognese sviluppa il tema del monocromo attraverso l'impiego dimateriali non pittorici, (feltro, piombo, sale, stagno, cera) ottenendo un colore puro ed essenziale, fortemente suggestivo. Calzolari utilizza questi prodotti come colore sulle tele, sui cartoni o direttamente sulla parete, supporti su cui applica con maestria oggetti eterogenei di uso quotidiano (candele, rose, vasi, ecc.) che l'immaginazione dell'artista lavora fino a trasformarli da utensili inanimati in organismi che irradiano vita. L'opera qui presentata è probabilmente espressione del più importante periodo produttivo di Pier Paolo Calzolari, tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, con un'importante collaborazione con il gallerista Lucio Amelio che porterà alla realizzazione della rilevante mostra personale del 1977 al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortez, di cui l'opera presentata fu tra i lavori di maggior rilievo: su una grande superficie di feltro intelatoè applicata una piccola base in ferro sulla quale è posta la candela di cera,elemento cardine dell'intera composizione, attraverso cui è espressa la relazione tra gli oggetti e gli elementi primari naturali, in questo caso il fuoco. Di grande risalto è l'azione diretta dell'artista sul supporto di feltro, sapientemente rimaneggiato e ritoccato con graffi ed interventi pittorici che richiamano il ruolo della candela, del fuoco e del processo di trasformazione e di mutamento fisico, associando agli elementi in gioco il tema - tanto caro al Maestro - del tempo.

  • Joseph Beuys (1921-1986) Senza titolo Firmato Beuys sul retro Argilla ed...
    Lot 190

    Joseph Beuys (1921-1986) Senza titolo Firmato Beuys sul retro Argilla ed inchiostro su carta cm 22,4x20,9 Eseguito nel 1972 L'opera è accompagnata da un expertisa di Heiner Bastian
    Provenienza: Collezione Ernesto Esposito, Napoli Bibliografia: Beuys. Tracce in Italia, Edito da Lucio Amelio, Modern Art Agency, Napoli 1984

  • Joseph Beuys (1921-1986) Besser heute aktiv Siglata J.B. in alto a sinistra...
    Lot 191

    Joseph Beuys (1921-1986) Besser heute aktiv Siglata J.B. in alto a sinistra Stampa offset, testo scritto a mano e timbri cm 15x21 Eseguito nel 1972 Edizione di 100 esemplari (solo 75 effettivamente realizzate) Edition Staeck, Heidelberg
    L'opera è accompagnata da un expertise di Heiner Bastian
    Bibliografia: Schellmann, 60
    Provenienza: Collezione Ernesto Esposito, Napoli Bibliografia: Schellmann, 60

  • Allen Jones (1937) Swing Low Olio su tela cm 173,5x132,5 Eseguito nel 1993...
    Lot 192

    Allen Jones (1937) Swing Low Olio su tela cm 173,5x132,5 Eseguito nel 1993 Provenienza: Waddington Galleries, Londra;
    Collezione Ernesto Esposito, Napoli
    Esposizioni: Allen Jones, Waddington Galleries, Londra, 6 - 30 ottobre 1993, catalogo della mostra, numero 7 (illustrato) Come in tutte le opere del massimo esponente della Pop Art inglese Allen Jones, anche nell'opera qui presentata il tema della sensualità e dell'erotismo del corpo femminile ha un ruolo di primo piano. Spesso accusato di avere una visione maschilista Jones, invece, approfondisce, critica ed analizza il modo in cui l'uomo nella società moderna guarda e pensa alla donna. La sua serie di sculture Hat Stand, Table and Chair, in cui è lampante la sua provocatoria sensibilità pop, è diventata un vero e proprio "caso", che ha dato vita ad una lunga serie di interpretazioni e malinterpretazioni. Jones dice del suo lavoro: «Il mio tema è fondamentalmente la condizione umana e l'identità. Si tratta dell'interazione umana e, suppongo, di sesso ma in un modo divertente. Ma è anche un tentativo di creare una personificazione della condizione umana» (The Guardian, 31 ottobre 2014). L'artista inglese è sempre stato affascinato infatti dalla falsità delle apparenze della società moderna, sviscerandole tramite il tema centrale della sensualità. Anche nell'opera qui presentata Jones affronta con eleganza il tema della relazione uomo-donna e della sessualità: Swing Low rappresenta due figure, una maschile - il pianista, archetipo dell'immaginario maschile per Jones - ed una femminile. Nell'opera il riferimento alla musica è fondamentale; il titolo deriva infattida uno storico brano musicale spiritual nero del 1909, che conobbe nuova fama durante il periodo delle lotte civili nell'America degli anni '60, proprio l'America in cui il giovane Allen Jones si reca dopo aver terminato i suoi studi artistici in Inghilterra, e dove entrerà in contatto con un immaginario permeato dalla sensualità e dall'erotismo che diverrà il tratto peculiare del suo linguaggio artistico.

  • Nobuyoshi Araki (1940) Untitled (Nude) Firmata Nobuyoshi Araki sul retro...
    Lot 193

    Nobuyoshi Araki (1940) Untitled (Nude) Firmata Nobuyoshi Araki sul retro Fotografia in bianco e nero cm 60,5x51 Provenienza: Galleria Zonca & Zonca, Milano; Collezione Ernesto Esposito, Napoli

  • Spencer Tunick (1967) Roma 2 (Piazza Navona) Firmata e datata Spencer Tunick...
    Lot 194

    Spencer Tunick (1967) Roma 2 (Piazza Navona) Firmata e datata Spencer Tunick 2001 sul retro Chromogenic print, plexiglas cm 227x180,5 Eseguita nel 2001 Opera unica per dimensioni, numerata 1/6 sul retro Provenienza: I-20 Gallery, New York;
    Collezione Ernesto Esposito, Napoli
    Si ringrazia lo Studio Tunick, New York, per aver confermato per e-mail l'autenticità dell'opera e per l'aiuto nella compilazione di questa scheda

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Asta N. 72 - Arte Moderna e Contemporanea, Oggetti di Design

Esposizione dal 16 maggio 2015, tutti i giorni 11.00 - 19.00, anche festivi

Sessions

  • 28 May 2015 hours 18:00 Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 299 (1 - 299)