ASTA 554 : MOBILI E e DIPINTI ANTICHI, ARGENTI, SCULTURE, PENDOLE, TAPPETI E TESSUTI, STRUMENTI MUSICALI, DISEGNI E INCISIONI DI ANTICHI MAESTRI . ARREDI PROVENIENTI DA UNA NOBILE DIMORA VENETA.
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Lot 73 Trittico centrotavola in argento composto da alzata e due candelieri. Vasca biansata con fascia traforata decorata a mascheroni e rami fioriti, sorretta da due putti a tutto tondo con al centro dei volatili. Base ovale con volute fogliate e monogramma inciso. Candelieri a una fiamma con putti assisi che sorreggono una cornucopia. Secolo XIX. Apparentemente privo di punzoni (cm 48x68) (g 6600)
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19th-century silver centerpiece comprising a monogrammed riser and two candelabras. Apparently without hallmarks (cm 48x68) (g 6600) -
Lot 74 Trumeau lastronato e filettato in legni vari. Parte superiore a due ante celanti vani a giorno, montanti intagliati all'attacco con motivi stilizzati. Parte inferiore di forma mossa sui fianchi a tre cassetti e anta ribaltabile con vani, cassettini e segreti. Fianchi a due ante, piedi a mensola sagomati. Centro Italia, secolo XVIII (cm140x 250x80) (difetti)
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18th-century Central Italy various woods veneered bureau-cabinet (cm 140x250x80) (defects) -
Lot 75 Carlo Bonavia (Documentato A Napoli Dal 1755 Al 1788 0)
Erminia tra i pastori
Olio su tela, cm 39x54
Siglato "C.B" in basso a sinistra
Etichetta al verso
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Erminia among the shepherds
Oil on canvas, 39x54 cm.
Signed "C.B" in lower left corner
Label on verso -
Lot 76 Gruppo di tre rare poltroncine in noce con gambe e braccioli mossi e schienale sagomato e traforato. Veneto, secolo XVIII (difetti e restauri)
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Group of three 18th-century Venetian wooden armchairs (defects and restorations) -
Lot 77 Pendola da appoggio in bronzo dorato e porcellana con cassa di forma arcuata.
Mostra composta da una placca in porcellana policroma raffigurante un ritratto di S.A.R Maria Carolina Duchessa di Berry (1798-1870) immersa in un paesaggio collinare e sormontata da una danza di amorini che sorreggono ghirlande di rose su cui è apposto un foro per la lettura delle ore su quadranti girevoli.
Movimento a due treni a platine tonde con retrocarica, scappamento a doppia ruota (illustrato a pag. 68 de "Échappements d’horloges et de montres" Charles Gros 1913), pendolo laterale, suoneria delle ore e dei quarti su due campanelli tramite ruota partiore a cicli di camme alternate e martelli traslanti con apparato di scorrimento dei quadranti diviso rispettivamente in: disco delle ore con sistema a "salterello" e disco dei minuti a ciclo costante.
La regolazione dell’orario avviene tramite una rotella situata sulla platina posteriore del movimento.
Quadranti argentati a disco con cifre arabe divisi in quadrante superiore per le ore ed inferiore per i minuti. Francia 1825/1830 (cm 59x30x13,5) (difetti e lievi sostituzioni)
Molto probabilmente l’orologio qui presentato proviene dalla Sala della Musica del Palazzo Reale di Napoli.
Nell’ASN (Archivio di Stato di Napoli) Casa Reale Amministrativa, III inv. busta 88, vengono elencati una serie di oggetti che la Regina Madre (Maria Isabella di Borbone Spagna (1789-1848) ritira da Palazzo Reale e dalle regge di Portici e Capodimonte per arredare la sua nuova dimora (Casino della Regina sito nel parco di Capodimonte) tra cui "un orologio da tavolino in bronzo dorato con musica sotto, a quattro arie, situata nel piedistallo, nel davanti di detto orologio sopra porcellana smaltata è il ritratto di S.A.R. la Duchessa di Berry".
Lo stesso orologio viene descritto nell’ inventario del 1848 come orologio da tavolino in bronzo dorato con figura in porcellana al davanti, con l’indicazione dell’ora a "scappatoio", campana di cristallo e musica nella base.
