Asta 47 II: Arte Moderna e Contemporanea
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Lot 524 Gino Romiti, La strada. Olio su masonite. cm 26x18,5. Firmato all'angolo inferiore destro. Opera dalla minuzia e qualità molto alta. (1)
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Lot 525 Dante Gabriele Rossetti [attribuito a], Album con nucleo di 12 disegni. Nucleo di 12 disegni diversificati per tecnica, supporto e soggetti rappresentati, ma applicati al medesimo album. Si allega documento manoscritto in possesso di Tammaro De Marinis, ultimo proprietario, nel quale sono elencate le provenienze dei disegni stessi, ovvero la collezione di William Graham e il successivo passaggio d'asta del 2 aprile del 1886 (l'anno successivo alla morte del mecenate) da Christie Manson&Woods in un'asta dedicata alla sua collezione (Catalogue of the important collection of pictures in oil and drawings in watercolours, formed by that well-known amateur William Graham, Esq., deceased. Late of Grosvenor Place: which (by Order of the Executors) will be sold by auction, by Messrs. Christie, Manson & Woods, at their great rooms, 8 King Street, St. James Square, on Friday, April 2, 1886, and following day, and on Thursday, April 8, 1886, and two following days, at one o' clock precisely); cita, poi, la proprietà di Charles Fairfax Murray. William Graham è stato un grande uomo d'affari e mecenate dell'arte rinascimentale italiana, ma la sua importanza non è solo come acquirente e protettore ma anche come personalità che, con la sua collezione di arte italiana, ha contribuito ad ispirare alcuni degli artisti che poi lui stesso ha sostenuto, come Edward Burne-Jones e lo stesso Dante Gabriel Rossetti. Charles Fairfax Murray è stato un pittore, mercante, collezionista, benefatore e storico dell'arte, nonchè uno degli esponenti dei Preraffaelliti. Fu assistente di Edward Burne-Jones e stabilì velocemente un legame anche con Dante Gabriel Rossetti, nel cui studio entrò da giovanissimo, William Morris e Philip Webb. A seguito di ulteriori approfondimenti siamo giunti all’ipotesi che i disegni, nella totalità o in parte, possano essere stati eseguiti da Charles Fairfax Murray che era stato allievo sia di Rossetti che di Burne-Jones. Alcune figure allungate presenti nell’album ricordano proprio lo stile di quest’ultimo nel cui studio Murray era entrato nel 1867. Murray eseguì alcune copie molto fedeli dei dipinti di Rossetti Beata Beatrix, Salice d’Acqua ed Elena di Troia, questi ultimi due oltretutto presenti nell’album come studi. Come scritto nella biografia Treccani “Assorbì talmente la maniera del maestro che non di rado opere sue furono attribuite al Rossetti”. L’artista si trasferì in Italia nel 1872 dove collaborò con John Ruskin e si stabilì a Firenze. Fu inoltre importante punto di riferimento per il pittore senese Ricciardo Meacci indirizzandolo allo studio dei quattrocentisti. Anche se tornò in Inghilterra nel 1882, mantenne rapporti col nostro paese dove era rimasta la moglie. Nel frattempo aveva sviluppato interesse per la bibliofilia e il commercio antiquario, attività che evidentemente fu anche alla base dei rapporti con Tammaro de Marinis che tra l’altro scrisse il suo primo profilo biografico nell’Enciclopedia Treccani. Beneficò largamente - con doni di quadri e di denaro - le pubbliche gallerie del suo paese, in special modo la National Gallery di Londra e il Fitzwilliam Museum di Cambridge e nel 1904 cedette la sua collezione di più di ottocento disegni di Preraffaelliti al Birmingham Museum and Art Gallery. La questione rimane comunque aperta e pertanto la raccolta viene presentata in asta come attribuita. Questa scheda revisionata sostituisce quanto riportato nel catalogo cartaceo. L'album è di cm 55,5x39. Al contropiatto anteriore è applicato in alto a destra un ex libris con iscritto a penna e inchiostro di china bruno: "Feathery Hotel Worcester". Sotto è applicata una targhetta con stampato: "Drawn in chalk by Dante G. Rossetti". 1) Matita su carta lucida. mm 380x530. Soggetto simile a Morning Music (1864). 2) Studio di panneggi. Carboncino e pastello bianco su carta tabacco. mm 505x360. 3) Studi di nudi femminili. Pastello rosso su carta greve. mm 515x360. 