Asta 42 I - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lot 121 Jean-Antoine Houdon [cerchia di], Testa di scorticato. 1767 ca. Matita rossa su carta vergellata sottile con filigrana "piccolo grappolo d'uva" e "lettere CM inframezzate da cuore". (Parigi, 1752-1800). mm 545x433. (1)
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Lot 122 Petro Giacomo Palmieri, Daniele nella fossa dei leoni. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata sottile con filigrana "testa coronata entro ovale". In basso a sinistra a penna e inchiostro bruno "Pietro Palmieri fece". mm 423x224. Dal dipinto di Pietro da Cortona eseguito tra il 1663 e il 1664 per la chiesa veneziana di San Daniele e oggi conservato presso le Gallerie dell'Accademia (inv. 754). (1)
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Lot 123 Ippolito Scarsella (detto lo Scarsellino), Madonna col Bambino e i santi Michele Arcangelo e Rocco. 1615 ca. Olio su tela. cm 189x132. Novelli, cat. 262 (illustrato). Databile attorno al 1615 per consonanza della figura del San Michele Arcangelo con quella nel dipinto raffigurante San Michele Arcangelo abbatte il demonio, oggi nella Pinacoteca di Pieve di Cento (Novelli, cat. 125), datato appunto1615. (1)
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Lot 124 Guglielmo Silvestri, Nell'Arsenale di Venezia entrando all'armeria. 1800 ca. Pennello e acquerello nero e grigio, rialzi in bianco. Firmato in basso a destra "Silvestri disegnò". mm 180x245. (1)
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Lot 125 Giandomenico Tiepolo [attribuito a], Figura maschile su base in pietra. 1773 ca. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, rare tracce di matita nera su carta vergellata sottile color avorio priva di filigrana. mm 197x110. Si vedano per confronto gli studi di figure dalla collezione Fiocco alla Fondazione Giorgio Cini (invv. 30089, 30090, 30092, 30093). (1)
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Lot 126 Lodewijk Toeput (Il Pozzoserrato), Paesaggio montuoso con rovine e due figure sedute. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, tracce di matite di grafite, rialzi in bianco su carta vergellata color avorio. mm 235x345. All'angolo inferiore destro marchio della collezione di Paul Mathias Polakovits (Budapest 1921-Paris 1987), Lugt 3561. Provenienza: Sotheby's, Amsterdam, 15/11/1995, lotto 52. Christie's, South Kensington, 09/07/2009, lotto 532. Italia, collezione privata. (1)
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Lot 127 Lodewijk Toeput (Il Pozzoserrato), Paesaggio montuoso con fiume e città Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, carta vergellata color avorio priva di filigrana. mm 190x124. Il disegno è pervenuto con assegnazione al Pozzoserrato, in basso sul montaggio moderno è presente altra indicazione a matita "Giovanni Francesco Grimaldi". Provenienza: Igino Cerastico (Trieste 1925 – Lugano 1979), noto personaggio dell'ambiente imprenditoriale-finanziario milanese, editore nonché collezionista d'arte. Italia, collezione privata. (1)
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Lot 128 Maarten Vos, de [da], Circoncisione di san Giovanni. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone su carta vergellata preparata in color ocra e priva di filigrana. mm 215x305. (1)
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Lot 129 Thomas Wijck, Veduta del golfo di Napoli. 1659. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio su carta bianca. Al centro del torrione la scritta a penna e inchiostro bruno «Thomas Wijck in Napoli agosto 1659». mm 235x285. Applicato a pieno su vecchio cartoncino, al verso marchio di collezione non identificato ovvero Maria Paternò Castello Ricci (1847 ? - 1915 ?), Lugt 5081. (1)
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Lot 130 Anonimo del XVIII secolo, Sanctus Angelus Martyr. Acquaforte. mm 300x205 (immagine del santo). Foglio: mm 610x465. Grande pagina con nella parte superiore l'immagine del santo entro cornice incisa con due angeli ai lati e cherubini, e nella parte inferiore testo con la sua storia. L'immagine è quella di Angelo Tancredi martire a Ceuta con sei confratelli del protoconvento di Castrovillari: inviati in Marocco per diffondere il verbo tra i musulmani, vennero decapitati e poi tutti proclamati santi da papa Leone X nel 1516. La Chiesa li ricorda il 10 ottobre come "martiri di Ceuta". (1)
