MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. TORNATA FINALE

Presale MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. TORNATA FINALE

Wednesday 17 July 2024 hours 15:00 (UTC +01:00)
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  • Gino Alberti (1921 - 1990) 
Natura morta con pere e geranei
    Lot 170

    Gino Alberti (1921 - 1990)
    Natura morta con pere e geranei
    Olio su tavola
    49,5 x 60 cm
    Firma: “G. Alberti” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Alberti è artista vicentino, autore della monografia "Montebelluna e circondario. Storia Arte Industria e Commercio", 1980, illustrata con suoi disegni e fotografie.

  • Giancarlo Amurri (1929) 
Grandi girasoli, 1997
    Lot 173

    Giancarlo Amurri (1929)
    Grandi girasoli, 1997
    Olio su tela
    50 x 70 cm
    Firma: "Amurri” al recto
    Elementi distintivi: sul telaio, misure ed etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: sul verso, certificato di autenticità con titolo, anno di esecuzione 1997, misure, tecnica e firma dell’artista
    Stato di conservazione. Supporto: 90% (macchie di colore filtrato attraverso la tela)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Patrizia Befera (1967 circa) 
Girasoli, 1986
    Lot 174

    Patrizia Befera (1967 circa)
    Girasoli, 1986
    Acquerello su carta
    57 x 78 cm
    Firma: “Patrizia Befera” al recto
    Data: “14-2-1986” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Luigi Veronesi (1909 - 1998) 
Senza titolo, 1953/76
    Lot 179

    Luigi Veronesi (1909 - 1998)
    Senza titolo, 1953/76
    Litografia su carta
    34,5 x 26 cm (lastra)
    Firma: “L. Veronesi” al recto a matita
    Data: “1953/76” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “75/100” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, una etichetta anonima con dati dell’opera; etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: Stato di conservazione. Superficie: 90% (carta ingiallita)

  • Fabio Failla (1917 - 1987) 
Vaso con margherite
    Lot 180

    Fabio Failla (1917 - 1987)
    Vaso con margherite
    Olio su cartone telato
    33 x 22,5 cm (luce)
    Firma: “Failla” al recto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (lievi cadute di colore)

  • Renato Borsato (1927 - 2013) 
Carnevale
    Lot 181

    Renato Borsato (1927 - 2013)
    Carnevale
    Serigrafia su carta
    40,1 x 98,4 cm (lastra)
    Firma: “Borsato “al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “25/30” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, timbro della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; due etichette con riferimenti di inventario della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna
    Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Borsato espone alla XXVII Biennale Internazionale d’arte di Venezia nel 1954 con un gruppo di cinque opere, ottenendo il Premio Tursi. Nel 1955 ottiene una borsa di studio dal Governo francese ritornando così dopo cinque anni a Parigi e avendo l’occasione di visitare anche la Bretagna, la Normandia e Rouen. In autunno dipinge a Travesio nel Friuli, ed è invitato alla VII Quadriennale Romana.
    L’anno seguente, nel 1956, espone alla XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con tre dipinti ottenendo come riconoscimento ufficiale un acquisto dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ed uno dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nello stesso anno a Parigi, invitato dalla Direzione della Galerie Marcel Bernheim per una personale. Dal 1979 al 1986 è Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa.

  • Giancarlo  Scorcelletti (1939) 
Vaso di fiori
    Lot 182

    Giancarlo Scorcelletti (1939)
    Vaso di fiori
    Olio su tela
    68 x 48,2 cm (luce)
    Firma: “Scorcelletti Giancarlo M.”
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Giancarlo Scorcelletti, laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma è stato allievo tra gli altri di Efisio Osoppo, Mino Maccari, Mario Rivosecchi. Si è cimentanto principalmente con dipinti di grandi dimensioni e serie grafiche di tema filosofico e religioso. Nel 2019 gli è stata dedicata una mostra monografica a Matera nel Distretto del Mobile imbottito, inaugurata da S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo della Diocesi Matera Irsina.