Nei due inventari si cita il fatto che l’orologio possedesse un apparato musicale ora non più esistente. È importante notare che in molti esempi di orologeria, le macchine musicali potevano essere posizionate in un piedistallo separato dalla cassa e solo in alcuni casi i due sistemi erano collegati da rinvii meccanici.
Nel meccanismo dell’orologio qui presentato (ed in particolare sulla platina anteriore) è presente una chiocciola che compie una rivoluzione all’ora ma che non è più collegata a nulla. Tale componente avalla la verosimile teoria sul fatto che l’orologio originariamente fosse appoggiato su di un piedistallo musicale proprio come quello descritto negli inventari della Real Casa di Borbone.
Il meccanismo, sicuramente originale e di grande qualità, è applicato alla cassa tramite tre staffe di ottone che probabilmente sono state sostituite in un passato non recente. In tale occasione, i nuovi supporti hanno causato un allontanamento dei quadranti girevoli dal foro di lettura sulla mostra rendendo più difficoltosa la lettura delle ore. Tale modifica, così come alcune altre piccole modifiche di certo reversibili, non compromettono a nostro avviso l’integrità del pezzo nel suo insieme.
Bibliografia:
-Charles Gros. Échappements d’horloges et de montres 1913
-Napoli 1836, le stanze della Regina Madre a cura di Patrizia Rosazza Ferraris. Roma Museo Mario Praz 2008-2009.
Con scheda critica di Alvar González-Palacios
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Gilt bronze and porcelain arched shaped clock.
The dial is composed of a porcelain plate depicting HRH Maria Carolina Duchess of Berry (1798-1870) in a hilly landscape with cupids holding garlands of roses, on which a hole is opened for reading the hours on rotating dials.
Two-train movement with backcharge, double-wheel escapement (illustrated at page 68 of "Échappements d’horloges et de montres" Charles Gros 1913) and lateral pendulum striking the hours and quarters. Silver disc-shaped dials with Arabic numerals. France, 1825/1830 (cm 59x30x13,5) (defects and minor replacements)
Most likely this clock came from the Music Room of the Royal Palace of Naples.
In the State Archives of Naples, Casa Reale Amministrativa, III inv. envelope 88, there is a list of objects that the Queen Mother (Maria Isabella of Bourbon Spain (1789-1848) took from the Royal Palace and from the Royal Palaces of Portici and Capodimonte to furnish her new residence (the Queen's Casino in the park of Capodimonte), including "a gilt bronze table clock with music underneath, four airs, located in the pedestal, in the front of said clock on glazed porcelain is the portrait of HRH the Duchess of Berry".
The same clock is described in the inventory of 1848 as a table clock in gilded bronze with a porcelain figure on front, with the indication of the hour in "scappatoio", crystal bell and music in the base.
The two inventories mention that the clock possessed a musical apparatus that no longer exists. It is important to note that in many examples of horology, musical machines could be placed in a pedestal separate from the case, and only in a few cases were the two systems connected by mechanical gears.
In the mechanism of the clock presented here (and in particular on the front plate) there is a snail that makes one revolution per hour but is no longer connected to anything. This component supports the plausible theory that the clock originally rested on a musical pedestal just like the one described in the inventories of the Royal House of Bourbon.
The mechanism, certainly original and of great quality, is applied to the case by means of three brass brackets that were probably replaced in the not recent past. On that occasion, the new brackets caused a distancing of the rotating dials from the reading hole on the dial making it more difficult to read the hours. This modification, as well as some other small changes certainly reversible, do not compromise in our opinion the integrity of the piece.
Bibliography:
-Charles Gros, Échappements d'horloges et de montres, 1913
-Naples 1836, the rooms of the Queen Mother edited by Patrizia Rosazza Ferraris. Rome, Mario Praz Museum, 2008-2009
With critical notes by Alvar González-Palacio
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Lot 78 Scuola emiliana del secolo XVII
Giuditta e Oloferne
Olio su tela, cm 118x102
In cornice (lievi difetti)
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Emilan school, 17th century
Judith and Holofernes
Oil on canvas, 118x102 cm.
