Presale Asta 55 - Arte Antica, Orientale, Moderna e Contemporanea
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Lot 121 Francesco De Mura [attribuito a], Studio per torso virile volto a destra.
Matita rossa su carta vergellata color crema. Foglio resecato agli angoli. mm 145x135. In basso a sinistra "DE MURA" e a destra "14" a penna e inchiostro bruno. Applicato a pieno su cartoncino color marrone. (1) -
Lot 122 Georg Dionysius Ehret, Lilio-Narcissus Jacobaeus flore sanguineo nutante. Dill. 1742.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "Giglio di Strasburgo su lettere LVC". mm 484x363. Firmato e datato in basso a destra "G. D. Ehret pinx. / 1742". Georg Ehret viene considerato uno dei migliori artisti botanici del suo tempo, se non il migliore. Deve la sua fama alla collaborazione, iniziata nel 1736, con Carlo Linneo al tempo in cui Linneo stava sviluppando il suo lavoro sulla classificazione e sulla denominazione binomiale. Con Linneo lavorò alla realizzazione delle tavole dell'Hortus Cliffortianus, su commissione di George Clifford, banchiere e appassionato di botanica. Intorno al 1740 si stabilì in Inghilterra, dove trascorse il resto della sua vita. Si devono a Ehret le illustrazioni di molte delle piante spettacolari ai Royal Botanical Gardens di Kew. Nel 1757 divenne membro della Royal Society. (1) Lieve ingiallimento da esposizione con brunitura alle estremità dei margini. Lievi sgorature e un breve strappo riparato all'estremità inferiore. Minimi residui di carta ai quattro angoli al verso. Altra piccola riparazione in basso a sinistra. -
Lot 123 Georg Dionysius Ehret, Tsabekki, frutex floreroseo, fructu pyriformi tricocco. Kempfor. amoen. exet. p. 850. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "Giglio di Strasburgo su croce". mm 512x362. La tavola non è firmata ma, per condotta grafica e omogeneità della carta con le prove firmate e datate, è da assegnare ugualmente a Georg Ehret. (1) Lieve brunitura alle estremità del foglio. Piccola sgoratura in basso a sinistra. Uno strappo riparato al verso a metà del margine destro. -
Lot 124 Georg Dionysius Ehret, Tulipa XIX 'Admirable'. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "Giglio di Strasburgo su lettere LVC". mm 438x324. La tavola non è firmata ma, per condotta grafica e omogeneità della carta con le prove firmate e datate, è da assegnare ugualmente a Georg Ehret. (1) Lievissimo ingiallimento da esposizione. Al verso abrasione riparata all'angolo superiore destro e minimi residui di carta ai quattro angoli. -
Lot 125 Georg Dionysius Ehret, Tulipa XIX 'Admirable'. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "IHS I Villedary". mm 510x363. La tavola non è firmata ma, per condotta grafica e omogeneità della carta con le prove firmate e datate, è da assegnare ugualmente a Georg Ehret. (1) Lieve ingiallimento da esposizione con brunitura alle estremità dei margini. Traccia di fievole linea brunita trasversale nella parte in alto a sinistra del foglio.
