ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE

ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE

Tuesday 8 March 2022 hours 10:30 (UTC +01:00)
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  •  Arte Sud-Est Asiatico - Figura di Phra Phrom in bronzo dorato
Thailandia, Rattanakosin (1782-1932) XVIII secolo.
    Lot 149

    Arte Sud-Est Asiatico Figura di Phra Phrom in bronzo dorato
    Thailandia, Rattanakosin (1782-1932) XVIII secolo. . Cm 29,00 x 47,00. Imponente fusione in bronzo laccata e dorata raffigurante la divinità di origini induiste Brahma, assisa su largo piedistallo quadrangolare in postura regale, secondo la particolare iconografia che mostra la divinità sontuosamente abbigliata con otto braccia e quattro teste. Le otto braccia simboleggiano la onnipotenza della divinità, mentre le quattro facce alludono ai quattro libri sapienziali dei veda. Il culto di Brahma, originariamente hinduista, si interseca in tutto l'oriente con il buddismo che indica questa figura come un Dharmapala, ovvero un protettore celeste della dottrina. Venerato in thailandia col nome di Than Thao Mahaprom o Phra Phrom, si diffuse localmente a seguito della penetrazione dei monaci indiani avvenuta in epoca Khmer (c. VIII secolo).

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande Paang Sai Yat Buddha  
Myanmar, Konbaung (1752-1885).
    Lot 150

    Arte Sud-Est Asiatico Grande Paang Sai Yat Buddha
    Myanmar, Konbaung (1752-1885). . Cm 92,00 x 30,00. Grande scultura in alabastro parzialmente dorato raffigurante il Buddha reclinato, in atteggiamento sereno e meditativo, il braccio destro che sorregge la testa e quello sinistro mollemente adagiato sul fianco. Quello del cosiddetto “Buddha disteso” é uno dei temi centrali della ricca iconografia legata alle vicende terrene del principe Gautama, che ne illustra il momento antecedente alla morte terrena ed al passaggio nel Paranirvana. La vicenda, come tradizionalmente narrata, ha fornito spunto per generazioni di artisti che nel corso dei secoli hanno fornito una straordinaria varietà di modelli compositivi spesso, come in quelli del Gahandara del II/III secolo, caratterizzati da una forte drammaticità. Il modello sviluppatosi nel Sud Est asiatico sul volgere del XVII secolo al contrario tende a sottolineare la natura rassicurante e benevola dell'esperienza mistica, unica in grado di dare un senso alla vicenda terrena sublimandola nella sua dimensione spirituale ed eterna. Il modello compositivo di questo pezzo fa riferimento alle grandi sculture templari, talvolta dei veri e propri “colossi”, realizzate in Myanmar ed in Tailandia tra la fine del settecento e gli inizi dell'ottocento.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Intaglio in legno a forma di dragoneCambogia, periodo Khmer (IX -XV secolo), XIV secolo .
    Lot 153

    Arte Sud-Est Asiatico Intaglio in legno a forma di dragone

    Cambogia, periodo Khmer (IX -XV secolo), XIV secolo . . Cm 29,00 x 107,00. Sinuoso intaglio in legno raffigurante un dragone modellato a S con terminale di coda fiammeggiante che bilancia la cresta nell'emisfero speculare.

    Antichi intagli in legno sono rari in tutte le culture e a tutte le latitudini proprio per la deperibilità del materiale. In particolare, la cultura Khmer utilizzava: mattoni, laterizi, legno e arenaria che prendevano dalle montagne domestiche come le Phnom Kulen.

    Il dragone è un animale mitologico che riveste grande importanza in Oriente ed ha un carattere simbolico ambivalente in quanto può sia distruggere sia proteggere, motivo per il quale una sua raffigurazione viene spesso posizionata all'entrata di edifici e complessi templari. Il drago è inoltre simbolo dell'acqua, che esso accoglie quando viene piazzato sui tetti come elemento decorativo o come grondaia.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Testa di Buddha
Tailandia, periodo Sukhothai, secolo XV.
    Lot 154

    Arte Sud-Est Asiatico Testa di Buddha
    Tailandia, periodo Sukhothai, secolo XV. . Cm 23,50. Fusione in bronzo a patina scura, facente parte di una grande scultura devozionale. L'espressione serena e meditativa, abbinata ai tratti morbidi e levigati del volto, colloca stilisticamente quest'opera all'interno della splendida statuaria tailandese di epoca Sukhothai, contraddistinta dal tratto elegante e fluido delle linee.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande figura di Buddha in legno laccato
Birmania, XVIII secolo .
    Lot 155

