Asta 42 II - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lot 271 Oscar Dominguez, Sur les pentes inférieures (Sulle pendici più basse). 1942. Litografia. mm 270x200. Foglio: mm 333x252. Firmata a matita in basso a destra e "Epreauve d'essai" in basso a sinistra. Meravigliosa pagina del poema Sur les pentes inférieures nel volume Poésie et verité del 1942 di Paul Eluard e stampato a Parigi da Roger Lacourière nel 1947.
"Aussi bas que le silence/D'un mort planté dans la terre/Rien que ténèbres en tête/Aussi monotone et sourd/Que l'automne dans la mare/Couverte de honte mate/Le poison veuf de sa fleur/Et de ses bêtes dorées/Crache sa nuit sur les hommes."
"Giù come il silenzio/Di un morto piantato nella terra/Solo l'oscurità in mente/Così monotono e sordo/Che l'autunno nello stagno/Coperta di vergogna opaca/Il veleno vedovo del suo fiore/E delle sue bestie dorate/Sputa il rospo sugli uomini." (1) -
Lot 272 James Ensor, Vue d' Ostende. 1888. Acquaforte su carta avorio. mm 88x135. Foglio: mm 160x250.croquez, 40. Firma a matita in basso a destra, controfirma in lastra in basso a destra e data e luogo sempre in lastra in basso a sinistra. Esemplare nel III stato di 3. (1)
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Lot 273 Georg Erler , La morte e la ragazza distesa. Acquaforte. mm 230x270. Foglio: mm 319x350. Firmata a matita in basso a destra. (1)
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Lot 274 Giovanni Fattori, Ritorno a casa. Acquaforte su zinco. mm 270x197. baboni-malesci, cxl. Firma in lastra in basso a destra. Esemplare in tiratura coeva con iscrizioni di Mario Galli a matita al margine inferiore. Provenienza: Collezione Mario Galli. (1)
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Lot 275 Giovanni Fattori, Una via di San Piero a Sieve. Acquaforte su zinco. mm 178x89. Foglio: mm 370x247. Baboni-malesci, XXIV. Bonagura, 11. Franconi, 16. Timpanaro, 8. Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Conosciuta anche con i titoli, Montagna Pistoiese, Tre figure in una strada di montagna e Paese Toscano. Esemplare in tiratura coeva. (1)
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Lot 276 Giovanni Fattori, Pascolo di cavalli. Acquaforte su zinco su carta filigranata "Corona Umbria Italia". mm 242x415. Foglio: mm 340x475. baboni-malesci, tav. CLXIV. Firmata in lastra in basso a destra. (1)
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Lot 277 Giovanni Fattori, La lettera al campo. Acquaforte su zinco. mm 125x205. Foglio: mm 435x607. baboni-malesci, CXLIII. Firma nella lastra in basso a sinistra e controfirma a matita in basso a destra. Esemplare in tiratura coeva. (1)
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Lot 278 Giovanni Fattori, Carica di cavalleria. 1883-1884. Acquaforte su rame. mm 252x467. Foglio: mm 348x540. Baboni, CLXXVIII. Bonagura, 22. Timpanaro, 11. Esemplare nel I stato su 2. La lastra fu incisa per la Società delle Belle Arti di Firenze sul tema del dipinto Carica del 1872 e tirata una prima volta nel 1884 ed una seconda nel 1889 a 50 esemplari dallo stampatore Gastaldi di Torino. (1)
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Lot 279 Giovanni Fattori, La diligenza. Acquaforte su rame. mm 173x234. Foglio: mm 277x348. baboni-malesci, CIII. Firmata in lastra in basso a sinistra. Esemplare in tiratura coeva. (1)
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Lot 280 Giovanni Fattori, Verso il paese. Acquaforte su zinco. mm 125x285. Foglio: mm 242x403. baboni-malesci,, c. Firma a matita in basso a destra. (1)
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Lot 281 Giovanni Fattori, Le Cascine. Acquaforte su zinco. mm 168x114. Foglio: mm340x260. baboni-malesci,, XXXII. Firma in lastra in basso a sinistra.
