VETRI DEL NOVECENTO + GRAFICA | ALL IN
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Lot 1 VITTORIO ZECCHIN, VSM CAPPELLIN VENINI & C. - Vaso in vetro soffiato con anse applicate, 1921 - 1925, altezza cm 29.
Reca vecchia etichetta: Cappellin Venini & C.
Difetti.
VSM CAPPELLIN VENINI & C.
La società Vetri Soffiati Cappellin Venini & C principiò nel 1921 da Giacomo Cappellin, un antiquario veneziano che gestiva una galleria a Milano in via Montenapoleone, da Paolo Venini, giovane avvocato milanese dalla vivace intelligenza, e da Vittorio Zecchin, noto designer che ne assunse la direzione artistica. La società durò appena quattro anni e si sciolse dopo la grande Esposizione di Parigi del 1925, dando origine a due distinte aziende: la Maestri Vetrai Muranesi Cappellin & C. e la Vetri Soffiati Muranesi Venini & C.
VITTORIO ZECCHIN: Nato da una famiglia di vetrai nel 1878, studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si dedicò dapprima alla pittura rimanendo affascinato dalla Secessione Viennese che ebbe l’occasione di ammirare durante le varie Biennali veneziane. Nel 1914 dipinse il famoso ciclo decorativo de “Le Mille e una notte” per l’Hotel Terminus di Venezia, ciclo che richiamava perfettamente alla pittura di Gustav Klimt e Jan Toorop tanto ammirata dall’artista. Dal 1916 organizzò un laboratorio di arte applicata interessandosi ai ricami, agli arazzi e al vetro esponendo numerosi esemplari delle sue realizzazioni. Nel 1922 divenne progettista, disegnatore e direttore tecnico della Cappellin, Venini & C. Il suo interesse per le arti applicate era maturato con la creazione di vasi leggeri dai colori delicati, e numerose furono le vetrerie con cui collaborò successivamente: nel 1930 lavorò insieme alla Ferro – Toso, nel 1932 con la AVEM, dal 1932 al 1938 con la SALIR, poi con la Seguso Vetri d’Arte e da ultimo con la Fratelli Toso dal 1938. Non trascurò neanche l’insegnamento dedicandosi alla formazione dei nuovi maestri vetrai presso la Scuola d’Arte Vetraia Abate Zanetti di Murano. Tra le sue creazioni più famose si ricorda il vaso detto “Veronese” che trae origine da un modello presente della tela “l’Annunciazione” dipinta dall’omonimo pittore e custodita alle gallerie dell’Accademia di Venezia, e il vaso “Libellula”, dove le grandi anse ricordano gli antichi modelli romani. -
Lot 2 FACON DE VENISE - Vaso “kuttrolf” in vetro paglierino con collo oblungo ricurvo, fine XIX secolo, altezza cm 31.
KUTTROLF: A partire dal XV secolo ritornarono di moda in Europa dei vasi dalla forma bizzarra che prendevano il nome di Kuttrolf: questo termine derivava forse dalla parola tedesca “kuttering” che significa gorgogliare, o forse dal termine latino “gutta” che indica la goccia. La piccola ampolla infatti serviva a far uscire i liquidi molto lentamente, goccia a goccia, attraverso le due piccole canne che si arrotolano lungo il collo, e mentre il liquido scorreva produceva un caratteristico rumore. -
Lot 3 MURANO - Calice in vetro pagliesco con stelo decorato da anse applicate e pinzature, inizi ‘900, altezza cm 26,2.
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Lot 4 MURANO - Coppa in vetro pagliesco su stelo decorato, anni ‘30, altezza cm 29; diametro cm 22,5.
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Lot 5 MURANO - Servizio in vetro pagliesco con profili blu composto da n. 12 coppette con piattino e un’alzatina con stelo decorato, anni ‘30.
dimensioni alzatina: altezza cm 15; diametro cm 23,7.
diametro coppetta: cm 10,7 circa.
diametro piatto: cm 16,8 circa.
Benchè negli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale si ebbe un timido accenno allo stile floreale e ai motivi dell’Art Nouveau fu solo successivamente che si ebbe una sostanziale evoluzione del gusto verso l’Art Deco presentando forme nuove, dotate di leggerezza e pulizia. Nella lettura del nuovo stile infatti era permeata tutta l’eleganza e la raffinatezza veneziana: le nuove forme erano semplici e morbide, le decorazioni appena accennate ed i colori tenui ed evanescenti. Al contempo, la tradizione non veniva abbandonata: non era infrequente, ad esempio, trovare, nelle leggere forme dei servizi di bicchieri e bottiglie dalla rinnovata silhouette esagonale, l’aggiunta della bordatura in vetro azzurrino, tipica dei grandiosi profili del Cinquecento e del Seicento veneziano. -
Lot 6 MURANO - Ensemble di 4 bottiglie con tappo in vetro soffiato pagliesco e bordo superiore decorato di azzurro, anni ‘30, altezze cm 27,5; cm 31,2; cm 31; cm 28.
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Lot 7 MURANO - Porta-candela a guisa di cornucòpia in vetro a canne con superficie leggermente dorata, anni ‘50, altezza cm 20,6.
La cornucòpia o corno dell'abbondanza è un simbolo mitologico che di solito viene raffigurato in mano ai Lari (gli spiriti protettori dei defunti che vegliano sulla famiglia) e alla dea Fortuna. La sua valenza simbolica è antichissima e intreccia la propria storia diverse versioni del mito che hanno come protagonisti il dio Acheloo o Zeus ancora infante accudito dalla capra Amaltea. Ancora oggi tale simbolo viene regalato come augurio di abbondanza e fortuna. -
Lot 8 MANIFATTURA EUROPEA - Coppia di bottiglie per la "manna", in vetro dipinto e dorato, altezza cm 29.
