Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte
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Lot 143a COPPIA DI VASI, FAENZA, MANIFATTURA FERNIANI, FINE SECOLO XVIII-INIZI SECOLO XIX
in maiolica dipinta in policromia, corpo cilindrico poggiante su alto piede a base rotonda. Il collo sottile e cilindrico si apre in una larga bocca dall’orlo estroflesso dal quale si dipartono due alte anse a doppio bastoncello che scendono fino alla spalla.
Il decoro a policromia ripropone, modificandoli, molti degli ornati settecenteschi tipici della manifattura faentina, quali il mazzolino con tulipano e il festone.
Tutti i decori completano e circondano il motivo principale a garofano realizzato in una inconsueta variante in colore viola porpora diluito, alt. cm 64 -
Lot 144 Bureau-trumeau, Toscana, sec. XVIII
in radica di noce filettata, parte superiore con cimasa a volute contrapposte, due sportelli centinati, piano scrittoio ad aprirsi, scarabattolo con cassetti mossi e vani a giorno, un sottile cassetto, sotto la ribalta e tre sottostanti, base modanata, piedi a mensola, cm 124x62x260
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Lot 145 Grande lumiera, Venezia, sec. XIX
in vetro incolore con dodici braccia a tortiglione e grandi foglie e fiori su tre ordini, alt. cm 130, danni
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Lot 146 TAPPETO SUMAKH CAUCASICO, META' SECOLO XIX
fondo rosso mattone con tre medaglioni a cuspide verdi e azzurri, nel campo piccoli decori stilizzati multicolori, bordura gialla con motivi a stella cm 275x180
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Lot 147 RARO TAPPETO, MONGOLIA. SECOLO XIX
fondo avorio, campo cosparso da piccole decorazioni azzurre e motivi cinesi, al centro medaglione avorio con peonie rosa e blu, bordura avorio con decoro a greca blu, cm 360x315
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Lot 148 ALBARELLO, COLLE AMENO, GESTIONE ROLANDI-FINK, 1766-1767
in maiolica decorata in monocromia blu di cobalto, corpo a rocchetto. Il decoro è dipinto in blu di cobalto con motivo floreale ispirato ai modelli olandesi di Delft. Questa tipologia è documentata nel corredo apotecario della Farmacia di San Paolo (Antica Spezieria all’insegna della Pigna) a Bologna, attribuita al periodo della gestione Rolandi-Finck a Colle Ameno, alt. cm 20,5
Per confronti
L. Foschini, Le più belle maioliche – Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, 2012.
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Lot 149 COPPIA DI ALBARELLI, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK,
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, corpo a rocchetto con decoro alla “rosa contornata” e cartiglio anepigrafo a rocaille in viola, arricchito da rametti di bacche; profili in verde e nero sottolineano la modellazione. Questo corredo apotecario è fra i più ricercati della manifattura bolognese Finck. Sotto la base sigla “F.” tracciata in azzurro (per le diverse modalità di marcatura si veda C. Campanella in “FAENZA”, XCIX, n. 2-2013, p. 45, figg. 5-6 “il Finimento n. 2 a porpora”, con preciso rimando alla decorazione del vassoio in esame), alt. cm 12,5 (2)
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tav. 60.
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Lot 150 TRE ALBARELLI, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, corredati di coperchio, corpo a rocchetto. Le opere appartengono al corredo realizzato dalla manifattura Finck per la farmacia bolognese “Eredi Beretti Marzi". La decorazione mostra bordure porpora a sfumato associate a grandi mazzi floreali alla “rosa” sul fronte per dare risalto al cartiglio anepigrafo,
alt. cm 28 e 23 (3)
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tavv. 74-75
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Lot 151 SALSIERA CON PIATTO, BOLOGNA, MANIFATTURA ROLANDI-FINCK, 1764-1768
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con verde, giallo, bruno di manganese nei toni del viola, completa di piatto di supporto, decorati con il motivo cosiddetto a “tacchiolo, salsiera alt. cm 12, piattino cm 20x13
Per confronti
L. Foschini, Le più belle maioliche – Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, 2012
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Lot 152 VASSOIO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, parete rilevata e mossa, orlo profilato in bruno ed anse lumeggiate in porpora con motivo floreale stilizzato all’apice, fondo interessato da una decorazione floreale naturalistica con mazzo principale e quattro mazzetti minori nei punti cardinali. Sul verso la sigla “F.” tracciata in azzurro, cm 27,5x20
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Lot 153 PIATTO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, orlo mosso profilato in bruno, decorato con un motivo floreale di gusto naturalistico che spazia liberamente sulla superficie ceramica, composto da un grosso mazzo gettato in posizione decentrata con rametti e semis sparsi sulla tesa. Sigla “F.3” tracciata in azzurro al verso, diam. cm 24,5
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Lot 154 PIATTO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con verde, porpora, giallo, bruno di manganese nei toni del marrone, di forma ovale con orlo mosso profilato in bruno, decorato con un festone a nastri intrecciati intervallato da corolle floreali sulla tesa ed un mazzetto alla “rosa” dipinta a gabarit al centro, cm 34x27
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tavv. 43 e 80
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Lot 155 TAZZA CON PIATTINO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con porpora, verde, giallo, bruno di manganese, tazza alta con ansa a torciglione e piattino con orlo esalobato, dipinti in policromia a piccolo fuoco con raffinati mazzetti di “fiori fini” trattenuti da nastri e rametti sparsi di contorno. Per l’attribuzione si consideri il confronto con due vasetti del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (Inv. n. 24227-24228), e con una caffettiera delle Civiche Raccolte d’Arti Applicate del Castello Sforzesco a Milano, tazza alt. cm 7,5, piattino diam. cm 14
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Lot 156 ALZATA, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, alto piede svasato e orlo esalobato profilato in bruno, decoro con motivo floreale alla “rosa contornata” con un grosso mazzo in posizione decentrata rispetto al fondo e rametti sparsi di contorno. L’ornato si inserisce nella gamma del Finimento n. 2 a porpora, come si riscontra sovente su pezzi affini siglati “F.2”, diam. cm 30.