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Lot 131 Anonimo del XIX secolo, Anacreontica dedicata dai pastori accademici Rozzi a Maria Luisa Giuseppa Infanta di Spagna Regina reggente d'Etruria in occasione della sua visita. Siena: Stamperia della Comunità ed Arcivescovile per Francesco Rossi e Figlio, 1804. Incisione. mm 735x462. Con tavola incisa da Agostino Costa (Firenze, 1754 - Siena, 1820) raffigurante Apollo che pone la mano sull'insegna con il motto dell'Accademia "Chi qui soggiorna acquista quel che perde" e Minerva. SI AGGIUNGONO: Anonimo. Sonetto dedicato dal Magistrato e dal Popolo sanese a Leopoldo II d'Austria in occasione della sua visita a Siena (Ottobre 1767). mm 570x420 / Tesi dell'Abate Giovanni Facondo Carducci, con tavola incisa da Lorenzo Lorenzi (attivo 1750-1788), raffigurante La deposizione nel sepolcro. 1786. Senis: Typis Vincentii Pazzini Carli & Filior. mm 815x510 / Invocazione per i coniugi reali granduchi di Toscana Pietro Leopoldo e Maria Luisa con i ritratti dei sovrani incisi da Carlo Faucci su disegno di Anna Piattoli. 1768. Florentiae Regiae Celsitudine adsentiente Tipis Francisci Moücke. mm 570x433. (4)
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Lot 132 Anonimo della prima metà del XIX secolo, Les descentes de croix ou la semaine sainte de 1815. Acquaforte in coloritura. mm 255x355. Foglio: mm 265x358. Al margine inferiore a sinistra "Se vend au bureau du Journal" e a destra "Se trouve au numéro du 15 Juin 1815.", al centro il titolo. Stampa satirica sul ritorno di Napoleone I in Francia dalla serie Retour de l'île d'Elbe e pubblicata in Le Nain Jaune, ou Journal des Arts, des Sciences et de la Littérature. Il giornale sostenne Napoleone durante i cento giorni e fu soppresso al secondo ritorno dei Borboni, il 15 luglio 1815. (1)
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Lot 133 Anonimo dell'inizio del XX secolo, Alfabeto. 1920 ca. Pennello e acquerello nero, carta spessa color avorio. mm 155x120. Serie di 19 disegni/progetto per lettere dell'alfabeto o capilettera (mancante la lettera "G") raccolti in piccola cartellina in cartone color ocra scuro con nota di possesso riferita al Commendator Vittorio Alinari (Firenze, 4 luglio 1859 – 1932) a penna e inchiostro nero. (19)
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Lot 134 Jean Nicolas Lerouge, Mythorama, tableau synoptique, chronologique, généalogique, historique, politique et philosophique de la mythologie olympienne, des demi-dieux et héros de l'antiquité. 1829. Litografia a colori. mm 885x584. Foglio: mm 940x650. Su disegno di Jean-Bernard Duvivier (Bruges, 1762- Parigi, 1837). (1)
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Lot 135 Giuseppe Maria Mitelli, Genio. Laborem ocio, ocium labore variat. 1691. Acquaforte. mm 314x445. Foglio: mm 370x492. Bertarelli, 323. Varignana, 404. Satira autobiografica dove il tema è l'alternanza tra lavoro e ozio nella vita dell'artista. Al centro della composizione si erge la statua di Genio che incanta un serpente, simbolo della seduzione e del vizio. Il piedistallo reca l'iscrizione: LABOREM OCIO, OCIUM / LABORE VARIAT. / I. M. MITELLUS (il lavoro si alterna all'ozio, e la firma). Un putto sventola una bandiera con l'arme d'Este mentre numerosi altri putti si dilettano nei passatempi prediletti dal Mitelli, come la caccia, la pesca, la cattura degli uccelli, il giuoco del pallone, il ballo e la musica. Secondo fonti contemporanee l'artista aveva una vasta gamma di interessi e sapeva suonare diversi strumenti musicali. All'angolo in basso a sinistra un disegnatore è ritratto seduto su una pietra che reca scritto "DI TUTTO UN POCO MA DI TUTTO MALE". Ottima impressione su carta vergellata lievemente spessa apparentemente priva di filigrana. (1)
