500 anni di autografi
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Lot 169 André Lebon (Dieppe 1859 - Parigi 1938)
Partito Repubblicano - Colonie francesi
Lettera autografa firmata
Una pagina e mezza in-8
Firma/data: Paris le 22 octobre 1885
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata datata Paris le 22 octobre 1885 dell'uomo politico, docente e uomo d'affari noto anche con il nom de plume di André Daniel, nella quale comunica al corrispondente le proprie preoccupazioni circa la situazione del loro partito. "Mais le succès partiel, notre majorité numerique dans la chambre, ne mì émpechent pas de voir sombre. Notre parti est irrémédiablement divisé: les radicaux sont maitres de la Chambre...". Una pagina e mezza in-8, su carta intestata 'Sénat - Présidence'.
Lebon ebbe un ruolo importante nella costruzione della repubblica francese come sistema liberale moderno. Voleva che la repubblica fosse aperta a tutti e, pur rispettando la libertà della chiesa, voleva che non avesse alcuna influenza sulla legislazione. Lebon fu segretario della Camera dei deputati fino al 1895. Fu responsabile delle commissioni Lavoro e Bilancio per l'esercizio finanziario 1897, Ministro del Commercio, dell'Industria e delle Poste e Telegrafi nel 1895 e delle colonie dal 1896 al 1898. Lebon è stato il primo ministro delle colonie ad avervi svolto una visita ufficiale, in Senegal. È stato criticato per aver preso misure inutilmente dure contro Alfred Dreyfus durante la sua prigionia a Devil's Island. Lebon si dedicò poi agli affari divevendo un pilastro della finanza internazionale: fu censore del Crédit Foncier de France, presidente del consiglio di amministrazione del Crédit Foncier d'Algerie, della compagnia di navigazione Messageries Maritimes e di diverse società finanziarie e industriali. Divenne primo presidente del Comité central des armateurs de France (CCAF: Comitato centrale degli armatori francesi). -
Lot 170 [Félix Pyat (Vierzon 1810 - Saint Gratien 1889)]
Biografia di Félix Pyat
Documento manoscritto
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Biografia del drammaturgo, giornalista e uomo politico, figura di spicco della Comune di Parigi (1871) Félix Pyat. Lavorò in diversi giornali quali 'Le Figaro', 'Charivari'e 'Revue démocratique'. Dal 1832 al 1847 scrisse diversi drammi teatrali alcuni dei quali interpretati da un famoso attore dell'epoca, Frédérick Lemaître. Durante la Rivoluzione del 1848 venne eletto deputato della Sinistra all'Assemblea Costituente e a quella Legislativa nel 1849. Compromesso con la manifestazione del 13 giugno – una protesta contro la spedizione delle truppe francesi a Roma – fuggì in Svizzera, poi passò a Bruxelles e infine a Londra. Qui si unì ai rivoluzionari francesi in esilio, aderenti a La Commune révolutionnaire, e scrisse molti opuscoli politici. Nel 1864 aderì alla Prima Internazionale sperando d'imporsi ai vertici grazie alla sua oratoria, ma Marx si oppose: 'contrario a che l'Internazionale servisse ai suoi effetti teatrali'. Tornato a Parigi alla proclamazione della Repubblica, fondò il giornale 'Le Combat' e nel 1871 fu eletto all'Assemblea Nazionale, ma si dimise il 3 marzo per protesta contro l'approvazione dei preliminari di pace con la Germania. Fondò il nuovo giornale 'Le Vengeur' e prese parte alla Comune, venendo eletto al Consiglio il 26 marzo 1871. Quando, il 22 maggio, le truppe di Versailles entrarono a Parigi, chiamò dal suo giornale la resistenza e si nascose. Riapparve in giugno a Londra, mentre la corte militare lo condannava a morte in contumacia. Tornò in Francia con l'amnistia del 1880 e fu eletto deputato nel 1888. Scheda biografica di Pyat per 'Extrait du Dictionnaire Général de Biographie Contemporaine par Adolphe Bitard et du Dictionnaire Universel des Contemporains'. Il primo dizionario, realizzato da Adolphe Bitard, fu edito a Parigi nel 1878, il secondo da Louis Gustave Vapereau nel 1858. In alto a destra è impresso un timbro: 'La traduction et reproduction en langue italienne d'auteurs francais. 