    Arte Sud-Est Asiatico Grande figura di Buddha in legno laccato
    Birmania, XVIII secolo . . Cm 33,00 x 74,00. Scultura in legno laccato e dorato raffigurante Buddha Shakyamuni seduto in padmasana su un'alta base a doppio livello. La sua mano destra tocca la Terra a testimonianza della sua illuminazione, mentre la sinistra è adagiata sulle ginocchia.
    L'alto piedistallo con doppio fiore di loto intagliato è una reminiscenza del periodo Ava (1364 to 1555), mentre la veste monacale con elaborati disegni è caratteristica del periodo a cui è ascritto questo manufatto e successivi, con gradi di elaborazione maggiori.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande figura di Buddha in alabastro dipinto
Birmania, inizio XIX secolo .
    Lot 156

    Arte Sud-Est Asiatico Grande figura di Buddha in alabastro dipinto
    Birmania, inizio XIX secolo . . Cm 34,00 x 59,00. Scultura in marmo bianco raffigurante Buddha Shakyamuni seduto in padmasana sopra una base a fiore di loto singolo. La sua mano destra è in bhumisparsamudra, il gesto con cui chiama la Terra a testimone della sua illuminazione, mentre la sinistra è adagiata in grembo. La figura è abbigliata con una sobria veste monacale dipinta di marrone, mentre la capigliatura nero corvino contrasta con i tratti del viso sereni e resi floridi dall'aggiunta della policromia.
    Figure del Budda in marmo policromo sono diffuse in Birmania dal periodo Ava a cui questa scultura si richiama, ma sfoderando forme più snelle e sobrie.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande fregio in legno 
Cambogia, Khmer, XIV secolo.
    Lot 157

    Arte Sud-Est Asiatico Grande fregio in legno
    Cambogia, Khmer, XIV secolo. . Cm 162,50 x 45,00. Paliotto in legno intagliato ad altorilievo con al centro figure di divinità e ricco decoro a festoni.
    La rigorosa disposizione dei volumi ed il perfetto bilanciamento delle forme, riflette il gusto, sovraccarico e barocco, ma tecnicamente ineccepibile delle grandi decorazioni ad intaglio realizzate in pietra o stucco per i rivestimenti dei grandiosi templi di Ankor del IX secolo che gettarono le basi per un nuovo canone estetico che si protrasse senza subire vistose variazioni, per i secoli successivi.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande scultura in pietra raffigurante Ganesha
Cambogia, Khmer, stile Bayon, XII- XIII secolo .
    Lot 158

    Arte Sud-Est Asiatico Grande scultura in pietra raffigurante Ganesha
    Cambogia, Khmer, stile Bayon, XII- XIII secolo . . Cm 50,00 x 75,00 x 37,00. Grande scultura in arenaria grigia raffigurante la divinità elefentina Ganesh, figlio di Shiva, meglio conosciuto nei territori Khmer come Ganapati, ovvero "Signore dei Ganas", piccoli aiutanti di Shiva. Il ventre prorompete tradisce la sua origine indiana associata a fertilità, benessere e ricchezza, da cui anche l'associazione con Kubera.
    In questa raffigurazione Ganesh è compostamente seduto in virasana su una base rettangolare, la sua mano destra regge la zanna che perse nella notte dei tempi. Nella mitologia hindu ci sono diversi miti che spiegano come Ganesh persa una delle sue zanne e i devoti credono che quella rimasta sia il simbolo del superamento della dualità, uno dei concetti chiave dei Veda. La sua mano sinistra regge il modaka, uno dei suoi dolci preferiti. La sua testa supporta una corona a più livelli in stile Bayon e la sua vita è cinta dalla veste sampot.
    Per un esemplare comparativo si veda Christie's, Asian ceramics and works of art, 8 maggio 2001, lotto 585.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Frammento in pietra raffigurante Durga Mahisasura Mardini
Cambogia, Khmer, pre-Angkor, VII-VIII secolo.
    Lot 159

