Antiquariato e Oggetti d'Arte
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Lot 25 Coppia di étagère angolari
Toscana fine XIX secolo
in noce tornito e traforato a tre ripiani, con alzatina soprastante traforata a volute vegetali
cm 38x38x148
piccoli danni -
Lot 26 Tavolo a violino
fine XIX secolo
con stella dei venti al centro
cm 108x65x72,5
superficie con diversi graffi -
Lot 27 Tavolino con piano in marmo intarsiato
inizio XX secolo
piano in marmo nero con intarsi in pietre dure semipreziose e basamento in ferro battuto
cm 88,5x59x47 -
Lot 28 Console
anni '30
in legno ricoperto in pergamena, piano semilunato in breccia di marmo bianco, quattro cassetti nella fascia, sostegni anteriori intagliati e dorati in forma di arbusti vegetali, fondo a specchio, base sagomata in marmo
cm 170x42x92 -
Lot 29 Credenza
anni '40
in radica di noce, piano di forma arrotondata con una piccola alzatina ed un cassetto, tre sportelli e tre cassetti sul fronte, base arrotondata che riprende il piano
cm 170x50x112 -
Lot 30 Tavolo
Francia periodo Decò
in radica di noce intagliata, piano apribile di forma esagonale, sostegno centrale quadrangolare intagliato con fiori stilizzati negli angoli, base modanata
chiuso diam. cm 128, h cm 81; aperto lungh. cm 220 -
Lot 31 Attribuito ad Alessandro Magnasco detto il Lissandrino (Genova 1667 - Genova 1749), Monaco in adorazione della Croce
XVIII secolo
olio su tela
cm 25x23, entro cornice antica
Il presente bozzetto raffigurante un monaco in preghiera è attribuibile al noto artista genovese Alessandro Magnasco, detto il Lissandrino. La tela si compone di intense pennellate materiche e guizzanti lampi di luce che conferiscono alla composizione quella tensione e dinamismo che contrassegnano i capolavori del Magnasco. L'opera si può accostare per analogie stilistiche ed iconografiche al dipinto conservato presso il Rijksmuseum ad Amsterdam raffigurante dei monaci camaldolesi in preghiera in un eremo (inv. n. SK-C-1358), ed è presumibile che il bozzetto preparatorio di quest'opera possa essere proprio il presente lotto all'incanto. -
Lot 32 Jacopo Cestaro (Bagnoli Irpino 1718 - Napoli 1785), Il Tributo a Cesare, da Rubens
XVIII secolo
acquerello su pergamena incollata su una tavola di noce coeva
cm 42x51, entro cornice in legno dorato
firmato a matita in basso Jacopo Cestaro Pinx
Formatosi presso la bottega dell'illustre artista tardo-barocco Francesco Solimena, Jacopo Cestaro fu fortemente influenzato dalle lezioni del maestro, ma riuscì ad elaborare uno stile personale orientato verso un classicismo arcadico. In seguito ottenne importanti commissioni per le chiese del Regno di Napoli.
Il pregiato acquerello si rifà al dipinto di Peter Paul Rubens 'Il Tributo della Moneta' conservato presso il Fine Arts Museums of San Francisco, datato tra il 1610 e il 1615 (Inv. n. 44.11).
La scena raffigura Gesù mentre recita il famoso passo riportato nei vangeli sinottici 'Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio' (Vangelo secondo Matteo 22,21, Vangelo secondo Marco 12,17, Vangelo secondo Luca 20,25). -
Lot 33 Scuola napoletana, San Luigi Gongaza
XVIII secolo
olio su tela, entro cornice in legno dorato
cm 72x57
piccole cadute di colore sparse -
Lot 34 Seguace di Luca Giordano (Napoli 1634 - Napoli 1705), La Cena in Emmaus
XVII secolo
olio su tela
cm 46x62, entro cornice del XIX secolo -
Lot 35 Scuola Emiliana, L'Incredulità di San Tommaso
metà XVII secolo
olio su tela
cm 74x96, entro cornice -
Lot 36 Cerchia di Hyacinthe Rigaud (Perpignano 1659 - Parigi 1743), Ritratto del Re Luigi XIV
inizio del XVIII secolo
olio su tela
cm 127x96,6, entro cornice coeva in legno dorato e intagliato a volute, racemi, foglie e roccailles
Il genere della ritrattistica, massima espressione del gusto e della cultura del Settecento, si esalta in questo monumentale ritratto del Re Luigi XIV dell'inizio del XVIII secolo, ascrivibile ad un talentuoso pittore francese della cerchia di Hyacinthe Rigaud.
