ASTA 355 ARTE ORIENTALE DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE PRIVATA E ALTRE COMMITTENZE
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Lot 1 Arte Cinese Vaso polilobato craquelê
Cina, secolo XX. . Cm 7,00 x 12,50. Vaso a bottiglia a sezione quadrangolare, con pareti polilobate, corpo bombato sormontato da alto collo strombato ed elegante invetriatura craquelé di colore olivastro. Questo particolare tipo di invetriatura, realizzata a scopo decorativo, si impose con il diffondersi delle splendide porcellane “Ge” di epoca Song, caratterizzate dalla vistosa e deliberata craquelure. Questo tipo di crettatura viene generalmente denominata dai collezionisti “filo d'oro e ferro” per l'elegante abbinamento di due tipi sovrapposti di crettatura della vetrina: uno più fitto e meno evidente, di colore giallastro ed uno più largo, profondo e visibile di colore scuro. -
Lot 2 Arte Cinese Piccolo versatoio celadon
Cina, dinastia Yuan (1271-1368). . Cm 8,00 x 4,50. Interessante accessorio da calligrafo realizzato in porcellana celadon in forma di piccola teiera. Questo oggetto, destinato a contenere l'acqua per sciogliere l'inchiostro, fa parte del tipico corredo del letterato cinese. Nella fattispecie, questo piccolo versatoio fa parte della produzione di porcellane celadon realizzate nei prestigiosi forni di Longquan in epoca Yuan, spesso caratterizzate, come in questo caso, da un sobrio decoro a rilievo a stampo, leggibile in trasparenza, sotto la piacevole coperta verde pallido. -
Lot 3 Arte Cinese Poggiatesta
Cina, dinastia Song (960-1279). . Cm 17,00 x 11,50. Poggiatesta in porcellana invetriata color bianco latte di forma quadrangolare poggiante su quattro piedi. Questo genere di accessorio, realizzato in ceramica, fu introdotto in Cina durante la dinastia Tang (618-907) per poi diffondersi rapidamente, con un'infinita varietà di modelli, nei secoli successivi. Molti di questi oggetti, diffusi nelle classi medie e medio alte, venivano prodotti in fornaci periferiche del nord della Cina, legate alla produzione cosiddetta Chizhou sviluppatasi sotto i Tang ed i Song. -
Lot 4 Arte Cinese Teiera zoomorfa Dehua
Cina, dinastia Qing, secolo XVIII. . Cm 19,00 x 10,50. Teiera in forma di anatra con corpo in porcellana bianca, realizzato a stampo con quattro fori sul dorso per il fissaggio dei manici di sospensione, ora mancanti, probabilmente in giunco intrecciato. Manufatti di questo tipo, conosciuti anche con il nome occidentale di “blanc de Chine”, venivano prodotti nei forni di Dehua nella provincia del Fujian, specializzati nella realizzazione di porcellane bianche, in molti casi destinate alla esportazione, concepite su modelli ceramici ricorrenti realizzati a stampo in grande serie. -
Lot 5 Arte Cinese Ciotola Dehua
Cina, dinastia Qing, XVII secolo. . Cm 15,00 x 5,00. Tazza a forma di calice con bordo frastagliato realizzata in porcellana bianca. Presenta il fondo non invetriato che lascia scoperto il corpo ceramico bianco. Decorazione nascosta anhua sulle pareti interne. Questo tipo di ceramica, conosciuto in Occidente col termine francese di “Blanc de Chine”, veniva realizzato a Dehua nella provincia del Fujian già a partire dall'epoca Ming. Il caratteristico colore bianco, spesso associato a corpi ceramici realizzati a stampo, costituisce la nota distintiva di questa produzione, apprezzatissima anche in Occidente, dove molti di questi manufatti erano destinati. -
Lot 6 Arte Cinese Portapennelli bitong in porcellana
Cina, dinastia Qing, XVIII secolo. . Cm 8,50 x 12,00. Accessorio da calligrafia realizzato in porcellana con decoro bianco e blu di figure entro paesaggio. -
Lot 7 Arte Cinese Incensiere monocromo Jilan
Cina, dinastia Ming (1368-1644), XVI secolo . . Cm 13,50 x 9,00. interessante contenitore in porcellana monocroma blu “sacrificale” Jilan, con interno bianco, realizzato su modello dei manufatti rituali destinati al Tiantan, il Tempio del Cielo, al cui interno venivano celebrati i riti propiziatori dedicati a colui che nell'antica Cina veniva identificato come il padre celeste dell' Imperatore e della nazione stessa. Il complesso cerimoniale Ming, codificato dall' imperatore Hongwu nel 1379, prevedeva infatti che le imponenti celebrazioni religiose dedicate alla Terra, al Cielo, al Sole ed alla Luna fossero officiate esclusivamente con suppellettili monocrome rispettivamente di colore rosso, blu, giallo e bianco, colori ritenuti sacri e di buon auspicio. -
Lot 8 Arte Cinese Vaso bianco e blu decorato con tralci floreali
Cina, dinastia Qing, fine XVIII secolo. . Cm 27,00 x 35,00. Vaso a giara, con corto collo cilindrico, l'esterno dipinto con crisantemi tra tralci in blu sottocoperta entra due bande (sommitale ed inferiore) invetriate di marrone ed incise con elementi vegetali. Marchio apocrifo Chenghua a quattro caratteri dipinto sulla base.
