500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA
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Lot 211 Bernardo Grimani (Venezia 1580 ca. - ivi 1644)
Sonetto 'Il tempo' - varianti rispetto a edizione pubblicata nel 1645
Raro manoscritto autografo
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Abate e poeta veneziano. Si tratta di una stesura autografa del Sonetto 'Il tempo' con numerose varianti rispetto all'edizione a stampa pubblicata con il titolo 'Sonetti dell'Abbate Bernardo Grimani' da Cristoforo Tomasini a Venezia nel 1645. Incipit: "De l'alta Falce il Reggitore possente...". Una pagina in-8, su pagina numerata. -
Lot 212 Antonio Gussalli (Soncino 1806 - Milano 1884)
L'educazione dei giovani
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: 2 dic. Milano (s.a.)
Stato di conservazione: buono (piegature)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata '2 dic. Milano' (s.a.) del letterato discepolo di Pietro Giordani (di cui curò l'edizione delle opere), elogiato dal Carducci (che gli dedicò il sonetto Ad Antonio Gussalli negli 'Juvenilia'), nella quale si complimenta con il corrispondente per l'ottima educazione dei figli. "Faccio voti che molti in Italia imitino il Sig. Vincenzo La Rosa...". Una pagina in-8, su bifolio. -
Lot 213 Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966)
Passo della Sentinella, Alpini, I Guerra Mondiale
Lettera autografa firmata cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: 20.10.1931
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata illustrata, datata '20.10.1931' del poeta, narratore e traduttore, assiduo collaboratore della rivista 'La Voce', autore di “Ragazzo” (1919) Piero Jahier. Nel 1909 conobbe Giuseppe Prezzolini, iniziò a collaborare alla rivista 'La Voce' della quale divenne responsabile dal 1911 al 1913. Nel 1916 si arruolò come volontario negli Alpini con il grado di sottotenente. Mentre era al fronte divenne ufficiale addetto al 'Servizio P' e curò la pubblicazione del giornale di trincea 'L'Astico'. Nel 1919 uscì a cura di Barba Piero (in genovese "zio Piero"), pseudonimo già da lui usato, la raccolta 'Canti di soldati'che si ispirava al periodo vissuto in trincea. La missiva è diretta a Giovanni Lorenzoni docente di economia politica e celebre alpinista, al quale chiede di inviargli: "un resoconto più o meno ufficiale dell’impresa militare al Passo della Sentinella". "Mi sono impegnato a scrivere una storia degli Alpini e desidero ricordarla...". -
Lot 214 Carlo Linati (Como 1878 - Rebbio di Como 1949)
Fiera Letteraria
Lettera autografa firmata
Due pagine in-4
Firma/data: Milano 8 Xbre (s.a.)
Stato di conservazione: buono (lacune al margine destro non ledono il testo)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Milano 8 Xbre' (s.a.) dello scrittore e traduttore Carlo Linati, amico di James Joyce (con il quale ebbe un costante scambio epistolare) autore di testi incentrati sulla Lombardia, tra i quali ricordiamo 'Sulle orme di Renzo' (1919) e 'Passeggiate lariane' (1939) diretta al maestro Adriano Lualdi, circa il ritiro di un volume di quest'ultimo dal premio della Fiera Letteraria. "E' spiaciuto a me e agli amici miei ch'Ella abbia voluto ritirare il suo libro in seguito ad un apprezzamento da Lei fatto su di un articolo della Fiera, apprezzamento forse non del tutto rispondente a verità...". Due pagine in-4. -
Lot 215 Ettore Lo Gatto (Napoli 1890 - Roma 1983)
A Vittorio Gui, rivista 'Russia'
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 6 giugno 1927
