Asta 42 II - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lot 415 Egisto Ferroni, Ritratto di contadina e ritratto di signora. Disegno recto/verso. Matita su cartone. mm 255x170 cad. (visibili). (1)
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Lot 416 Antonio Fontanesi, Canton Ticino. 1879. Matita su carta. mm 195x130. Firmato a matita in basso a destra, titolato sopra e datato in alto a sinistra. (1)
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Lot 417 Vincenzo Gemito [attribuito a], Testa di uomo con barba. Olio su cartone. cm 32,5x24,5. Al verso iscritto a matita: "V. Gemito". (1)
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Lot 418 Alfred André Geniole, Souvenir de Luques. 1844. Matita e acquerello su carta applicata su cartoncino. Firmato e dedicato a matita con data 1844 in basso a destra e titolato in basso al centro. Finissimo acquerello di epoca romantica francese ritraente costumi della città di Lucca, ad opera di un artista apprezzato per i suoi temi di genere e popolari. (1)
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Lot 419 Franco Gentilini, La cantante. 1930. Olio su tela. cm 68x50. Firmato e datato in alto a sinistra. L'opera è accompagnata da autentica su fotografia da parte degli Archivi Riuniti - Laura Turco Liveri, rilasciata a Roma il 15 Novembre 2022. Provenienza: P. Laghi, Faenza; collezione privata, Faenza; collezione privata, Castel San Pietro Terme; collezione privata, Firenze. La ragazza ritratta è la giovane assistente di Maria Gentilini, sorella di Franco Gentilini, che all'epoca era sarta. (1)
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Lot 420 Henri Gervex, Nudo femminile di schiena. Carboncino, pastello bianco e matita su carta. mm 585x425. Al verso iscritto a pastello azzurro: "Gervex". (1)
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Lot 421 Valentino Ghiglia, Natura morta. Olio su cartone. cm 46x57. Firmato in alto a sinistra. (1)
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Lot 422 Eugenio Gignous, Autunno. Olio su tela. cm 30,5x60. Firmato in basso a destra. (1)
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Lot 423 Fancesco Gioli, Studio di nudo maschile. Olio e matita su tela. cm 44,5x37,5. Firma in basso a destra. Iscrizione in alto a sinistra. (1)
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Lot 424 Emilio Greco, Lotto composto di 2 disegni erotici. 1966-76. Penna e inchiostro di china su carta. mm 505x705 e 705x505. Entrambi firmati e datati in basso a destra. Uno datato 4-6-1966 e l'altro 1976. Entrambi con "Roma" in basso a destra. (2)
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Lot 425 Adolf Hirémy-Hirschl, Vihar (Tempesta). Inizio del XX secolo. Tempera su cartone. mm 365x500. Firma a penna e inchiostro di china sabbia in basso a destra. (1)
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Lot 426 Vincenzo Irolli, Scugnizzi. Olio su tavoletta. cm 27x21. Firmato in basso a destra. (1)
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Lot 427 Guglielmo Janni, Alla fontanina di Roma. Olio su tela. cm 70x50. Firmato in basso a destra. Titolato e controfirmato al verso. (1)
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Lot 428 Icilio Federico Joni, Giudizio finale. 1899. Acquerello e dorature su carta greve. Diametro mm 355. Iscritto "Jonis fecit in 1899" in penna e inchiostro di china in basso a destra. Al margine inferiore del verso del supporto titolato e iscritto nuovamente "Joni fecit". (1)
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Lot 429 Béla Kadar, Untitled. Olio su carta greve applicata a cartone. cm 48x33. Firmato in basso a destra. (1)
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Lot 430 Fryderyk Kleinmann, Untitled. Acquerello e pastello grasso su carta greve. mm 310x235. Firmato in alto a destra. (1)
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Lot 431 Walter Lazzaro, Natura morta. Ante 1937. Olio su tavola. cm 29x38. Provenienza: II Mostra d'Arte della Provincia di Littoria, Confederazione fascista dei professionisti e degli artisti. Sabaudia, 16-31 maggio XV, la cui targhetta è presente al verso. (1)
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Lot 432 Silvestro Lega [alla maniera di], Paesaggio con due contadine. Olio su scodella lignea verniciata. Diam. cm 37. Incastonato con imbracatura metallica a cornice coeva decorata in oro.