    Arte Sud-Est Asiatico Frammento in pietra raffigurante Durga Mahisasura Mardini
    Cambogia, Khmer, pre-Angkor, VII-VIII secolo. . Cm 38,00 x 86,00. Grande frammento in pietra arenaria appartenente ad una statua intesa a raffigurare la divinità induista Durga nell'atto di sopraffare con la lancia il demone- bufalo Mahisasura. Manufatto di eccezionale impatto scenico, dominato dalla minacciosa testa del bufalo su cui poggiano i piedi della giovane dea. Il frammento faceva senz'altro parte di una grande scultura templare destinata al culto di Durga, una delle maggiori divinità del pantheon induista ed è verosimile che fosse qui presentata secondo lo schema ricorrente che vede la dea in piedi, con i piedi uniti in samapada, con quattro braccia, due mani vicino ai fianchi e due rivolte verso l'alto, una con un fiore di loto e l'altra con la conchiglia Shankha. Investita di importanti implicazioni religiose, la figura di Durga fa la sua comparsa in tempi remoti. Le prime raffigurazioni collegate a questa divinità sembrano collegabili ad alcuni sigilli della valle dell'Indo risalenti al IV millennio aC. Il suo culto, legato alla Shakti, cioè all'eterno femminino della realtà supernaturale, si incardina sul tema della battaglia spirituale contro il malvagio demone Mahisasura. Questo episodio, replicato secondo vari modelli iconografici, tende comunque sempre a replicare il momento più drammatico e finale dello scontro, quando cioè il malvagio demone, mutate le sue forme in quelle di un possente toro e sferrato il suo attacco finale, viene sopraffatto ed ucciso dalla dea.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Fregio in stucco o arenaria  
Cambogia, Khmer (IX -XV secolo), XII secolo .
    Lot 160

    Arte Sud-Est Asiatico Fregio in stucco o arenaria
    Cambogia, Khmer (IX -XV secolo), XII secolo . . Cm 70,00 x 39,00. Eccezionale frammento in arenaria naturale o stucco appartenente alla decorazione architettonica di un edificio sacro. La morbida linea ondulata della parte superiore e l'alta qualità della complessa decorazione a rosette, suggeriscono che possa trattarsi di un acroterio posizionato in corrispondenza di una nicchia sulle pareti laterali di un edificio appartenente ad un importante complesso templare. Frammenti stilisticamente assimilabili a questo sono tutt'ora visibili presso i resti del Preah Ko, il tempio del “Sacro toro”, nella citta scomparsa di Hariharalaya, presso Angkor in Cambogia. Il tempio, edificato intorno all' 879, costituisce uno dei più suggestivi siti archeologici dell'Asia ed è famoso per le sue eccezionali decorazioni a rilievo popolate di fantasiose creature mitologiche nascoste tra barocchi intrecci fioriti.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Torso di Vishnu in pietra
Cambogia, periodo Kmher, XII secolo.
    Lot 161

    Arte Sud-Est Asiatico Torso di Vishnu in pietra
    Cambogia, periodo Kmher, XII secolo. . Cm 34,00 x 54,00. Frammento in pietra scura probabilmente raffigurante la divinità hinduista Vishnu stante, identificabile per la presenza delle quattro braccia che in origine sorreggevano quattro oggetti legati al culto della potente divinità.
    Solitamente questi quattro attributi, da leggersi come armi spirituali per la battaglia metafisica per il domino universale, si possono identificare nella conchiglia Panchajayna usata come tromba da guerra, nel disco Sudarshana, arma da lancio, nella mazza Kaumodaki e nel tralcio fiorito di loto, Padma, simbolo di trascendenza.
    Per un esemplare comparativo si veda Sherman Lee, Ancient Cambodia Sculpture, 1969, fig. n. 4, p. 40.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Testa di Buddha in arenaria  
Tailandia, Ayutthaya (1351-1767), XV secolo.
    Lot 162

