Asta N. 863 - Old Masters
-
Lot 121 Domenico Piola 1627 Genova-1703 Genova, Achille tra le figlie di Licomede, Liberazione di San Pietro dal carcere
coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 40 - Alt. 29 Cm -
Lot 122 Giuseppe Badaracco 1588 Genova-1657 Genova, Mosè salvato dalle acque
olio su tela, Cm 222X178 -
Lot 123 Alessandro Turchi 1578 Verona-1649 Roma, detto l’Orbetto, Compianto sul Cristo morto
olio su rame, Largh. 22 - Alt. 28 Cm, Expertise Dott. Mauro Lucco, “Il bel dipinto, ad olio su lastra di rame, raffigura un Compianto su Cristo morto, nella inedita soluzione figurativa della scena ambientata dentro la tomba, fornita per la salma di Cristo da Giuseppe d'Arimatea, con la Vergine precipite sostenuta da un angelo, ed un secondo angelo che fa luce con un grande cero nel buio dell'antro. (…), Trattasi di un'opera in tutto caratteristica di Alessandro TURCHI, detto l'Orbetto, e per di più altra versione di un dipinto già noto, il Compianto su Cristo morto del Museo di Minneapolis (inv. 66.47), recentemente apparso alla mostra veronese dedicata all'artista (1999), dove ho potuto studiarlo dal vivoricavandone l'idea di essere di fronte ad un originale dell'artista., Il tema del Compianto è stato affrontato dal Turchi numerose volte: ad esempio nel dipinto su pietra di paragone della Galleria Borghese (inv. 499), saldato nel 1617, nel quale ancora s'avverte alle spalle il grande modello di Annibale Carracci alla National Gallery di Londra, o in quello del Museo del Castello di Milano. Anche nel caso presente Turchi sembra rimeditare in maniera originalissima due altri capolavori di Annibale, la Pietà eseguita per il cardinale Farnese, ed oggi al Museo di Capodimonte a Napoli, e quella nella cappella Mattei in san Francesco a Ripa, a Roma, finita oggi al Musée du Louvre ma nella chiave di una pienezza illusionistica e formale, che può anche rinunciare a presunti caravaggismi, senza tuttavia deflettere da un vero delle forme e delle emozioni. Dunque, una tendenza intimamente "classica", pur senza un reale accostamento ai campioni romani di quel gusto, come Poussin germinata anzi sulle premesse di ritorno ad una più consueta verità visiva formulate dalla ultima ‘maniera’ veronese, come quella del Brusasorci, entro i cui limiti di gusto il Turchi aveva esordito. (…)” -
Lot 124 Andrea Vaccaro 1604 Napoli -1670 Napoli, Crocifissione con Vergine, Maddalena e San Giovanni Evangelista
reca iscrizione al retro, olio su tela, Largh. 103 - Alt. 130 Cm -
Lot 125 Gaspare Diziani 1689 Belluno-1767 Venezia, La guarnigione del servo del centurione a Cafarnao, La piscina Probatica
coppia di dipinti, olio su tela ovale, Cm 78X98 -
Lot 126 Scuola parmense della seconda metà del XVIII secolo La cornice misura h. 155 e l. 142, Ritratto di gentildonna con il figlio
entro importante cornice in legno scolpito e dorato a motivo di volute vegetali (Parma, fine XVII/inizi XVIII secolo), olio su tela, Cm 88X64 -
Lot 127 Giacomo Ceruti 1698 Milano-1767 Milano, detto il Pitocchetto, Ritratto di fanciulla in costume con pappagallino
olio su tela, Cm 43X54, M. Gregori, Giacomo Ceruti, Silvana Editoriale, Bergamo, 1982, pp. 472-473 fig. 244 -
Lot 128 Abraham Brueghel 1631 Anversa-1697 Anversa, Figure femminili con composizioni di fiori e frutti
coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 180 - Alt. 120 Cm, Collezione privata, Milano -
Lot 129 Scuola del XVIII secolo, Giochi di putti
quattro dipinti, olio su tela, Cm 66X39 -
