500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE PRIMA

500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE PRIMA

Thursday 21 March 2024 hours 18:00 (UTC +01:00)
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  • Giacinto Placido Zurla (Legnago 1769 - Palermo 1834), Ringraziamenti per la promozione
    Lot 31

    Giacinto Placido Zurla (Legnago 1769 - Palermo 1834)
    Ringraziamenti per la promozione
    Lettera firmata
    Una pagina in-8 su bifolio
    Firma/data: Roma 14 Giugno 1823
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera firmata, datata 'Roma 14 Giugno 1823' del prelato, creato Cardinale da Pio VII nel concistoro del 10 marzo 1823, Cardinale vicario di Roma dal 1824 alla morte, Giacinto Placido Zurla. La missiva è diretta a Padre Bruschelli, reggente della chiesa di Sant'Agostino a Orvieto, nella quale lo ringrazia per la: "...mia Promozione...". "Vivo sicuro ch'Ella vorrà aggiungere anche le sue Preghiere all'Altissimo per me...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo e traccia di sigillo alla quarta.

  • Cardinale Luigi Lambruschini (Sestri Levante 1776 - Roma 1854), Stato Pontificio - Conte Ercole Gaddi
    Lot 32

    Cardinale Luigi Lambruschini (Sestri Levante 1776 - Roma 1854)
    Stato Pontificio - Conte Ercole Gaddi
    Passaporto
    Due pagine in folio
    Firma/data: 17 aprile 1841
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera patente firmata dal Cardinale Luigi Lambruschini Segretario di Stato durante il pontificato di Gregorio XVI. Studiò teologia a Genova e Roma, ma fu costretto a lasciare la città eterna nel 1798 all'avvento della Repubblica Romana. Divenuto segretario della neo costituita Sacra Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, si distinse in campo diplomatico per i suoi contributi ai trattati di pacificazione con molti stati, in particolare con il Regno delle Due Sicilie e con la Baviera. Il 3 ottobre 1819 venne consacrato arcivescovo di Genova. Fu creato cardinale dal Pontefice Gregorio XVI nel 1831 e fu prescelto quale nuovo cardinal segretario di Stato di papa Gregorio XVI in sostituzione del cardinale Tommaso Bernetti. Nel 1846, alla morte di papa Gregorio XVI, rassegnò, come d'uso, le dimissioni dalla carica di Segretario di Stato. Nel successivo conclave, pare che egli, con Tommaso Pasquale Gizzi, sia stato l'unico altro candidato contrapposto al cardinale risultato poi vincente, ossia il Mastai Ferretti, Papa Pio IX.
    Nella lettera, datata '17 aprile 1841', per il Conte Ercole Gaddi: "Tutte le autorità Civili e Militari dello Stato Pontificio lasceranno passare liberamente il Sig. Conte Ercole Gaddi." Sono presenti quattro firme del Cardinale Lambruschini e diversi timbri della "direzione di Polizia nella leg. di Forlì."

  • Antonio Lamberto Rusconi (Cento 1743 - Imola 1825), Nomina di Assistente Governativo dei lavori a Palazzo Comunale d'Imola
    Lot 33

    Antonio Lamberto Rusconi (Cento 1743 - Imola 1825)
    Nomina di Assistente Governativo dei lavori a Palazzo Comunale d'Imola
    Lettera firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: Ravenna 21 Maggio 1822
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera firmata, datata 'Ravenna 21 Maggio 1822' da Antonio Lamberto Rusconi, prelato, nominato da Pio VII vescovo di Imola e cardinale nel 1816, Antonio Lamberto Rusconi. La missiva è indirizzata al "Sig. Ingegnere in Capo" di Ravenna: "...per Assistente Governativo dei lavori che si eseguiscono al Palazzo Comunale d'Imola dalla parte delle Carceri, è stato nominato il Sig.r Felice Conti col soldo giornaliero di baj: 35". Una pagina in-4, indirizzo manoscritto, timbro e traccia di sigillo alla quarta.

