Dipinti del Secolo XIX
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Lot 101 Carlo Bossoli
(Davesco 1815 - Torino 1884)
VEDUTA DI VENEZIA
gouache su carta, cm 16,5x26
firmato in basso a destra
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Lot 102 Scuola del sec. XIX
RITRATTO DELLO SCULTORE STEFANO MADERNO
pastello su cartoncino, cm 51x40
firmato indistintamente a destra
sul retro della cornice: "Stefano Maderno (celebre scultore), parente della duchessa Isabelle Carafa de Noja"
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Lot 103 Lusignano De Cuppis
(attivo nei secoli XIX - XX)
VEDUTA DI SAN MINIATO
olio su cartoncino ovale, cm 17,5x23
firmato a destra
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Lot 104 Giuseppe Gherardi
(Firenze 1788 – 1884)
VEDUTA DI FIRENZE
olio su tela, cm 50 x 74
firmato e datato in basso a sinistra 1851 -
Lot 105 Giuseppe Carosi
(Roma 1883 - 1965)
L'IGNORATA
olio su tavola, cm 116x55
firmato e datato 1924 in basso a sinistra
sul retro: etichetta "XIV Esposizione Internazionale d'Arte, Venezia 1924, n. 776"
Esposizioni
XIV Esposizione Internazionale d'Arte, Venezia 1924, n. 776
Bibliografia
XIV Esposizione Internazionale d'Arte, catalogo della mostra (Venezia 1924), Venezia 1924, n. 776 -
Lot 106 Fabio Cipolla
(Roma 1852 - 1935)
ALLEGORIA
olio su tela senza cornice, cm 42,5x55
firmato in basso a sinistra
Gioacchino Pagliei
(Roma 1852 - 1896)
STUDI PER AFFRESCO
olio su tela senza cornice, cm 42x75
firmato e dedicato "All'Ill.mo Signor il Duca Caraffa Di Noja in segno di stima e riconoscenza. L'autore Gioacchino Pagliei" in basso
Giuseppe Brugo
STUDI PER AFFRESCO
olio su tela senza cornice, cm 62x75
firmato, datato e dedicato "All'Ill.mo Signor Com. Carafa Noja in pegno di stima e riconoscenza. 24 luglio 1893, Giuseppe Brugo" in basso
(3)
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Lot 107 Giovanni Muzzioli
(Modena 1854 - 1894)
AL TEMPIO DI BACCO
olio su tela, cm 60x101
"Mostrò invece di aver fatto del progresso col dipinto Al tempio di Bacco! che riportò nell’81 il premio Cantù a Milano, destinato al miglior quadro di “Argomento storico”. Mi disse il Muzzioli che ebbe il concetto di questa tela un giorno nel leggere le Odi barbare del Carducci; io credo invece che il vero inspiratore di quel quadro sia stato Alma Tadema colle sue Scene romane che innamorarono a Parigi il giovine pittore. Sta in fatto insomma, che Al tempio di Bacco! è il quadro più armonioso e più simpatico del Muzzioli fino ad ora. L’ambiente storico vi è ricostruito con la sapiente accuratezza dello archeologo, i colori vi sono ben combinati; o vi è in questa pittura riflessa la mente e il core di un artista che ha intelligenza e che sente".
(A. Melani, Giovanni Muzzioli nel 1884, in “Arte e Storia”, XIV, 1895, pp. 58-59)
Il dipinto Al tempio di Bacco, olio su tela, cm 93,3x158, descritto nel testo di Alfredo Melani e vincitore nel 1881 del Premio Cantù all’Esposizione di Milano, è oggi conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Nel 1894, anno della morte di Muzzioli, l’opera venne inclusa nella grande mostra retrospettiva dedicata al pittore scomparso nell’Istituto di Belle Arti di Modena, dove vennero esposte più di 140 sue opere; essa compare difatti in una fotografia dell’album fotografico Le opere di Giovanni Muzzioli esposte in Modena nel novembre 1894. Prova del grande successo riscosso dall’opera sono la stampa ad acquaforte che l’incisore Celestino Turletti trasse dal dipinto, un esemplare della quale è custodito nella Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano, e le varie repliche di diverse misure eseguite dal Muzzioli: tra queste ricordiamo quella nel Museo Glauco Lombardi di Parma, olio su tela, cm 34x57,2, firmata e datata 1884, un’opera comparsa nelle vendite delle case d’asta Porro & C. del 30 ottobre 2007 e Capitolium nel 28 marzo 2009, olio su tela, cm 94x158, firmata e datata 1881, e la versione che presentiamo in catalogo.