Framed (slight defects) -
Lot 79 Algardi Alessandro (Bologna 1598 - Roma 1654)
"Madonna con Bambino" gruppo in bronzo poggiante su base coeva in legno ebanizzato di forma sagomata (h. cm 48) (rottura alla mano della Madonna, difetti di fusione e difetti alla base)
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"Madonna and Child" bronze group on ebonized wooden base (h. 48 cm) (cracks to the Madonna's hand, casting defects anddefects at the base)
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Lot 80 Michelangelo Pace (Roma 1610 - Roma 1670)
Composizione con uva, anguria, melone e zucche all'aperto
Olio su tela, cm 97x134
In cornice (difetti)
Expertise
Ferdinando Bologna, 2 febbraio 1972 (con attribuzione a Michelangelo Pace)
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Still life with grape, watermelon, melon and pumpkin outdoors
Oil on canvas, 97x134 cm.
Framed (defects)
Expertise
Ferdinando Bologna, 2 febbraio 1972 (con attribuzione a Michelangelo Pace) -
Lot 81 Scuola dell'Italia Settentrionale del secolo XVI
Natività con San Girolamo e angeli musicanti
Olio su tavola, cm 65x36
Al recto quattro timbri a ceralacca
(difetti e restauri)
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North Italian school, 16th century
The Nativity with St. Jerome and angels
Oil on panel, 65x36 cm.
On the recto four wax stamps
(defects and restorations) -
Lot 82 * Tavolo scrivania "diplomatica" di epoca Luigi XV lastronato in palissandro con filettature in bois de rose, un cassetto su ognuno dei quattro lati, i lati lunghi disegnati a simulare tre cassetti affiancati nella fascia, bocchette e scarpette in bronzo cesellato e dorato, piano in pelle, struttura del mobile in pino, interno dei cassetti in pioppo. Genova, 1750-60 circa (cm 173x99x78,5) (difetti)
Provenienza:
Novi Ligure, collezione privata
Asta Christie’s Roma, 27 novembre 1990, lotto 269 (Lire 262.500.000)
Milano, collezione privata
Il mobile è un interessante esempio di alta qualità, raro per le grandi dimensioni, dell’ebanisteria genovese della metà del ‘700, chiaramente derivato dai bureau plat parigini di ebanisti come BVRB o Jacques Dubois che avevano aggiornato il modello di scrivania ideato alcuni decenni prima da André Charles Boulle. Gli esemplari genovesi spesso si distinguono solo per la maggiore sobrietà della decorazione bronzea e per i legni utilizzati per la struttura e gli interni dei cassetti, diversi da quelli francesi.
La sagoma della cintura e lo stile delle gambe di questa scrivania permettono di datarla in un momento piuttosto precoce rispetto a altri esemplari simili, come confermano le bocchette delle serrature e la scarpette in bronzo dotato di un modello non più in uso dopo la metà del secolo. Peculiarità genovese è la soluzione dei cassetti sui quattro lati, non comune ma presente su altre “diplomatiche” note, evidentemente destinate a un uso contemporaneo di più persone.
Ben documentata è l’influenza sull’ebanisteria genovese settecentesca della Francia, a cui il patriziato era politicamente e culturalmente legato, sempre attento a vivere secondo la moda di Parigi. Nelle lettere ai propri rappresentanti commerciali è costante la richiesta di invio di mobili e oggetti, che furono poi fonti d’ispirazione per i migliori artigiani locali. Un esempio di un bureau plat parigino di simile modello presente fin dall’epoca in una dimora genovese è tuttora conservato nella collezione Durazzo Pallavicini (Edy Baccheschi, Il Palazzo Durazzo Pallavicini, 1995, n. 198, pagg. 348-349)
Lodovico Caumont Caimi
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Louis XV veneered central desk. Chiselled and gilded bronze mounts and leather top. Genoa, 1750-60 circa (cm 173x99x78,5) (defects)
Provenance:
Novi Ligure, private collection
Christie’s Rome sale, 27 november 1990, lot 269 (Lire 262.500.000)
Milan, private collection -
Lot 83 Pier Francesco Piola (Genova 1565 - 1600)
La Madonna allatta il Bambino alla presenza di San Giuseppe, Santa Elisabetta e San Giovannino
Olio su tela, cm 122x99
Siglato "P. F. P." e datato "1589" o "1599"
In cornice (difetti e restauri)
Bibliografia
A. Orlando, La "dolce maniera" del cambiasesco Pier Francesco Piola, in "Paragone", n.639, maggio 2003, p. 34, fig. 24
D. Sanguineti, Domenico Piola e i pittori della sua "casa", edizioni dei Soncino, Soncino 2004, vol.1, pp 19,34 fig.2
Per il presente lotto in data odierna, alle ore 13.20, è pervenuta comunicazione da parte della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA, BELLE ARTI E PAESAGGIO di MILANO - dell'avvio del procedimento di dichiarazione di interesse artistico e storico particolarmente importante
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Madonna and Child, in the presence of St. Joseph, St. Elizabeth and St. John
Oil on canvas, 122x99 cm.