4) Studio per Water Willow. Carboncino e pastello rosso su carta lucida. mm 400x326. 5) Studio di figura femminile. Carboncino e rialzi a biacca su carta tabacco. mm 355x450. 6) Studio per Regina Cordium. Matita e pastello rosso su carta lucida. mm 215x183. 7) Studio di panneggio. Carboncino e pastello bianco su carta tabacco. mm 415x265. 8) Studio per Lucrezia Borgia si lava le mani dopo aver ucciso il marito. Matita su carta lucida. mm 480x335. La tematica del lavaggio delle mani, che ha assunto la connotazione del disinteressarsi di una faccenda, è presente in altri capolavori di Rossetti, quali La bella mano del 1874 e Lavarsi le mani del 1865. 9) Studio di nudo femminile di schiena. Pastello rosso su carta breve. mm 310x200.10) Studio di nudo femminile. Pastello rosso su carta. mm 375x200. 11) Studio per Elena di Troia. Matita e pastello rosso su carta lucida. 480x315. La quadrettatura riporta annotazioni di misurazioni varie. La stessa tipologia di collana la ritroviamo nell'opera Regina Cordium, mentre delle similitudini compositive nella Bocca baciata e nel Ritratto della Signora Morris. 12) Studio per Astarte Syriaca. Matita su carta lucida. mm 303x205. (1)
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Lot 526 G. Rossi, L'incubo. 1869. Olio su tela. cm 45x61. Firmato e datato in basso a destra. Libera interpretazione, bizzarra e quasi proto-espressionista, del celebre dipinto L'incubo di Johann Heinrich Füssli. Non ci è dato sapere se l'autore possa essere identificato con il pittore e scenografo Giuseppe Rossi (Perugia 1820-1899) di cui sono note soprattutto le vedute della città natale destinate ai viaggiatori. (1)
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Lot 527 Enrico Sacchetti, Coppia galante. Matita e pastello colorato su carta. mm 310x215. Firmato al margine destro, iscrizione recante nome dell'artista al margine inferiore del verso, dove troviamo un ulteriore bozzetto ritraente una madre con bambini. Vicino alla coppia del recto figurano un paio di schizzi aggiuntivi siglati "ONB". (1)
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Lot 528 Alessandro Sani, I suonatori. Olio su tela. cm 60x48. Firmato all'angolo inferiore sinistro. Il tema della musica rimane una costante nelle rappresentazioni dell'artista, così come il ritrarre soggetti contadini nelle rispettive ambientazioni domestiche. L'immagine finale gioca su una intima complicità tra i partecipanti. (1)
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Lot 529 Aligi Sassu, Maternità. Bassorilievo in bronzo. cm 31,5x26,5x20. Firma e titolo incisi alla base. Opera accompagnata dal certificato di autenticità. Es. 121/150. (1)
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Lot 530 Alberto Savinio, Studio per La Nonna. Ante 1937. Penna e inchiostro di china su carta con un disegno di piccoli fori marginali, forse un sottobicchiere. mm 135x214. Firma in basso al centro. Opera accompagnata dal certificato di autenticità su fotografia dell'Associazione Alberto Savinio. Probabile studio per La Nonna del 1937 (si veda per confronto l'opera, pubblicata sul sito dell'Archivio Alberto Savinio: https://www.albertosavinio.it/home). Caratterizzazione importante nell'artista è la rappresentazione dell'occhio e degli strumenti legati alla vista e all'atto del guardare: Savinio era incuriosito e affascinato dal fatto che uno dei suoi modelli artistici, Arnold Böcklin, dipingesse partendo dall'occhio. Spesso raffigura i soggetti con un mono-occhio, trasformandoli in esseri ciclopici. (1)
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Lot 531 Telemaco Signorini, Lotto composto di 21 disegni su 16 fogli. 1882. Matita su carta. mm 115x190 cad. Tutti firmati o monogrammati, alcuni datati, molti titolati, anche se alcuni in modo indecifrabile. Tra i titoli: Casetta del campanaro, Vignaglia, Fattoria..., Pelosella, La Villa..., La Fornace..., Fonte Viscola, Dall'ultimo piano del Casino, Le Grotte..., Casa Parrocchiale. La maggior parte dei fogli sembrano provenire dal medesimo quadernetto di schizzi, pochi disegni sono appunto schizzi. La qualità di questi scorci toscani è molto alta, accompagnata da un'eccezionale cura per il dettaglio.
