Asta 7: Arte Moderna e Contemporanea
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Lot 1 Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - Saint-Germain-en-Laye, 1884) Coppia di contadini seduti Acquaforte, puntasecca cm 11x14
In questa stampa viene riprodotto in controparte un particolare del dipinto ad olio Route de Castellammare del 1876, i due contadini sono rappresentati a destra seduti sul ciglio della strada. La lastra è stata pubblicata nel 1876 sulla Gazette des Beaux Arts. L’uomo stringe tra le mani grappoli d’uva mentre la donna con il “fazzuolo” in testa sembra gli stia parlando, entrambi si riposano su alcuni sassi ripresi a puntasecca. Attraverso intensi contrasti chiaroscurali le figure acquistano una forte dignità e la composizione finisce per avere una vita a sé stante rispetto al dipinto. In basso a destra firma incisa al centro “Imp. A. Salomon, Paris” e a sinistra “Gazette des Beaux Arts”.
Ottima impressone, ampi margini oltre la battuta del rame. Stato: III/III con le iscrizioni.
Un altro esemplare è conservato presso Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli
Bibliografia: F.Fiorani-R.Dinoia, De Nittis incisore, pag. 182, n.33
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Lot 2 Giovanni Fattori (Livorno, 1825 - Firenze, 1908) Testa d'uomo Acquaforte su zinco cm 20x13; con cornice cm 50x70
Baboni CLXII, Servolini 61
Ottimo stato di conservazione
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Lot 3 Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - Saint-Germain-en-Laye, 1884) Vista di Londra sotto un ponte di ferrovia Acquaforte cm 17x25; con cornice cm 41x55 1884
Incisione originale, acquaforte, stampata per la Gazette des Beaux-Arts nel 1884.
Raro esemplare ante litteram
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Lot 4 Adolfo De Carolis (Montefiore dell'Aso, 1874 - Roma, 1928) L’urlo di Achille Xilografia a colori cm 23x45 1908 Xilografia a due legni firmata in basso a sinistra in lastra dal maestro.
L’opera è la traduzione grafica di un dipinto realizzato nel 1908 e ispirato dalla lettura del XVIII libro dell’Iliade, in cui è descritto il momento in cui Achille, dopo aver saputo della morte di Patroclo, entra urlando nel campo di battaglia disarmato.
De Carolis si dedica all’arte della xilografia dal 1903, collaborando con alcune delle principali riviste del tempo e illustrando opere di Pascoli e d’Annunzio, autori che forniranno stimoli fecondi alla definizione del suo linguaggio figurativo. Foglio in ottime condizioni.
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Lot 5 Pietro Annigoni (Milano, 1910 - Firenze, 1988) Senza titolo Olio su cartoncino cm 18x25; con cornice cm 45x52
Firmato in basso a destra
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Lot 6 Adolfo De Carolis (Montefiore dell'Aso, 1874 - Roma, 1928) Incisione Ila e le ninfe incisione mm 340x258 1916 De Carolis rappresenta il mito di Ila e le ninfe, firma in lastra e a matita in basso a destra.
Condizioni: ottime tiratura su carta velina
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Lot 7 Renato Guttuso (Bagheria, 1911 - Roma, 1987) I conquistatori Litografia cm 70x80
Firmato in basso a destra
Esemplare 117/150
Titolo in basso
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Lot 8 Raffaele De Rosa (Podenzana, 1940 - ) Cavaliere Serigrafia cm 50x70; cm 58x78
Firma e tiratura in basso a sinistra
Esemplare 6/110
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Lot 9 Pino Procopio (Guardavalle, 1954 - ) Incendio Litografia cm 50x70
Firmato in basso a destra
Esemplare 85/200
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Lot 10 Giorgio De Chirico (Volo, 10/07/1888 - Roma, 20/11/1978) La scuola dei gladiatori Litografia cm 37,5x51
Esemplare 6/100
Ecole de gladiateur - Suite "Metamorphosis"1929
Difetti
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Lot 11 Mariano Fortuny (Granada, 1871 - Venezia, 1949) Maestro di Cerimonie Acquaforte cm 21x17 Pittore e incisore spagnolo, collezionista e antiquario. Di umili origini restò presto orfano ma ebbe i primi insegnamenti dal nonno modellatore di figure in terracotta. Tentò la fortuna trasferendosi nel 1853 presso l'Escuela de Bellas Artes di Barcellona e grazie alle sue doti artistiche vinse il premio Roma nel 1857 che gli permise di proseguire gli studi a Roma. Qui giunse nel 1858 e iniziò a frequentare gli artisti spagnoli, subì l’influsso delle opere di Domenico Morelli e strinse amicizia con il pittore Attilio Simonetti (1843–1925) che lo portò alla scoperta degli artisti napoletani. Simonetti divenne suo allievo e divise con lui lo studio romano. Con lo scoppiare della guerra ispano-marocchina, Fortuny fu chiamato in Marocco per rappresentare e immortalare i momenti più salienti del combattimento tra il 1860 e il 1861. Durante tale soggiorno Fortuny prese ispirazione per molti suoi dipinti sia raffigurando con occhio documentario scorci o tipi