  • Antonio Fiordibello (Modena 1510 - ivi 1574), La Rosa d'Oro - Regina Caterina d'Asburgo - Regno di Portogallo e Algarve - Pio IV
    Lot 34

    Antonio Fiordibello (Modena 1510 - ivi 1574)
    La Rosa d'Oro - Regina Caterina d'Asburgo - Regno di Portogallo e Algarve - Pio IV
    Minuta firmata
    Carteggio di otto manoscritti
    Due pagine in-4, su bifolio
    Otto pagine in-16
    Firma/data: 1 settembre 1563
    Stato di conservazione: buono (fori al ductus dovuti all'acidità dell'inchiostro ferrogallico)
    Numero componenti del lotto: 9

    Antonio Fiordibello fu un celebre umanista modenese, segretario di Papa Pio IV. La minuta datata '1 settembre 1563' è redatta a Roma, «apud Sanctum Petrum» e diretta alla Regina del Portogallo Caterina d'Asburgo, nella quale si comunica l’invio di una "rosa ex auro fabrefacta", la Rosa d'Oro, benedetta dal Pontefice, la quale le sarà recapitata attraverso Michele de Castro, fratello del celebre oratore portoghese Alvaro. Presenti numerose cancellazioni e correzioni di mano del Fiordibello. Due pagine in-4, su bifolio. È unito carteggio di otto copie di manoscritti di Antonio Fiordibello riprodotti da un copista del 900, uniti in un unico fascicolo nel 1918: "Letti nella seduta ordinaria 22 giugno 1918". Il nucleo proviene dalla collezione di Augusto Maestro, Modena, in parte confluita alla Biblioteca Estense. Otto pagine in-16.

  • Tommaso Maria Mamachi (Chio 1713 - Tarquinia 1792), Dibattito sull'autorità del papa - Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà
    Lot 35

    Tommaso Maria Mamachi (Chio 1713 - Tarquinia 1792)
    Dibattito sull'autorità del papa - Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà
    Due lettere autografe firmate
    Due pagine in-4
    Tre pagine in-4

    Firma/data: (Santa Maria sopra) Minerva Roma 22 febbraio 1777
    (Santa Maria sopra)Minerva Roma 9 marzo 1776

    Stato di conservazione: discreto (lacuna centrale in corrispondenza della firma "Fra Tommaso Mamachi" di cui lede l'iniziale e una parola del testo; macchia di umidità)
    Numero componenti del lotto: 2

    Insieme di due importanti lettere autografe firmate dell'erudito domenicano, professore di Fisica alla Sapienza di Roma, e direttore della Casanatense, indirizzate all'Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà (1732-1778) circa la sua attività di polemista in difesa della Santa Sede. Chiamato а Roma, insegnò nel collegio di Propaganda Fide (1740), fu Segretario della Congregazione dell'Indice (1779) e Maestro dei Sacri Palazzi (1781), continuando la sua attività di polemista ed erudito. '(Santa Maria sopra) Minerva Roma 22 febbraio 1777'. Due pagine in-4. Il corrispondente ha gradito il suo lavoro. "Del resto ella ben vede se con tutta somnissione, e volentieri mi adatto a quanto mi si ordina da superiori e a quali rischi mi esponga per obbedir loro, e come a qualunque costo e di fatica e di salute mi assuma per la verità e per la giustizia delle incombenze, che sovente mi sembrano superiori alle mie forze". Minerva Roma 9 marzo 1776'. "Io stimo moltissimo codesti signori dell'Università di Turino e il loro così, pel mio libro, vantaggioso giudizio mi dà coraggio maggiore per proseguire a lavorare con allegria...L' assicuro che io, senza punto badare alle ciarle, che si vanno spargendo, tirerò innanzi a scrivere con vigore. Ella lo vedrà dagli effetti. Le cialre si fanno principalmente in Roma però moltissimi sono, saranno miei avversari, e piuttosto che lasciarsi superare dalla forza della verità saranno per Febronio, come lo sono pel Contini..". Firmato F. Tommaso M. Mamachi. Tre pagine in-4.
    La propria opera a cui fa riferimento nelle lettere è la 'Epistolae ad Just Febroniumde ratione regendae christianae reipublicae deque legitima Romani Pontificis potestate' - edita a Roma fra il 1776 e il 1778 - scritta in opposizione alle teorie di Johann Nikolaus von Hontheim (noto con il nome di Giustino
    Febronio) vescovo ausiliare di Treviri, autore del 'De Statu Ecclesiae et legittima Potestate Romani Pontificis liber singularis reuniendos dissidentes in Religione Christianos compositus' (1763) il cui scopo consisteva nel riavvicinare la Chiesa Protestante a quella Cattolica abolendo l'antica autorità del Papa.

  • Rodolfo Pio (Carpi 1500- Roma 1564), Uffici di mala natura nel clero
    Lot 36

    Rodolfo Pio (Carpi 1500- Roma 1564)
    Uffici di mala natura nel clero
    Lettera autografa firmata
    Quattro pagine
    Firma/data: 1 maggio 1538
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata dal “Car/v? di Carpi” ad un “Monsignore”, datata 1 maggio 1538. Probabilmente si tratta del Cardinale Rodolfo Pio, vescovo di Faenza dal 1528 e nunzio apostolico in Francia nel 1530. Nella lettera il cardinale discute riguardo “uffici di mala natura”, di quando andò in Francia da legato pontificio “...io fui creato legato per venire(?) in Francia…” e cita il Cardinale Agostino Trivulzio, cardinale, legato pontificio e amministratore apostolico di alcune città italiane e francesi.