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Lot 532 Telemaco Signorini, Studi di figure sedute su panchine. Matita su carta. mm 150x210. Siglato all'angolo superiore sinistro. Opera pubblicata nella Mostra di disegni di Telemaco Signorini alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma nel 1969. Pubblicata insieme a molti altri studi di soggetti simili, codice catalogo n. 470. (1)
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Lot 533 Carlo Siviero, Ischia. 1941. Olio su tavoletta. cm 22x27. Firmato in basso a sinistra. Titolato e datato in basso a destra. (1)
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Lot 534 Justus Sustermans [da], Claudia de' Medici. Olio su tela. cm 114x87. Copia ottocentesca dal celebre dipinto. (1)
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Lot 535 Justus Sustermans [da], Valdemaro Cristiano di Schleswig-Holstein principe di Danimarca. Olio su tela. cm 72x54. Copia ottocentesca della celebre opera. (1)
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Lot 536 Nino Tirinnanzi, Case. 1966. Acquerello e carboncino su carta. mm 350x500. Firmato e datato all'angolo inferiore destro. (1)
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Lot 537 Nino Tirinnanzi, Paesaggio toscano. 1984. Olio su tela. cm 30x40. Firma e data in basso a destra. Provenienza: Galleria Faustini, Firenze, la cui etichetta è applicata al verso; importante collezione perugina. (1)
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Lot 538 Gino Tommasi, Figure sul viale. Olio su tavola. cm 32x23,5. Firmato all'angolo inferiore destro. (1)
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Lot 539 Felice Tosalli, Cinghiale. 1936. Ceramica smaltata. cm 54x57x26. Panzetta, p. 286, tav. 508. Variante in rosso. Sotto la base reca scritta "Lenci Torino Made in Italy" ed etichetta ovale sempre della Manifattura Lenci con numerazione scritta a mano. Modello n. 737, anno di produzione 1936. (1)
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Lot 540 Stefano Ussi, Mercanti. Olio su carta spessa. cm 16,5x13,5. Indicazione di provenienza ed acquisto iscritti a penna a sfera blu al verso del cartoncino di supporto posteriore. Opera non firmata, come spesso succedeva nella realizzazione di bozzetti simili dell'artista. (1)
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Lot 541 Eugenio Viti, Ritratto maschile. Acquerello e matita su carta. mm 125x110. Firmato all'angolo inferiore destro. Iscritto: "Eugenio Viti Roma" al margine superiore del verso. Etichetta danneggiata poco leggibile sempre al verso. (1)
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Lot 542 Vincenzo Volpe , Maternità. Olio su tavola. cm 39x24,6. Firmato in basso a destra. Nome dell'artista iscritto a matita e Timbro a rilievo della Galleria Giosi di Napoli al verso. (1)
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Lot 543 Yambo [pseud. di Novelli Enrico] , Caricatura di Carlo Carrà. 1914. Matita e penna e inchiostro di china su carta filigranata. mm 227x117. Firmata ai piedi della figura. (1)
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Lot 544 Federico Zandomeneghi, Studio di figura. Inizio del XX secolo. Carboncino su carta. mm 268x197. Opera accompagnata dal certificato di autenticità di Orler. La figura femminile rappresentata è elegante e naturale. (1)
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Lot 545 Fausto Zonaro, Mercato orientale. Olio su cartone telato. cm 28,5x25. Firmato in basso a sinistra. (1)
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Lot 546 Anonimo futurista, Bozzetto originale per La Rivista Illustrata del Popolo d'Italia. 1939. Olio su cartone. cm 45,5x32,7. Al verso etichetta applicata della Rivista Popolo d'Italia. Bimestrale nato come supplemento de Il Popolo d'Italia nel 1923 venendo presentato come "Rivista di vita" dal fondatore Manlio Morgagni. Poco dopo la prima pubblicazione diventa a cadenza mensile, fino alla sua chiusura nel 1943. Tra i vari illustratori partecipanti alla realizzazione delle copertine troviamo colossi della grafica come Bruno Munari, RAM, Fortunato Depero, Tato e Marcello Dudovich. (1)
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Lot 547 Giacomo Balla, Futurballa. Autoritratto. Fine degli anni '10 del XX secolo. Cartolina litografica. mm 90x142. Stupendo autoritratto futurista dell'artista. Titolo sotto all'inciso e firma a stampa al lato destro della cartolina. Pubblicazioni: Scudiero M., Arte postale futurista, n. 188. (1)