ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE
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Lot 49 Arte Cinese Vaso Hulu a zucca
Cina, XX secolo. . Cm 9,50 x 21,00. Vaso hulu a forma di zucca in porcellana policroma con stravagante decoro che imita una magua, la giacca tradizionale cinese, in tessuto giallo ricamato con pianticelle di zucca e farfalle. Sul fondo è presente marchio apocrifo di Qianlong a quattro caratteri. Questo manufatto, prende ispirazione dalle eleganti porcellane settecentesche, realizzata principalmente sotto il regno di Qianlong (1735-1796) e caratterizzate da forme bizzarre unite a fantasiose coperte smaltate dai colori squillanti. La forma”a doppia zucca”, elemento decorativo caro alla tradizione cinese e replicato su un'infinita varietà di oggetti, deve tanto apprezzamento alla omofonia del suo nome (hulu) con quello della parola fortuna (fu). -
Lot 50 Arte Cinese Kendi monocromo
Cina, probabilmente Song (960-1279), secolo XIII. . Cm 18,00 x 21,00. Versatoio in forma di zucca caratterizzato dall'alto collo strombato e dal corpo tondeggiante rivestito di una piacevole invetriatura monocroma color bianco avorio picchiettato di scuro. Questa tipologia di vaso, introdotta in Cina in epoca Song ebbe vasta diffusione e fu largamente esportato in Medio Oriente dove veniva impiegato per la realizzazione di eleganti pipe ad acqua. -
Lot 53 Arte Cinese Tripode ding celadon
Cina, dinastia Yuan/ Ming. . Cm 18,00 x 34,00. Dalla caratteristica forma arcaica (ding) riservata ai contenitori per cibo, in spessa ceramica incisa con reticolo romboidale e rivestita di spessa invetriatura color celadon.
La famiglia dei Celadon, catalogata anche col termine anglosassone di green-ware è molto vasta e comprende manufatti diversi realizzati nelle località più disparate dell'Asia centrale (Cina, Giappone e Corea) e del Sud Est Asiatico (Tailandia e Vietnam). Sotto i Song, intorno al XII secolo in Cina furono inaugurati i grandiosi forni di Longquan che diedero inizio ad una produzione su larga scala destinata alle vie commerciali di tutto l'Oriente. Per la loro straordinaria solidità, piacevolezza al tatto e bellezza, i Celadon di Longquan furono apprezzatissimi sia in Cina, sia in Medio Oriente dove venivano esportati con successo. -
Lot 54 Arte Cinese Piccola Jardiniere wucai
Cina, dinastia Qing (1644-1912), sec.XIX (?) . . Cm 27,00 x 15,50. Contenitore di forma troncoconica in porcellana con decoro policromo “fishpond” realizzato nella paletta wucai a cinque colori. La forma ed il decoro di questo vaso imita le gloriose porcellane di epoca tardo Ming con decoro policromo a cinque colori, ispirate al mondo palustre, che a loro volta riprendevano gli antichi modelli bianco-blu di epoca Yuan. Sul bordo superiore è presente il marchio a sei caratteri in linea di Jiajing (1522-1566). -
Lot 55 Arte Cinese Teiera Yixing marmorizza
Cina, XX secolo. . Cm 15,00 x 10,00. Teiera a sezione esagonale in terracotta Yixing marmorizzata. Modello ceramico inconsueto per la presenza delle pareti realizzate con argille di diverso colore che creano un piacevole effetto marmorizzato. Marchio sul fondo.
Le teiere Yixing, vengono modellate in una infinita varietà di modelli, utilizzando una particolare argilla finissima che si estrae presso l'omonima città, lungo le sponde del lago Tai. Le naturali gradazioni di colore dell'argilla consentono di creare una serie quasi infinita di fantasiosi modelli di teiere contraddistinti spesso da forme bizzarre e complesse, talvolta vere e proprie sculture, realizzate con abile opera di steccatura, come la tradizione comanda. -
Lot 56 Arte Cinese Teiera Yixing decorata con pesce
Cina, XX secolo. . Cm 17,50 x 10,50 x 6,20. Teiera in terracotta scura a forma di ventaglio, con le pareti laterali decorate a smalto con l'immagine di un pesce tra piante acquatiche. Marchio sul fondo.