  • Antonio  Fomez (1937 circa) 
Natura morta
    Lot 183

    Antonio Fomez (1937 circa)
    Natura morta
    Inchiostro a penna e a lavis, tempera e acrilico su carta
    45,5 x 33 cm (luce)
    Firma: al recto, “A Fomez”
    Elementi distintivi: etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Antonio Fomez si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1961. Già nel 1957 scrive e disegna “La parabola dei ciechi” di Brueghel e nel 1961 completa un lungo saggio sul “Ritratto di giovane” del Rosso, corredato da disegni acquarellati. Nello stesso periodo studia e disegna la pittura futurista e successivamente elabora i primi quadri informali e la pittura nucleare con gli sgocciolamenti.
    Ottiene il primo riconoscimento nazionale a Roma nel 1960, quando vince il primo premio in una mostra riservata agli studenti italiani e stranieri delle Accademie di Belle Arti e delle Università italiane. Espone i suoi lavori per invito o per accettazione ad importanti mostre nazionali, come il Premio Spoleto, il Premio Michetti, il Premio Termoli, il Premio Marche, la “Biennale di Pontedera” e altre, vincendo alcuni premi. La prima mostra personale di Fomez risale al 1961 presso la Galleria S. Carlo di Napoli. Nel 1963 si trasferisce a Milano. Tra il 1963/64 passa a un nuovo tipo di figurazione ed è tra i primissimi in Italia a utilizzare il linguaggio della pop art. Dalla sua intensa attività – rappresentata da diversi cicli pittorici e scultorei – nel 1967 appaiono le prime scalette e le opere monocrome bianche, che esporrà a Milano e a Parigi. Nel clima della contestazione studentesca del 1968, espone alcune vasche contenenti pesci e acqua, che presenta in una collettiva alla Galleria Artecentro di Milano, alla Galleria Toselli di Milano (allora Galleria Nieubourg) e subito dopo in una personale alla Galleria Zunini a Parigi, alla Galleria Carabaga di Genova, dove espone un canotto con acqua e pesci. Nel 1985, in occasione della Fiera d’Arte di Bologna, pubblica “La Pagella dei critici” col Giudizio Finale, sulla quale gli artisti (Baj, A. Pomodoro, Cavaliere, Del Pezzo, Dorazio e altri) assegnano i voti ai critici. Nel 1988, in occasione del Carnevale Ambrosiano di Milano, esegue una scenografia in Piazza della Scala, mascherando il monumento a Leonardo con un telo piramidale e apponendo sul capo del Maestro di Vinci una grande cesta con frutta colorata. Seguono altri cicli tematici, tra cui particolari rivisitazioni, nature morte e tavole imbandite, e lavori ispirati a celebri opere di Courbet e Velazquez.

  • Paolo da San Lorenzo (1935) 
Vaso di fiori
    Lot 190

    Paolo da San Lorenzo (1935)
    Vaso di fiori
    Olio su tela
    70 x 49,8 cm
    Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
    Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento di inventario e analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Luigi Servolini (1906 - 1981) 
Segni zodiacali: ariete
    Lot 192

    Luigi Servolini (1906 - 1981)
    Segni zodiacali: ariete
    Cromoserigrafia su carta
    45,5 x 45,5 x 2 cm (luce)
    Firma: al recto, “Luigi Servolini”
    Altre iscrizioni: al recto, “XXV/CL”
    Elementi distintivi: etichetta di inventario Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: Certificati: sul verso, certificato di autenticità del figlio dell’artista
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni da umidità: ondulature)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Tiratura postuma in 150 esemplari in numeri arabi e 150 esemplari in numeri romani.