Signed "P. F. P." and dated "1589" or "1599"
Framed (defects and restorations)
Literature
A. Orlando, La "dolce maniera" del cambiasesco Pier Francesco Piola, in "Paragone", n.639, maggio 2003, p. 34, fig. 24
D. Sanguineti, Domenico Piola e i pittori della sua "casa", edizioni dei Soncino, Soncino 2004, vol.1, pp 19,34 fig.2
The SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO (Italian National Heritage) sent us a notice on 12 April at 13.20 p.m. stating the start of the procedure of declaration of particularly important artistic and historical interest.
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Lot 84 Commode con fronte e fianchi mossi a due cassetti piccoli e due grandi in radica di noce e noce. Fasce e grembiale intagliati a volute, gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 137x92x70) (difetti)
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18th-century Venetian weneered commode (cm 137x92x70) (defects) -
Lot 85 Maestro lombardo-ligure del secolo XV
La predica
Olio su tavola, cm 50x35
In cornice (difetti)
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Lombard-Ligurian master, 15th century
The Preaching
Oil on panel, 50x35 cm.
Framed (defects) -
Lot 86 Coppia di console a mezzaluna con piani in marmo e specchiera in legno intagliato, laccato e dorato, decorato a volute fogliate, gambe rastremate. Napoli, secolo XVIII (console: cm 85x103x52; specchiere: cm 105x175) (difetti e restauri)
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Pair of 18th-century Neapolitan consoles with marble tops and carved, lacquered and gilded wooden mirror (console: cm 85x103x52; mirrors: cm 105x175) (defects and restorations) -
Lot 87 Michel de Bouillon (attivo tra il 1638 e il 1674),
Composizione di frutta su tavola ricoperta da drappo rosso, basamento con conchiglie; in primo piano limoni e arancia
Olio su tela, cm 113,5x215
(difetti e restauri)
Provenienza
Sotheby's Monaco 18/06/1992 (segnalata in catalogo come firmata e datata 1651)
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Michel de Bouillion (active between 1638 and 1674)
Still life
Oil on canvas, 113.5x215 cm.
(defects and restorations)
Provenance
Sotheby's Monaco 18/06/1992 (segnalata in catalogo come firmata e datata 1651) -
Lot 88 Specchiera in legno intagliato e dorato a volute, foglie e fiori. Cimasa traforata sormontata da vaso fiorito. Lombardo-Veneto, secolo XVIII (cm 200x140) (difetti allo specchio e restauri)
Lo specchio presenta una caduta dello strato di mercurio più estesa rispetto a come illustrato in catalogo
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18th-century Lombard-Venetian carved giltwood mirror (cm 200x140) (defects and restorations)
The mirror presents a loss to the mercury layer more extended compared to the catalog’s photo
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Lot 89 Paolo Gerolamo Piola (Genova 1666 - 1724)
Gesù in casa di Marta e Maria
Olio su tela, cm 77,5x61
L'opera costituisce il bozzetto per l'affresco nella chiesa di Santa Marta (per l'affresco si veda: La Pittura in Liguria. Il secondo Seicento, Sagep, Genova 1990, p. 373)
Bibliografia
Alessandra Toncini Cabella, Paolo Gerolamo Piola e la sua grande Casa genovese, Genova, Sagep, 2002, fig. 145, pag. 102
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Christ in the house of Martha and Mary
Oil on canvas, 77.5x61 cm.