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata '6 giugno 1927' del critico letterario e accademico dei Lincei Ettore Lo Gatto al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui. Nel 1919 Lo Gatto iniziò la sua collaborazione con Zoja Matveevna Voronkova, già sua insegnante di russo, che divenne in seguito sua moglie e collaboratrice. Nel 1921 rientrò in Italia, assumendo la segreteria dell'Istituto per l'Europa Orientale di Roma, costituita quello stesso anno su iniziativa del senatore Francesco Ruffini e Giovanni Gentile. Nella sua intensa ricerca delle culture slave dell'est europeo fu tra i fondatori della rivista 'Russia', poco fortunata ma di importanza per le materie trattate. Ettore Lo Gatto dedicò la sua vita a migliorare i rapporti civili e culturali dell'Italia con la Russia e l'Europa orientale. La missiva è diretta al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui, con il quale si scusa per: "le irregolarità nell'invio" della rivista 'Russia', diretta da Ettore Lo Gatto, che "è dovuta alla Casa editrice a cui io mi sono affidato". "Desidero però riparare personalmente e Le faccio spedire i numeri di 'Russia' che la mancano...". Una pagina in-8, su carta intestata 'Russia'. -
Lot 216 Angelo Felice Maccheroni (Piedelpoggio 1803 - 1888)
Poesia popolare laziale
Manoscritto
Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Angelo Felice Maccheroni pastore originario di Piedelpoggio (Rieti), un poeta laziale un tempo famoso, viene tuttora ricordato per la sua operetta in ottave 'La Pastoral Siringa', in VII canti (Firenze, 1848, poi Roma, 1905, 1923, 1964, 1982). Componimento poetico: 'L'Incendio della capanna in Torrenova nel 1853'. Poemetto di Angelo Maccheroni. Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8 a righe. Incipit: "L'anno cinquantatre dalle dirotte/continue piogge le campagne tutte/ in lagune, e paludi eran ridotte...". -
Lot 217 Edgardo Maddalena (Zara 1867 - Firenze 1929)
Goldoni et alia
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate
Trentadue pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 9
Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate di Edgardo Maddalena, letterato e patriota dalmata, docente di letteratura tedesca presso l'Istituto di magistero di Firenze (1915), noto studioso di Carlo Goldoni. Risalenti all'arco cronologico 1907-1921, le lettere sono dirette a Vittorio Scotti e Giorgio Barini - quest'ultimo, illustre musicologo, su questioni letterarie. Riportiamo per esempio un passo: "Grazie infinitamente delle linee sempre affettuose, e la copia della preziosa lettera Goldoniana che mi favorisce tanto generosamente. Scovare oggi lettere del Nostro è fortuna grandissima. Sono più rare che mai, e mi rallegro sinceramente con lei della buona ventura...". Per un totale di trentadue pagine in-8, sono accluse alcune buste. E' unito scritto autografo firmato su Carlo Goldoni e la lingua veneta (una pagina in-8). -
Lot 218 Camille Mallarmé (Colmar 1886 - 1960)
Romain Rolland
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: Paris mardi 11 Novembre 1913
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata datata 'Paris mardi 11 Novembre 1913' della scrittrice e traduttrice francese moglie di Paolo Orano, autrice di romanzi e di importanti opere di traduzione (Pirandello). La missiva verte su questioni letterarie: "Cher ami, je dois rencontrer Romain Rolland pour la première fois ces temps (…) et je me sent un peu genée à l’idée de n’avoir plus entre les mains les livres qui il m’a si gentilment offerts. Puis-je sans indiscretion vous les réclamer, ainsi que ses lettres? Par la mȇme occasion je serais heureuse de recevoir quelques nouvelles du fratello Maggiore…". Due pagine in-8, carta intestata ‘67 Boulevard S.t Germain’. Romain Rolland fu scrittore e drammaturgo francese, premio Nobel per la Letteratura nel 1915. -
Lot 220 Arnoldo Mondadori (Poggio Rusco 1889 - Milano 1971)
D'Annunzio - Enzo Palmieri
Lettera dattiloscritta
Una pagina in-8
Firma/data: Milano 20 aprile 1946
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta, 'Milano 20 aprile 1946' del fondatore dell’omonima casa editrice, Arnoldo Mondadori, diretta allo storico della letteratura Enzo Palmieri, autore anche di una celebre 'Storia e Antologia della Letteratura Italiana'. Dal documento: "Sarò dunque ben lieto di vederla a Milano per qualche mese, nella gradita visita che mi preannuncia. Ed attendo il suo commento del libro IV delle Laudi, dono che ha tutto il suo valore - tanto! - per il suo significato e cioè quello di segno nobile e sicuro di un affetto profondamente sentito, come profondamente ricambiato…". Una pagina in-8, carta intestata 'Arnoldo Mondadori Editore'.