  • Carmi Eugenio (1920 - 2016) 
Senza titolo, 1981
    Lot 193

    Carmi Eugenio (1920 - 2016)
    Senza titolo, 1981
    Litografia su carta
    51,3 x 41,7 cm (lastra)
    Firma: “Carmi” al recto a matita
    Data: “81” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “61/75” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
    Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Gentilini (1909 - 1981) 
Senza titolo
    Lot 195

    Franco Gentilini (1909 - 1981)
    Senza titolo
    Serigrafia su cartoncino
    178,7 x 129,8 cm
    Firma: “Gentilini” al recto a matita nel corpo dell’immagine
    Altre iscrizioni: tiratura “106/120” al recto a matita nel corpo dell’immagine
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Luigi Rincicotti (1941) 
Video con uccello, 1984
    Lot 197

    Luigi Rincicotti (1941)
    Video con uccello, 1984
    Tempera, acrilico e olio su cartone
    69,2 x 48,8 cm (luce)
    Firma: “L. Rincicotti” al recto
    Data: “1984” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli.

  • Arturo Chiappini - Cip (1900 - 1999) 
La gioia di un ricordo
    Lot 202

    Arturo Chiappini - Cip (1900 - 1999)
    La gioia di un ricordo
    Stampa al laser su carta
    23 x 17,5 cm
    Altre iscrizioni: sul verso, dati dell’artista
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta con titolo e tecnica Laser guidato
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Zingaretti (1939 - 2018) 
Senza titolo, 1985
    Lot 210

    Franco Zingaretti (1939 - 2018)
    Senza titolo, 1985
    Serigrafia su carta Fabriano
    69,2 x 48,5 cm (luce)
    Firma: "Zingaretti" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura al recto ("Prova d'autore 1985")
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario ed analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Franco Zingaretti ha lavorato sull'antica tradizione della carta fabrianese, lavorata a mano dal XIII secolo, facendo lunga esperienza presso le Cartiere Miliani di Fabriano, tra l'altro ricoprendo per dieci anni il ruolo di "disegnatore filigranista". Nei suoi quadri Zingaretti intesse con l'uso di tecnica mista e di sabbia di fiume forme grafiche a rilievo, libri d'artista, pittura, scultura. Partecipa dal 1974 a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero: Austria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Isola di Malta, Israele, Libia, Slovenia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Taipei, Taiwan, U. S. A.

  •  Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa) 
La Madonna del Cardellino, da Raffaello
    Lot 216

    Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa)
    La Madonna del Cardellino, da Raffaello
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    41 x 34,7 cm (luce)
    Firma: "E. Librari"
    Data: "1949"
    Altre iscrizioni: "CARTIERE MILIANI FABRIANO"
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90% (parti elettriche non verificate o mancanti; danni alla cornice)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Eraldo Librari, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo della "Madonna del cardellino" di Raffaello. Come ricorda Annarita Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010

  • Adriano Piotto (1952 circa) 
Sintesi in verde, 2001
    Lot 217

    Adriano Piotto (1952 circa)
    Sintesi in verde, 2001
    Olio su tela
    60 x 50 cm
    Firma: “apiotto” al recto e sul verso
    Data: “01” al recto
    Altre iscrizioni: “Sintesi in verde” sul telaio
    Elementi distintivi: sul verso, due timbri dell’artista
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista con titolo e data
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Giuseppe Bruno (1926 - 1999) , da
Tre scorci
    Lot 222

    Giuseppe Bruno (1926 - 1999) , da
    Tre scorci
    Stampa da fotografia su carta fotografica
    60 x 50 cm
    Data: al verso del foglio “2005”
    Elementi distintivi: al verso del foglio etichetta con titolo, “stampa da originale fotografico di Giuseppe Bruno”, data ed edizione
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Primo Conti (1900 - 1988) 
Composizione astratta, 1973
    Lot 224

    Primo Conti (1900 - 1988)
    Composizione astratta, 1973
    Litografia e serigrafia su carta
    33,3 x 24,2 cm
    Firma: “Primo Conti” a matita al recto
    Data: “1973” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura “61/100” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Claudio Gotti (1957) 
Composizione
    Lot 227