  • Patriarca Adeodato Piazza (Vigo di Cadore 1884 - Roma 1957), Benedizioni
    Lot 37

    Patriarca Adeodato Piazza (Vigo di Cadore 1884 - Roma 1957)
    Benedizioni
    Firma autografa su fotografia
    (cm 15x11)
    Firma/data: Venezia 15.II.1934
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Firma autografa su ritratto fotografico applicato su passepartout. La dedica autografa al margine inferiore: "Alla Famiglia Bellotti benedicendo e bene augurando."

  • Maria Teresa d'Asburgo-Lorena (Firenze 1801 - Torino 1855), Napoleonica
    Lot 38

    Maria Teresa d'Asburgo-Lorena (Firenze 1801 - Torino 1855)
    Napoleonica
    Lettera firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: Torino il 20 Febbraio 1833
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera firmata, datata Torino il 20 febbrajo 1833 della Regina di Sardegna, consorte di Carlo Alberto di Savoia, e madre del "Re galantuomo", diretta al Cardinal Fesch (1763-1839), zio di Napoleone Bonaparte (in quanto fratello della madre Letizia Ramolino). "Con particolarissimo gradimento ho ricevuto gli augurii che all'avvicinarsi delle Feste del S.mo Natale V.S. Ill.ma mi ha sì cortesemente espressi...". Una pagina in-4, indirizzo manoscritto e sigillo in cera sotto carta alla quarta.

  • Eulalia di Borbone Spagna Madrid, 1864 – Irun, 1958, Alice Mary Hughes
    Lot 40

    Eulalia di Borbone Spagna Madrid, 1864 – Irun, 1958
    Alice Mary Hughes
    Fotografia con dedica autografa firmata dalla principessa
    Una pagina
    Firma/data: Torino, 1900
    Stato di conservazione: buono (lieve mancanza al margine superiore destro del passe-partout)
    Numero componenti del lotto: 1

    Bella fotografia scattata da Alice Mary Hughes (1857-1939) alla principessa Eulalia di Spagna con dedica autografa firmata al margine inferiore dalla giovane reale. "A son cousin Thomas (di Savoia - Genova). Comme souvenir des jours passé ensemble et en preuve d’amitié sincère. Sa cousine devouée". Torino, 1900. Cm 16 x 10, in bianco e nero. Applicata su passe-partout beige di cm 29,5 x 21,2.
    Alice Mary Hughes fu pioniera della fotografia al femminile, specializzata in ritratti di donne e di bambini.

  • Angela Maria Caterina d’Este (1656 - Bologna 1722), Este - Savoia - Guerre di religione
    Lot 41

    Angela Maria Caterina d’Este (1656 - Bologna 1722)
    Este - Savoia - Guerre di religione
    Carteggio costituito da quattro lettere firmate

    Sei pagine
    Firma/data: Torino il 4 agosto 1703
    Torino 8 gennaio 1707
    Asti 20 gennaio 1714

    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 4

    Maria Caterina fu protagonista di una grande storia d'amore. Il 10 novembre 1684, sposò Emanuele Filiberto di Savoia, iI Principe di Carignano. Il matrimonio venne ostacolato dalla Francia, allora sotto il dominio di Luigi XIV, che voleva imporre al Savoia le nozze con una principessa francese. Una cerimonia per procura si svolse a Modena dove il fratello celibe di Caterina, Cesare Ignazio d'Este, prese il posto dello sposo; un'altra cerimonia privata si tenne al Castello di Racconigi, residenza estiva dei Principi di Carignano. Dopo le nozze, gli sposi vissero per qualche tempo in esilio a Bologna, in conseguenza dell'ostilità francese al loro matrimonio. Solo nel giugno del 1685, ricevuto il perdono da parte di Luigi XIV, poterono rientrare a Torino, eleggendo a residenza il palazzo Carignano.
    Carteggio costituito da quattro lettere firmate, della nobildonna, meglio nota come Maria d’Este Savoia, figlia di Borso d’Este dei duchi di Modena e Reggio e sposa di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1684. La prima, dat. Torino il 4 agosto 1703, indirizzata al Marchese Zambeccari, è relativa ai fatti d'arme e politici come il passaggio "in queste parti a piciole truppe incaminate verso li cantoni heretici et altre parti le famiglie de’ religionari del Principato d’Oranges, a’ quali il Re ha assegnato tempo prefisso per vendere suoi beni e ritirarsi quando non volessero rendersi catolici" o notizie portate dagli "ultimi avisi [che] parlano che l’armata inglese et olandese va sempre più accostandosi ad Anversa giudicandone che miri a formarne l’assedio". La seconda datata Torino 8 gennaio 1707, è inviata al Duca Mattei, in occasione delle feste natalizie; una terza lettera, datata Asti 20 gennaio 1714 e diretta al Duca Bonelli, verte su alcuni soggiorni della sovrana nei feudi bolognesi. Chiude l'insieme una quarta ed ultima missiva indirizzata al generale Feltz (lacuna al margine destro ha asportato la data). Per un totale di sei pagine in vario formato.

