500 anni di autografi
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Lot 265 Raffaele Giannetti (Porto Maurizio 1837 - Genova 1915)
Pittura
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati del rinomato pittore di storia Raffaele Giannetti. Con il dipinto 'Sansone condannato alla macina' nel 1858 esordì alla Promotrice genovese di belle arti, dove inviò regolarmente i propri lavori fino al 1880. L’anno seguente vi prese parte con Il 'Colloquio di Carlo V e Clemente VII'. L’opera inaugurò una serie di tele, spesso di grandi dimensioni, di evidente ispirazione storico-letteraria. Alcune opere sono conservate presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe di Palazzo Rosso a Genova. -
Lot 266 Aurelio Gotti (Firenze 1833 - Roma 1904)
Donazione alla Galleria degli Uffizi - Enrico Pollastrini
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: 22 giugno 1868
Stato di conservazione: buono (lievi piegature)
Numero componenti del lotto: 1
Aurelio Gotti fu eletto a 24 anni accademico della Crusca e compilatore del Vocabolario, fu nominato nel 1859 ispettore generale delle scuole elementari. Nel 1864 assunse l'amministrazione delle gallerie fiorentine, delle quali fu poi direttore dal 1866 al 1881. Lettera autografa firmata, datata '22 giugno 1868' nella quale prega la corrispondente di convincere il rinomato pittore Enrico Pollastrini (1817-1876) a voler donare una sua opera per "arricchire la stupenda collezione de' ritratti autografi di Pittori" della Galleria degli Uffizi: "Bisogna dunque fargli un po' forza; e per vincere la sua umiltà impegnare la sua gentilezza e cortesia...". Due pagine in-8. -
Lot 267 Giuseppe Antonio Guattani (Roma 1748 - ivi 1830)
Archeologia romana - Dissertazioni accademia archeologica romana - Monsignor Nicola Maria Nicolai - Cardinal Pacca
Due lettere autografe firmate
Una pagina in-4; Una pagina in-4, su bifolio
Firma/data: Casa 24 Febb. 1817
21 luglio 1817
Stato di conservazione: buono (lieve foro non lesivo del testo, macchie di umidità, foro di tarlo)
Numero componenti del lotto: 2
Giuseppe Antonio Guattani fu un archeologo, professore di storia e mitologia, assessore delle Romane antichità e antiquario di Augusto III di Polonia. Tra le sue opere sono specialmente notevoli sette volumi di supplemento all'opera di Winckelmann, che intitolò 'Monumenti antichi inediti'. Due lettere autografe firmate, entrambe dirette all'erudito, archeologo ed economista Monsignor Nicola Maria Nicolai. La prima, datata 'Casa 24 Febb. 1817', circa alcune pubblicazioni dell'Accademia archeologica di Roma: "Ho l'onore di accludergli la minuta di avviso per la consegna delle dissertazioni della nostra Accademia Archeologica, perché si effettui la stampa del tomo desiderato. Sarei di sentimento che fosse stampato e così più pubblico, più decoroso, e di minor dispendio. Il tempo che ho preso per la consegna mi par necessario per le correzioni che potranno e vorranno fare gli autori...". Una pagina in-4. La seconda, datata '21 luglio 1817', circa alcuni adempimenti burocratici. "Ecco servito all'istante Monsig. mio stimo: Penso che se ha veramente premura di portarla subito al Sig. Gell, è necessario che la mandi alla stessa al Cardinal Pacca protettore da sua parte per la necessaria firma...". Una pagina in-4, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. -
Lot 268 Giovanni Lavezzari (Venezia 1836 - Firenze 1881)
Pittura
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina
Firma/data: li 2 dicembre 1871 Venezia
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati, datati 'li 2 dicembre 1871 Venezia', del pittore, professore di Prospettiva all'Accademia di Belle Arti di Firenze, Giovanni Lavezzari. -
Lot 269 Giulio Campi (Cremona, 1502 – Ivi, 5 marzo 1572)
Pittura
Ricevuta autografa per lire 255
Stato di conservazione: discreto (abrasione sul lato destro del documento che lede in parte il testo)
Numero componenti del lotto: 1
Figlio primogenito del pittore Galeazzo Campi e fratello di Antonio e Vincenzo, fu tra i maggiori rappresentanti del manierismo lombardo. L’opera più antica realizzata dal Campi è La Vergine in trono e i santi Nazaro e Celso, dipinta per Santi Nazaro e Celso, e poi in Sant'Abbondio a Cremona nel 1527. Nel 1547 su incarico del priore Gerolamo Vida realizzò l’opera di maggiore impegno della sua maturità: la ricostruzione della chiesa delle Sante Margherita e Pelagia, dove poté esprimersi come architetto, scultore e pittore.