Questa elaborata teiera differisce dai modelli classici della produzione Yixing che tendono a rifuggire il decoro a smalto applicato al corpo ceramico. Realizzate utilizzando la prestigiosa argilla estratta presso il lago Tai, rinomata sin dall'antichità per la sua finezza e varietà di colore, le teiere Yixing sono le preferite dai cultori cinesi del tè che ne prescrivono l'uso soprattutto per gli infusi di puer, il te fermentato dello Yunnan. -
Lot 57 Arte Cinese Teiera Yixing
Cina, XX secolo. . Cm 16,00 x 10,50 x 8,50. Teiera in terracotta beige (duan ni) , a corpo quadrangolare stondato. Sulle pareti è presente iscrizione con caratteri calligrafici. Le famose teiere Yixing, vengono modellate in una infinita e caleidoscopica varietà di modelli, utilizzando la prestigiosa argilla estratta presso l'omonima città, lungo le sponde del lago Tai. L'argilla Yixing, rinomata sin dall'antichità, per la sua finezza e varietà di colore, si presta ad essere lasciata priva di invetriatura, in modo da fare risaltare l'intinseca bellezza del materiale impiegato. -
Lot 58 Arte Cinese Ciotola con decoro floreale
Cina, dinastia Qing, XVII secolo. . Cm 7,50 x 19,00. Tazza a tesa breve con bordo dorato, realizzata in porcellana bianca con decoro blu sottocoperta a motivi floreali. Questa forma, tipicamente cinese, caratterizzata dal cavetto profondo e stondato, è all'origine di una vasta produzione in gran parte destinata all'esportazione. Il tipo di decoro, rarefatto ed elegante risente dell'influenza dei canoni estetici in voga in Giappone in quegli anni ed è possibile che questo oggetto fosse destinato proprio a quel mercato. -
Lot 59 Arte Cinese Coppia vasi da altare Dehua
Cina, dinastia Ming (1368-1644), XV secolo. . Cm 9,00 x 16,50. Coppia di piccoli vasi da altare in porcellana “blanc de Chine” dall'elegante forma sagomata, conosciuta in cina come “fengweizun” cioè “a coda di fenice”, arricchita da due stretti manici squadrati. Questa coppia di vasi, caratterizzati dal rigoroso bilanciamento formale, può essere ascritta alla produzione di Dehua, nel Fujian,e collocata temporalmente entro la prima metà del XV secolo. La città di Dehua, rinomata già in epoca Song come importante centro legato alla manifattura delle ceramiche, intorno alla metà del XIV secolo si specializzò nella produzione di pregiate porcellane coperte da una morbida invetriatura bianco latte. -
Lot 60 Arte Cinese Grande piatto bianco e blu
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 38,00 x 5,00. Importante vassoio da esportazione in porcellana bianco-blu decorato a riserve fiorite. Questo splendido piatto da portata riprende i modelli di vasellame prodotto in epoca tardo Ming e transizione e destinati ad essere esportati in Europa attraverso i commerci della Compagnia delle Indie Orientali. Questo particolare tipo di ceramica era conosciuto in occidente col termine di origine olandese di “kraakporselein”, derivato proprio dal nome con cui venivano indicati i “karrak” ovvero vascelli veloci impiegati dalla VoC per i commerci intercontinentali. Caratterizzate da un decoro appariscente di fitti intrecci fioriti entro riserve lobate, le porcellane kraak costituirono uno dei grandi elementi decorativi dei sontuosi arredi europei di epoca barocca. Il piatto qui presentato si impone per la ottima qualità del corpo ceramico e del prezioso decoro realizzato in una luminosa tonalità di blu, caratteristico della produzione di epoca kangxi cui questo pezzo appartiene come indicato dal marchio figurato che compare sul fondo. -
Lot 61 Arte Cinese Vassoio celadon a bordo spinato
Cina, dinastia Yuan (1279-1378). . Cm 34,00 x 7,50. Vassoio in porcellana celadon realizzato nelle fornaci di Longquan e caratterizzata da un sobrio decoro ondulato sulle pareti esterne ed interne del cavetto.