pittoreschi sia rielaborando poi in studio in chiave raffinata e decadente certi altri soggetti più esotici e aderenti al gusto orientalista allora di gran moda. Nel 1862 tornò nuovamente in Italia, viaggiando tra Firenze e Napoli dove incontrò l'amico pittore Domenico Morelli, per poi tornare a Roma e aprire un nuovo studio in Via della Purificazione. Artista perennemente in viaggio fra l’Italia, la Spagna e Londra e Parigi dove divenne sodale dei migliori artisti del suo tempo, fu apprezzato e ricercato a livello internazionale per il suo gusto chiaro e cosmopolita. Sposò nel 1867 Cecilia de Madrazo y Garreta figlia del Direttore del Prado e nipote di un noto pittore spagnolo. Fortuny, il più internazionale e cosmopolita dei pittori spagnoli dell’Ottocento, si è dedicato all’incisione proponendo originali soggetti di genere spagnoleggiante o orientalista. La sua opera tradisce la profonda conoscenza dei maestri del passato quali Goya e Rembrandt. Fortuny impiega un segno minuto che si contraddistingue, nella maggior parte delle lastre, per la ricerca di violenti effetti di luce su ambienti in ombra. Le lastre, come la vita stessa dell’autore, sono state soggette a continui rimaneggiamenti oggi ben ricostruiti nel catalogo ragionato basato sullo studio degli esemplari conservati nei musei pubblici. Si possono perciò oggi ben identificare le varie tirature; le prove di lavoro, le tirature coeve e quelle postume fino al 1916 nonché le varie carte impiegate dall’autore.
In questa stampa, la numero 28 del catalogo, come indicato dal numero inciso in alto a destra, viene rappresentato un uomo all'interno di una sala per lo più in ombra. Lo sfondo è scandito da due zone una più chiara a sinistra e in primo piano e una più grande scura a destra che si confonde con il volto dell'uomo. La forte inchiostrazione morbida e modulata e i giochi chiaroscurali ricordano la radice rembrantiana di Fortuny, il segno è libero e mosso; la lastra è uno tipico esempio della ricerca artistica del maestro. L'uomo è rappresentato in piedi frontalmente in abiti di foggia settecentesca, leggermente rivolto a destra ha il capo piegato a sinistra. La postura è solenne, indossa un lungo mantello realizzato con un tratto veloce e incisivo, porta un alto copricapo scuro, sembra indossare una maschera e con la mano sinistra si regge ad un bastone riccamente decorato alla sommità.
Impressione eccellente dal tratto deciso.
Ottimo stato di conservazione.
Ampi margini oltre la battuta del rame.
Bibliografia: Vives i Pique/Cuenca Garcia, Mariano Fortuny Marsal/Mariano Fortuny Madrazo, Electa, 1994, n.28, pag.137.
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Lot 12 Nino Gagliardi, Reperto fossile di pesce Olio su tela cm 40x50; con cornice cm 58x68 1976
Firmato in basso a destra e su retro
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Lot 13 Bruno Saetti (Bologna, 1902 - Bologna, 1984) Composizione Serigrafia cm 50x70 1977
Firmato in basso a destra
Esemplare V/XXX
Serigrafia eseguita a mano dall'artista
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Lot 14 Sergio Vacchi ( Castenaso, 1925 - Siena, 2016) Piscine lustrali con girasole Litografia cm 50x70
Firmato in basso a destra
Esemplare 75/200 ritoccata a mano
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Lot 15 Francesco Casorati (Torino, 1934 - Torino, 2013) Storie di Carta - Farfalle Serigrafia a 6 colori cm 70x50 Firmato in basso a destra - Esemplare 108/150
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Lot 16 Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940 - ) Senza titolo Litografia cm 56x47; cm 59x50
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 17 Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 - Arcevia, 1986) Senza titolo Litografia cm 36x50; con cornice cm 52x 67
Firmato in basso a destra
Esemplare 41/100
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Lot 18 Ottavio Gigliotti (XX secolo - ) Il geranio di Via Fondazza, Omaggio a Man Ray Serigrafia
Firmato in basso a sinistra Esemplare 42/200
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Lot 19 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Acquario Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 20 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Esso Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 21 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Coca Cola Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 22 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Palme Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmata in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 23 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Bicicletta Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.
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Lot 24 Mario Schifano (Homs, 20/09/1934 - Roma, 26/01/1998) Albero Litografia cm 14x21; con cornice cm 29x36
Firmato in basso a destra
Esemplare P.A.