Tornato a Cremona, il Campi affrescò nella navata centrale, all’interno della chiesa di San Sigismondo, la 'Discesa dello Spirito Santo', esempio di uno straordinario virtuosismo prospettico.
Nel documento l’artista attesta - "Io Giulio Campi scrissi" - di aver ricevuto Lire 255 in apparenza da tale Galiotti in pagamento forse di una commissione. -
Lot 270 Federico Maldarelli (Napoli 1826 - ivi 1893)
Pittura
Righi di testo autografi firmati
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati del rinomato pittore e scultore neoclassico Federico Maldarelli. Tra le sue prime opere pittoriche si annovera una tela raffigurante 'Gesù in casa di Marta e Maria', conservata nella Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Caserta e acquistata dal Re Ferdinando II di Borbone, alla biennale Borbonica del 1848, quando Federico era ancora allievo presso il Real Istituto di Belle Arti (Accademia di belle arti di Napoli). Nel 1867 partecipò all'Esposizione universale di Parigi e nel 1880 al 'Salon'. -
Lot 271 Giacomo Manzù (Bergamo 1908 - Aprilia 1991)
Giuseppe Raimondi, Gio Ponti, Domus
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Ardea 23 maggio 1967
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata 'Ardea 23 maggio 1967' del rinomato scultore Giacomo Manzù. Nel 1938 inizia la serie dei Cardinali, tema iconografico di tutta la sua carriera. Nel 1964 Manzù va a viveresi trasferisce in una villa vicino Ardea (Roma). La missiva è indirizzata allo scrittore e giornalista Giuseppe Raimondi: "Ponti mi ha scritto che è felice di pubblicare il tuo articolo su Domus e pertanto, ti prego di inviarglielo non appena fatto...". 'Domus' è la rivista d'architettura fondata nel 1928 da Gio Ponti, che la diresse fino alla morte. Assieme a 'Casabella', 'Domus' rappresenterà il centro del dibattito culturale dell’architettura e del design italiani della seconda metà del Novecento. Una pagina in-4, su carta intestata. -
Lot 272 Francesco Messina (Linguaglossa 1900 - Milano 1995)
Enrico Emanuelli
Il Garofano. Milano, Officine Grafiche Esperia, 1942. All'Insegna del pesce d'oro. Esemplare n° 28 su carta uso mano
10x8 cm;
30 pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Opera poetica dello scultore Francesco Messina. 'Il Garofano'. Milano, Officine Grafiche Esperia, 1942. All'Insegna del pesce d'oro. Esemplare n° 28 su carta uso mano (di 215). Cm 10x8. A cura di Giovanni Scheiwiller. pagine Br. ed. con sovraccoperta. Con un ritratto fotografico di Messina. Prima edizione. Dedica autografa firmata: "ad Enrico Emanuelli con viva amicizia". Manuelli fu scrittore e giornalista italiano. Francesco Messina è considerato dalla critica tra i più grandi scultori figurativi del Novecento italiano, insieme a Giacomo Manzù, Arturo Martini, Marino Marini, Felice Mina. È l'autore di alcuni dei maggiori monumenti del Novecento italiano: 'Santa Caterina da Siena', collocata sul lungotevere di Castel Sant'Angelo; il Cavallo morente della RAI; il 'Monumento a Pio XII' nella Basilica di S. Pietro. -
Lot 273 Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casuria 1851 - Francavilla al mare 1929)
Arte abruzzese
Autografo su ritratto fotografico, 9x5 cm
Stato di conservazione: buono (immagine lievemente sbiadita)
Numero componenti del lotto: 1
Autografo su ritratto fotografico del rinomato pittore e fotografo Francesco Paolo Michetti. Nel 1872 e poi nel 1875 espose le sue opere al Salon di Parigi, ma venne acclamato, raggiungendo la definitiva fama internazionale, nel 1877, quando espose a Napoli l'eclatante tela del 'Corpus Domini' (acquistata dall'imperatore Guglielmo II di Germania). La sua fama si consolidò con le opere successive: il 'Voto' (1883, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e 'La figlia di Iorio' il cui tema ispirò anche la più notevole delle tragedie di Gabriele d'Annunzio il quale gli dedicò anche il libro "Il Piacere". Fin dal 1871 Michetti si era anche interessato alla fotografia, inizialmente solo come procedimento per lo studio dal vero dei soggetti dei suoi quadri, poi anche come nuovo ed autonomo mezzo espressivo, valendosi anche di interventi grafici diretti sulle stesse matrici fotografiche. -