La tazza presenta una tesa breve dal bordo mosso con andamento spinato e un cavetto profondo e stondato che incornicia il piccolo fondo. La famiglia dei celadon, o green-ware secondo la dizione anglosassone oggi preferita, comprende diversi manufatti realizzati nelle località più disparate dell'Asia centrale (Cina, Giappone e Corea) e del Sud Est Asiatico (Tailandia e Vietnam). Questa produzione inizio in Cina con i Song settentrionali già intorno al 1000, ma fu solo due secoli più tardi, quando furono inaugurati i grandiosi forni di Longquan, che fu dato il via ad una produzione su larga scala destinata alle vie commerciali di tutto l'Oriente. -
Lot 62 Arte Cinese Coppia potiches
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 22,00 x 19,00. Elegante coppia di vasi ovoidali con coperchio decorati in bianco su fondo blu con piante palustri. Il motivo decorativo dello stagno con i suoi scenografici intrecci vegetali, caro alla tradizione cinese, è qui efficacemente declinato nel semplice contrasto bianco e blu della morbida coperta smaltata leggermente ondulata che riconduce alla piacevole freschezza delle acque. -
Lot 63 Arte Cinese Coppia di Jardinieres in porcellana nera
Cina, Qing, inizi XIX secolo. . Cm 18,00 x 11,50. Bella coppia di cachepots in porcellana pesante, coperta da una spessa invetriatura nera abbellita da un sobrio decoro a medaglioni bianchi a rilievo di ispirazione arcaistica. Questo tipo di produzione, destinato all'arredo funzionale di eleganti ambienti domestici, si caratterizza spesso -come in questo caso- per la presenza di motivi decorativi desunti dall'antico e collegabili al gusto sobrio ed elegante tipico della classe dominante dei cosiddetti “letterati”. I medaglioni di forma circolare che decorano le pareti esterne della coppia di jardinieres sono in questo caso ispirati a dei tipici manufatti in giada di epoca Han (206aC-220aD) decorati con motivi intrecciati di draghi e fenici. -
Lot 64 Arte Cinese Leone in porcellana
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 16,50 x 24,00. scultura in porcellana policroma raffigurante felino accucciato, forse un leone. La bella invetriatura “aubergine”, distribuita abilmente ad imitare la folta pelliccia, incornicia la testa glabra e bitorzoluta della fiera, che guarda in alto con espressione simpatica e vagamente umana. Il soggetto rappresentato, forse una rivisitazione audace del classico leone buddista Shi, fa parte di una vasta produzione di manufatti simili, realizzati in Cina sotto il regno di Kangxi (1661-1722) e spesso destinati all'esportazione in Europa. -
Lot 65 Arte Cinese Vaso in porcellana famiglia rosa
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 15,50 x 26,50. Vaso “hu” in porcellana bianca a decoro istoriato con corteo regale e paesaggio. La forma particolare di questo vaso, derivata dal modello cosidetto “fengwei zun” (lett. “a coda di fenice”), si caratterizza per le forme sinuose applicate ad una sezione squadrata. Il decoro, basato sull'elegante accostamento cromatico degli smalti “famille rose”con il sobrio decoro blu del collo, riprende i bei modelli del periodo, Yongzhen (1678-1735) e Qianlong (1735-1796). Questo vaso è un classico esempio di produzione tarda, realizzato sul volgere del XIX secolo, di ottima esecuzione, provvisto di marchio apocrifo Qianlong a sei caratteri in blu sottocoperta. -
Lot 66 Arte Cinese Piatto con fenice e crisantemi
Cina, dinastia Ming, (1368-1644), Tianqi (1621-1627). . Cm 21,00 x 6,50. Grande piatto con elegante decoro blu a motivi floreali e medaglione centrale con fenice in volo tra piante fiorite. Il fondo, caratterizzato da una doppio piede e parzialmente smaltato, presenta una banda circolare decorata a motivi fitomorfi stilizzati, che incornicia il marchio a sei caratteri di Tianqi (1621-1627), penultimo imperatore della dinastia Ming. Il caratteristico blu slavato e lo stile approssimativo del disegno, testimoniano del periodo di decadenza in cui erano precipitati i forni imperiali, ormai privi di un controllo diretto della corte sulla produzione. Gli anni tra il 1620 ed il 1683, definiti gli anni della “transizione”, costituiscono un lungo interregno caratterizzato da una produzione discontinua, a tratti rozza, ma non priva di un carattere affascinante e di una forte personalità. Sarà solo sotto Kangxi , nella seconda metà del XVII secolo che la corte, con la nomina di Zang Yingxuan a direttore delle manifatture imperiali (1682-1700), riprenderà pieno controllo sulle fornaci tornando a garantire gli assoluti standard qualitativi della antica produzione Ming. -
Lot 67 Arte Cinese Coppia di pappagalli
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722). . Cm 11,00 x 30,50. coppia di profumatoi in porcellana policroma a forma di pappagalli appollaiati su una roccia. Questo tipo di manufatto, fa spesso uso di una brillante invetriatura policroma conosciuta in occidente col termine generico di “famiglia verde”
una combinazione innovativa di colori introdotta in Cina in maniera massiccia durante il regno dell'imperatore Kangxi (1661-1722) ed indicata in Cina come Kangxi-wucai.