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Lot 282 Giovanni Fattori, Il viandante. Acquaforte su zinco. mm 231x202. Foglio: mm 368x292. malesci-baboni, CXXIV. Firma in lastra in basso a sinistra. (1)
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Lot 283 Giovanni Fattori, Due somarelli. Acquaforte su zinco. mm 113x70. Foglio: mm 313x270. baboni-malesci,, VI. Siglata in lastra in basso a sinistra. (1)
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Lot 284 Otto Greiner, Der Tanz (La danza). 1896. Litografia in rosso su carta Japon applicata. mm 442x585. Foglio: mm 540x680. Vogel 1917, n. 60 II; Vogel 1925, fig. 43, p. 34, p.51; Bardazzi-Carrera 2017, p. 88, n.10. Firmato a matita in basso a destra. Variante in rosso carminio.
La danza rappresenta una delle litografie più famose e importanti di Greiner. Si tratta infatti di un foglio di grande imponenza decorativa nel quale tre figure, due femminili ai lati e una maschile al centro, si compongono ritmicamente come disposte in un fregio a rilievo che ricorda antiche rappresentazioni di danza. La classicità ideale di questo soggetto acquista però veridicità grazie al fascino vivo e tangibile delle fisionomie dei protagonisti, che l'artista raffigura come figure reali e attuali nella loro piena fisicità.Gli elementi paesaggistici e gli ulivi furono studiati dal vero durante un soggiorno a Sirmione sul lago di Garda. Bibliografia recente: A cura di Emanuele Bardazzi e Manuel Carrera, Otto Greiner e l'Italia: alla ricerca del mito nella terra del sole. Roma: De Luca editori d'arte, 2017, p. 88, n.10. (1) -
Lot 285 Max Klinger, Ehrenurkunde für wissenschaftliche Mitarbeit an der Internationalen Hygiene Ausstellung Dresden 1911. 1911. Acquaforte. mm 618x379. Beyer 416, IV/IV. Monogrammato e datato in basso a destra. Testo inciso nella parte inferiore. (1)
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Lot 286 Oskar Kokoschka, Lotto composto di 11 litografie e 4 documenti manoscritti autografi. 1920-55. 11 incisioni. 10 sono le litografie dalla cartella Variation on a Theme o Concert del 1920 e pubblicate nel 1921. mm 700x500 cad. Tutte firmate e datate a matita in basso a destra, controfirmate e controdatate in lastra. Lo storico dell'arte viennese Karl Swoboda organizzava concerti nella sua dimora nel 1920. Uno dei presenti era l'artista Oskar Kokoschka. Mentre ascoltava, disegnò 20 ritratti di gesso di due donne tra il pubblico, una delle quali era Kamilla Swoboda, moglie di Karl. Da questo soggetto nasce la cartella Variation on a Theme o Concert SI AGGIUNGONO: 2) Senza titolo. 1955. Litografia. mm 410x310. Firmata a matita in basso a destra e siglata in lastra, ancora in basso a destra. Sul passe-partout, al quale l'opera non è applicata, è presente un'altra firma dell'artista, con data e dedica. 3) 4 documenti autografi, 3 a firma Oskar Kokoschka e 1 a firma Olda Kokoschka. La collezione proviene dagli eredi di Clara Turmayer, allieva di Kokoschka all'Accademia di Belle Arti, e poi amica sua e della moglie. I documenti e le incisioni sono dedicati a lei. (15)
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Lot 287 Wilhelm Laage, Der dunkle Krug. 1917. Xilografia a colori. mm 400x500. Foglio: mm 460x580. Siglata e datata "L 17" nella matrice in basso a sinistra. Iscrizioni tipografiche in basso. Edita da Gesellschaft für vervielfältigende Kunst, Wien. (1)
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Lot 288 Wifredo Lam, Lotto composto di 3 incisione dalla cartella Annunciation de Aimè Cesaire. 1969-80. Façon langagiere; Connaitre, dit-il; Nouvelle Bonté. 3 incisioni all'acquatinta a due matrici. mm 490x655 cad. Fogli: mm 610x 805 cad. Tutte firmate a matita in basso a destra e numerate in basso a sinistra. Es. 73/125, 75/125 e 77/125. La cartella Annunciation de Aimè Cesaire è composta da 7 incisioni, le quali sono state prodotte tra il 1969 e il 1980, ma stampate nel 1982. (3)