5 feb. 03. Augusto Cagliani. Meina - Lac Majeur'. 4 cc. vergate recto/verso con numerose correzioni e cassature. -
Lot 171 Zaid Al-Rifai (Amman 1936)
Primo Ministro Giordania
Firma autografa su biglietto da visita
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Firma autografa su biglietto da visita del primo ministro di Giordania dal 1985 al 1989. Acclusa busta indirizzata a Rolando Sensini, noto collezionista di Macerata. Zaid Al-Rifai è stato Primo Ministro della Giordania e ha formato quattro diversi governi, l'ultimo dei quali è stato il governo giordano più longevo nella storia del regno. -
Lot 172 (Gastronomia) Pasticceria e liquori - Padova 1870 - 1914
Ricette di cucina
Venti documenti
53 pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2020
Insieme di circa 20 ricette di cucina inviate da Padova in uno scambio epistolare famigliare. Tra le ricette presenti: poncino, zabaione di cioccolato, vov, frittelle, rosolio di latte, pinza di quaresima etc. "Sciroppo di marene: 1/2 litro di vino buono rosso, 1/2 kg di zucchero, e il succo di quattro limoni. Si fa bollire tutto per circa 1/4 d'ora...". Per un totale di 53 pagine in vario formato. -
Lot 173 (Gastronomia) Cucina italiana - Padova 1870 - 1914
Gastronomia
Insieme di circa 15 ricette di cucina
34 pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1717
Insieme di circa 15 ricette di cucina inviate da Padova in uno scambio epistolare famigliare. Tra le ricette: riso con carciofi, minestrone di patate, cappelletti etc. "1/2 Kg di riso, 4 carciofi, 1 cipolla, sedano, prezzemolo, due cucchiai d'olio...". Per un totale di 34 pagine in vario formato. Sono accluse 2 ricette per fare il sapone ed il bucato. -
Lot 174 Giovanni Corsi (Verona 1822 - Monza 1890)
Pianoforti - Conti Suman
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 2.7bre.51
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Corsi nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali imparando a suonare il violoncello, il flauto e il pianoforte, poi, laureatosi in legge a Padova, preferì dedicarsi al teatro. Debuttò come baritono al teatro alla Canobbiana di Milano nel 1844 nella 'Cenerentola' di G. Rossini. L'anno successivo si produsse nello stesso teatro ne L'elisir d'amore (Belcore) di G. Donizetti, nella Beatrice di Tenda (Filippo) di V. Bellini e nella Lucia di Lammermoor di Donizetti, dove riscosse i maggiori consensi. Nell'agosto dello stesso anno venne scritturato al teatro alla Scala di Milano per la parte del governatore Gessler nel Guglielmo Tell di Rossini. Fu poi alla Scala quasi tutti gli anni fino al 1860.
All'estero fu a Costantinopoli (1850-51: Lucia di Lammermoor, Attila, Puritani) e a Parigi, dove, scritturato al Théâtre Italien negli anni 1856-1858, ebbe forse i maggiori successi della carriera: interprete qui di Beatrice di Tenda, I due Foscari, Barbiere di Siviglia, Lucrezia Borgia, Gazza ladra, Maria di Rohan, Traviata, Cenerentola, Don Pasquale, Linda di Chamounix, Don Desiderio di G. Poniatowski, Otello di Rossini, Trovatore e Rigoletto. In quest'ultima fu giudicato almeno pari, se non superiore, ai più famosi protagonisti dell'opera.