Il termine cinese wucai, letteralmente “cinque colori”, fu introdotto gia in epoca Ming per definire tutti quei manufatti in cui ad un disegno di base (o a parti di esso) realizzato in blu cobalto sottocoperta, venivano affiancati il rosso, il verde ed il giallo sopracoperta e, saltuariamente altre tonalità come il nero o l'aubergine. Il decoro Wucai ebbe una grande diffusione sotto il regno di Wanli (1572-1620), ma fu solo intorno agli anni '70 del XVII secolo che gli atelier imperiali di Jingdezhen svilupparono un nuovo tipo di accostamento cromatico basato su questi cinque colori, dando origine a manufatti affatto diversi dalla precedente produzione wucai. Le porcellane realizzate secondo questi nuovi standard, denominate da allora Kangxi-wucai, riscossero fin da subito un enorme successo e costituirono una parte notevole della produzione destinata sia al mercato interno sia a quello estero. -
Lot 68 Arte Cinese Coppia di poggiatesta
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 40,50 x 25,00. Divertente coppia di poggiatesta in porcellana policroma nei colori della famiglia rosa e sagomati in forma di due bambini inginocchiati. Questa tipologia di poggiatesta formata da figure antropomorfe spesso di bambini o adolescenti, è sempre stata molto diffusa. Gli esemplari più antichi risalgono già all'epoca Tang (618-907) prodotti in terracotta smaltata. Questi due esemplari, prodotti senz'altro nei forni di Jingdezhen e realizzati in porcellana decorata con smalti sopracoperta e sottocoperta, potrebbero risalire all'ultimo quarto del XIX secolo e potrebbero essere stati destinati fin dall'origine all'esportazione. -
Lot 69 Arte Cinese Bottiglia craquelé
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 15,00 x 28,50. Vaso a bottiglia caratterizzato dal corpo piriforme a sezione esagonale e dall'alto collo diritto. Il corpo ceramico, ispirato ai modelli in bronzo di epoca Han, risulta interamente coperto da una fitta craquelure nera su fondo bianco ad imitazione dei prestigiosi manufatti “Ge” di epoca Song (960-1279). Sul fondo è presente marchio sigillare a sei caratteri di Qianlong (1735-1796) in blu sottocoperta. -
Lot 70 Arte Cinese Otto piastrelle a tema erotico
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 25,00 x 18,00. Lotto composta da otto placche decorative in porcellana decorata nei colori della famiglia rosa raffiguranti scene a carattere erotico con coppia di amanti presso la loro alcova. Questa divertente serie di placche di forma quadrangolare era probabilmente concepita per essere inserita all'interno della struttura dei grandi letti cinesi, costruiti come vere e proprie piccole stanze, isolate dal resto della casa. -
Lot 71 Arte Cinese Meiping monocromo bruno
Cina, dinastia Song/Jin. . Cm 25,50. dalla caratteristica forma con stretto collo, l'esterno rivestito di spessa invetriatura bruna.