Il monarca francese è ritratto stante e con un portamento fiero, sfoggiando una lucente armatura dipinta meticolosamente in ogni dettaglio. Dalle fogge traspare una forte retorica del potere regio, come il particolare del nastrone azzurro che è un chiaro omaggio all'Ordine di Saint-Esprit cui il sovrano appartiene. -
Lot 37 Scuola fiorentina, Maria Maddalena
XVII secolo
olio su tavola
cm 84x60
Copia seicentesca della Santa Maria Maddalena di Tiziano Vecellio conservata a Firenze presso il Museo di Palazzo Pitti (Inv. 1912 n. 67). -
Lot 38 Scuola marchigiana, Madonna
XVII secolo
olio su tela, entro cornice coeva
cm 32x24 -
Lot 39 Scuola francese, Ritratto di dama
XVIII secolo
olio su tela
cm 75,4x58,8 -
Lot 40 Coppia di ritratti di dama e gentiluomo
fine XVIII secolo
olio su tela
cm 37x28, entro cornici coeve
piccole cadute di colore -
Lot 41 Cerchia di Mario Nuzzi detto Mario de' Fiori (Roma 1603- Roma 1673), Coppia di nature morte
XVII secolo
cm 105x80, entro cornice
rotture della tela e cadute di colore -
Lot 42 Cerchia di Johann Wilhelm Preyer (Rheydt 1803 - Düsseldorf 1889), Natura morta
XIX secolo
olio su tela
cm 66x61, entro cornice
Questa tela di eccelsa qualità raffigura una natura morta ascrivibile alla cerchia di Johann Wilhelm Preyer, pittore tedesco attivo nel XIX secolo. Nell'opera emergono molteplici particolari che rimandano al tema della vanitas e che denotano la raffinata cultura dell'artista, come i bicchieri pieni di vino in cristallo di citazione fiamminga e la frutta sbucciata, dipinta con molta sapienza compositiva, che simboleggia il tema dello scorrere inesorabile del tempo. I toni di colore utilizzati tendono ad un monocromatismo capace di sublimare l'insieme degli oggetti raffigurati in maniera armonica. -
Lot 43 Vittorio Emanuele Bressanin (Musile di Piave 1860 - Venezia 1941), Natura morta
inizio XX secolo
olio su tavola, entro cornice ottagonale
cm 90x90 -
Lot 44 Attilio Pratella (Lugo di Romagna, 1856 - Napoli, 1949), Paesaggio costiero
inizio XX secolo
olio su tavola
cm 33x39,6 compresa cornice
firmato in basso a destra -
Lot 45 Felice Giordano, (Napoli 1880 - Capri 1964), Piazza del Mercato a Napoli
1930 ca
olio su tela
cm 37x51, entro cornice a foglia d'oro
firmato in basso a destra -
Lot 46 Giuseppe Carosi (Roma 1883 - Roma 1965), Ritratto di donna
1926
pastello su carta
cm 78x57, entro cornice
sul retro raffigurazione di ninfe danzanti; dedica e firma in basso a destra, datato in basso a sinistra -
Lot 47 Francesco Brizio (Bologna 1574 - Bologna 1623), La Madonna della Scodella
inizio XVII secolo
acquaforte su carta vergellata leggermente brunita, con filigrana giglio nel cerchio
cm 50x31
Terzo stato di tre dopo l'aggiunta della dedica di Livio Agocchia, firmato in basso a destra 'Brizio sculp'
La presente incisione raffigura la Madonna della Scodella di Antonio Allegri detto il Correggio. La scena è un Riposo in Egitto della Sacra Famiglia incisa da Francesco Brizio, pittore e incisore italiano della scuola bolognese, attivo nei primi anni del barocco. Conosciuto anche come Nosadella, era inizialmente allievo di Bartolomeo Passarotti, e in seguito divenne allievo di Agostino e Ludovico Carracci. -
Lot 48 Marcantonio Raimondi (Molinella 1480 - Bologna 1534), Venere e Adone
1516 ca.
bulino su carta vergata priva di filigrana
cm 29,2x21,4
La presente incisione raffigura Venere che giace tra le braccia di Adone in un paesaggio arcadico. L'iconografia è tratta dall'affresco di Giulio Romano nella Stufetta del Cardinal Bibbiena in Vaticano, realizzato su disegno di Raffaello.