Per confronti si veda Giovanni Muzzioli (1854-1894). Il vero, la storia e la finzione, a cura di G. Martinelli Braglia, P. Nicholls, L. Rivi, Torino 2009, pp. 40, 127. -
Lot 110 Francesco Podesti
(Ancona 1800 - Roma 1895)
ODALISCA
olio su tela, cm 47x37
firmato a destra
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Lot 111 Tito Conti
(Firenze 1842 - 1924)
ODALISCA
olio su tela, cm 52x42
firmato in alto a destra
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Lot 112 Leonardo Bazzaro
(Milano 1853 - Miazzina 1937)
LA CAPPELLA NELLA CHIESA DELLE GRAZIE A MILANO, 1879
olio su tela, cm 100x74
Provenienza
Collezione privata, Milano
Bibliografia
Leonardo Bazzaro. Catalogo ragionato delle opere, a cura di F. L. Maspes e E. Savoia, Treviso 2011, p. 190 n. 53 -
Lot 113 Rubens Santoro
(Mongrassano 1859 - Napoli 1942)
INTERNO DI CORTILE
olio su tela, cm 40x60
firmato in basso a destra
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Lot 114 Domenico Induno
(Milano 1815 - 1878)
RITRATTO DI CONTADINA
olio su tela, cm 60x45
firmato a destra
sul retro del telaio etichetta iscritto "n. 41, Domenico Induno, testa di contadina"
L'opera è archiviata con il n. 110/D nell'Archivio Generale delle Opere di Domenico e Gerolamo Induno presso lo Studio Manusardi - Milano.
Provenienza
Eredità Bice Della Torre, Milano
Esposizioni
Domenico e Gerolamo Induno, Studio Manusardi, Milano 1996
Bibliografia
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento, 24, Milano 1995, p. 143 -
Lot 115 Luigi Rossi
(Cassarate 1853 - Biolda 1923)
LA VIGNA DEL MAESTRO
olio su tela, cm 50x68
firmato in basso a destra
Esposizioni
Promotrice, Torino, 1875, n. 206
Esposizione delle opere di belle arti nel Palazzo di Brera, Milano, 1876, cat. 191
Mostre personali dei pittori Clemente Pugliese-Levi e Luigi Rossi, Milano, Galleria Pesaro, 1921, n. 128
Bibliografia
V. Colombo, L'Esposizione artistica di Milano, profili biografici: L. R., Milano 1882, pp. 128-133
R. Bossaglia, M. Bianchi, Luigi Rossi 1853-1923, Busto Arsizio 1979, p. 114 n. 16, tav, V
"Ma ecco che mentre matura il linguaggio di cui si è detto, il Rossi mette a fuoco tutta un'altra serie di sue scelte espressive. Per tornare al decennio '70-'80, quello degli esordi, il Giullare, presentato con successo all’esposizione di Brera del '77, ben lungi dal rappresentare, come voleva un critico contemporaneo, una testimonianza verista, è un quadro in linea con il Romanticismo scapigliato, e cioè è inserito nel gusto dell'iconografia "in costume" apertamente teatrale, che il Romanticismo storico aveva inaugurato e certa Scapigliatura – Cremona, ancora una volta, e poi Conconi – tenevano vivo accanto all'iconografia d'attualità.
Eppure due anni prima, con la Vigna del Maestro, il Rossi aveva preso ad esperire ricerche di tutt'altra natura: il quadro rusticano, dalla tavolozza a chiazze di luce, in una sorta di ampio punteggiato che sarà il suo modo di rispondere alle ricerche coloristiche del naturalismo europeo tardo-ottocentesco".
(in R. Bossaglia - M. Bianchi, Luigi Rossi 1853-1923, Busto Arsizio 1979, pp. 28-29)
"La caratteristica dell'ingegno di questo pittore è l'osservazione pronta e finissima, che sa cogliere il vero nel gran libro della vita e renderlo con efficacia sulla tela, condendolo spesso con un granellino di sale, che il giovane artista trova facilmente nella satirica sua vena. E' perciò che i quadri del Rossi incontrano il favore del pubblico, che vi si vede ritratto, e quello dei colleghi, che vi ammirano la felice scelta della composizione e la bontà del colore. Se il Rossi, invece che ai pennelli, si fosse dedicato alle lettere, sarebbe riuscito un simpatico novelliere o un critico d'arte argutissimo (...).