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Lot 126 Georg Dionysius Ehret, Leonurus Canadensii Origani folio. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "Giglio di Strasburgo su lettere LVC". mm 432x304. La tavola non è firmata ma, per condotta grafica e omogeneità della carta con le prove firmate e datate, è da assegnare ugualmente a Georg Ehret. Il disegno e la coloritura sembrano da completare, si veda per confronto l'esemplare portato a termine conservato al Victoria & Albert Museum (inv. D.588-1886). (1) Traccia di lievissime fioriture. Una piccola abrasione all'angolo in basso a destra è stata riparata al verso con nastro cartaceo. Lungo tre lati al verso filetto di carta e residui ai quattro angoli. -
Lot 127 Georg Dionysius Ehret, Tulipa 'La Christophine'. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "Giglio di Strasburgo su lettere LVC". mm 498x364. La tavola non è firmata ma, per condotta grafica e omogeneità della carta con le prove firmate e datate, è da assegnare ugualmente a Georg Ehret. (1) Lieve ingiallimento da esposizione con brunitura alle estremità dei margini. Alcune abrasioni riparate al verso con carta da restauro. -
Lot 128 Georg Dionysius Ehret, Ananas folio vix ferrato. Boehr. Ind. Alt. 1744.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con contromarca "IV" (Jean Villedary). mm 512x364. Firmato e datato in basso a destra "G. D. Ehret pinx.t / 1744". Georg Ehret viene considerato uno dei migliori artisti botanici del suo tempo, se non il migliore. Deve la sua fama alla collaborazione, iniziata nel 1736, con Carlo Linneo al tempo in cui Linneo stava sviluppando il suo lavoro sulla classificazione e sulla denominazione binomiale. Con Linneo lavorò alla realizzazione delle tavole dell'Hortus Cliffortianus, su commissione di George Clifford, banchiere e appassionato di botanica. Intorno al 1740 si stabilì in Inghilterra, dove trascorse il resto della sua vita. Si devono a Ehret le illustrazioni di molte delle piante spettacolari ai Royal Botanical Gardens di Kew. Nel 1757 divenne membro della Royal Society. (1) Lieve ingiallimento da esposizione con brunitura alle estremità dei margini. Lieve increspatura della carta all'estremità inferiore. Un breve strappo riparato al verso al margine in basso, altra piccola riparazione in alto a sinistra. Minimi residui di carta ai quattro angoli al verso. -
Lot 129 Georg Dionysius Ehret, Lilio-Narcissus indicus saturato colore purpurascens. Moris. Hist. 1742-1744 ca.
Pennello e acquerello a colori. Carta vergellata con filigrana "IHS I Villedary". mm 512x364. Firmato in basso a destra "G. D. Ehret pinx.". Georg Ehret viene considerato uno dei migliori artisti botanici del suo tempo, se non il migliore. Deve la sua fama alla collaborazione, iniziata nel 1736, con Carlo Linneo al tempo in cui Linneo stava sviluppando il suo lavoro sulla classificazione e sulla denominazione binomiale. Con Linneo lavorò alla realizzazione delle tavole dell'Hortus Cliffortianus, su commissione di George Clifford, banchiere e appassionato di botanica. Intorno al 1740 si stabilì in Inghilterra, dove trascorse il resto della sua vita. Si devono a Ehret le illustrazioni di molte delle piante spettacolari ai Royal Botanical Gardens di Kew. Nel 1757 divenne membro della Royal Society. (1) Lievissimo ingiallimento da esposizione con brunitura alle estremità dei margini. L'angolo in alto a sinistra riattaccato. Minimi residui di carta ai quattro angoli al verso. In alto e in basso alcuni forellini riparati con inserto di carta al verso.
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Lot 130 Luca Giordano, Studio preparatorio per due anime del Purgatorio. 1665 ca.
Matita rossa su carta vergellata color crema priva di filigrana. mm 161x248. Studio preparatorio per le due figure in basso nella pala Madonna col Bambino e le anime del Purgatorio, 1665 ca. (Museum of Fine Arts Houston, inv. BF.2004.1). In alto a sinistra a penna e inchiostro bruno "C. Giordano". In basso a destra al recto marchio della collezione Giorgio Franco associato ad altro marchio sul retro, "RACC. GIORGIO FRANCO – FIRENZE" in un doppio cerchio (Lugt, 4149). (1) Il foglio è applicato in alto a vecchio supporto azzurro in cartoncino leggero. Alcune fragilità, traccia di aloni. -
Lot 131 Pier Francesco Mola [attribuito a], Figura maschile in corsa verso sinistra.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro su carta vergellata bianca. mm 250x190. (1) Foglio applicato ai quattro angoli a supporto in cartoncino leggero e posizionato entro vecchio montaggio decorato e passe-partout moderno. Con il montaggio mm 555x405. -
Lot 132 Giovanni Antonio Pellegrini [attribuito a], Tarquinio e Lucrezia (?).
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia su carta vergellata color avorio. mm 202x187. In alto a sinistra al recto marchio di collezione con lettere in doppio cerchio (non su Lugt). Il disegno viene presentato con l'assegnazione a Giovanni Antonio Pellegrini con la quale era conservato nella collezione di provenienza. (1) Piccola mancanza di carta in alto a destra. -
Lot 133 Meissen Porzellan Manufaktur, Giardiniere con brocca e zappa. Germania 1780 ca.