    Arte Sud-Est Asiatico Testa di Buddha in arenaria
    Tailandia, Ayutthaya (1351-1767), XV secolo. . Cm 14,50 x 26,00. Frammento di grande scultura in arenaria rossa raffigurante il Buddha. La testa, realizzata secondo i canoni stitilistici della statuaria buddista tailandese del XV secolo, si presenta in buono stato di conservazione, mantenendo ancora tracce del pigmento blu impiegato per la colorazione dei corti riccioli della capigliatura. Il perfetto bilanciamento dei volumi delle varie componenti anatomiche e l' impeccabile resa artistica dell'intreccio delle linee affilate del volto unite ad un raffinato e sensibilissimo scavo psicologico volto sottolineano il misterioso legame che lega la natura divina del Buddha all'umanità, ponendo di diritto questo pezzo tra i migliori esempi della grande statuaria templare tailandese del periodo Ayutthaya.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande Pang proht sat Buddha  
Tailandia, Ayutthaya (1351-1767), XVII secolo
.
    Lot 163

    Arte Sud-Est Asiatico Grande Pang proht sat Buddha
    Tailandia, Ayutthaya (1351-1767), XVII secolo
    . . Cm 25,00 x 64,50. Fusione in bronzo di grandi dimensioni a patina bruna raffigurante il Buddha in piedi, con la mano destra alzata in gesto di pacificazione ed il braccio sinistro disteso lungo il fianco. Questa particolare postura della mano, conosciuta dai fedeli come abhaya mudra, o gesto dell' “allontanamento della paura”, fa parte della iconografia classica della statuaria buddhista e costituisce una versione popolare in Tailandia. Qui le immagini del Buddha stante, con una mano in abhaya mudra, formano il gruppo dei cosiddetti Pang Proht sat Buddha, espressione che indica il gesto di colui che “respinge l'animale inferocito”. In effetti, le cronache buddiste narrano dell'episodio in cui il principe Gautama calma e sottomette l' elefante che lo aveva attaccato.
    Questa scultura, di generose dimensioni, presenta la classica scansione dei volumi tipica della produzione tailandese del periodo Ayutthaya, impostata sulle linee flessuose e levigate dei corpi unite ai tratti marcati ed affilati dei volti.

  •  Arte Sud-Est Asiatico - Grande Buddha Rattanakosin 
Thailandia, Bangkok, periodo Rattanakosin,  tardo XVIII- inizio XIX secolo  .
    Lot 164

    Arte Sud-Est Asiatico Grande Buddha Rattanakosin
    Thailandia, Bangkok, periodo Rattanakosin, tardo XVIII- inizio XIX secolo . . Cm 86,00 x 112,00 x 40,00. Scultura in bronzo laccato e dorato raffigurante il Buddha storico seduto in padmasana su una base rettangolare a più livelli. Le sue mani sono adagiate sulle ginocchia nel gesto della meditazione dhyanamudra. Lo stile Rattanakosin ingentilisce ed arricchisce la tradizionale iconografia buddista trasformando la veste monacale che lascia scoperta una spalla in un ricco mantello, impreziosendo inoltre la base e la capigliatura. La doratura, sopra lacca rossa e nera, conferisce un ulteriore elemento regale a tutta la composizione.
    La presenza dell'ushnisha retrodata questo esemplare all'inizio della sua manifattura poichè la pratica di eliminare la protuberanza cranica nacque durante il regno di Rama IV (1851-1868) come tentativo di umanizzare il Buddha storico in seguito ad ingerenze stilistiche europee. Gli esemplari più tardi infatti, la sostituiscono spesso una corona con guglia apicale.

  •  Arte Cinese - Piccolo tavolo in legno duro
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XVII secolo .
    Lot 165

    Arte Cinese Piccolo tavolo in legno duro
    Cina, dinastia Qing (1644-1912), XVII secolo . . Cm 57,50 x 25,50 x 45,00. Piccolo piano di appoggio di forma quadrangolare poggiante su base quadrata, realizzato in pregiato legno duro a patina scura. Costruito secondo il rigido disciplinare del mobile classico cinese, questo piccolo piano di appoggio è stato concepito come elegante elemento di arredo probabilmente destinato allo studio di un calligrafo.

  •  Arte Cinese - Due piccoli tavoli bassi “a nido”
Cina, dinastia Qing, XIX secolo.
    Lot 166

    Arte Cinese Due piccoli tavoli bassi “a nido”
    Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 59,00 x 10,00 x 33,00. Due piani di appoggio di forma quadrangolare in legno duro, forse Huali a patina scura. La particolare forma “a cartiglio” del piano e le diverse misure, consentono ai due piccoli mobili di rientrare uno dentro l'altro. Questo tipo di mobilio, inteso come parte dell'arredo di uno studiolo da calligrafo, si caratterizza per l'estremo virtuosismo tecnico con cui è realizzato e per l'eleganza del disegno, che in questo caso suggerisce quella di due fogli di carta arrotolati su se stessi.