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Lot 9 MURANO- Piccolo vaso in vetro con anse decorato in policromia. altezza cm 10,5.
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Lot 10 MURANO - Set di 4 piatti con decorazione a foglia d'oro componibili a centrotavola, anni ‘30, diametro cm 42,5; cm 32,4; cm 26,5; cm 12.
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Lot 11 MURANO - Coppia di bottiglie in vetro soffiato con decoro a fili in vetro lattimo e applicazioni di vetro ad anello smerlato, altezze cm 17,2; cm 16.
La forma di queste bottiglie ricorda quella di un esemplare realizzato della seconda metà dell'Ottocento e conservato al Metropolitan Museum of Modern Art di New York; quelle presentate potrebbero essere state tagliate (pratica che si usava fare quando parte dell'oggetto aveva delle rotture o mancanze). -
Lot 12 MURANO - Vaso in vetro soffiato pagliesco con piede circolare e piccole anse applicate, anni ‘30, altezza cm 13.
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Lot 13 MURANO - Coppia di vasi in vetro soffiato a tromba nei toni del ciclamino e del pagliesco con costolature ed alto piede, anni ‘30, altezza cm 34,5; 37.
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Lot 14 SALVIATI, MOSER (ATTR.) - Vaso in vetro soffiato color rubino con decorazione a smalti raffigurante scena cavalleresca, altezza cm 13,6.
La collaborazione tra Salviati e Moser fu duratura e proficua: il primo si occupava di creare i pezzi lavorati a mano e successivamente li inviava in Boemia dove gli artisti della Moser si dilettavano nella decorazione pittorica e nell'applicazione delle dorature. -
Lot 15 MURANO - Piccola collezione composta da 3 vasi in vetro soffiato color ciclamino con decorazione a costolature. altezza cm 18,2; cm 20,7; cm
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Lot 16 MURANO - Ensemble di 4 bottiglie, 2 di forma troncoconica con tappo in vetro soffiato pagliesco e 2 a forma di fiasco con tappo in vetro, anni ‘30. altezze cm 32,5; cm 33; 30,5; 30,5.
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Lot 17 MURANO - Lampada da tavolo in vetro pulegoso nei toni del pagliesco con doppie anse applicate sui lati e grande piede sagomato con alloggio per il filo, anni ‘60, altezza cm 39,5.
Per vetro pulegoso si intende un tipo di vetro ornamentale opaco inventato da Venini nel 1928 realizzato attraverso l'inclusione di bollicine d'aria, molte delle quali sulla superficie, dando così un aspetto "spumoso" all'oggetto. Talvolta il pezzo viene a sua volta ricoperto di uno strato di vetro trasparente e in tal caso prende il nome di vetro pulegoso sommerso. -
Lot 18 MURANO - Piccola collezione di tre calici con decorazioni a filigrana o con elementi vitrei applicati a contrasto, anni ‘30, altezze cm 24,7; cm 18,6; cm 20,8.
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Lot 19 MURANO - Vaso in vetro soffiato a tromba nei toni del verde, anni ‘30, altezza cm 25,5.
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Lot 20 GERMANIA - Coppia di vasi in vetro soffiato con base rientrante molto accentuata in vetro leggermente verdastro, altezza cm 18,3; cm 16,5.
La coppia di vasi è attribuita alla manifattura tedesca per le caratteristiche di forma degli oggetti. In particolare, la peculiare base, spiccatamente rientrante, ricorda uno specifico modello, detto "maigelein", di piccola coppa sferica di tradizione nordeuropea realizzato tra il Quattrocento e in Cinquecento. -
Lot 21 Piccola collezione composta da:
- Piccolo vaso in vetro troncoconico nei toni del verde con orlo ondulato, altezza cm 11,2.
- Calice in vetro verde con applicazioni a guisa di goccia in vetro lattimo, altezza.
- Calice in vetro giallo con gambo lavorato. altezza 19,2. -
Lot 22 Piccola collezione composta da :
- Piccolo vaso in vetro ametista con anse applicate e piede. altezza cm 7,3.
- Piccolo vaso con decorazione a filigrana nei toni del blu. altezza cm 17,8.
- Piccola ampolla in vetro blu con presa applicata. altezza 16,2. (lievi difetti al becco) -
Lot 23 MOSER - Vaso in vetro ametista con decoro a fascia con rilievo dorato.
altezza cm 20,3.
La vetreria Moser fu famosa per la produzione di vetri in stile Art Deco creati con il tipico cristallo di Boemia. La particolare composizione di calcio e potassio dava origine ad un tipo di vetro più stabile rispetto, per esempio, alla produzione italiana dove si usava il cristallo al piombo: era possibile quindi creare intagli più precisi e netti e inoltre sulla superficie era possibile applicare una doratura più resistente. La produzione tipica si concentrò quindi sulla creazione di oggetti finemente incisi e dorati e su forme dagli spigoli vivi. -
Lot 24 MURANO - Piccola collezione di frutta in vetro composta da mela, imone, melanzana e pera in vetro con diverse tipologie di decorazioni, anni ‘60, misure diverse.
La produzione di frutta in vetro è molto antica e già a partire dal XVII secolo a Venezia venivano realizzati frutti in vetro colorato come decorazione della alzate o come oggetto a sé stante: nel periodo tardo barocco e roccocò tale produzione esplose lanciando una vera e propria moda fatta di elaborati e sontuosi cesti di frutta in vetro.