ASTA 8: Arredi e Dipinti Antichi, Argenti e Design
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Lot 1
Scatola sorrentina in legno intarsiato Inizi XX secolo
cm 6x29x10 cm 6x29x10 Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 2
Scatola sorrentina in legno intarsiato Inizi XX secolo
cm 6x19x13 cm 6x19x13 Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 3
Scatola sorrentina in legno Inizi XX secolo
cm 7x22x17 cm 7x22x17 Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 4
Scatola sorrentina in legno Inizi XX secolo
cm 9x26x13 cm 9x26x13 Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 5
Piatto sorrentino in legno Inizi XX secolo
Ø 28 cm Ø 28 cm Inizi XX secolo -
Lot 6
Piatto sorrentino in legno Inizi XX secolo
Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 7
Piatto sorrentino in legno Inizi XX secolo
Ø 27 cm Ø 27 cm Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 8
Piatto sorrentino in legno Inizi XX secolo
Ø 27 cm Ø 27 cm Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 9
Piatto sorrentino in legno Inizi XX secolo
Ø 23 cm Ø 23 cm Inizi XX secolo Provenienza: Sorrento -
Lot 10
L'Orchestra delle scimmie con otto musicanti, manifattura Sevres XX secolo
altezza cm 16 altezza cm 16 XX secolo
Marchio Sèvres alla base
Piccoli difetti
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Lot 11
Gruppo in porcellana tedesca raffigurante scena galante in abiti settecenteschi
cm 26x20 cm 26x20 -
Lot 12
Scultura in porcellana dipinta Capodimonte raffigurante scena di corteggiamento
cm 29x26x15 cm 29x26x15 -
Lot 13
Scultura in porcellana raffigurante 4 Stagioni in porcellana Dresda
altezza cm 14 altezza cm 14 -
Lot 14
Coppia di vasi da farmacia con coperchio in vetro blu molato XX secolo
vetro molato h. 39 cm su una base circolare di 12 cm vetro molato h. 39 cm su una base circolare di 12 cm XX secolo -
Lot 15
Lotto di tre vasi da farmacia con coperchio in vetro blu molato XX secolo
vetro molato h. 34 su base circolare di 9 cm vetro molato h. 34 su base circolare di 9 cm XX secolo -
Lot 16
Coppia di vasi da farmacia con coperchio in vetro blu molato XX secolo
vetro molato h. 44 cm su base rotonda 12 cm vetro molato h. 44 cm su base rotonda 12 cm XX secolo Coperchi non pertinenti -
Lot 17
Anfora in ceramica a lustro Gualdo Tadino Società Mastro Giorgio inizi XX secolo
altezza cm 30 altezza cm 30 inizi XX secolo -
Lot 18
Vaso a tromba in ceramica dipinta a lustro Gualdo Tadino Società Mastro Giorgio Inizi XX secolo
Porcellana dipinta altezza cm 34 Porcellana dipinta altezza cm 34 Inizi XX secolo -
Lot 19
4 piatti in maiolica a lustro Gualdo Tadino raffigurante imperatori inizi XX secolo
Øcm 23 Øcm 23 inizi XX secolo -
Lot 20
Vaso con coperchio in maiolica a lustro marrone con anse raffiguranti sirene XX secolo
XX secolo
Coperchio con pomello a forma di pigna
Lievi difetti
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Lot 21
Piattino in maiolica gialla e blu con stemma araldico
Ø cm 17,5 Ø cm 17,5 -
Lot 22
Potiques con coperchio con presa a pigna.
altezza cm 20 altezza cm 20 Decoro floreale sul fronte e scritta 1742 sul retro.
Seconda metà del XX secolo (copia)
Decoro alla maniera di Pasquale Antibon, figlio di Gianbattista, della manifattura di Nove di Bassano. -
Lot 23
Albarello in ceramica bianca con Amorino e specchio evocante il tema della Vanitas.
cm 20x15 cm 20x15
Pur se il decoro richiama la maniera di Silvio De Martinis (seconda metà del XVIII secolo) il manufatto, realizzato a Castelli (TE), risale all'inizio del secolo XXI.
Siglato sul retro Gesualdo Fuina
Difetti.
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Lot 24
Albarello in ceramica bianca raffigurante nella parte superiore San Rocco con mantella da pellegrino, mozzetta con conchiglia e cappello sulle spalle. XVIII secolo
cm 16x15 cm 16x15 XVIII secolo
Il Santo tiene nella mano sinistra il bastone e con l'altra indica la ferita della peste sul ginocchio sinistro scoperto. Motivi floreali e racemi avvolgono la sua figura.
Nella parte sottostante divisa da una doppia fascia bleu campeggia il blasone della famiglia Branciforti, dove un braccio armato di spada esce dal campo sinistro dello scudo sormontato da un elmo piumato.
Il 18 aprile 1683, Domenica di Pasqua, per opera dei principi Branciforti, che amministravano Butera (Caltanissetta) ed erano devoti di san Rocco, nella Chiesa di San Tommaso, detta Chiesa Madre, venne proclamato solennemente patrono della città. Da quel momento il Santuario di San Rocco è sempre stata meta di tanti pellegrini, anche dei paesi limitrofi, per il diffondersi della devozione al Santo.
Bibliografia: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912); Teatro Genologico delle Famiglie Nobili Titolate Feudatarie ed Antiche Nobili del fidelissimo Regno di Sicilia viventi ed estinte" Libro III, del S.Don Fialdelfio Mugnos, Palermo 1647.
Difetti.