Lot 274 Alessandro Milesi (Venezia 1856 - ivi 1945)
Pittura veneta
Firma autografa su biglietto da visita
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Firma autografa su biglietto da visita del pittore veneto autore de 'La partenza del marinaio' (1901). -
Lot 275 Luigi Minisini (San Daniele del Friuli 1816 - Ronchi di campanile 1901)
Scultura
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati dello scultore friulano Luigi Minisini. Dopo aver aperto uno studio a Venezia, Minisini si specializzò nel campo della scultura cimiteriale e nel genere ritrattistico. Nel 1852, Minisini realizzò due statue raffiguranti Eracle e Democrito per il palazzo dei Mangilli di Udine, nel 1853 concluse il suo monumento in onore a Domenico Rubini, collocato nel cimitero monumentale di Udine e considerato uno dei suoi capolavori. Minisini fu anche attivo nel campo della ritrattistica, come confermano le sue opere dedicate a Odorico da Pordenone, Valentino Presani, Teobaldo Ciconi e Dante Alighieri. Su pagina in-8. -
Lot 276 Pompeo Marino Molmenti (Villanova di Motta di Livenza 1819 - Venezia 1894)
Breve biografia autografa - pittura veneta
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati (breve nota autobiografica) del rinomato pittore, professore di elementi di figura all'Accademia di Belle Arti di Venezia (1851). Le prime commissioni gli vennero dal conte Spiridione Papadopoli e da sua moglie Teresa Mosconi, proprietari di una villa con terreni a Villanova, non lontano dalla casa dei Molmenti. Nel 1853 presentò la 'Pia de' Tolomei', commissionata dal conte Giacomo Franco e ora conservata ai Musei civici di Verona: è il primo di una serie di dipinti a soggetto storico. Dal 1851 al 1867 fu professore di Elementi di figura all'Accademia ed ebbe come allievi Giacomo Favretto, Luigi Nono, Ettore Tito e Guglielmo Ciardi i quali, grazie ai suoi insegnamenti, furono protagonisti della stagione realista. -
Lot 277 Ferruccio Moro (Arona 1859 - Firenze 1948)
Pittura lombarda - impegni amministrativi
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: 10 Gennaio 1896
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata '10 Gennaio 1896' del pittore lombardo, allievo di Luigi Norfini all'Accademia di Lucca, nella quale comunica al corrispondente di accettare "col massimo piacere", "la nuova carica di Consigliere supplente alla quale i miei egregi consoci hanno voluto eleggermi". Due pagine in-8. -
Lot 278 Ricardo Nobili (Firenze 1859 - Venezia 1939)
Arturo Faldi - nuova scuola di architettura di Firenze
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Firenze 3 Marzo 1899
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pittore, scrittore e illustratore, noto per l'opera 'Piazza del Vecchio Mercato'. Fu soprattutto conosciuto per il curioso volume riguardante la confezione di opere d'arte false: "Gentle art of faking; a history of the methods of producing imitations & spurious works of art from the earliest times to the present" (London, Seeley Service, 1921). Lettera autografa firmata, datata 'Firenze 3 Marzo 1899' diretta al collega e amico Arturo Faldi (come da nota a matita di altra mano): "Mi vien detto che tu abbia un progetto per una scuola di architettura a Firenze. A me l'idea pare eccellente, e credo che se la cosa potesse attuarsi Firenze ne risentirebbe vantaggio...". Una pagina in-8, carta intestata, carta brunita.