Porcellana a colori e oro.cm 19,5 h. cm 8 Ø base. Statuetta, con alcune varianti, sulla base del modello C69 originariamente modellato da Michel Victor Acier (1736-1799), scultore e modellatore francese, attivo a Meissen tra il 1764 e il 1781. Il marchio blu Meissen sembra da riferire al periodo Marcolini (1774-1813) (Bergmann, A 1 - Z 99). Sotto la base cartellino con vecchia notazione inventariale. Bibliografia: Thomas e Sabine Bergmann, The Art of Meissen Figures: Model numbers A100-Z300, Erlangen 2010. (1) Ottima conservazione. -
Lot 134 Meissen Porzellan Manufaktur, I raccoglitori di mele. 1792 ca.
Porcellana dipinta e oro. cm 29 h. cm 10,5 Ø base. Dal modello di Johann Joachim Kaendler e Friedrich Elias Meyer del 1753 (cfr. Bergmann, 1-3000, nr. 1183). Marchio in blu n.200 (1730-1740). (1) Una piccola mancanza nella parte finale del ramo che sorregge il bambino. -
Lot 135 Manifattura Richard Ginori, Piatto decorato con Cupido su un carro trainato da giovani donne. 1920 ca.
Piatto decorativo con grande fascia verde smeraldo a motivi decò in oro. Al centro scena mitologica dipinta con Cupido su un carro dorato tirato da tre fanciulle che cospargono la via con fiori. Ø cm 24,5. Al verso marchio "GINORI" in verde sotto vernice con lettera (1880-1930) con marca in tondo di color rosso di accompagnamento alla precedente con la scritta "DECORAZIONE ESEGUITA DA RICHARD GINORI" (1896-1910), presente su porcellane decorate dopo la fusione con la Richard. Segue il numero "4910". (1) Ottima conservazione. -
Lot 136 Manifattura Richard Ginori, Piatto decorato con sirene. 1900-1930.
Piatto decorativo con larga fascia in oro con gigli a rilievo. Al centro scena mitologica dipinta con quattro sirene al bagno tra fiori di ninfea. Ø cm 23,5. Al verso marchio "GINORI" in verde sotto vernice con lettera "D" (1880-1930) e cartiglio in oro presente su oggetti con decori di particolare pregio eseguiti nella Pittoria di Doccia (1900-1930). (1) Ottima conservazione. -
Lot 137 Francesco Salviati [attribuito a], Progetto decorativo per capitello. 1544 ca.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio, traccia di rialzi in bianco, carta vergellata color beige con filigrana "corona" (similea Briquet 5076, 1545). In alto al recto notazione a inchiostro rosso scuro "N°" e più distante il numero "7". In alto al verso a penna e inchiostro bruno "franc.co Salviati /capitello nel salone di Palazzo vecchio". mm 184x250. Al recto in basso a sinistra si intravede il marchio di collezione di Charles Paul Jean-Baptiste de Bourgevin Vialart de Saint-Morys (Paris 1743-Île d'Houat 1795), (Lugt, 474). (1) Due piccole mancanze di carta in alto al centro e all'angolo destro. Alcune fragilità. -
Lot 138 Edmé Samson [attribuito a], Le Feu. Francia, XIX secolo.
Porcellana dipinta e oro. cm 23,5h, cm 7,5 Ø base. Figurina allegorica raffigurante il Fuoco di manifattura francese, alla base marchio a imitazione del Meissen con spade incrociate in blu e lettere "E" "C" riconducibile alla manifattura Edmé Samson. Samson aprì una fabbrica di porcellana a Parigi nel 1845 e si specializzò nell`imitazione di prototipi antichi (Meissen, Sèvres, porcellana cinese, ecc.), utilizzando il marchio "S" o la palesata contraffazione dei marchi dei modelli imitati. SI AGGIUNGE: Manifattura vecchia Parigi, Zuccheriera con decoro in oro a rilievo e pittura rossa e blu. cm 160 h. cm 95 Ø base. (2) Conservazione ottima. -
Lot 139 François Louis-Joseph Watteau detto Watteau de Lille [cerchia di], Festa campestre. 1750 ca.
Olio su tavoletta. cm 24x34. (1) Presenza di alcune zone con ridipinture. In bella cornice in pastiglia dorata. Con la cornice:cm 40x50. -
Lot 140 Anonimo del XVIII secolo, America Septentrionalis et Meridionalis. Roma, 1774.