'Le Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi' sono una serie di cinque libri di Gabriele D'Annunzio, che costituiscono un'opera poetica fra le più note dell'autore, in cui viene sviluppato il concetto di superomismo. Palmieri ne pubblicò l'edizione commentata. La nostra lettera consente di datare con precisione la consegna, 20 aprile 1946, del libro quarto, 'Merope', che raccoglie i canti celebrativi della conquista della Libia e della guerra italo-turca nel Dodecaneso, composti ad Arcachon, e pubblicati dapprima sul 'Corriere della Sera' e poi in volume nel 1912. Si tratta di una nuova divagazione sul tema patriottico e nazionalista e sul mito di Roma. Nota è "La canzone dei Dardanelli", inizialmente censurata per alcuni versi ritenuti offensivi verso l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria. -
Lot 221 Vincenzo Monti (Alfonsine 1754 - Milano 1828)
Teresa Pichler
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Milano 16 aprile 1816
Stato di conservazione: buono (lievi macchie di umidità; lacuna al margine sinistro non lede il testo; piccoli fori)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Milano 16 aprile 1816' dell'insigne poeta, scrittore e drammaturgo, massimo esponente del neoclassicismo italiano, autore della celebre traduzione in endecasillabi sciolti dell'Iliade (1810), diretta ad un "Carissimo Nipote ed Amico". Nella prima parte della missiva lo prega di procurargli alcuni semi di un arbusto che intende piantare: "Fuori della porta di Lugo che va a Faenza, a man destra lungo la strada i campi adiacenti sono difesi da una siepe di certa fatta di spini particolari che formano un riparo forte ed impenetrabile. Non so né mi ricordo come si chiamino, ma forse alla descrizione m'intenderete. Il fusto è diritto, le branche laterali pure diritte, lo spino lungo, e acutissimo, e nerissimo tutto l'arbusto. L'involucro del seme è tondo e schiacciato...". In seguito esprime preoccupazione per le condizioni di salute della moglie (l'attrice teatrale Teresa Pichler, 1769-1834): "da tre mesi è maltrattata da un'ostinata tosse convulsiva, che comincia a mettermi in apprensione. Vorrei portarla in campagna nella Brianza, ma la stagione è tuttora sì perfida che non se ne può sperare alcun beneficio...". Chiude informando il nipote relativamente alla nascita della 'Biblioteca Italiana'. "Sotto gli auspicii superiori qui si stampa un Giornale letterario intitolato Biblioteca Italiana, nel quale il Governo ha voluto ch'io metta il mio nome. In ogni fascicolo v'è qualche articolo d'Agricoltura. Se vi piace d'associarvi, scrivetemelo...". Una pagina in-8. Il giornale letterario 'Biblioteca Italiana' fu fondato in quello stesso anno a Milano su iniziativa del generale e uomo politico austriaco Heinrich Johann Bellegarde (1756-1845). Monti vi collaborò in qualità di 'nominale coadiutore'. L'importante pubblicazione, diretta dall'archeologo, naturalista e musicista Giuseppe Acerbi (1773-1846), finanziata dal governo austriaco del Regno Lombardo-Veneto, fu edita dal 1816 al 1859, ed ebbe tra i suoi collaboratori alcuni fra i più illustri intellettuali del tempo, tra i quali, oltre al Monti, Pietro Giordani, Antonio Cesari e Silvio Pellico. -
Lot 223 Ugo Ojetti (Roma 1871 - Fiesole 1946)
"Regola per vivere in pace" - contro gli egocentrici
Scritto autografo firmato
Una pagina in-8
Firma/data: 26 ag. 1914
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Scritto autografo firmato, datato '26 ag. 1914' dell'illustre scrittore, critico d'arte e giornalista, fondatore delle storiche riviste 'Dedalo' (1920) e 'Pegaso' (1929), accademico d'Italia nel 1930, Ugo Ojetti. "Se le presentano uno che prima di tutto le parla di sé stesso concluda subito che è inutile starlo ad ascoltare...". Una pagina in-8. -
Lot 224 Luigi Orsini (Imola 1873 - ivi 1954)
Giovanni Tebaldini - Borsi - Giovanna d'Arco . Revue des deux mondes
Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale)
Undici pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 9
Poeta e librettista, (nipote di Felice Orsini, autore del fallito attentato a Napoleone III nel 1858), fu docente di letteratura drammatica e poetica al conservatorio di Milano dal 1911 al 1939. Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale), risalenti all'arco cronologico 1902-1942, dirette al maestro Giovanni Tebaldini, direttore della cappella della Santa Casa di Loreto, su questioni private e professionali. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo: "Ebbi anche la Revue des deux mondes (debbo rimandargliela o posso tenermela?) con l'art. interessante su 'Giov. d'Arco' di Borsi, e i due programmi...". "Caro professore, sono a Roma, redattore di una rivista letteraria e segretario di una scuola popolare...". Per un totale di undici pagine. -
Lot 225 Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939)
Tumminelli - Bragaglia - ritratto
Lettera autografa firmata
Una pagina in-4
Firma/data: 23.III.1929.VII
Stato di conservazione: buono (lieve lacuna al margine superiore)
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata '23.III.1929.VII' dello scrittore, lessicografo e critico letterario, tra i compilatori del Dizionario Moderno edito da Hoepli nel 1905. La missiva è di evidente efficacia letteraria. Pegando di portare i propri saluti a Tumminelli - probabilmente l'editore Calogero Tumminelli di Tumminelli & Bestetti - così lo descrive: "Odo le parole di lui, vedo lo splendore degli occhi e del sorriso. Sottile, molto sottile!". Panzini inoltre accenna di essersi recato da Bragaglia - probabilmente il regista Anton Giulio Bragaglia - di cui ha fatto un ritratto che spedirà a breve.