La Scuola di architettura di Firenze, oggi parte della cittadina università, sarà fondata soltanto nel 1930. La lettera apre quindi uno spaccato sulla progettazione, ultradecennale, dell'istituzione. -
Lot 279 Ugo Ojetti (Roma 1871 - Fiesole 1946)
Annibale Sbaraglia
Dedica autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 30.I.1926
Stato di conservazione: buono (tracce di colla al verso)
Numero componenti del lotto: 1
Dedica autografa firmata, datata '30.I.1926', dell'illustre scrittore, critico d'arte e giornalista, fondatore delle storiche riviste 'Dedalo' (1920) e 'Pegaso' (1929), accademico d'Italia nel 1930, Ugo Ojetti, "Al signor Annibale Sbaraglia (?)...". Nel 1894 stringe rapporti con il quotidiano nazionalista 'La Tribuna', per il quale scrive i suoi primi servizi da inviato estero, dall'Egitto. I suoi articoli diventano molto richiesti: scrive per 'Il Marzocco' (1896-1899), 'Il Giornale di Roma', 'Fanfulla della domenica' e 'La Stampa'. La critica d'arte occupa la maggior parte della sua produzione. Nel 1898 inizia la collaborazione con il 'Corriere della Sera', che si protrae fino alla morte. Nel 1920 fonda la sua rivista d'arte, 'Dedalo' (Milano, 1920-1933), dove si occupa di storia dell'arte antica e moderna. Su pagina in-8. -
Lot 280 Luigi Pagano (Napoli 1826 - post 1882)
Pittura
Pagina di liber amicorum con firma autografa
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con firma autografa del pittore napoletano Luigi Pagano. Studiò all’Accademia di Napoli sotto la guida di G. Smargiassi. Dipinse sia a olio sia ad acquerello paesaggi raffiguranti i dintorni di Napoli, di Amalfi, di Benevento, di Salerno, a volte vere e proprie impressioni di esigue dimensioni. Ancora studente espose alle mostre borboniche nel 1841, nel 1855 e nel 1859, quando presentò due 'Paesaggi di composizione' e 'E coI cader delle foglie è morta' (poi acquistato da G. Vonwiller ed esposto a Firenze nel 1861). Negli anni seguenti animò con scene di genere i suoi paesaggi, che inviò dal 1862 al 1881 alla Promotrice partenopea: nel 1864 propose 'Presso la foce del Sarno e Primavera', un’opera notata da F. Netti per i «grossi pezzi di colore crudamente messi». -
Lot 281 Arturo Pagliai (Livorno 1852 - ivi 1896)
Pittura
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Di Casa 29 Nov. 1901
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Di Casa 29 Nov. 1901' del pittore livornese noto principalmente come pittore di marine e della vita nei luoghi di mare, paesaggi toscani e liguri, nella quale comunica ad un amico che non potrà partecipare ad un'adunanza:"...questa sera sono precedentemente impegnato fino a tarda sera...". Una pagina in-8, carta intestata. -
Lot 282 Antonio Ermolao Paoletti (Venezia 1834 - ivi 1912)
Pittura veneta
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati del pittore Antonio Ermolao Paoletti. I suoi quadri richiamano spesso e volentieri momenti di vita veneziana. Tra i numerosi affreschi realizzati dal pittore in Veneto spicca la pala dell'altar maggiore della parrocchiale di San Materno a Melara, eseguita nel 1863, nella quale sono raffigurati la Madona del Rosario con Sant'Antonio e San Materno. Fu collezionista di vestiti d'epoca e stoffe veneziani, nonché di stampe del Seicento e Settecento; buona parte di questa collezione venne venduta al Museo Correr da Paoletti stesso. -
Lot 283 Nicola Parisi (Foggia 1827 - Casalnuovo 1887)
Pittura
Pagina di liber amicorum con firma autografa
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con firma autografa del pittore Nicola Parisi, cugino del celebre Saverio Francesco Altamura, che lo introdusse negli ambienti artistici napoletani. -
Lot 284 Giovanni Ponti (Venezia 1896 - Padova 1961)
Inivito a Renato Brozzi per la Biennale di Venezia
Lettera dattiloscritta firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Venezia 12 Novembre 1953
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera dattiloscritta firmata, datata 'Venezia 12 Novembre 1953', diretta allo scultore, incisore e orafo Renato Brozzi, nella quale, in qualità di commissario straordinario per la Biennale di Venezia, dal 1946 al 1954, gli comunica di essere stato invitato a partecipare alla XXVII Biennale che si svolgerà dal giugno all'ottobre 1954: "Ho il piacere di farle conoscere che il Suo nome è tra quelli degli artisti proposti...".Una pagina in-4, su carta intestata. -
Lot 285 Antonio Rotta (Gorizia 1828 - Venezia 1903)
Pittura veneta
