#112: Antiquariato
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Lot 121 Trittico in bronzo dorato composto da orologio e due candelabri, 19° secolo orologio h cm 40X27 candelabri h cm 41X20 cad Inserti in porcellana di Sevres. Orologio da revisionare.Inserti in porcellana di Sevres. Orologio da revisionare.
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Lot 122 Trittico composto da orologio da tavolo e coppia di alzate in marmo portoro, 19° secolo alzate h cm 16X14 orologio h cm 26X38 Orologio da revisionare.Lievi scheggiature al marmo di una delle due alzatine.Orologio da revisionare.Lievi scheggiature al marmo di una delle due alzatine.
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Lot 123 Mezzobusto di auriga romano in malta cementizia, 20° secolo H cm 55
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Lot 124 Testa di giovane romano in pietra ricostituita con base rotonda, 20° secolo H cm 49
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Lot 125 4 volti di donna, 16° secolo h cm 10 Bronzo con base in porfido rosso
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Lot 126 Coppia di placche rotonde in cornice di legno con perfili in oro al centro bassorilievo in alabastro di Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, fine 19° secolo cm 19
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Lot 127 Orologio da collo o da taschino in smalto antico in oro con frammenti di diamanti a doppia cassa, 19° secolo cm 3,4 Firmato Chevrier Basile Geneve. Sprovvisto d chiavetta . Piccole mancanze sul decoroFirmato Chevrier Basile Geneve. Sprovvisto d chiavetta . Piccole mancanze sul decoro
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Lot 128 Joseph Le Guluche (Plourivo 19 settembre 1849-Villejuif 19 gennaio 1915) - Giovane donna con strumento musicale , primi 20° secolo h cm 53,2 x cm 19 porcellana biscuit bianca
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Lot 129 Coppia di lumi con vasi dipinti con scene di genere e motivi floreali in porcellana blu stile Sevres
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Lot 130 Coppia di applique a cinque luci in bronzo dorato, 19° secolo h 30 cm, l 50 cm
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Lot 131 Fanciulla che legge un libro in terracotta patinata oro su base in legno, primi 20° secolo h cm 30 base cm 22X22
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Lot 132 Cabinet rinascimentale a dobbio corpo in legno di radica di noce , Genoa, fine 16°/17° secolo h cm 177X123X56 Riccamente scolpito con figure a tutto tondo poste ai lati. Cappello con rosoni intercalanti tra testine decorative. Caratoia centrale in radica intagliata con motivi architettonici ad arco all'interno cassettiera con porticina ad arcoai lati. Figure di nudi poste ai lati. Corpo basso a due sportelli con maniglie a testa di leone sui lati entro cornice al centro busti muliebri. Piedi leoniniDenominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaionofigure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente portlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione con pilastrate di bambocci ai lati, sia nel corpo basso che alto, intagli ad arco nella calatoia con inserti floreali, gli sportelli hanno applicate teste leonine, e i piedi sono felini, in alto nel cappello appaiono mezzi busti turcheschi che sono le prese di due cassetti. fineralmente nel mobile sono applicate testine femminili mentre abbassata la calatoia appaiono dodici cassetti con due porticine ai lati decorate a bambocci. Possiamo considerare tale opera di ebanisteria espressione di un linguaggio figurativo specifico della produzione ligure.
Riccamente scolpito con figure a tutto tondo poste ai lati. Cappello con rosoni intercalanti tra testine decorative. Caratoia centrale in radica intagliata con motivi architettonici ad arco all'interno cassettiera con porticina ad arcoai lati. Figure di nudi poste ai lati. Corpo basso a due sportelli con maniglie a testa di leone sui lati entro cornice al centro busti muliebri. Piedi leoniniDenominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaionofigure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente portlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione con pilastrate di bambocci ai lati, sia nel corpo basso che alto, intagli ad arco nella calatoia con inserti floreali, gli sportelli hanno applicate teste leonine, e i piedi sono felini, in alto nel cappello appaiono mezzi busti turcheschi che sono le prese di due cassetti. fineralmente nel mobile sono applicate testine femminili mentre abbassata la calatoia appaiono dodici cassetti con due porticine ai lati decorate a bambocci. Possiamo considerare tale opera di ebanisteria espressione di un linguaggio figurativo specifico della produzione ligure.
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Lot 133 Tavolo in noce massello con piano frastagliato, base ottagonale, gambe intagliate e scolpite, piede leonino, 19° secolo h cm 80X130X130 Assemblato Assemblato
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Lot 134 Cabinet-stipo a monetiere in radica di noce scolpito e intagliato a bambocci, Genoa 16°/17° secolo 60X65X36
Sportello frontale e caratola celante scarabattolo interno e prospetto architettonico con tempietto centrale. Figure di gusto classico scolpite a tutto tondo sono poste agli angoli e decorano il cappello superiore. Serramenta originali dell'epoca.
Denominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaiono figure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente porlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il manufatto in questione è realizzato in legno e radica di noce con serie doppia di bambocci strutturati ai lati, il sottocappello è ornato da una serie di sei nudini inquadrati sia sopra che sotto da cornici dentelfine. I finerali appaiono con due bambocci per lato che inquadrano un arco intagliato.
Abbassata la calatoia, che presenta serramenta originali dell'epoca, appaiono tre cassetti per lato che inquadrano una struttura architettonica composta da un timpano e una porticina intagliata custodita da un bamboccio aperta la quale si trova un segreto.