  •  Arte Cinese - Coppia di scatole in huanghuali 
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XVIII secolo.
    Lot 167

    Arte Cinese Coppia di scatole in huanghuali
    Cina, dinastia Qing (1644-1912), XVIII secolo. . Cm 37,50 x 19,00 x 19,00. Importante coppia di scatole rettangolari realizzate in prezioso legno di dalbergia odorifera conosciuto in Cina come huali o huanghuali quando con gli anni il colore del legno schiarisce per la lunga esposizione alla luce e vira verso una calda tonalità di giallo. Questo legno, importato principalmente dall'Heinan, fa parte del ristretto numero di legni pregiati impiegati per la realizzazione del cosidetto mobile “classico” cinese, ed è da sempre impiegato dalle classi più abbienti per la realizzazione di pregiati manufatti destinati agli arredi delle abitazioni o, come in questo caso, ai raffinati accessori per gli studioli dei Letterati.

  •  Arte Cinese - Vasca per pesci famiglia rosa
Cina o Francia, inizio XIX secolo.
    Lot 168

    Arte Cinese Vasca per pesci famiglia rosa
    Cina o Francia, inizio XIX secolo. . Cm 64,50 x 46,00. Grande e raffinata vasca per pesci in ceramica smaltata nei colori della famiglia rosa con fiori sull'esterno e pesci rossi tra piante lacustri nell'interno. Coppia di manici sagomati a testa di cane di pho aggettante.
    La tipologia dell'oggetto, i colori e i soggetti della decorazione sono tipici cinesi; mentre la forma, i manici somiglianti alle protomi zoomorfe bronzee e la resa della decorazione sono in linea con la produzione "orientalista" tipica di manifatture europee ottocentesche, tra le più famose la ditta parigina Samson.
    Per un esemplare comparativo marcato Samson si veda quello venduto da Christies, 5 Ottobre 2011, The Decorative Arts sale, lotto 514.

  •  Arte Cinese - Portapennelli bitong in zitan
Cina, dinastia Qing, XIX secolo.
    Lot 169

    Arte Cinese Portapennelli bitong in zitan
    Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 17,00 x 14,50. Contenitore per pennelli in pregiato legno Zitan, intagliato in modo naturalistico con gruppo di funghi lingzhi su vecchio tronco scavato dal tempo. Il materiale impiegato per questo oggetto è il più pregiato tra i legni duri consentiti dal rigido disciplinare che regola la costruzione del cosiddetto “mobile classico cinese”. Durissimo, compatto e molto pesante, il legno di zitan per il suo colore nero con riflessi violetti, ha da sempre colpito la fantasia dei nobili e degli eruditi. Lo sviluppo della pianta, lento e laborioso, non consente uno sfruttamento intensivo e ciò ha sicuramente contribuito a rafforzare il mito legato a questa preziosa essenza, protetta nei remoti boschi dell'Hainan da sempre riserva esclusiva dell'imperatore. Il soggetto del lingzhi, è forse uno dei più cari alla tradizione cinese che ha sempre attribuito a questo strano fungo legnoso portentose qualita salutistiche e certezza di felicità e successo.

  •  Arte Cinese - Guanyn in porcellana Dehua
Cina, XIX secolo.
    Lot 170

    Arte Cinese Guanyn in porcellana Dehua
    Cina, XIX secolo. . Cm 9,00 x 22,00. Scultura in porcellana Bianco di Cina raffigurante il Bodhisattva della compassione seduto su una base a fiore di loto emergente da uno stagno e con un bambino in grembo.

  •  Arte Cinese - Figura di Li Tieguai in porcellana Dehua 
Cina, dinastia Qing, XIX secolo .
    Lot 171

    Arte Cinese Figura di Li Tieguai in porcellana Dehua
    Cina, dinastia Qing, XIX secolo . . Cm 27,50. Scultura in porcellana bianco di Cina raffigurante uno degli otto Immortali, Li Tieguai, in piedi su una nuvola. Marchio impresso sul retro.
    Porcellane bianche di questa natura, meglio conosciute in Occidente con il nome francese Blanc de Chine, venivano prodotte nei fornaci di Dehua, nella provincia di Fujian.