Incisione in rame. mm 460x315. Rilievo attribuito a Giovanni Battista Ghigi, cartografo attivo nella seconda metà del XVIII secolo. Carta tratta da edizione tarda della Geographia antiqua in Compendium Redacta di Christoph Cellarius, Roma 1774, pubblicata dopo la sua morte. Questa tavola viene aggiunta come tavola XXXV e non compare in nessuna delle edizioni precedenti. Mappa non comune dell'America con proiezione orientata con l'Est in alto. Insolita la configurazione della Baia dell'Ovest, presenti il Nuovo Messico, la Louisiana, la Carolina, la Florida, il Labrador, il Canada, il New England, la California e i vari paesi del Sud America, tra cui il Pays Des Amazons e Tucuman. La carta riproduce la mappa murale dell'America Janvier-Longchamp, rara mappa francese anch'essa orientata con l'Est in alto. (1) Esemplare rifilato alla battuta del rame, visibile a tratti. Pieghe editoriali da inserimento in volume. -
Lot 141 Autori vari, Raccolta di sei mappe in cofanetto di cuoio. !700 ca. - 1793.
1) L'Italia in sei fogli divisa ne' suoi differenti stati, regni, e repubbliche con tutte le strade Maestre, colle distanze di tutte le Poste, che in essa si comprendono,... In Venezia, Appo. Francesco Orlandini,1786. Incisione in rame con coloritura coeva dei confini in 6 tavole ciascuna di 4 fogli a stacco. Formato aperto di ciascuna tavola: mm 260x418. Formato chiuso: mm 210x130. 2) S.M.(?). Ducato di Mantova con parte del Dominio Veneto, e del Milanese, et altri Stati circonvicini. Si vende da Vettor Romagni a Ss. Felipo e Giacomo a Venezia. 1680. Incisione in rame su 4 fogli a stacco. Formato aperto: mm 338x500. Formato chiuso: mm 258x168. Carta centrata sul Ducato di Mantova e il Lago di Garda con Brescia e Verona ma che include anche gli stati limitrofi del Milanese, Bergamasco, Parmense, Modenese, Pavese e Ferrarese. Il Ferrari (Mantova nelle stampe, n. 322), la descrive come "la prima carta geografica del Ducato basata su dati attendibili e compilata con rigore scientifico". II stato con l'indirizzo di Vettor Romagni, stampatore del XVIII secolo, ai SS. Filippo e Giacomo a Venezia, in basso a sinistra sotto la scala metrica. 3) Carta generale del teatro della guerra presente. Venezia, presso Antonio Zatta e Figli,1793. Incisione in rame in coloritura, in 2 tavole di 8 fogli a stacco. Formato aperto: mm 633x480 cad. Formato chiuso: mm 240x160. 4) Turquie d'Europe Par le S. Janvier Geographe. A Venise par François Santini...Chez M. Re.dini, 1784. Incisione in rame in 8 fogli a stacco. Formato aperto: mm 488x638. Formato chiuso: mm 240x160. 5) Royaume de Hongrie divisée dans ces cercles et comtés. A Venise: par P. Santini, 1784 Chez Remondini. Incisione in rame in 8 fogli a stacco. Formato aperto: mm 470x675. Formato chiuso: mm 235x170. 6) L'empire d'Allemagne divisé par cercles... A Venise: par P. Santini, [s.d.]. Incisione in rame in 8 fogli a stacco. Formato aperto: mm 470x645. Formato chiuso: mm 235x162. Interessante raccolta di carte che include i territori italiani, dell'Ungheria, degli stati dell'Est Europa, nonché della Germania, riunite dal collezionista in cofanetto in piena pelle con i titoli impressi in oro su un lato, custodia interna in cartone marmorizzato. Tutte le mappe sono intelate su seta azzurra con tassello in pelle e impressione in oro per il titolo. (1) Alcune fragilità della tela lungo le pieghe, traccia di macchie brune alla mappa 2. -
Lot 142 Direccion de Hidrografia, Carta Esferica de la America Meridional, Para Intelig.a de la Obra intitulada: Descubrimiento y Conquista de La America Construida segun las Cartas ultimamente publicadas por la Direccion de Hidrografia. Madrid: Direccion de Hidrografia, 1802.