ASOR Studio
Sportello frontale e caratola celante scarabattolo interno e prospetto architettonico con tempietto centrale. Figure di gusto classico scolpite a tutto tondo sono poste agli angoli e decorano il cappello superiore. Serramenta originali dell'epoca.
Denominiamo questo mobile a bambocci per la serie di intagli a tutto tondo di figure intere e di protomi che ornano sia frontalmente che fineralmente tutto il manufatto.
Tale denominazione ha ampi riscontri documentari a parti dalla metà del XVI secolo fino alla metà del XVII secolo.
La diffusione di questi mobili avviene a Genova per influenza della Spagna e delle Fiandre.
I magister lignaminis genovesi inizialmente realizzavano ancora bambocci con volti nordici o turcheschi, con corpi ammantati in ampie vesti e teste con turbanti e copricapi. Successivamente nel XVI secolo appaiono figure con vestimenta romani.
Il mobile in questione presenta entrambe queste caratteristiche, motivo per cui possiamo cronologicamente porlo alla fine del XVI/ XVII secolo, opera dei maestri intagliatori che facevano parte della Corporazione dei Bancalari la cui fondazione risale alle metà del XIII secolo.
A Genova tale preziosità di arredi sarà peculiare del periodo barocco e orna le case dei nobili con preziosità come si addiceva alla città denominata la Superba.
Il manufatto in questione è realizzato in legno e radica di noce con serie doppia di bambocci strutturati ai lati, il sottocappello è ornato da una serie di sei nudini inquadrati sia sopra che sotto da cornici dentelfine. I finerali appaiono con due bambocci per lato che inquadrano un arco intagliato.
Abbassata la calatoia, che presenta serramenta originali dell'epoca, appaiono tre cassetti per lato che inquadrano una struttura architettonica composta da un timpano e una porticina intagliata custodita da un bamboccio aperta la quale si trova un segreto.
ASOR Studio
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Lot 135 Coppia di tavolini, comodini realizzati con frammenti barocchi in legno dorato., 17° secolo H cm 61x50x31 Piano e finerali AssemblatiPiano e finerali Assemblati
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Lot 136 Trumeau Luigi XIV a due corpi., 18° secolo h cm 240X100X70 Corpo superiore con anta a specchio, sormontato da cimasa a timpano spezzato, ribalta con giochi di legno. In basso due cassetti con maniglie dorate. Piedi a caprioloCorpo superiore con anta a specchio, sormontato da cimasa a timpano spezzato, ribalta con giochi di legno. In basso due cassetti con maniglie dorate. Piedi a capriolo
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Lot 137 Scrittoio Napoleone III Bureau Plat in legno di bois de rose, 1850-1880 h cm 80X180x94
Bronzi applicati ai cassetti,alle gambe e piano in pelle con bordo in bronzo dorato.
Bronzi applicati ai cassetti,alle gambe e piano in pelle con bordo in bronzo dorato.
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Lot 138 Scrittoio Bureau Plat, Napoleon III, 19° secolo H cm 71x110x68
Cassetto centrale, quattro gambe, bronzi applicati alle cornici e alle gambe. Intarsi sul piano e nelle balze perimetrali.
Cassetto centrale, quattro gambe, bronzi applicati alle cornici e alle gambe. Intarsi sul piano e nelle balze perimetrali.
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Lot 139 Tavolinetto a bandelli Napoleone III, France 19° secolo Piano intarsiato con bordo in ottone dorato, cassetto sottopiano, piedi a colonna scanalata troncopiramidale.Piano intarsiato con bordo in ottone dorato, cassetto sottopiano, piedi a colonna scanalata troncopiramidale.
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Lot 140 Cassettone Napoleone III in legno di rosa con intarsi floreali policromi sul fronte e sui lati, France, fine 19° secolo h cm 89X126X53 Due cassetti con bronzi applicati agli angoli, alle maniglie e alle bocchette, marmo al piano sagomato. Due cassetti con bronzi applicati agli angoli, alle maniglie e alle bocchette, marmo al piano sagomato.
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Lot 141 Tavolo Console in piano in piuma di mogano con greca perimetrale in legni chiari a contrasto., 19° secolo h cm 76x150X85 Tiretto al sottopiano, mantovana in legno intagliato e scolpito. Piedi a sciabola con teste muliebri a sostegno.Tiretto al sottopiano, mantovana in legno intagliato e scolpito. Piedi a sciabola con teste muliebri a sostegno.
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Lot 142 Cassapanca in legno di noce con piedi leonini dentellatura al sottopiano e colonne a rocchetto ai lati, 17° secolo h cm 64X180X60 Bordo del coperchio in piccola parte da restaurare. Gangheri originali, mai sostituiti.Bordo del coperchio in piccola parte da restaurare. Gangheri originali, mai sostituiti.
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Lot 143 Cassapanca di legno di noce massello sul fronte cornice perimetrale con dentellatura cuspidata, base intagliata, piedi felini, 18° secolo h cm 62X180X60 Piccola parte del bordo del piano da restaurare.Piccola parte del bordo del piano da restaurare.
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Lot 144 Grande credenza bassa in legno di noce, piano a becco di civetta sottolineato da dentellatura intagliata, due ante con gangheri cornice alla base, fine 18° secolo h cm 112X167X60 Da restaurare Da restaurare