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Lot 136 Giuseppe Piattoli Giuseppe Foraboschi, Prospetto dell'Incontro fatto dal Popolo Fiorentino a S:A:R il Gran-Duca Ferdinando III in compagnia di S. Manfredini il di 12 8bre: 1792; in segno del Popolare e Universale gradimento per la legge Frumentaria... 1792 ca. Acquaforte in coloritura. mm 247x328. Foglio: mm 318x408. Su disegno di Giuseppe Piattoli. Bella impressione su carta cerulea. SI AGGIUNGONO: Anonimo prima metà XIX secolo. Lancio al Mare del Vascello il Leone di 60 cannoni, Costruito in Livorno dal Sig. Luigi Mancini eseguito il di 9 Novembre 1826. Acquaforte. mm 315x455. Foglio: mm 355x505. / Giuseppe Ciardi (Prato 1788-1855/57), G. Carocci (Attivo a Firenze nella prima metà del XIX secolo ). Prospetto della processione del morto Redentore che triennalmente si eseguisce nella città di Prato nel venerdì santo... Acquatinta. mm 350x495. (3)
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Lot 137 Katsukawa ShunshŠ Kitao Shigemasa, Quattro tavole con gruppi di cortigiane da Seirô bijin awase sugata kagami (Specchio di Belle Donne delle Case Verdi). 1776 (An'ei 5). Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: due pagine ôhon (mm 213/215x297/300). Editore: Tsutaya Jûzaburô e Yamazaki Kinbei. Data: 1776 (An'ei 5). Le quattro tavole provengono dal volume Seirô bijin awase sugata kagami (Specchio di Belle Donne delle Case Verdi) pubblicato congiuntamente da Tsutaya Jûzaburô e Yamazaki Kinbei, e progettato da Shigemasa e Shunshô, ma non è chiaro a quale artista si debbano le singole illustrazioni. (4)
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Lot 138 Katsushika Hokusai, Kôshû Isawa no akatsuki (Alba a Isawa nella provincia di Kai). 1830–31 (Tenpô 1–2) [Ôkura Magobei , Tokyo 1889]. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: ôban orizzontale (mm 253x375). Firma: Saki no Hokusai Iitsu hitsu (1820-1834). Editore: Ôkura Magobei (1843-1921). Censura: nessun sigillo. Data: 1830–31 (Tenpô 1–2), edizione Tokyo, 1889. Serie: Fugaku sanjûrokkei (Trentasei vedute del Monte Fuji). Tavola dall'edizione del 1889 a cura dell'editore Ôkura Magobei. (1)
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Lot 139 Katsushika Hokusai, Yoshiwara. 1806 ca. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: chuban verticale (mm 233x170). Data: 1801–1811. (1)
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Lot 140 Keisai Eisen, Bijin con bambino. 1821–23 (Bunsei 4–6) ca. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: ôban verticale (mm 368x238). Firma: Keisai Eisen ga. Editore: Tsutaya Kichizô (Kôeidô). Censura: kiwame. Data: 1821–23 (Bunsei 4–6). Serie: Bijin awase (Bellezze femminili). (1)
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Lot 141 Kitagawa Utamaro, Gebon no nyōbō (Signora di basso rango). 1801-1802 (Kyowa 1-2) ca. Tecnica: Nishiki-e (Xilografia a colori). Formato: Ōban tate-e verticale (mm 377x255). Firma: Utamaro hitsu. Editore: Murataya Jirobei. Censura: kiwame. Data: 1801-1802 (Kyowa 1-2). Serie: Tōsei onna fūzoku tsū (Guida agli stili contemporanei delle donne). In alto a destra in caratteri giapponesi il titolo della tavola e il titolo della serie. (1)
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Lot 142 Kitagawa Utamaro, Amagoi komachi (Komachi prega per la pioggia). 1804-1805. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: ôban verticale (mm 363x250) Firma: Utamaro hitsu. Editore: Iseya Sōemon. Censura: kiwame. Serie: Fūryū nana Komachi (Sette eleganti aspetti della poetessa Ono no Komachi), con il titolo sul ventaglio in alto a destra. Nell'immagine la poetessa Ono no Komachi in kimono rosso a strisce si flette in avanti con un bambino sulla schiena per invocare la pioggia.. (1)
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Lot 143 Kono Bairei, Quattro tavole da Bairei Kiku hyakushu (Cento tipi di crisantemi di Bairei). 1891. Xilografia a colori (nishike-e). Formato: mm 233x330. Editore: Okura Magobei, Tokyo. (4)
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Lot 144 Nakayama Sûgakudô, Jurin tsubaki (Zigolo di canna e camelia). 1859 (Ansei 6), sesto mese. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: ôban verticale (mm 334x220). Firma: Sûgakudô shujin. Editore: Tsutaya Kichizô (Kôeidô). Data: 1859 (Ansei 6), sesto mese. Serie: Ikiutsushi shijûhachi taka (Quarantotto falchi disegnati dal vero). SI AGGIUNGONO: Falco su ramo di pino. Xilografia a colori (nishiki-e). Formato: chūban verticale (mm 210x177). / Giappone XIX secolo. Rami di ciliegio in fiore. Acquerello su seta. mm 280x285. / Id., Ramo di glicine (?) e ragazzo con retino da farfalle. Stampa su seta goffrata. mm 274x180. (4)