    Claudio Gotti (1957)
    Composizione
    Olio su tela
    80 x 80 cm
    Firma: “Gotti C” nel colore, al recto; “Gotti Claudio”, a pennarello, al verso
    Altre iscrizioni: al verso, a pennarello, il titolo “ Composizione”
    Elementi distintivi: sulla cornice, frontalmente, due etichette con riferimento all’autore e alla Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; al verso una etichetta con riferimento al concorso nazionale di pittura di Nervesa del 1996, recante i dati dell’autore dell’opera
    Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
    Esposizioni: Concorso Nazionale di Pittura - Nervesa, Sez. Fanti di Nervesa, 1996
    Stato di conservazione. Supporto: 90% (lievi danni alla cornice)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Zingaretti (1939 - 2018) 
Senza titolo
    Lot 229

    Franco Zingaretti (1939 - 2018)
    Senza titolo
    Acrilico e sabbia su carta
    58 x 90 cm
    Firma: “Zingaretti“ al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    Franco Zingaretti ha lavorato sull'antica tradizione della carta fabrianese, lavorata a mano dal XIII secolo, facendo lunga esperienza presso le Cartiere Miliani di Fabriano, tra l'altro ricoprendo per dieci anni il ruolo di "disegnatore filigranista". Nei suoi quadri Zingaretti intesse con l'uso di tecnica mista e di sabbia di fiume forme grafiche a rilievo, libri d'artista, pittura, scultura. Partecipa dal 1974 a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero: Austria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Isola di Malta, Israele, Libia, Slovenia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Taipei, Taiwan, USA.

  • Philips Wouwerman (1619 - 1668) , da
Le Port au Foin, 1748
    Lot 230

    Philips Wouwerman (1619 - 1668) , da
    Le Port au Foin, 1748
    Acquaforte su carta
    37,4 x 47,6 cm (luce)
    Altre iscrizioni: "Ph. Wouwermens pinx" (il pittore), "Jean Moyreau sculp" (l'incisore) in lastra; titolo e ampia descrizione in lastra
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni da umidità: ondulatura, muffe)
    Stato di conservazione. Superficie: 40%

  • Luigi Filomena (1950) , per Cartiere Miliani, Fabriano
Il volto della Vergine, dalla Pietà di Michelangelo, 1976
    Lot 231

    Luigi Filomena (1950) , per Cartiere Miliani, Fabriano
    Il volto della Vergine, dalla Pietà di Michelangelo, 1976
    Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
    40,4 x 35,2 cm (luce)
    Firma: "L. Filomena" in lastra
    Data: "1976" in lastra
    Altre iscrizioni: "CARTIERE MILIANI FABRIANO" in lastra
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95% (apparato elettrico non verificato)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

    In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Luigi Filomena, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo della "Pietà" di Michelangelo. Come ricorda Annarita Librari, figlia dell'incisore in filigrana Franco Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010

  • Antonio Masini (1933 - 2018) 
Cavallo in fuga
    Lot 234

    Antonio Masini (1933 - 2018)
    Cavallo in fuga
    Tempera, pastelli e lavis su carta
    64 x 48,5 cm (luce)
    Firma: “A. Masini” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 80% (carta ingiallita)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

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MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. TORNATA FINALE

130 opere, da Guido Reni a Zandomeneghi alle arti contemporanee - da Turcato a Chiari, da Benetta a Tadini e Uncini -, con partenza ribassata al 75% della stima minima! L'ultima occasione per aggiudicarsi un'opera d'arte dall'asta Meraviglie Atto II, con opere dalla liquidazione di Veneto Banca e da altre prestigiose provenienze.

Sessions

  • 17 July 2024 hours 15:00 SESSIONE UNICA (2 - 373)

Exhibition

Vicenza, Via Vecchia Ferriera 70, su appuntamento

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