ASTA 110 - DIPINTI E DISEGNI DAL XV AL XIX SECOLO
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Lot 241 ARTISTA MARCHIGIANO, FINE DEL XVI - INIZIO DEL XVII SECOLO
Lapidazione di Santo Stefano
Olio su tavola, cm. 64x50 -
Lot 242 GIACOMO VAN LINT (Roma, 1723 – 1790)
Veduta del porto di Gaeta
Olio su tela, cm. 27x51. Con cornice
L'attribuzione a Giacomo Van Lint di questa deliziosa veduta portuale si deve a Gaincarlo Sestieri, che ne mise in rilievo la posizione all'interno della tradizione paesistica e vedustistica romana, tra Van Wittel, Locatelli, Anesi, Busiri e ovviamenteil padre di Giacomo, Hendrik Van Lint. A conforto dell'attribuzione Sestieri chiamava opportunamente in causa due Vedute costiere già conservate presso la Galleria Gasparrini a Roma, pubblicate nella monografia sui Va Lint di Andrea Busiri Vici (Bozzi Ed., Roma 1987, nn. 361-362, pp. 306-307). -
Lot 243 CERCHIA DI GIACINTO GIMIGNANI (Pistoia, 1611 - Roma, 1681)
Le ninfe trasformano in oleastro il pastore apulo
Olio su tela, cm. 61,5x72,5. Con cornice -
Lot 244 ARTISTA NORD-EUROPEO, XVIII SECOLO
Scena allegorica con trionfo di condottiero
Olio su tela, cm. 59x59. Con cornice -
Lot 245 VINCENZO CAMUCCINI (Roma, 1771 - 1844)
Morte di Virginia
Olio su tela, cm. 54,5x63,5. Con cornice
Il dipinto è accompagnato dall’expertise del Prof. Pier Ludovico Puddu.
Questo bozzetto costituisce un lavoro preparatorio in vista di un’importante commissione ricevuta dal giovane Vincenzo Camuccini da parte di Lord Bristol negli anni Novanta del Settecento. L’incarico prevedeva la realizzazione pittorica di due episodi di storia romana che rivestissero chiara valenza di exempla virtutis, da sviluppare su grande formato, e oltre alla Morte di Virginia la commissione includeva la Morte di Cesare. I due dipinti, tra gli esiti più alti del pittore, sono oggi conservati al Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, ma il loro committente morì prima di vederli compiuti. Fu quindi Gioacchino Murat che ne trattò l’acquisto per conto della corona di Napoli, ma fu il re di Napoli Ferdinando I, appena reinsediato dopo la caduta di Napoleone, che concluse effettivamente l’acquisto.
Il presente bozzetto costituisce una preziosa testimonianza della complessa elaborazione che precedette l’esecuzione dei due dipinti di Capodimonte, ultimati nel 1804, collocandosi in una fase progettuale assai avanzata. Rispetto all’opera finita mancano le figure di Appio Claudio e dei suoi fiancheggiatori sulla sinistra, cosicché Camuccini si concentra sulla porzione della scena dove si consuma l’episodio centrale, in cui Virginio sacrifica la vita della figlia per salvare l’onore di lei, mentre la folla assiste tumultuosa all’evento. Nello studio che accompagna il dipinto Pier Ludovico Puddu suggerisce una collocazione cronologica a ridosso della stesura del dipinto finito, anche in ragione della “presenza di significative variazioni rispetto agli altri studi noti (…) varianti riprese nel successivo cartone”.
BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO:
G. Piantoni De Angelis, Vincenzo Camuccini (1771-1844). Bozzetti e disegni dallo studio dell’artista, cat. della mostra, Roma 1978, pp. 27-37. -
Lot 246 ARTISTA FRANCESE, XIX SECOLO
Testa di leone
Olio su tela, cm. 48x37,5. Con cornice -
Lot 247 PIETER VROMANS III (Anversa, 1577 - Delft, tra il 1654 e il 1662)
San Filippo che converte l'eunuco
Olio su tavola, cm. 45x60.
La tela reca firma sul masso in basso a destra: "P. VROMANS".
Il dipinto è accompagnato dall'Attestato di Libera Circolazione.