Una pagina in-4. -
Lot 226 Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853)
Cesare Causa - Leopardi - Pesaro - Bologna
Due lettere autografe firmate
Quattro pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe firmate, risalenti all’anno 1814, dell'illustre fisico, chimico e medico, intimo di Giacomo Leopardi (che a partire dal 1827 favorì i contatti dell'amico con l’ambiente accademico pisano e con il circolo fiorentino del Gabinetto Scientifico-Letterario di Giovan Pietro Vieusseux, nel giornale del quale - 'Antologia' - Paoli pubblicherà varie note. Le lettere sono dirette all’amico e collega Cesare Causa, noto libraio a Bologna. Le missive (per un totale di quattro pagine in-8), vertono su questioni erudite e bibliografiche. -
Lot 227 Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874 - Torino 1953)
Paolo Buzzi
Due lettere autografe firmate
Quattro pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe firmate, datate al 1920 e al 1940, del poeta e critico letterario, collaboratore del 'Corriere della Sera', professore di lingua e letteratura italiana all'università di Torino, e membro dell'Accademia d'Italia (1939), entrambe dirette al collega Paolo Buzzi (1874-1956), su questioni bibliografiche: "Ricevo il vostro volume e vi ringrazio del gentile dono che mi assicura del vostro buon ricordo. Quanti anni sono passati! ma l'amor della poesia non s'è sminuito: poesia unica realtà mia, e conforto...".Quattro pagine in-8. -
Lot 228 Mario Pieri (Corfù 1776 - Firenze 1852)
Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
Due lettere autografe firmate
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Letterato greco, allievo di Melchiorre Cesarotti a Padova e intimo dei più illustri scrittori italiani dell'epoca tra i quali Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Ippolito Pindemonte, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, fu uno stimato collaboratore dell'Antologia di Viesseux a Firenze, città nella quale visse per un lungo periodo. Nativo di Corfù, vi tornò durante l'occupazione francese di Venezia, divenendo segretario di Giovanni Capodistria (primo capo di stato della Grecia indipendente) e segretario della Repubblica delle Sette Isole Unite (o Repubblica delle Isole Ionie, Repubblica Settinsulare, Eptaneso o Stato Ionio; in greco: Επτάνησος Πολιτεία) stato delle Isole Ionie esistito dal 1800 al 1807 sotto sovranità congiunta dell'Impero russo e dell'Impero ottomano. Tale Repubblica Settinsulare costituì la prima forma di (seppur limitato) autogoverno greco dall'epoca della caduta dell'Impero Bizantino di fronte all'avanzata turca nella metà del XV secolo. E' sepolto al cimitero greco-ortodosso di Livorno. Tra le sue opere "Canzone al Petrarca per la Restaurazione del Regno d’Italia" (1805).
Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso. -
Lot 229 Luigi Pomba (Torino 1821 - ivi 1872)
Editoria - Il mondo illustrato - Filippo Luigi Santi - Biografie dei contemporanei italiani
Due lettere autografe
Quattro pagine in-4 e in-8
Firma/data: Torino 18 marzo 1861
Torino 15 ottobre 1863
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe dal figlio di Giuseppe Pomba, editore italiano, datate 'Torino 18 marzo 1861' e 'Torino 15 ottobre 1863'. Le missive, indirizzate al professor Filippo Luigi Santi di Napoli, trattano della stampa di alcune collane e riviste come 'Il Mondo Illustrato'. Documenti preziosi per delineare la storia della famosa tipografia. Nella lettera datata '15 ottobre 1863' è citata: "..una Raccolta di Biografie dei Contemporanei Italiani più utili di questo secolo giunta a N°65 volumetti, e che sarà proseguita ancora con altri 15 tutti in gran parte preparati fra cui appunto si trovano le individualità più eminenti che contribuiscono in mille modi all’Indipendenza e unità", raccolta che lo stesso Santi è chiamato a dirigere. Quattro pagine in-4 e in-8, su carta intestata della 'Unione Tipografico-Editrice Torinese' (UTET) della ditta Cugini Pomba. -
Lot 230 Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982)
La Voce
Cartolina postale autografa firmata
Una pagina
Firma/data: Firenze 12.IV.1911
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Cartolina postale autografa firmata, datata 'Firenze 12.IV.1911', a Raffaello Piccoli (letterato napoletano, 1886-1933, docente di Letteratura Italiana a Cambridge), evidentemente riguardante un pezzo inviato alla 'La Voce': "l'articolo era già in tipografia, ma l'ho ritirato in tempo". Nel 1908 fonda 'La Voce', rivista da lui diretta fino al novembre 1914 e che durante la sua esistenza (verrà pubblicata fino al 1916) spazierà su temi legati a letteratura, politica e società. Tra il 1910 e il 1911 esce la prima serie (tredici volumi) dei "Quaderni della Voce", ispirati per contenuti e veste tipografica ai Cahiers de la Quinzaine di Charles Péguy. Il 1911 è l'anno dell'attacco dell'Italia alla Libia. Sin dai primi mesi appaiono vari articoli sull'argomento su 'La Voce'. La posizione iniziale di Prezzolini è antinazionalista. Nei mesi successivi cambia progressivamente idea, fino a decidere di appoggiare la Campagna di Libia. Nello stesso anno la casa editrice dei "Quaderni della Voce" chiude l'attività. Prezzolini, volendo continuare la pubblicazione dei volumi, a novembre fonda la 'Libreria della Voce', casa editrice gestita dallo stesso gruppo di intellettuali della rivista: è il suo esordio nel settore dell'editoria. -
Lot 231 Zeffirino Re (Cesena 1772 - Fermo 1864)
Agli editori Marsigli e Rocchi
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Fermo 14 Aprile 1831
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Fermo 14 Aprile 1831' del letterato, noto volgarizzatore in latino e greco, diretta ai "Tipografi Libraj" Marsigli e Rocchi di Bologna, su questioni bibliografiche: "Soggetto a rilevanti spese per malattia da cui sono ora sortito, non ho potuto sodisfare le rate per il pagamento della Bibbia del Martini...". "Ma io vado tuttora creditore del rame Ayar col figlio Ismaele, che và alla pag: 30, Vol. 1 che Pistonesi scrisse che mi avrebbe spedito, e del rame di frontespizio al Volume 1° del Don Chischiotte di Cervantes...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografi e timbri postali alla quarta. -
Lot 232 Leopoldo Staccioli (Urbino 1803 - ivi 1832)
Lettera a Guglielmo Piatti - Famiglia Hercolani
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Firenze 22 Giugno 1826
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Firenze 22 Giugno 1826' del letterato ed economista urbinate, mancato precocemente, diretta all'editore e libraio fiorentino Guglielmo Piatti, nella quale lo prega di portargli un manoscritto da parte di Astorre Ercolani, V principe della famiglia Ercolani: "Dal Guardaportone del Principe Ercolani v'è un libro diretto a me...".Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo e timbri postali alla quarta.