Forse ascrivibile alle fornaci delle province di Henan e Shangxi che producevano i manufatti denominati cizhou, spesso utilizzando un'invetriatura simile a quella di questo esemplare. -
Lot 72 Arte Cinese Vaso meiping bianco e blu
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XIX secolo . . Cm 22,50 x 33,50. Vaso in porcellana bianca con la parte centrale elegantemente decorata in blu sottocoperta con fiori e tralci di loto che insiste su due bande sovrapposte ornate rispettivamente con onde e petali stilizzati. Il meiping, letteralmente “vaso per il ramo di pruno”, costituisce una delle forme più amate dalla tradizione cinese. Il tipico ornato a girali fioriti di loto in blu su fondo bianco raggiunse vette di assoluto lirismo sotto il regno di Yongle (1402-1424) dove fu spesso applicato a questa particolare forma ceramica. Il vaso qui presentato costituisce un esempio di quella produzione legata al revival della grande tradizione Ming, fenomeno che si era andato formando in Cina durante il corso di tutto il '700 e che si sarebbe protratto fino al secolo successivo. La particolare attenzione rivolta ai preziosi manufatti sopravvissuti di epoca Ming non aveva mancato di mettere in luce come parte integrante della loro impareggiabile bellezza fosse da tributarsi anche alle casuali piccole imperfezioni presenti nel prezioso pigmento blu, frutto di una complessa mistura di ossidi di cobalto di diversa origine. Questa ricetta, disciplinata dallo stesso imperatore Yongle, era in grado di dare una una irripetibile tonalità di blu con sfumature violette e piccole macchie più scure dovute alla presenza di ossido di ferro, il cosiddetto effetto di “heaping and piling”, molto evidente e invasivo nelle porcellane di epoca Yuan, ma qui tenuto sotto controllo e sfruttato, con supremo virtuosismo, come elemento decorativo. L'impossibilità per i ceramisti del XVIII secolo di ricreare questa tecnica, di cui si era perso memoria, li spinse ad imitare le tipiche picchiettature scure e brillanti, dipingendole, come ben visibile anche nel pezzo qui proposto, direttamente col pennello, usando un pigmento più scuro sul blu “acquerellato” del fondo. -
Lot 73 Arte Cinese Scatola in porcellana Yancai
Cina, dinastia Qing, periodo Guangzu (1871-1908). . Cm 26,00 x 15,00. Bella scatola circolare in porcellana decorata nei vivaci contrasti cromatici della “famiglia rosa”. Il corpo ceramico, ornato da un prezioso decoro intrecciato su fondo giallo, presenta quattro riserve circolari poste sulla fascia mediana all'interno delle quali è inscritto il carattere shou della longevità ed un grosso medaglione centrale con l'immagine della Fenice e del Dragone tra nuvole e perle fiammeggianti, secondo la consueta iconografia allusiva alla coppia imperiale. Sul fondo, in blu sottocoperta è presente il marchio a sei caratteri corsivi di Guangzu (1871-1908). -
Lot 74 Arte Cinese Cavaliere Tang
Cina, dinastia Tang (618-907). . Cm 32,50 x 37,00. Scultura integra in terracotta parzialmente invetriata raffigurante un giovane riccamente abbigliato in groppa ad un cavallo. Manufatti di questo tipo, largamente diffusi in Cina in epoca Tang e spesso destinati ai preziosi corredi funebri della nobiltà, si caratterizzano per l'estrema varietà dei soggetti rappresentati e per il numero quasi infinito di combinazioni cromatiche delle loro preziose invetriature basate sulla sulla cosidetta paletta “sancai”( letteralmente “tre colori”), basata su tre pigmenti specifici che durante la cottura possono assumere diverse tonalità di ocra, di verde e di blu. La produzione fittile Tang prevede che per motivi estetici l'invetriatura lasci scoperta parte del corpo ceramico, elemento questo che contribuisce a dare a queste opere un senso di distratta raffinatezza che ben si coniuga con i volumi quasi industriali con cui questi pezzi, in molti casi realizzati a stampo, venivano sfornati. La terracotta qui presentata mostra una sobria invetriatura color ocra, realizzata attraverso l'uso dell'ossido di ferro, che descrive efficacemente il manto del cavallo baio, lasciando quasi interamente scoperta la figura del cavaliere.
Lotto corredato di test termoluminescenza. ad opera della Chinese University of Hong Kong, datata settembre 1995.