Il Rossi è un giovane serio dal quale abbiamo diritto di pretendere molto; non s'illuda per quanto ha fatto e per le facili lodi di cui lo hanno ricolmato finora; perseverando nello studio, col suo ingegno potrà fare molto ed assai bene, si da lasciare ai posteri qualche memoria del nostro meschinissimo tempo (...)".
(in V. Colombo, da L'esposizione artistica di Milano, profili biografici: L.R., Milano 1882, pp. 128-133, e in Lombardia, 13.7.1881)
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Lot 116 Andrea Tavernier
(Torino 1856 - Grottaferrata 1932)
IL PASCOLO
olio su tela, cm 56x65
firmato in basso a destra
sul retro: due timbri illeggibili e firma "Guido Bertolotti"
Bibliografia
Il valore dei dipinti dell'800, III, Torino 1985-1986, p. 291
Ottocento italiano. Pittori e scultori. Opere e mercato, a cura di M. Agnellini, Novara 1998-1999, p. 231
G.L. Marini, Andrea Tavernier, catalogo della mostra (Aosta, 1999-2000), Quart 1999, pp. 189, 198 -
Lot 117 Enrico Reycend
(Torino 1855 - 1928)
LE CIME IMBIANCATE o PAESAGGIO DI MONTAGNA, 1895
olio su cartone, cm 24x32,6
firmato in basso a destra
sul retro: timbro della Galleria d'Arte Fogliato e etichette delle mostre Da Bagetti a Reycend e Enrico Reycend
Esposizioni
Galleria d'Arte Fogliato, Torino, 1955
Da Bagetti a Reycend. Capolavori d'arte e pittura dell'Ottocento piemontese in collezioni private italiane, Promotrice delle belle arti, Torino, 11 giugno - 6 luglio 1986
Enrico Reycend, Acqui Terme, 22 luglio - 10 settembre 1989, n. 33
Bibliografia
Il pittore E. Reycend, catalogo della mostra (Galleria d'Arte Fogliato, 1955), Torino 1955, tav. 55
Da Bagetti a Reycend. Capolavori d'arte e pittura dell'Ottocento piemontese in collezioni private italiane, catalogo della mostra (Torino, 1986), Torino 1986, p. 263
Ottocento. Catalogo dell'arte italiana dell'800, 15, Milano 1986, p. 386
Enrico Reycend, catalogo della mostra (Acqui Terme, 1989) a cura di E. Dragone, Acqui Terme 1989, p. 13 n. 33
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Lot 118 Lorenzo Delleani
(Pollone 1840 - Torino 1908)
PASCOLO DI MONTAGNA
olio su tavoletta, cm 25x37,4
datato 30.8.81 in basso a destra
sul retro: etichette Galleria d'Arte Fogliato, Galleria d'Arte Corocchia, Mostra paesisti piemontesi dell'Ottocento, Mostra capolavori della pittura piemontese dell'Ottocento, timbro Opera di Lorenzo Delleani, Bistolfi
Esposizioni
Mezzo Secolo di Pittura in Piemonte, 1860/1910, Galleria d'Arte Fogliato, Torino, 1961
Mostra di Lorenzo Delleani, Galleria d'Arte Cocorocchia, Milano, 14 novembre - 14 dicembre 1965
Paesisti piemontesi dell'800, Acqui Terme, 22 luglio - 10 settembre 1995, n. 41
Aosta, 2000
Bibliografia
Mezzo Secolo di Pittura in Piemonte, 1860/1910, catalogo della mostra (Galleria d'Arte Fogliato, 1961) Torino 1961, p. 64
A. Dragone, Delleani. II, La vita e l'opera, Torino 1973, p. 126 n. 248
Ottocento. Catalogo della pittura italiana dell'Ottocento, 15, Milano 1986, p. 227
Paesisti piemontesi dell'800, catalogo della mostra (Acqui Terme, 1995), a cura di A. Dragone, p. 55 n. 41
Ottocento italiano. Pittori e scultori, opere e mercato, a cura di M. Agnellini, Novara 1998, p. 95
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Lot 119 Adolfo Tommasi
(Livorno 1851 - Firenze 1933)
SCORCIO DI CASOLARE
olio su tela riportata su cartoncino, cm 26x41
firmato in basso a destra
sul retro: timbro della Collezione Mario Borgiotti
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Lot 120 Emma Ciardi
(Venezia 1879 - 1933)
CONCERTO DI NUBI
olio su compensato, cm 37,5x50
firmato in basso a destra
sul retro: titolato e datato 1932
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Lot 121 Vittore Antonio Cargnel
(Venezia 1872 - Milano 1931)
INVERNO IN VAL CASONA
olio su tela, cm 90x120
firmato in basso a destra
sul retro: titolato