Gli Hercolani, o Ercolani, sono una famiglia principesca italiana originaria di Bologna. -
Lot 233 Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968)
Lo studio dei classici come esercizio del carattere
Manoscritto autografo
Una pagina in-4
Firma/data: 15 novembre '45
Stato di conservazione: buono (foglio di lavoro con alcune cassature e rifacimenti)
Numero componenti del lotto: 1
Scrittore, saggista e germanista, fu direttore (1925-29) del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux. Manoscritto autografo "Dal diario di un letterato". Incipit: "15 novembre '45. I tempi di crisi possono trasformarsi in tempo di rinascita per un popolo, quando, con un esame serio, si arrivi a scoprire le ragioni dei mali che han portato alla catastrofe. Così fu a Roma dopo la vittoria d'Annibale, così per la cristianità dopo la vittoria sui Musulmani in Europa. Ma quest'esame deve essere fatto senza retorica..."; "Ho pensato spesso in questi giorni a cosa à servito nella mia vita lo studio dei classici, compresi i greci e i latini; a cosa può servir domani... E la risposta è stata semplice ... Non solo a raffinare il gusto serve lo studio dei classici, ma anche a formare una mente bene ordinata, incline alla chiarezza, alla armonia; e poiché chiarezza e armonia sono anche doti morali, lo studio dei classici serve, in ultima analisi, attraverso l'educazione estetica, a educare l'animo, a formare il carattere. La cultura o è questo, o è nulla". Una pagina in-4, vergata a matita, su carta quadrettata. -
Lot 234 Corinna Teresa Ubertis (Firenze 1874 - Roma 1964)
"Secolo XX"
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
Una pagina
Firma/data: "16.4.1920" "Tèrèsah"
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata senza data cronica, (timbro post. 16.4.1920) della rinomata scrittrice e poetessa nota con lo pseudonimo di Tèrèsah, diretta ad un amico giornalista del 'Secolo XX' di Milano, nella quale declina l'invito ad una collaborazione: "Troppo impegnata e l'impossibilità di lavorare molto per ragioni di salute...".
La Ubertis nel 1902 vince un concorso con la novella "Rigoletto": ha 25 anni e si rivela scrittrice vincendo il "Premio Giacosa". Con lo pseudonimo di Tèrèsah pubblica un piccolo volume di poesie a cui seguiranno anche pièces teatrali come "Il Giudice" che verrà messo in scena a Genova nel 1903 da Ermete Zacconi. Nel 1912 sposa Ezio Maria Gray, importante esponente politico nazionalista e poi fascista, giornalista professionista, autore di saggi storico-politici e conferenziere, e si trasferisce a Roma. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è interventista e scrive racconti per l'infanzia di tipo propagandistico, "Piccoli eroi della grande guerra" (1915). Pubblica in tutto circa cinquanta libri -
Lot 235 Enrico Thovez (Torino 1869 - ivi 1925)
Ricerca di un editore per "Il Pastore il gregge" - Polemica contro la lirica carducciana - D'Annunzio
Lettera autografa firmata
Quattro pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Lettera autografa firmata datata 'Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi', del critico letterario e poeta Enrico Thovez, diretta ad un editore al quale chiede di poter pubblicare un suo volume: "Gli amici prof. Dino Mantovani ed Ettore Marroni, sapendomi in cerca di un editore giovane ed animoso mi hanno incitato a rivolgermi a Lei per un certo mio libro di combattimento che potrebbe spaventare editori vecchi e legati da interessi materiali. Il libro che si intitolerebbe Il pastore ed il gregge - scena di letteratura italiana, è un esame della questione della lirica nostra fatto in forma quasi autobiografica. In esso io esposi in forma vivace, che va dalla novella alla polemica, le vicende di uno spirito libero di fronte all'ambiente creato dalla lirica carducciana...". Nel 1895 denuncia nella 'Gazzetta Letteraria' i plagi della poesia dannunziana, tratti da poeti francesi sconosciuti in Italia. Dipinge ed espone due volte alla Biennale di Venezia. Quattro pagine in-8, su bifolio, inchiostro violaceo. E' unito ritratto fotografico (cm 18 x 11,5) con firma autografa. Al verso, nota autografa del fratello Ettore. -
Lot 236 Leopoldo Tiberi (Siena 1845 - 1919)
Riviste - La favilla - editoria marchigiana - Mestica
Lettera autografa firmata
Una pagina in-16
Firma/data: Perugia 24 febbraio 1888
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata datata 'Perugia 24 febbraio 1888' del patriota e poeta Leopoldo Tiberi. Combatté con Garibaldi a Mentana nel 1867, fu fondatore del settimanale 'La Favilla', in seguito uno dei principali esponenti della massoneria umbra e Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Perugia dal 1892 al 1901. Nella missiva informa il corrispondente che: "Il prof. Enrico Mestica (...) ha abbandonato l'idea di fondare una rivista marchigiana e mi esprime il desiderio di vedere 'La Favilla' (rassegna dell'Umbria) divenire giornale umbro-marchigiano e mi manda i nomi dei collaboratori...". Una pagina in-16.
Mestica fu un letterato e patriota di Tolentino.