  • Filippo Francesco d’Este (S. Martino in Rio 1673 - Corteleona 1723), Este - Malattia mentale
    Lot 43

    Filippo Francesco d’Este (S. Martino in Rio 1673 - Corteleona 1723)
    Este - Malattia mentale
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-8, su bifolio
    Firma/data: Nice ce 2 mars 1697
    Stato di conservazione: buono (macchia di umidità)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata de Nice ce 2 mars 1697 del Marchese di San Giuliano, figlio primogenito di Sigismondo III d'Este e di Maria Teresa Grimaldi, relativa ad un viaggio di rientro in Italia che toccherà alcune città, tra cui Torino. Due pagine in-8, su bifolio. La missiva costituisce uno dei pochissimi documenti relativi a Filippo Francesco d’Este, naturale successore al marchesato di S. Giuliano ma che le fonti definiscono prematuramente 'istupidito'. Per questo motivo egli cedette il proprio posto al fratello minore Carlo Filiberto II d’Este (1678-1752) trascorrendo la propria vita nel feudo di Corteleona.
    Clinio Cottafavi nelle sue ricerche storiche su San Martino in Rio, scriverà: "Il primogenito di Sigismondo terzo divenuto scemo ed aggravato da mille molestie, si era reso incapace di poter reggere i feudi: la sua posizione egli se l'aggravava anche sempre più con una vita scorretta e punto morale. Onde il padre suo nel 1727 prese a trattare con lui per la rinuncia del suo diritto di primogenito a Carlo Filiberto, l'unico degli altri suoi figli maschi, che gli fosse rimasto. E vi riusciva: con una convenzione, sotto scritta dalle parti in Corteolona, ove dimorava sempre Francesco Filippo con la sua donna, Luigia Sorbellini (in realtà Luigia Serbelloni), si stabiliva che alla morte di Sigismondo III, i diritti di primogenitura sarebbe spettati al terzogenito Carlo Filiberto. (Archivio Comunale di San Martino)". Claudio Donati nel suo lavoro di ricerca sul ramo degli Este di San Martino, scriverà: "Molte nubi si addensarono in questi primi decenni del settecento sui destini della famiglia: la morte dello zio Carlo Filiberto senza eredi legittimi nel 1714, il rimbecillimento del cugino Francesco Filippo nel 1715 quando era prossimo alle nozze con Luigia Serbelloni (costretta così a farsi monaca)..."

  • Sigismondo III d’Este (1577 - Torino 1628), Marchese di Lanzo e di Borgomanero
    Lot 44

    Sigismondo III d’Este (1577 - Torino 1628)
    Marchese di Lanzo e di Borgomanero
    Lettera firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: Chambéry 14 Xbre 1627
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Sigismondo era figlio del marchese Filippo II Francesco d'Este e di Margherita di Savoia, figlia legittimata del duca di Savoia, Carlo Emanuele I. Nel 1653, alla morte del padre, a soli sei anni, ereditò i titoli e il feudo, sotto la reggenza della madre. Nel 1671 sposò a Torino, Maria Teresa Grimaldi, figlia di Ercole Grimaldi, principe ereditario del Principato di Monaco e Aurelia Spinola dei Principi di Molfetta. Nel 1727 Sigismondo trattò e ottenne dal figlio primogenito, Francesco Filippo, gravemente disturbato, la sua rinuncia nei diritti dinastici in favore dell'altro figlio maschio sopravvissuto, Carlo Filiberto II d'Este.
    Lettera firmata datata Chambéry 14 Xbre 1627 del Marchese di Lanzo e di Borgomanero. Quietanza di pagamento. "...la somme de mille deux cent cinquante florins...". Una pagina in-4, intestazione ms. 'Le Marquis de Lans'.

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500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE PRIMA

La parte prima di una selezione di oltre trecento autografi, con rilevanti nuclei risorgimentale e del novecento italiano. Tra gli altri, documenti emessi dalla cancelleria papale, su privilegi e Inquisizione.

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