Lot 130 Scuola lombarda del XVIII secolo, Nature morte con frutti, ortaggi, pesci e altri animali
quattro dipinti, olio su tela, Largh. 101 - Alt. 85 Cm -
Lot 131 Scuola emiliana del XVIII secolo, Nature morte e nature vive
sei dipinti, olio su tela, Cm 83X58 -
Lot 132 Nicolas-Didier Boguet 1755 Chantilly-1839 Roma, attribuito a, Paesaggio con contadini e rovine
olio su tela, Largh. 82,5 - Alt. 60 Cm -
Lot 133 Jan Joost van Cossiau 1660-1732 ca., Paesaggio con coppia di contadini in riva al fiume
olio su tela, Cm 102X62 -
Lot 134 Scuola olandese del XVIII secolo, La sosta dei viandanti
olio su tela, Cm 160,5X75,5 -
Lot 135 Charles-André van Loo 1705 Nizza-1765 Parigi, Festa di nozze
probabilmente firmato, olio su tela, Largh. 149 - Alt. 114 Cm -
Lot 136 Giovanni Benedetto Castiglione 1609 Genova-1664 Mantova, ambito di, detto il Grechetto, Paesaggio con pastore e armenti
olio su tela, Cm 120X152 -
Lot 137 Giovanni Benedetto Castiglione 1609 Genova-1664 Mantova, attribuito a, detto il Grechetto, Carovana
olio su tela, Cm 75X114 -
Lot 138 Valerio Castello 1624 Genova-1659 Genova, copia da, Cristo e l’adultera
olio su tela, Cm 195X136 -
Lot 139 Gerolamo Frigimelica Roberti 165 Padova-1732 Modena, Ritratto di dama in abito nero con cagnolino
iscrizione:"BRUSETINA VIGET MIHI CLARO / NOMINE LAURUS / PRAE RELIQUIS ANA ME GE- /NUISSE SATIS", firmato e datato: "SOCERAE LECTISS.AE : HIER.S FRIGIMELICA / AN. MDCLV", olio su tela, Largh. 112 - Alt. 203 Cm, Expertise Prof. Filippo Pedrocco -
Lot 140 Alessandro Piazza, Nobili riuniti nel Palazzo Ducale di Venezia
uno firmato e datato 1690, coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 140 - Alt. 97 Cm -
Lot 141 Alessandro Magnasco 1667 Genova-1749 Genova, detto il Lissandrino, Paesaggi con lavandaie e monaci
coppia di dipinti, olio su tela, Largh. 59 - Alt. 73 Cm -
Lot 142 Alessandro Magnasco 1667 Genova-1749 Genova, detto il Lissandrino, La predica ai frati
olio su tela, Cm 145X116, Alessandro Magnasco è senza ombra di dubbio uno dei protagonisti più rilevanti e innovativi del panorama artistico italiano della seconda metà del Seicento. , Lo stile vibrante e altamente espressivo, caratterizzato da rapide pennellate spigolose, guizzanti lampi di luce e nervose stesure a macchie di colore, si discosta dalle crome vivaci presenti nelle opere dei maestri genovesi coevi, rivelando un’enfasi chiaroscurale tipica dell’arte lombarda, con la quale Magnasco venne in contatto durante il suo apprendistato a Milano presso la bottega di Filippo Abbiati., Tutti questi elementi si rispecchiano perfettamente all’interno della tela qui presentata che, per qualità e dimensioni, può essere annoverata tra i capolavori dell’artista., Il soggetto raffigurato, come testimoniato anche dal biografo Carlo Giuseppe Ratti, è uno tra più trattati da Magnasco ed è fortemente legato al contesto sociale dell’epoca, in particolare modo per quanto riguarda il feroce dibattito sugli ordini religiosi., Accusati di corruzione, questi ultimi furono infatti protagonisti durante quegli anni di un’ondata di riforme basate sugli ideali evangelici di spiritualità e povertà, promuovendo uno stile di vita semplice, basato sul lavoro e la preghiere, e di cui l’artista ci restituisce un’immagine fedele ma altamente suggestiva all’interno delle sue opere. -
Lot 143 Lavinia Fontana 1552 Bologna -1614 Roma, attribuito a, Ritratto del Cardinal Cenci
olio su tela, Cm 74X100 -
Lot 144 Scuola romana del XVIII secolo, Ritratto di cardinale con lettera
olio su tela, Cm 165X125