  •  Arte Cinese - Raro piatto in porcellana bianco e blu con stemma Ginori
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi, fine XVII secolo   .
    Lot 172

    Arte Cinese Raro piatto in porcellana bianco e blu con stemma Ginori
    Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi, fine XVII secolo . . Cm 32,60 x 7,00. Poggiante su disco, l'interno delicatamente dipinto in blu sottocoperta con doppia banda contenente motivi floreali e vegetali che preludono al tondo centrale con il blasone della famiglia Ginori: uno scudo con tre stelle sormontato da un elmo senza corona. Marchio Kangxi con la foglia entro doppio cerchio sulla base.
    Il piatto fa parte di un servito commissionato dalla nobile famiglia fiorentina e riportato nelle fonti documentarie come "servito Nagasaki", appellativo che probabilmente gli venne associato ricostruendo il percorso che la porcellana commissionata alle fabbriche di Jingdezhen fece per arrivare in Europa tramite i traffici commerciali portoghesi che facevano rifornimento a Nagasaki e Imari per poi partire alla volta di Goa e quindi poi dell'Europa.
    Da documentazione Ginori apprendiamo infatti che:
    ...un numero imprecisato di casse (forse 6) e il pagamento per le spese sostenute dagli "amici di Goa" verrà effettuato il 16 maggio 1701" (Lucini-Perotto in, Il servito Ginori, uno studio ed un'esposizione, Perotto, Milano, 1988, p.24).
    Corbellier (China trade porcelain, patterns of exchange. New York, 1974) riporta la storia delle porcellane "armorial", ovvero prodotte in Cina su commissione di famiglie blasonate europee, nel periodo compreso tra il 1690 e il 1710. Tra queste spicca un servito con decorazione molto simile a quella di Ginori, ma con lo stemma della famiglia Coelho. E' quindi lecito presumere che la commissione di piatti armorial fosse ricorrente tra le famiglie nobiliari dell'epoca e che ci fosse un repertorio figurativo in qualche misura condiviso.
    Un piatto dello stesso servito, con variante decorativa, ma sempre corredato di stemma Ginori è conservato al MET di New York Acc. n.62.188 e pubblicato in CORBEILLER, FRELINGHUYSEN, Chinese Export Porcelain, The Metropolitan Museum of Art Bullettin, 2003, Volume LX, Number3, cat. 16, p. 19;
    Un altro è stato venduto da Christie's, lotto 219 in 2003
    Un terzo è stato venduto da Bonhams, lotto 21 in 2004
    Infine, recentemente, un esemplare è passato da Wannenes, lotto 21, Asian Art auction, 2 dicembre 2021.

  •  Arte Cinese - Incensiere tripode in porcellana Ge 
Cina, XX secolo .
    Lot 173

    Arte Cinese Incensiere tripode in porcellana Ge
    Cina, XX secolo . . Cm 13,00 x 9,00. Tripode di gusto arcaistico realizzato in porcellana a corpo pesante con smalto a doppia craquelure del tipo cosiddetto "iron wire and gold thread".

  •  Arte Cinese - Pappagallo in ceramica 
Cina, XIX secolo .
    Lot 174

    Arte Cinese Pappagallo in ceramica
    Cina, XIX secolo . . Cm 16,00 x 39,00. Figura di pappagallo su trespolo in ceramica interamente ricoperta di invetriatura turchese.

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ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE

1) MARTEDÌ 8 MARZO 2022 dal lotto 1 a 115 (incluso). Dalle ore 10:30

2) MARTEDÌ 8 MARZO 2022 dal lotto 116 a 230 (incluso). Dalle ore 15:00


ESPOSIZIONE:

DA VENERDÌ 4 MARZO 2022 A LUNEDÌ 7 MARZO 2022

10-13; 15.30-18.30 (SABATO E DOMENICA INCLUSI).

Sessions

  • 8 March 2022 hours 10:30 Prima tornata lotti 1-115 (1 - 115)
  • 8 March 2022 hours 15:00 Seconda tornata lotti 116-230 (116 - 230)

Exhibition

DA VENERDÌ 4 MARZO 2022 A LUNEDÌ 7 MARZO 2022

10-13; 15.30-18.30 (SABATO E DOMENICA INCLUSI).

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