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tav. 31-34
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Lot 157 RARA COPPIA DI RINFRESCATOI (SCIò PER BICHIERE), BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, anse modellate a volute rocaille lumeggiate in porpora e oro; corpo decorato con dorature e mazzetto floreale tipico della manifattura bolognese Finck su un lato dell’invaso, mentre sull’altro con una ripresa fedele del modello cosiddetto al “tulipano”, ispirato alle porcellane orientali della produzione docciana dei marchesi Ginori, alt. cm 11.
Per confronti
R. Ausenda, Maioliche settecentesche. Milano e altre fabbriche, 1996, nn. 144-145
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Lot 158 VASSOIO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, biansato con parete rilevata e mossa: un motivo floreale naturalistico al centro, mentre una cornice delinea il perimetro interno all’orlo con piccoli tralci fioriti risparmiati su fondo porpora a sfumato, secondo l’indicazione dell’inventario della manifattura bolognese Finck del 1796. Al verso la sigla “F.4” tracciata in azzurro, cm 27x20
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Lot 159 VASSOIO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, orlo mosso profilato in bruno, decorato al centro con un mazzo floreale naturalistico, e impreziosito da una bordura che delinea il perimetro dell’orlo con piccoli tralci fioriti risparmiati su fondo porpora sfumato. Sigla “F.” tracciata in azzurro al verso, cm 35x26
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Lot 160 COPPIA DI PIATTI, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK O ROLANDI, SECONDA METà SECOLO XVIII
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, orlo octolobato profilato di porpora e bordura sfumata con corolle floreali realizzata a risparmio. Il decoro principale mostra un grande mazzo floreale naturalistico e semis sparsi. Il modello ornamentale è indicato a sfumato nell’inventario della manifattura bolognese Finck del 1796, e anche se privi di marca non si può escludere la realizzazione ad opera della manifattura di Rolandi, di cui non sono noti pezzi marcati dopo la separazione da Finck, diam. cm 23,5
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Lot 161 “POT POURRI”, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese. Di raffinata fattura per plasticità ed ornato, il vaso mostra un decoro a mazzetto floreale al centro delle due facciate principali circondati da una modellazione a mascheroni posti a lato del corpo, in perfetto equilibrio formale con la base e la parte superiore, dove collo e coperchio sono appositamente predisposti con fori per la fuoriuscita dell’essenza profumata e inseriti in un’ampia fascia ad “S” lumeggiata in porpora. La ricercatezza formale legata alla funzione d’uso del manufatto è infine suggerita dalla bella presa a tralcio di rosa adagiata sul coperchio e dipinta a trompe-l’oeil, come appare anche su alcune tazze da puerpera marcate e pubblicate. Il termine francese pot pourri designa questa tipologia di vasi quali contenitori di una miscela di erbe e petali di fiori per profumare gli ambienti. Sigla “F.” tracciata in azzurro sotto la base, alt. cm 30
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tav. 56;
F. Liverani, Maioliche Settecentesche dell’Emilia Romagna, 1981, tav. 111)
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Lot 162 VASSOIO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con rosso, verde, giallo, bruno di manganese, parete rilevata e mossa, orlo profilato in bruno ed anse lumeggiate in porpora con motivo floreale stilizzato all’apice, fondo interessato da una decorazione floreale naturalistica con mazzo principale e quattro mazzetti minori nei punti cardinali. Sul verso la sigla “F.” tracciata in azzurro, cm 27,5x20
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Lot 163 PIATTO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con porpora, verde, giallo, bruno di manganese, orlo mosso profilato in bruno. Decoro a tralci floreali con un variopinto uccellino ad ali spiegate. Il modello decorativo trae ispirazione dalla produzione di Colle Ameno, generalmente associato ai rari pezzi siglati “F.2” della manifattura Finck, e l’assenza di marca è riferibile alla prima manifattura congiunta con Rolandi, diam. cm 32
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tav. 35;
F. Liverani, Maioliche Settecentesche dell’Emilia Romagna, 1981, tav. 105
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Lot 164 COPPIA DI TAZZE CON PIATTINO, BOLOGNA, MANIFATTURA ROLANDI-FINCK, 1764-1768
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con porpora, verde, giallo, bruno di manganese, tazze alte con ansa ad orecchio e relativi piattini con orlo liscio profilato in porpora, dipinte sia sul piatto che sulla tazza a “cineseria”: con una pagoda, arbusti e un tralcio fiorito, tazza alt. cm 6,7, piattino diam. cm 12,5
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Lot 165 TAZZA CON PIATTINO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con porpora, verde, giallo, bruno di manganese, orlo liscio profilato in bruno, decori a motivo floreale naturalistico con la rosa protagonista dipinta a gabarit e semis sparsi, tazza cm 4,3, piattino diam. cm 12,5
Per confronti
G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1981, tavv. 43 e 80
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Lot 166 PICCOLO BRICCO, BOLOGNA, MANIFATTURA FINCK, 1775-1797
in maiolica decorata a piccolo fuoco in policromia con porpora, verde, giallo, bruno di manganese, ansa a torciglione e coperchio con terminale a frutto, dipinto con mazzetti floreali alla “rosa” su entrambi i lati dell’invaso e rametti sparsi di contorno. Sotto la base sigla “F.” tracciata in azzurro, alt. cm 11,5