Literature
Alessandra Toncini Cabella, Paolo Gerolamo Piola e la sua grande Casa genovese, Genova, Sagep, 2002, fig. 145, pag. 102 -
Lot 90 Giuseppe Nuvolone (San Gimignano 1619 - Milano 1703)
Santa Cecilia con angeli musicanti
Olio su tela, cm 194x259,5
(difetti e restauri)
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St. Cecilia with angels
Oil on canvas, 194x259.5 cm.
(defects and restorations) -
Lot 91 Specchiera in legno intagliato e dorato decorato con cornice interna a boccioli e fregi a volute e fiori, sormontata da cimasa a foglie accartocciate. Secolo XVIII (cm 205x160) (difetti e restauri)
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18th-century carved and gilded wooden mirror (cm 205x160) (defects and restorations) -
Lot 92 Mario Buccellati
Coppia di tavolini in argento con piani circolari lastronati in malachite. Basi a colonne tortili terminanti con piedi sagomati e decorati da cabochon in malachite. Titolo 800 (h. cm 75) (g lordi 13000 ca.)
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Pair of small silver tables with malachite veneered tops. Twisted column bases ending with shaped feet decorated with malachite cabochons. Title 800 (h. cm 75) (g gross 13000 ca.) -
Lot 93 Gian Cristoforo Storer (Costanza 1620-1671)
Il ratto d'Europa
Olio su lavagna, cm 45x54,5
In cornice dipinta a finto marmo con fregi intagliati e dorati a motivi floreali (difetti)
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Gian Cristoforo Storer (Costanza 1620-1671)
The abduction of Europa
Oil on slate, 45x54.5 cm.
In frame painted in imitation marble with friezes carved and gilded floral motifs (defects) -
Lot 94 Scrivania da centro lastronata in radica di noce e radica d'ulivo, filettata in legno chiaro. Piano di forma mossa. Tre cassetti nella fascia sotto tre tiretti estraibili. Due ante rivelano due cassetti. Gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 113x73x64) (restauri)
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18th-century Venetian veneered and inlaid center desk (cm 113x73x64) (restorations) -
Lot 95 Giuseppe Recco (Napoli 1634 - Napoli 1695)
Composizione con pesci e seppia su un paesaggio di roccia all'aperto
Olio su tela, cm 71x96
In cornice
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Still life with fish and cuttlefish
Oil on canvas, 71x96 cm.
Framed -
Lot 96 Vincent Malò (Cambrai, 1602/1606 c. 0 - Roma 1649)
Presepe
Olio su tela, cm 134x139
Siglato in basso al centro "VM"
Timbri al verso
In cornice intagliata e dorata (difetti)
Provenienza
Collezione Elisa Patri Pagano
Bibliografia
Anna Orlando, scheda in E. Gavazza e G. Rotondi Terminiello, Genova nell'età barocca, catalogo della mostra [Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Galleria di Palazzo Reale, dal 2 maggio al 26 luglio 1992], Nuova Alfa Editoriale, 1992, n. 123, pp. 224-225;
A. Orlando, Trenta dipinti a Genova tra il XVI e il XVIII secolo, catalogo della mostra, Galleria Rubinacci, Genova, 1987, n. 14.
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The Nativity
Oil on canvas, 134x139 cm.
Signed at bottom center "VM" Stamps on verso
In carved and gilded frame (defects)
Provenance
Collezione Elisa Patri Pagano
Literature
Anna Orlando, scheda in E. Gavazza e G. Rotondi Terminiello, Genova nell'età barocca, catalogo della mostra [Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Galleria di Palazzo Reale, dal 2 maggio al 26 luglio 1992], Nuova Alfa Editoriale, 1992, n. 123, pp. 224-225;
A. Orlando, Trenta dipinti a Genova tra il XVI e il XVIII secolo, catalogo della mostra, Galleria Rubinacci, Genova, 1987, n. 14.