Nella lettera in asta Corsi interviene in favore del Conte Suman, "bravissimo dilettante di pianoforte", per ottenere l'interessamento del pianista Adolfo Fumagalli rispetto ad alcuni strumenti. -
Lot 175 Nicola De Pirro (Nocara 1898 - Roma 1979)
Cinema e teatro
Biglietto con righi autografi e firmato
Un biglietto
Firma/data: Roma, 27 dic. 1947
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Biglietto con righi autografi e firmato dal dirigente pubblico e dirigente italiano fondatore della “Associazione Nazionale della Federazione degli Industriali dello Spettacolo” e amico di Giuseppe Bottai, tanto da far parte del sottosegretariato alla stampa e alla cultura che nel 1935 divenne il MINCULPOP (Ministero della cultura popolare). Nel 1932 fondò insieme a Silvio D'Amico la rivista "Scenario", che diresse fino alla chiusura nel 1943. -
Lot 176 Senatore Sparapani (Roma 1847- Firenze 1926)
Baritono
Autografo su ritratto fotografico
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Autografo su ritratto fotografico del noto baritono e compositore, Senatore Sparapani scattata presso lo Stabilimento Fotografico Montabone di C. Marcozzi. Sparapani debuttò a Vercelli nel 1867 in 'Un Ballo in maschera'. Sostenne il ruolo di Ulmo in 'Edmea' di Alfredo Catalani in occasione del debutto di Arturo Toscanini al Teatro Carignano di Torino il 4 novembre 1886. -
Lot 177 Augusto Genina (Roma 1892- Roma 1957)
Anna Monica Mazzarelli
Lettera firmata
Una pagina fronte-recto
Firma/data: 25 giugno 1943
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera firmata, datata '25 giugno 1943', del regista cinematografico Augusto Genina. Dal 1911 fu autore di commedie e critico drammatico per la rivista 'Il Mondo'. Su consiglio di Aldo De Benedetti, Genina passò al cinema come soggettista per la società 'Film d'Arte Italiana'. In seguito passò alla 'Cines'. Da ricordare il film 'Lo scaldino' (1920), tratto dall'omonima novella di Pirandello. Dopo quasi un decennio passato all'estero, Genina fece ritorno definitivo in Italia alla fine degli anni trenta. Nel 1936 diresse nel deserto libico il film bellico 'Lo squadrone bianco', che vinse la Coppa Mussolini al miglior film italiano al Festival di Venezia. La missiva è diretta ad Adriano Lualdi, al quale chiede se può conoscere e sentire sua nipote Anna Monica Mazzarelli, cantante e interprete a cui erano state affidate diverse parti liriche tra cui Violetta, nella 'Traviata' presso il Teatro dell’Opera di Roma: "Vi scrivo per per chiederVi un favore, ma anche per farVi conoscere una giovane cantante che ha una voce bellissima e un talento musicale veramente singolare. Si tratta di mia nipote la signorina Anna Monica Mazzerelli". "... la teneste presente per qualche incisione importante." Una pagina fronte-recto. -
Lot 178 David Supino (Pisa 1850 - ivi 1937)
Ulisse Tanganelli, rivista "Scena illustrata"
Cartolina postale
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Cartolina postale scritta e firmata dal politico e giurista David Supino. Dopo essersi iscritto alla facoltà di giurisprudenza a Pisa, Supino si laureò nel luglio del 1872 con una tesi sul tema della colpa nei contratti. La sua opera principale fu 'Della cambiale e dell'assegno bancario'. Nominato Senatore per meriti accademici nel 1919, nel 1928 fu affiliato all''Unione nazionale del Senato', divenuta l'anno seguente 'Unione nazionale fascista del Senato'. Morì a Pisa il 3 maggio 1937 e fu sepolto nel cimitero ebraico pisano. La missiva è diretta al poeta, magistrato e avvocato italiano Ulisse Tanganelli, per complimentarsi della rivista letteraria "Scena Illustrata", "... meritevole di una diffusione sempre maggiore, nell’interesse della cultura." Una pagina. -
Lot 179 Alessandro Bonsanti (Firenze 1904 - ivi 1984)
Martino Lorè
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: 2 Aprile 1965
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata '2 Aprile 1965' dello scrittore e uomo politico, direttore del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux (dal 1941) e sindaco di Firenze nel 1983. "Il M. Loré del Conservatorio di musica di Bologna, mi prega di sottoporle questo promemoria. In particolar modo, sono importanti, dato il tipo particolare di questi istituti, i punti segnati in rosso. Adempio con molto piacere l'incarico, e la ringrazio fin d'ora, a nome degli amici del sindacato...". Martino Lorè fu un celebre oboista, docente al Conservatorio di Bologna. Due pagine in-8. -
Lot 180 Giovanni Battista Dall'Olio (Sesso 1739 - Modena 1823)
Terme porretane - amicizia
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-4
Firma/data: Modena 12 Gennaio 1808
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata di Giovanni Battista Dall'Olio, musicologo, liutaio, organista e letterato, maestro compositore presso l'Accademia Filarmonica di Bologna (1812), curatore del fondo musicale della Biblioteca Estense e autore di saggi critici e scientifici. Studiò filosofia e musica e fu allievo del celebre padre Giovanni Battista Martini. Dal 1764 fu maestro di scuola e organista a Rubiera, dove rimase fino al 1784, quando il duca Francesco III d'Este lo nominò Ragioniere ducale e, dopo tre anni, Maestro generale di canto, carica che mantenne fino al 1814.