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Lot 289 Wifredo Lam, Sin titulo. Acquatinta. mm 315x240. Foglio: mm 625x445. Firma a matita in basso a destra ed "E/A" in basso a sinistra. (1)
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Lot 290 Ludovic Napoléon Lepic, Lotto composto di 2 incisioni. 1869-1909. 1) La jetée. Acquaforte. 1869. mm 160x233. Foglio: mm 240x313. Firma e data in lastra in basso a destra. 2) Arbre. Acquaforte. mm 237x160. Foglio: mm 286x200. Firma in lastra in alto a sinistra. SI AGGIUNGE: 3) Tavik Frantisek Simon, Comunicats at Madeleine. 1909. Acquaforte. mm 198x192. Foglio: mm 395x315. Firma a matita in basso a sinistra e piccolo timbro xilografico in basso a sinistra. Provenienza dei fogli: collezione Ojetti. (3)
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Lot 291 Sigmund Lipinsky, Nostalgia. 1935. Acquaforte e bulino. mm 332x519. Foglio: mm 430x620. LIPINSKY 1940, n. 32. GROCHALA 1995, n. 19. BARDAZZI 2012, n. 14. Titolata in basso a sinistra, firmata a matita e datata n basso a destra: S. Lipinsky Roma 1936. Nostalgia è l'ultima lastra di grande formato di Lipinsky, in cui usa da gran maestro l'acquaforte portando a un grado di perfezione sia l'effetto pittorico che quello plastico. Vi sono raffigurate due ragazze nude sulla spiaggia, la figlia Eva ed una sua amica. Le loro pose scultoree ricordano la Flora accovacciata di Carpeaux e Il Giorno di Michelangelo. Ne scriveva in merito il figlio Angelo Lipinsky, storiografo critico del padre: Nostalgia significa di più che desiderio, è una sensazione dolce e dolorosa allo stesso tempo, nel senso greco un desiderio quasi morboso per il ritorno verso le origini: non del corpo verso un'origine definibile in categorie geografiche, ma dell'anima staccata dal corpo per essere di nuovo unita nella creazione. Quei momenti rari e preziosi della vita in cui svanisce il tempo e in cui l'anima in una visione momentanea si delizia nel presentimento della sua liberazione, sia di fronte ad una meravigliosa creatura umana, sia nel risuonare di una sinfonia quasi irreale, di fronte a quegli spettacoli naturalistici che si ripetono in un ritmo inalterabile. Le due figure femminili si abbandonano senza inibizione a questa sensazione, posizionate nella sabbia morbida e chiara della spiaggia latina, offrendo i loro corpi robusti ma nobili nudi al vento fresco, legate alla natura, sapienti. Di nuovo, il mare scuro si muove giocosamente contro la spiaggia, i monti, ormai a noi familiari da questo maestro, animano la lontananza, e di nuovo i gigli di San Pancrazio chinano nella brezza leggera i loro calici sopra la sabbia nella quale è leggermente sprofondata una brocca di terracotta. Sono delle ragazze mortali simili a dee che con la loro brocca sono andate al mare, o sono delle ninfe della fontè Una domanda la quale, di fronte alla bellezza e al mistero magico che la trasfigura, si disperde senza ricevere una risposta. Angelo Lipinsky, Sigmund Lipinsky und sein Graphisches Werk, in «Maso Finiguerra», A. V, nn. 1-2, 1940, pp. 138-139.
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Lot 292 Marino Marini, Due pomone. 1956. Puntasecca. mm 260x187. Firma a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Es. 3/75. (1)
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Lot 293 Marino Marini, Giocolieri II. 1950. Acquaforte. mm 350x295. Foglio: mm 530x427. Firma a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Es. 19/65. (1)
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Lot 294 Alberto Martini, Lotto composto di 3 incisioni per la Divina Commedia. 1922. Gli indovini. (Inferno XX); Forese. (Purgatorio XXIV); Beatrice (Paradiso XXII). Litografie. mm 200x150 cad. Fogli: mm 310x245. Meloni 105-106-107. Le incisioni sono firmate a matita in basso a destra, controfirmate, datate e titolate in lastra. Esemplari prima della numerazione. Illustrazioni per: Alighieri D., La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani. Firenze: Giorgio&Piero Alinari, 1922. (3)