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati (breve nota autobiografica) del 'pittore delle Ballate veneziane' o 'poeta di Venezia', noto esponente della pittura di genere Antonio Rotta. Nel 1853 partecipò all'Esposizione di Belle Arti a Milano con il dipinto storico 'Tiziano Vecellio istruisce nella pittura Irene di Spilimbergo'. Nel 1878 vinse il premio dell'esposizione del Salone del Louvre di Parigi. Le sue opere si trovano in numerosi musei in tutto il mondo, al Museo d'Arte di Filadelfia come nei musei di Helsinki e nel Museo Revoltella di Trieste. La sua città natale custodisce molte sue opere, soprattutto ritratti, presso i Musei Provinciali di Storia ed Arte di Gorizia, molte delle sue opere sono state vendute all'estero e si trovano in importanti collezioni private. -
Lot 286 Luigi Querena (Venezia 1824 - ivi 1887)
Pittura veneta
Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati del rinomato "Pittore di Prospettiva" e patriota Luigi Querena. Nel 1848 partecipa ai moti antiaustriaci e dal 1850 dedica all'epopea della difesa di Venezia una serie di opere, alle quali affianca anche negli anni seguenti vedute della laguna e dei monumenti veneziani. -
Lot 287 Amico Ricci (Macerata 1794 - Modena 1862)
Francesco Puccinotti - Cardinal Legato di Urbino e Pesaro
Due lettere firmate
Entrambe, una pagina in-8, Una pagina in-8
Firma/data: Di Casa 20 feb. 1827
Bologna 30 maggio 1846
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Due lettere firmate del noto storico dell'arte maceratese. La prima (integralmente autografa), datata 'Di Casa 20 feb. 1827' diretta a Francesco Puccinotti, circa alcune indicazioni editoriali relative ad volume che intende pubblicare: "Eccovi il manoscritto, che favorirete mandare a Nobili, onde lo stampi in caratteri filosofia, ed in testo 8°. Raccomandategli, più che ogn'altra cosa la correzione. Circa il prezzo regolatevi come fosse cosa vostra...". Nel 1824-1825 Ricci ricoprì la carica di gonfaloniere di Macerata e in tale veste convinse Francesco Puccinotti, che sarebbe poi diventato uno dei più famosi medici legali d'Italia, a concorrere per una cattedra di patologia, semeiotica e terapeutica generale. Una pagina in-8. Indirizzo autografo e sigillo ceralacca rossa. La seconda, datata 'Bologna 30 maggio 1846', diretta al Cardinal Legato di Urbino e Pesaro: "Invio all'E.V. Rma. N. 8 copie dell'Avviso per l'Esposizione di belle arti in quest'Accademia...". Una pagina in-8, carta intestata 'Accademia Pontificia di Belle Arti'. Timbro di appartenenza. Rinomato storico dell'arte, presidente dell'Accademia Pontificia di Belle Arti di Bologna, fu autore di alcune significative opere, tra le quali si ricordano Memorie storiche delle arti e degli artisti della Marca di Ancona (Macerata, 1834) e Storia dell'architettura in Italia dal secolo IV al XVIII (Modena, 1857-1859). E' accluso un biglietto da visita di Ercole Rivalta. -
Lot 288 Agostino Rivarola (Genova 1758 - Roma 1842)
Lavori di restauro del Ponte degli Alidosi a Castel del Rio
Lettera firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Ravenna 12 Giugno 1826
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Agostino Rivalora fu governatore di Roma (1814), cardinale (1817) e legato a latere a Ravenna (1824-26). Lettera firmata, datata 'Ravenna 12 Giugno 1826' diretta all'ingegner Buffalini di Faenza: "approvo che i lavori di restauro al ponte di Castel del Rio siano intrapresi ai primi del prossimo Luglio, e che sia destinato per assistente dei medesimi il Capo Mastro Muratore Domenico Galli...". Si tratta del ponte degli Alidosi, il un particolare ponte ad arco che a Castel del Rio attraversa il fiume Santerno. Il 20 novembre 1897 con regio decreto n° 535 è stato riconosciuto come monumento nazionale italiano. Rivarola ebbe un ruolo centrale anche nella storia del risorgimento. Fu durante il regno di Papa Leone XII che gli venne affidata la lotta contro il giacobinismo e la carboneria. Nel 1824 venne inviato a Ravenna, dove il mantenimento dell'ordine pubblico era diventato preoccupante, tanto che era stato assassinato lo stesso direttore di polizia. Rivarola, nominato cardinal legato, fece condurre un'indagine, che portò alla celebre sentenza del 31 agosto 1825, con la quale vennero condannate 514 persone. Poiché rimase ininterrottamente in Romagna fino al suo richiamo, avvenuto il 22 agosto 1826, è infondata l'opinione di quanti gli attribuirono la condanna a morte, eseguita nel novembre del 1825, dei due carbonari, Angelo Targhini e Leonida Montanari. Infatti è storicamente accertato che la pena capitale fu promossa dal governatore di Roma Monsignor Tommaso Bernetti. Il 23 luglio 1826, a distanza di alcune settimane dall'amnistia proclamata da Leone XII, la carboneria decise di organizzare un attentato contro di lui, nella Pineta di Ravenna, in cui era solito passeggiare al mattino. L'attentato ebbe luogo con alcuni carbonari che spararono sulla sua carrozza ma senza successo. Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo manoscritto, timbro postale e traccia di sigillo alla quarta.