La missiva tratta delle Terme porretane, a partire da alcune carte "di Castiglioni". Alcuni passaggi divertenti: "memoria d'un uomo estinto, sebbene non sia stato d'una amicizia pienamente candida e sentimentale. I veri amici sono pochissimi; questa considerazione ci deve guidare a non pretendere di rinvenire dei tesori d'una somma rarità". Tre pagine in-4. -
Lot 181 Gemma Ferruggia (Livorno 1867 - Milano 1930)
Carteggio a Aida e Vittorio Gnecchi
Carteggio costituito da quattro lettere autografe firmate
Quattro pagine in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 5
Gemma Ferrugia rinomata scrittrice e drammaturga, amica di Eleonora Duse, ebbe un'intensa attività di conferenziera, e scrisse anche articoli per riviste (tra cui una rubrica fissa per il quindicinale 'Io Donna') ed alcune opere teatrali. Tra le sue opere più note vi furono il romanzo 'Follie muliebri' e 'Nostra Signora del mar dolce', ispirato da un suo viaggio in Brasile. Durante la prima guerra mondiale collaborò con il giornale 'Il fronte interno' come corrispondente di guerra. Carteggio costituito da quattro lettere autografe firmate, risalenti al 1921, tre delle quali dirette ad Aida Gnecchi-Chiesa e una diretta al compositore Vittorio Gnecchi. Un passo a titolo di esempio: "Ma...chiedo una grazia. il Maestro Giovanni Re (l'eroico mutilato che a simiglianza di Gèza Zichy suona con una mano sola) devotissimo a suo marito, si è offerto di...sostituire la mia Voce...". Quattro pagine in-8 (biglietto postale). E' unito biglietto autografo. -
Lot 182 Edoardo Gelli (Savona 1852 - Firenze 1933)
Luigi Pisani - Circolo degli Artisti
Due lettere autografe
Due pagine in-8, su bifolio
Due pagine in-8
Firma/data: Martedì 18 Giugno (s.a.); Firenze li 22 Marzo 1891
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe del rinomato ritrattista Edoardo Gelli, amico di Giacomo Puccini (del quale realizzò un ritratto nel 1902). La prima (firmata con timbro) datata 'Martedì 18 Giugno' (senza anno) e diretta a Luigi Pisani, mercante e gallerista, verte sulla vendita di un suo quadro: "Io non perché non abbia fiducia, ma essendo scottato troppe volte, non ho voglia di esserlo nuovamente. Potrei salvarmi dicendo che il Fumatore (tale è il titolo del quadretto) l'ho mezzo impegnato con te?...". Due pagine in-8, su bifolio. Acclusa busta con indirizzo autografo. Nella seconda, firmata, datata 'Firenze li 22 Marzo 1891', comunica che intende: "...assolutamente rinunciare alla presidenza del Circolo degli Artisti". Due pagine in-8. -
Lot 183 Vincenzo Gerace (Cittanova 1876 - Roma 1930)
Estetica - musica - Benedetti Croce - Adriano Lualdi
Due lettere autografe firmate (una su cartolina postale viaggiata)
Tre pagine
Firma/data: 1929 e 1930
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe firmate (una su cartolina postale viaggiata) datate al 1929 e al 1930, dello scrittore e giornalista, Vincenzo Gerace, intimo di Benedetto Croce, entrambe dirette al musicista Adriano Lualdi, su questioni editoriali: "Le mando queste Bozze (non avendone ancora gli estratti) d'un mio Dialogo ove è accennata l'ipotesi di filosofia estetica che il sentimento musicale sia esso il primordiale fonte onde promanano tutte le Arti...". Tre pagine in diverso formato. -
Lot 184 Leopoldo Pullé (Verona 1835 - Milano 1917)
Aldo Noseda - Filodrammatica di Milano
Lettera autografa firmata
Una pagina in-16
Firma/data: mercoledì 7 maggio 1879
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'mercoledì 7 maggio 1879' dello scrittore, drammaturgo, patriota e uomo politico, nominato senatore del Regno d'Italia nel 1905 Leopoldo Pullé, consigliere comunale a Milano sotto la prima amministrazione Belinzaghi. La missiva è diretta ad Aldo Noseda (1853-1916), fra i più influenti editorialisti musicali dell'epoca, nella quale prende accordi per un incontro: "Ti prego di non mancare stasera alle 8 1/2 in via Righi N. 11, ove ha luogo una seduta della commissione filodr(ammatica)...". Una pagina in-16, carta intestata. -