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Lot 122 Angelo Dall'Oca Bianca
(Verona 1858 - 1942)
CANALE DI VENEZIA
olio su tavoletta, cm 19x10
firmato in basso a destra
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Lot 123 Beppe Ciardi
(Venezia 1875 - Quinto di Treviso 1932)
VENEZIA
olio su tavoletta, cm 12x19
firmato in basso a destra
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Lot 124 Leonardo Bazzaro
(Milano 1853 - Miazzina 1937)
TRAMONTO A VENEZIA
olio su tela, cm 61x91
firmato in basso a destra
sul retro: timbro Galleria Cordusio, Milano
Bibliografia
Raccolta d'arte. Artisti italiani dell'800, catalogo d'asta, Milano, Galleria Cordusio, n. 2, p. 4, tav. 1
Leonardo Bazzaro. Catalogo ragionato delle opere, a cura di F.L. Maspes, E. Savoia, Crocetta del Montella 2011, p. 439, n. 1138 -
Lot 125 Cecil van Haanen
(Vienna 1844 - 1914)
MATTINATA A VENEZIA
olio su tela, cm 113,5x183,5
sul retro: firmato e titolato
Cecil Van Haanen nacque il 3 novembre 1844 a Vienna, da Remigius Van Haanen, paesaggista e incisore olandese. Ricevuta la prima formazione dal padre, continuò i suoi studi ad Anversa presso Joseph van Lerius e Charles Verlat e all'Accademia di Karlsruhe. Dal 1873 visse prevalentemente a Venezia, dove strinse amicizia anche con Ettore Tito, di cui dipinse il ritratto; si specializzò in scene di genere, privilegiando raffigurazioni di vita rurale e di giovani donne veneziane. Nel 1876 e nel 1878 fu premiato al Salon di Parigi. Morì a Vienna il 24 settembre 1914. Alcune sue opere sono raccolte al Leopold Museum di Vienna che nasce dalla collezione privata dei coniugi Leopold, che raccoglievano opere dei più importanti artisti viennesi del XIX secolo.
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Lot 126 Edoardo Dalbono
(Napoli 1841 - 1915)
DA FRISIO A SANTA LUCIA o CANZONE NAPOLETANA
olio su tela, cm 62,5x95,5
firmato e datato "Napoli 1866"
sul retro: iscrizione "Questo dipinto è di Eduardo Dalbono, al Palazzo Reale di Capodimonte nella R. Galleria, vi è lo stesso dipinto con l'aggiunta di una vela. Napoli, 11 giugno 1936, Vincenzo La Bella"
Il dipinto qui presentato è una versione autografa dell'opera Da Frisio a Santa Lucia, olio su tela cm 62x95,5, conservata al Museo di San Martino di Napoli, in deposito dal Museo di Capodimonte (si confronti G. Berardi, Edoardo Dalbono, Soncino 2002, pp. 90-91).
Il fortunato modello venne esposto nel 1866 alla Promotrice di Napoli, dove il re Vittorio Emanuele II lo scelse per le quadrerie di Capodimonte. Per il committente originale, il signor Fierz, Dalbono eseguì nel 1867 una replica del dipinto con delle piccole varianti, con lo stesso titolo e misure cm 62x94,5, recentemente segnalata in collezione privata a Montecatini Terme (E. Giannelli, Artisti napoletani viventi. Pittori, scultori ed architetti; opere da loro esposte, vendute e premii ottenuti in esposizioni nazionali ed internazionali, Napoli 1916, p. 177; La donna e la moda nella pittura italiana del secondo '800 nelle collezioni private, catalogo della mostra di Montecatini Terme a cura di P. Dini, Montecatini Terme 1988, tav. XIX). Un'altra versione del dipinto fu esposta alla mostra Raccolta di opere di maestri dell'800 alla Galleria d'Arte Bordin di Padova, nel 1941 (n. 84) con il titolo Canzone napoletana, olio su tela, cm 63x95.
Un'ulteriore versione, forse la stessa pubblicata nel catalogo Bordin, è menzionata da R. Catello nella scheda relativa all'opera di Capodimonte, dove è documentata in una raccolta privata una versione resa "con un fare più libero di delicata purezza e levità di timbri cromatici" (Capolavori dell'800 napoletano. Dal romanticismo al verismo, dalla Reggia di Capodimonte alla Villa Reale di Monza, catalogo della mostra di Monza, a cura di N. Spinosa, Milano 1997, pp. 155-156), forse identificabile con l'opera da noi posta in vendita.