La tela rappresenta il raro episodio che vede la conversione e il battesimo di un eunuco, funzionario della regina di Etiopia, ad opera del diacono Filippo, che dopo il martirio di Santo Stefano si impegna a diffondere in Palestina la parola di Gesù. Pieter Vromans III fu forse allievo di Leonard Bramer e fu attivo soprattutto a Delft come pittore di storia .Questa tela di raffinata fattura combina suggestioni derivate dallo stesso Bramer e da Rembrandt (per altro tra i pochi grandi artisti ad aver affrontato in gioventù questo soggetto) con quelle di artisti italianizzanti come Asselyn e Weenix. -
Lot 248 SCUOLA NAPOLETANA, XVIII SECOLO
Immacolata Concezione
Olio su tela, cm. 107x78. Con cornice -
Lot 249 SCUOLA ROMANA, PRIMA METÀ XVII SECOLO
Salomè con la testa del Battista
Olio su tela, cm. 123x92,5 -
Lot 250 SCUOLA VENEZIANA, SECONDA META' XVII SECOLO
Venere e Adone
Olio su tela, cm. 189x182. -
Lot 251 ARTISTA FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, XVII SECOLO
Paesaggio con giocatori di carte, nobili a passeggio e viandanti
Olio su tela, cm. 77x91,5. Con cornice. -
Lot 252 SCUOLA BOLOGNESE, SECONDA METÀ XVI SECOLO
Ritratto di gentiluomo della famiglia Pepoli con gorgiera, spada e armi gentilizie
Olio su tela, cm. 80x104. Con cornice -
Lot 253 SCUOLA NAPOLETANA, SECONDA METÀ XVIII SECOLO
Vocazione dei Santi Pietro e Andrea
Olio su tela, cm. 148x121
L'opera costituisce l'unica replica fin'ora conosciuta del dipinto (cm. 159x124) ubicato nel passaggio alla Cappella del Tesoro nella Certosa di San Martino, a pendant della Vocazione di San Matteo, eseguito nel 1659-60 (O.Ferrari, G.Scavizzi, Luca Giordano. L'opera completa, Electa, 2000, Vol.I, p.260, Cat.A65. Vol.II, Tav.VIII, fig.142). In collezione privata a Londra è conservato il disegno preparatorio ad acquerello con tocchi di gesso rossi (Ibidem, Vol.I, p.106, Cat.D036; AA.VV., Luca Giordano 1634-1705, Electa, 2001, Cat.16). -
Lot 254 SCUOLA ROMANA, TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO
Ritratto di cardinale (Pietro Ottoboni?)
Olio su tela, cm. 73x61,5. Con cornice -
Lot 255 FRANCESCO GUARDI (Venezia, 1712 - 1793)
San Giuseppe
Olio su tela, cm.41,5x33. Con cornice
Il dipinto è accompagnato Il dipinto è accompagnato dall'Expertise del Prof.ssa Anna Bozena Kowalczyk.
Nello studio che ha dedicato alla tela Anna Bojena Kowalczyk sottolinea come in questa intensa effigie di San Giuseppe Francesco Guardi tragga primariamente ispirazione dai busti di santi eseguiti da Giambattista Piazzetta e ampiamente divulgati tramite le incisioni di Marco Alvise Pitteri. Guardi enfatizza la spiritualità del santo, raffigurato di sottinsù, il corpo in torsione, i capelli fluenti e la mano energica che regge con forza la verga fiorita. L'espressione umile e quasi incredula ben restitusisce la gratitudine dimessa conseguente all'inopinata e immane responsabilità che gli è appena stata attribuita.
PROVENIENZA: Collezione Ferruccio Mestrovich, Venezia; collezione privata, Venezia. -
Lot 256 ARTISTA OLANDESE, XVII SECOLO
Gruppo di gentildonne in preghiera intorno all'altare di una chiesa
Olio su ardesia, cm. 27,5x36. Con cornice -
Lot 257 SEGUACE DI ANTON VAN DYCK, XVII SECOLO
Ritratto di Thomas Wentworth, Conte di Strafford e il suo segretario Philip Mainwaring
Olio su tela, cm. 132x150
Il dipinto costituisce una replica del dipinto di Anton Van Dyck Ritratto di Thomas Wentworth, Conte di Strafford e il suo segretario Philip Mainwaring, conservato oggi in collezione privata. -
Lot 258 LEANDRO BASSANO (Bassano del Grappa, 1557 – Venezia, 1622), ATTRIBUITO
Salita di Cristo al Calvario
Olio su tela, cm. 85x127. Con cornice
PROVENIENZA:
Collezione privata, Roma -
Lot 259 SCUOLA FIORENTINA, SECONDA METÀ DEL XVII SECOLO
Allegoria della Musica
Olio su tela, cm. 58,5x70,5. Con cornice -
Lot 260 SCUOLA EMILIANA, XVII SECOLO
Ritratto di letterato o di giurista
Olio su tela, cm. 73,5x62. Con cornice
Il telaio reca antica etichetta che attribuisce il dipinto a Philippe de Champaigne -
Lot 261 SCUOLA EMILIANA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
Bouquet di fiori in un vaso di metallo
Olio su tela, cm. 89,5x68,7. Con cornice -
Lot 262 SEGUACE DI GUIDO RENI, XVII SECOLO
Madonna con Bambino tra i Santi Tommaso e Girolamo
Olio su tela, cm. 97x77
La tela costituisce una replica del dipinto di Guido Reni, Madonna con Bambino tra i Santi Tommaso e Girolamo conservato oggi alla Pinacoteca Vaticana, eseguito nel quarto decennio del Seicento, per l'altare della famiglia Olivieri nel Duomo di Pesaro. -
Lot 263 JOACHIM FRANZ BEICH (Ravensburg, 1665 - Monaco, 1748)
Paesaggio estensivo con Cristo fra gli apostoli
Olio su tela, cm. 81,5x121,5. Con cornice
Il dipinto reca in basso a destra iscrizione a pennello: “BEICH”.
Franz Joachim Beich, pittore di corte del principe elettore di Baviera, Massimiliano II Emanuele, mostrò fin dalla formazione giovanile una particolare inclinazione nei confronti del paesaggio, genere di cui nel corso della carriera propose una formulazione influenzata dalla pittura fiamminga e olandese e caratterizzata da una personale rielaborazione di motivi pittoreschi appresi durante il soggiorno decennale in Italia. Utili confronti si possono istituire con il Paesaggio montano con cascata del Kunthistorischen Museum di Vienna. -
Lot 264 SCUOLA NAPOLETANA, XVII SECOLO
Sant’Andrea Apostolo
Olio su tela, cm. 73x61. Con cornice.