Dipinto non firmato, ma avvicinabile alla produzione tarda di Lega negli anni '80/'90 durante il periodo del Gabbro nell'entroterra livornese, località scelta dal pittore per svolgere in totale libertà la sua attività di pittore ormai anziano e con problemi di vista. Tipici di Lega sono anche i fazzoletti rossi indossati dalle popolane del Gabbro. Anche l'uso di dipingere su supporti circolari o piatti rotondi di ceramica è una caratteristica non rara nella sua produzione. L'incorniciatura coeva e nobilitante del quadro, fissato al retro con particolari cinghie in metallo, suggerisce l'ipotesi di un dipinto rimasto non firmato, ma ritenuto ugualmente prezioso dal possessore dell'epoca. (1) -
Lot 434 Gustave Loiseau [attribuito a], Die kunst ist schwer (L'arte è difficile). 1909. Olio su cartone. cm 15,5x24,5. Titolo, firma, data e iscrizione a matita al verso. (1)
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Lot 435 Giovanni Malesci, Fiori e foglie. Olio su tela. cm 30x38. Firmato in basso a destra. (1)
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Lot 436 Andrea Markò [attribuito a], Paesaggio con ponte e torrione. Olio su tela. cm 23,5x29,2. Al verso iscritto: "Andrea Markò" e relativa targhetta, con timbro di collezione. (1)
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Lot 437 Alberto Martini, Se' tu già costì ritto - Bonifazio? 1901. Acquerello, penna e inchiostro di china su carta. mm 327x438. Firmato in alto a destra e titolato in basso. Meraviglioso disegno per l'illustrazione del canto XIX dell'Inferno per la Divina Commedia, edizione Alinari, Firenze 1902-1903. Nel XIX canto dell'Inferno i protagonisti sono i simoniaci e, tra loro, Bonifacio VIII. Sono ormai ben note le vicende attorno al concorso bandito all'alba del '900 da Vittorio Alinari per la sua Divina Commedia nuovamente illustrata da artisti italiani, importante iniziativa editoriale fiorentina che fece emergere la nuova generazione di artisti legati al Simbolismo e al nascente stile Liberty. Alberto Martini fu aggiunto fuori concorso grazie alla segnalazione di Vittorio Pica che in una lettera del 30 giugno 1901 lo aveva raccomandato ad Alinari come l'artista più interessante del momento. Ormai rarissimi sono i disegni originali per l'edizione Alinari rimasti in collezioni private, a parte quella Risaliti-Valiani che fu notificata dallo stato italiano nel 1981 ed è stata poi oggetto di varie mostre. Nel caso specifico di Martini sono noti i disegni preparatori abbozzati a matita, oggi conservati presso la Pinacoteca Civica Alberto Martini di Oderzo tra cui anche quello per la presente illustrazione definitiva a china che proviene da una illustre collezione fiorentina. Si veda Alberto Martini e Dante. E caddi come l'uom che l'sonno piglia, a cura di Paola Bonifacio, catalogo della mostra, Oderzo, Pinacoteca Civica Alberto Martini, 2004, p. 85. (1)
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Lot 438 Quinto Martini, L'elemosina. Affresco su tela. cm 80x55. Firma in basso a destra e controfirma al verso. (1)
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Lot 439 Quinto Martini, Nucleo composto di 40 disegni su 39 fogli. 1940-85. Acquerello, carboncino, matita, pennarello, penna e inchiostro di china su carta. mm 345/380x250/320. Tutti i disegni sono firmati, molti datati, alcuni titolati o variamente iscritti. Meraviglioso e raro nucleo di opere dell'artista che ripercorre quasi tutta la sua vita artistica e che proviene dal Professor Brenci, suo insegnante all'Accademia. I disegni affrontano i soggetti delle scene quotidiane, del nudo femminile e dei ritratti. (39)