Lot 185 Antonio Fogazzaro (Vicenza 1842 - ivi 1911)
Caffè Florian Venezia
Lettera autografa firmata
Due pagine in-16
Firma/data: Vicenza 12.12.1897
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Vicenza 12.12.1897' dell'illustre scrittore vicentino Antonio Fogazzaro, diretta ad un amico, con il quale prende accordi per un incontro al celebre Caffè Florian di Venezia: "Domenica 26 corr. c'è seduta all'Istituto. Non ripartirò da Venezia che con l'ultima corsa per la speranza di passare un'ora con te e, se possibile, con Selvatico. Andrò a pranzo verso le 7, al Firenze, e poi verrò da Florian. Dobbiamo anche parlare degli Olimpici che ti sospirano...". Citati il commediografo Riccardo Selvatico e i membri della Accademia Olimpica di Vicenza, l'istituto fondato nel 1555 l'accesso al quale era ottenuto non con la nobilità del sangue ma della mente. Due pagine in-16 obl. -
Lot 186 Gaetano Negri (Milano 1838 - Varazze 1902)
Militare, storico e uomo politico
Due lettere autografe (una firmata) vergate su biglietti da visita
Quattro pagine in-16
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere autografe (una firmata) vergate su biglietti da visita, s.d., del militare, geologo, storico e uomo politico, sindaco di Milano dal 1884 al 1889. "Io mi farò premura di trasmettere la raccomandazione al Preside dell'Accad. Scient. Letteraria al quale spetta la nomina del custode...". Quattro pagine in-16.
Dal 1891 al 1902, Negri fu Senatore del Regno, titolo riportato in capo al cartocino. Nel 1891, per la Hoepli, Negri effettuò una nuova traduzione in italiano della favola "Pierino Porcospino" ("Der Struwwelpeter") di Heinrich Hoffmann, che riscosse particolare successo, curandone poi, nel 1898, una sorta di continuazione, sotto il titolo "Pierino porcospino" vivente, caratterizzata da otto «figure mobili». Collaborò attivamente con alcuni importanti periodici, fra cui «La Perseveranza» e «Nuova Antologia». Scrisse diverse opere di divulgazione storica (specie di storia antica e moderna) e letteraria, più volte riedite, in particolare con la curatela del genero Michele Scherillo. Tra le prime, oltre al saggio su Bismarck, si segnala la fortunata biografia di Giuliano l'Apostata; tra le seconde si annoverano soprattutto i suoi lavori su George Eliot e Anatole France. -
Lot 187 Giambattista Spallanzani (Scandiano 1772 - Reggio Emilia 1824)
Satira
Componimento autografo firmato
Due pagine in-8
Firma/data: Reggio 6 Xbre 1818
Stato di conservazione: discreto (piegature; fori dovuti all'acidità dell'inchiostro ferrogallico ledono parte del ductus)
Numero componenti del lotto: 1
Componimento autografo firmato datato 'Reggio 6 Xbre 1818' del dottore, nipote del celebre scienziato Lazzaro Spallanzani. Di professione medico, ma anche poeta, fu famoso per lo scontro con il letterato Luigi Cagnoli. I due letterati si colpivano con satire e canzonature: il Cagnoli diceva nei caffè che lo Spallanzani era poeta quando trattava di medicina ed era medico quando scriveva di poesia. Il componimento è un'opera di satira in versi, nella quale vengono nominati alcuni personaggi della Reggio Emilia dell’epoca. Alcuni passi: "Ma dove mai la Musa mia saltella: oh Conti mio perdona io vo’ temprando con le rime il dolor che mi flagella…". Due pagine in-8. -
Lot 188 Francesco Algarotti (Venezia 1712 - Pisa 1764)
Saggio sopra l'accademia di Francia ch'è in Roma
Documento autografo
Due pagine in-8