Incisione in rame. mm 505x335. Foglio: mm 530x358. Tratta da Juan Corradi, Descubrimiento y conquista de la América o Compendio de la historia general del Nuevo Mundo, Madrid, Imprenta Real, 1803 (traduzione di William Robertson, History of America, Edinburgh,1777). Al margine in basso le indicazioni di responsabilità: Tomás González (autore principale), José María Cardano, Felipe Cardano (incisori), Juan Morata y Gangoiti (incisore del testo). Rara mappa di Messico, Texas, Alta e Bassa California, Montagne rocciose e regioni contigue, pubblicata in Spagna all'inizio del XIX secolo. Affascinante restituzione topografica, finemente incisa e con buona rappresentazione dell'idrografia dei fiumi della regione, sebbene conservi un lago senza nome, Timpanagos e un Rio de Dolores che sfociano nella baia di San Francisco. La mancanza di dettagli nella mappa è probabilmente un prodotto della dottrina spagnola della segretezza nelle regioni allora controllate dalla Spagna: consentiva una rappresentazione topografica della regione ma ometteva i nomi dei luoghi. (1) Tre margini come in origine, resecato alla linea d'inquadramento il sinistro. Pieghe editoriali da inserimento in volume. -
Lot 143 Direccion de Hidrografia, Carta Esferica Del Golfo de Mexico e Islas Antillas, para inteligenc.a de la Obra intitulada: Descubrimiento y Conquista de la America: Construida segun las Cartas ultimam.te. public.s por la Direccion de Hidrogafia. Madrid: Direccion de Hidrografia, 1802.
Incisione in rame. mm 330x470. Foglio: mm 372x502. Tratta da Juan Corradi, Descubrimiento y conquista de la América o Compendio de la historia general del Nuevo Mundo, Madrid, Imprenta Real, 1803 (traduzione di William Robertson, History of America, Edinburgh,1777). Al margine in basso le indicazioni di responsabilità: Tomás González (autore principale), José María Cardano, Felipe Cardano (incisori), Juan Morata y Gangoiti (incisore del testo). La carta interessa l'intera regione dei Caraibi, nonché parte dell'America centrale lungo le coste del Pacifico. Nel Golfo del Messico sono contrassegnati i fondali bassi, è indicata New Orleans in Louisiana, così come gli insediamenti nel territorio della Florida come Mobile (Movila) e Saint Augustine (S. Agustin). Particolare rilievo in tutte le mappe del Corradi è riservato ai fiumi, in questa carta particolarmente evidenti in America Centrale mentre in Sud America si irradiano dal Lago Maracaybo.
(1) Margini come in origine su tre lati, con piccolo margine oltre la linea d'inquadramento a sinistra. Pieghe editoriali da inserimento in volume. -
Lot 144 Direccion de Hidrografia, Carta Esferica del Reyno de Mexico y parte de la America Setentrional Para Inteligencia de la Obra intitulada: Descubrimiento y Conquista de la America, Construida segun las Cartas ultim.te. publicadas p.r la Direc.n de Hidrogr.a. Madrid: Direccion de Hidrografia, 1802.
Incisione in rame. mm 330x470. Foglio: mm 372x502. Tratta da Juan Corradi, Descubrimiento y conquista de la América o Compendio de la historia general del Nuevo Mundo, Madrid, Imprenta Real, 1803 (traduzione di William Robertson, History of America, Edinburgh,1777). Al margine in basso le indicazioni di responsabilità: Tomás González (autore principale), José María Cardano, Felipe Cardano (incisori), Juan Morata y Gangoiti (incisore del testo). La mappa è basata sulle ultime informazioni spagnole disponibili con la cartografia basata su Bernardo de Miera Plan de la Provinca Interna de el Nuevo Mexico di Y Pancheco (1778). Carta insolitamente dettagliata alla data 1802, alcune informazioni altamente protette non furono diffuse fino alla comparsa della mappa di Humboldt del 1811. Qui il Rio Buenaventura corre verso sud-ovest nel Grande Lago Salato, e da ovest il Rio de los Dolores si spinge troppo nell'entroterra e quasi si collega al lago. Questo errore sarebbe rimasto fino alle esplorazioni di Fremont negli anni Quaranta dell'Ottocento. Eccetto le inesattezze nei sistemi fluviali, i dettagli dell'entroterra sono limitati ad alcuni nomi di luoghi e ad alcune caratteristiche topografiche di base. La mappa è arricchita in basso a sinistra da un riquadro di Città del Messico e dei suoi dintorni. (1) Margini come in origine su tre lati, con piccolo margine oltre la linea d'inquadramento a sinistra. Pieghe editoriali da inserimento in volume.