ASTA N.39 Antiquariato, Design, Arte Moderna e Contemporanea
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Lot 1 Coppia di poltrone in marmo rosa, troni di Attila., Marmo rosa di Verona h 75x90x45
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Lot 2 Coppia di leoni in pietra bianca di Noto, XVIII secolo h 58x45x70, base 60 x 48
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Lot 3 Plinto in pietra bianca con decorazioni di fiori ai lati, XVIII secolo cm 51x51x cm 38 Adattabile a tavolino
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Lot 4 Plinto in pietra bianca con decorazioni di fiori ai lati, XVIII secolo Cm 51x51 x 38 Adattabile a tavolino
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Lot 5 Coppia di importanti colonne in marmo scanalato, Inizi 20° secolo H cm 125. base cm 42x42
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Lot 6 Coppia di colonne, sormontate da vasi del XVII secolo, raffiguranti donna e acquila, 17° secolo H cm 165 Pietra lavica e pietra arenaria del Val di Noto scolpite Ogni pilastro si erge su una base composta da plinto, toro e scozia, rispettando i canoni architettonici delle basi attiche. Il fusto di ogni pilastro è diviso in due rocchi; lungo la parte sommitale è poggiato un vaso adornato da sculture a basso rilievo: uno di essi raffigura un volto femminile, mentre il secondo mostra l'immagine di un'aquila.
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Lot 7 Coppia di Importanti e grandi vasi a cratere in marmo rosso Verona, Inizi 20° secolo H cm 120, base cm 49x49. Diametro bocca cm 100 Composti da due corpi, base e calice.
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Lot 8 Acquasantiera in marmo rosso verona con fregio frontale raffigurante angelo. XIX secolo. H cm 112x75x75.
Acquasantiera in marmo rosso verona con fregio frontale raffigurante angelo. XIX secolo. H cm 112x75x75. -
Lot 9 Tavolo con marmi policromi assemblati e commessi , Fine 17° / Inizi 18° secolo parte inferiore h 80 cm, lunghezza 209 cm, larg. 110 cm, parte superiore lung. 216 cm, largh. 124 cm, vetro lung. 248 cm, largh, 140 cm, h 81 cm Tecnica del mischio Provenienza Sicilia
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Lot 10 Acquasantiera in marmo bianco, XVII secolo H cm 137x86. Base cm 65x52 Piatto non coevo con la base, presenti rotture, incollature e mancanze sul piatto
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Lot 11 Tavolo rotondo in pietra lavica e n. 4 sedie in ferro battuto, 20° secolo Tavolo H 80 cm, diametro 125 cm Tavolo decorato al piano con ceramica policroma raffigurante limoni e melograni. Struttura portante del tavolo in ferro battuto. Segni d'uso
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Lot 12 Tavolo rotondo in pietra lavica , 20° secolo H cm 60, diametro cm 80 decorato in ceramica policroma con girasoli al piano. Struttura portante in ferro battuto. Segni d'uso
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Lot 13 Tavolo rotondo in pietra lavica e N.4 sedie in ferro battuto, 20° secolo Tavolo H 80 cm, diametro 120 cm Decorato a ceramica policroma raffigurante rosa dei venti. Struttura portante in ferro battuto. Segni d'uso, mancante di una rotella.
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Lot 14 Tavolo rotondo in pietra lavica e n.4 sedie in ferro battuto. , 20° secolo Tavolo: H 80 cm. Diametro 115 cm. Decorato al piano con ceramica policroma con disegno raffigurante gelsomino e decorazione floreale sulla circonferenza. Segni d'uso.
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Lot 15 Paesaggio marino con personaggi, 17° secolo Cm 106x131, privo di cornice Dipinto ad olio su tela
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Lot 16 Tramonto marino con pescatori e barche, Venetian painter of the 19° secolo Cm 50x67, in cornice 68x82 Dipinto ad olio su tela
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Lot 17 Paesaggio campestre, 19° secolo Cm 50x65, in cornice cm 81x96 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra
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Lot 18 Paesaggio fluviale, Inizi 20° secolo Cm 39x56, in cornice cm 50x69 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra
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Lot 19 Paesaggio con figura,, Fine 19° secolo Cm 17x12 in cornice cm 29x24 Dipinto ad olio su rame Firmato in basso a sinistra Louise Abbema.
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Lot 20 Rovine Romane, 19° secolo Cm 100x120,5 Dipinto ad olio su tela Opera sprovvista di cornice,
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Lot 21 Charles Coumont (1822-1889) - Mandria di buoi con mandriano a cavallo, 19° secolo h cm 150 x 197 Dipinto ad olio su tela
Grande dipinto, firmato in basso a sinistra C .Coumont (Charles Coumont).
Datato "Roma 1851".
Opera sprovvista di cornice
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Lot 22 Filippo Palizzi (Italian 1818-1899) - Scena campestre con pastorello e caprette Cm 50x62, in cornice cm 82x93,5 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra. "Con Filippo Palizzi si ha il primo inizio del verismo pittorico. Dopo la scuola di Posillipo l’osservazione del vero diviene oggetto di speculazioni pittoriche. Fin dagli anni ‘50 si interessa alla fotografia che pratica con conoscenze tecniche approfondite. Usava le foto che lui stesso sviluppava, come osservazione e modelli per i suoi dipinti. In tal modo maturò un immediato e diretto naturalismo, riallacciandosi alla scuola animalista fiamminga del XVII secolo, ma cura molto di più i particolari, combinando la dignità neoclassica con la pittura di genere dei costumi popolari. La sua andata in Europa e a Parigi (1955) gli permette di perfezionare l’indagine luministica. Al suo ritorno soggiorna a Firenze. Qui vi conosce Giovanni Fattori e i macchiaioli. Afferma che quello che bisogna cercare nella pittura moderna sono le finezze e la totalità, con questi concetti Palizzi definisce la sua poetica che si basa su una sua personale concezione della “macchia” intendendo che la “totalità” doveva essere l’espressione del tutto, dell’insieme della macchia la quale doveva essere completata dalle finezze, ovvero dalla resa delle sottigliezze percettive. I paesaggi chiaroscurali dovevano sottoporsi a un'attenzione minuziosa, di carattere micrografico agli effetti di luce e dovevano essere realizzati in punta di pennello per esprimere infine la totalità dell’opera. Il dipinto in questione è un tipico esempio di tale concezione pittorica. Prodotto finale di quello che lui stesso definiva un naturalismo cosmico."STUDIO ASOR
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Lot 23 Dipinto raffigurante torrione con fucilieri e cardinale , 19° secolo H cm40x32 Olio su tela Pittore del XVIII Secolo.
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Lot 24 Ritratto di canonico, XVIII secolo Cm 65x51, in cornice cm 85x68 Dipinto ad olio su tela Tracce di ossidazioni da pulire