Stato di conservazione: discreto (lacuna al margine inferiore)
Numero componenti del lotto: 1
L'educazione letteraria e scientifica di Algarotti è legata soprattutto agli anni trascorsi a Bologna, dove impostò, nelle sue linee fondamentali, il celebre 'Newtonianismo per le dame'; trasferitosi a Parigi, nel 1733, s'impose a quella società con il suo vivissimo ingegno e qui condusse a termine la sua opera di cui mutò il titolo in 'Dialoghi sopra l'ottica newtoniana'; dalla Francia passò a Londra e poi in Italia; più tardi dall'Inghilterra, dove era tornato nel 1738, si trasferì a Pietroburgo (e di questo viaggio lasciò vivace ricordo nei suoi 'Viaggi di Russia', in forma di lettere); di qui passò in Germania vivendo per due anni (dal 1740 al 1742) a fianco di Federico II che lo fece conte. Francesco Algarotti rappresenta la vastità d'interessi, la prontezza ad assimilare le più vive conquiste del pensiero, soprattutto l'ansia di divulgazione educativa che caratterizzano la civiltà illuministica. Furono di grande rilevanza il suo 'Saggio sopra l'opera in musica' (1762) e le 'Lettere sulla pittura', ricca fonte d'informazioni e di buoni giudizi. Ottimo conoscitore d'arte, ebbe da Augusto III di Sassonia l'incarico di fare acquisti in Italia per la galleria di Dresda, e fu egli stesso disegnatore e incisore. Documento autografo firmato, titolo 'Saggio sopra l'accademia di Francia ch'è in Roma'. Appunti bibliografici ed excursus sull'arte, da Tiziano all'Aretino, sa Salviati, Cigoli, Begarelli, Varotari, Tintoretto, Paolo Veronese, Sebastiano Ricci etc. Due pagine in-8, in lingua italiana (colonna di sinistra) e in lingua francese (colonna di destra). Le presenti pagine costituiscono parte di una bozza di lavoro per il "Saggio sopra la pittura" edito a Livorno nel 1763 per i tipi di Marco Coltellini. -
Lot 189 Guglielmo Anastasi (Milano 1874 - Genova 1929)
"Il Ministro", "La Scelta" e il giornale "La Perseveranza"
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: Genova 4.XII.1900
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 'Genova 4.XII.1900' del narratore e autore drammatico, direttore della sede genovese dell''Italcable', su questioni letterarie: "Le ho inviato il mio nuovo romanzo 'Il Ministro'. Non dispero di avere pure su quest'opera, più vasta e complessa, il suo acuto e sommo giudizio. 'Il Ministro' darà ai nervi forse a qualche liberalone, a qualche demagogo parolaio e solenne...". Cita "una commedia La Scelta, in tre atti che presto sarà rappresentata. Le sarei anzi graditissimo... la cortesia di annunciarla, nel notiziario d'arte della Perseveranza." Due pagine in-8. -
Lot 190 Antonio Barolini (Vicenza 1910 - Roma 1971)
Lev Tolstoj
Manoscritto autografo
Una pagina
Firma/data: Roma 17 dic. 1966
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Manoscritto autografo dello scrittore, poeta e giornalista, corrispondente dagli Stati Uniti per 'La Stampa', Antonio Barolini. Esordì come poeta nel 1930 con un volume pubblicato a sue spese 'Cinque canti'; nel 1938 uscì 'La gaia gioventù', permeato da un'aura religiosa che si approfondì nelle successive raccolte in versi. Accanto all'attività di poeta Antonio Barolini svolse quella di giornalista e di narratore. Nell’ultima fase della sua vita, diresse la più importante trasmissione letteraria della Rai degli anni Sessanta, 'L'approdo'. Nella missiva si legge: "Un tagliacarte e una logora cartella di cuoio, ecco quanto possiede ancora (...) Albertini, nipote di Tolstoi, dell'eredità del grande avo...". "l'eredità di Tolstoi è un'indivisibile e (...) patrimonio del mondo e di ogni singola creatura umana animata da concreta volontà, vera sincera buona volontà di pace...". E’ unita una lettera autografa firmata, 'datata 17 dic. 1966' relativa al suddetto articolo, 'pensieri di Lev Tolstoi sulla pace'. Una pagina in-4, carta intestata 'La fiera letteraria'. -
Lot 191 Raffaello Barbiera (Venezia 1851 - Milano 1934)
Milelli - Carducci - Musset - Heine - poesia giovane - Corriere della Sera
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: il 25 del 1894, Venezia
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Scrittore e giornalista, nel gennaio 1876 Eugenio Torelli Violler (che allora dirigeva il quotidiano 'La Lombardia') lo chiamò a Milano a far parte della costituenda redazione del nuovo quotidiano, 'Il Corriere della Sera', che stava fondando; vi rimase come redattore dal primo numero (5 marzo 1876) fino al 1882, e continuò poi per più anni la collaborazione letteraria. Bella lettera giovanile autografa firmata, datata 'il 25 del 1894, Venezia', diretta al poeta e garibaldino Domenico Milelli (come riporta nota a matita blu di altra mano). "Grazie infinite pel prezioso ricambio. Io già conoscevo i suoi versi, ma non erano fra' miei libri. Nella sua limpida onda veggo riflesse le iridi del Musset e dell'Heine, che sono i poeti di noi giovani, ma l'onda è sua; e freme armoniosa, limpida e cara. Io non le fo' formale promessa di parlar pubblicamente de' suoi versi, perché non so se la potrei mantenere. La letteratura non è l'anima delle occupazioni della mia vita: non è la stoffa che mi copre: è piuttosto un sorriso fra le noje di cure amministrative, è frangia che mi adorna. L'amico Costanzo ha aspettato per ben quattro mesi una mia breve recensione sulle sue ottime poesie nella Gazzetta di Venezia; l'illustre Massarani ne ha aspettati cinque: aspetta ancora un mio giudizio il Carducci. Nulladimeno, darò a leggere i suoi versi a' miei amici (alle amiche no, perché potrebbero storcere il nasino a qualche poesia un po' troppo realista) e sono sicuro che i suoi bei versi piaceranno...". Tre pagine in-8, su bifolio. -
Lot 192 Anton Giulio Barrili (Savona 1836 - Carcare 1908)
Controversia per la cattedra di Letteratura Italiana
Lettera autografa firmata
Quattro pagine in-8
Firma/data: Genova 18 novembre 1890
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lunga lettera autografa firmata, datata 'Genova 18 novembre 1890' del narratore, fondatore del quotidiano 'Il Caffaro' nel 1875 e rettore dell'Ateneo di Genova nel 1903, Anton Giulio Barrili. Barrili combatté al fianco di Giuseppe Garibaldi in Trentino nel 1866, come volontario nell'8º Reggimento del Corpo Volontari Italiani. Nel 1894, grazie al sostegno di Giosuè Carducci, ottenne la cattedra di Letteratura italiana all'Università di Genova; fu nominato rettore nel 1903. La missiva è relativa ad una controversia sorta con il consiglio di facoltà e col Rettore Riccardo Secondi dell'Università di Genova, circa la promulgazione di un concorso per la cattedra di Letteratura Italiana: "Ed ora, per dimostrare a te che io non ho dato corpo alle ombre, come sembra al signor Rettore, eccoti testuale il famoso rendiconto ch'io seguito a stimare poco riguardoso per il Ministero e scortese con me: 'Adunanza del consiglio di facoltà del 21 giugno 1890'. Il Consiglio si aduna alle 3 pom. coll'intervento dei professori...". "Il due dicembre, a cui si richiamano i tre ordinarii parve un piccolo colpo di stato allo stesso ministero, che a suo tempo non tralasciò di rispondere che il Governo sapeva benissimo quel che doveva fare senza che altri s'arbitrasse d'insegnarglielo. Il ricordare sotto la data del 21 giugno 1890 il voto del 2 dicembre 1889 non è un rinnovare quella prima mancanza di riguardo? non è un mostrare sfiducia verso l'autorità superiore...". Quattro pagine in-8, fittamente vergate.