La decorazione con fiori liberatamente disposti in maniera "ariosa" sulla superficie omaggia uno schema tipico della manifattura del periodo di Chenghua (1464-1487), considerata uno dei periodi d'oro dell'arte fittile cinese. -
Lot 9 Arte Cinese Giara Jun
Cina, dinastia Qing, secolo XIX. . Cm 29,50 x 25,00. contenitore di forma tondeggiante realizzato in gres coperto da spessa invetriatura blu con picchiettature porpora. Questa giara, probabilmente prodotta a Jingdezhen nel XIX secolo, replica un tipico manufatto di epoca Song (960-1279) ascrivibile alla produzione cosiddetta Jun, uno dei cinque tipi ceramici (Jun, Ru, Guan, Ding e Ge) più apprezzati dell'antichità. -
Lot 10 Arte Cinese Tazza Dehua
Cina, dinastia Ming (1368-1644), XV secolo. . Cm 14,00 x 6,50. Elegante tazza “a campana” in porcellana “blanc de Chine” riconducibile alla produzione di Dehua, nella provincia del Fujian, località sede di importanti forni per la cottura della ceramica già in epoca Song e che intorno al XIV secolo si specializzò nella produzione di pregiate porcellane rivestite da una morbida coperta color bianco latte. -
Lot 11 Arte Cinese Due tazze bianche
Cina, dinastia Song (960-1279). . Cm 7,20 x 4,00. Lotto composto da due tazze in ceramica invetriata ascrivibile alla produzione cosiddetta “Qingbai” di epoca Song, caratterizzata da smalti sottili bianco verdastri e prodotta nella provincia dello Jiangxi nel Sud della Cina in varie località, tra cui anche Jingdezhen, che diventerà in seguito il centro di produzione ceramica più importante di tutta la Cina. -
Lot 12 Arte Cinese Piccola anatra in ceramica celadon
Cina, dinastia Song (960-1279). . Cm 6,00 x 7,00. Interessante modello in stile corsivo di anatra mandarina dormiente realizzato in grès parzialmente coperto da spessa invetriatura color verde pallido, segnata da fitta craquelure. Questo oggetto, con ogni probabilità, faceva parte di un più largo insieme da ricondurre ad un corredo funerario, dove il tema dell'anatra è ricorrente come simbolo di fedeltà eterna. -
Lot 13 Arte Cinese Grande meiping
Cina, XX secolo. . Cm 27,00 x 53,00. Grande vaso decorativo in porcellana a decoro bianco e blu, ispirato ai modelli di epoca Ming. -
Lot 14 Arte Cinese Ciotola in porcellana Jun
Cina, sec. XIX (o antecedente). . Cm 10,50 x 5,00. Elegante tazza in grès porcellanato coperto da spessa invetriatura azzurra con ampie aree di colore violetto nel classico abbinamento tipico di questo tipo di porcellane. La forma tondeggiante, le ampie pareti bombate ed il fondo leggermente schiacciato poggiante sul breve piede circolare delineano una forma tipica della produzione Jun di epoca Song-Jin (960-1234). -
Lot 15 Arte Cinese Tazza in porcellana Yangcai
Cina, dinastia Qing (1644-1912), XIX secolo. . Cm 15,00 x 8,00. Ciotola in porcellana bianca con raffinato decoro policromo di rocce e rami fioriti di peonia. Questa bella tazza, riconducibie alla cosiddetta “famiglia rosa”, o Yancai in cinese, si ispira alla produzione di questo genere fiorita in Cina sotto il regno di Yongzheng (1722-1735). La porcellana Yancai, letteralmente “colori stranieri” è un termine generico con cui si tende ad identificare tutte quelle porcellane nelle quali compare il pigmento rosa, il colore “straniero” importato in Cina dai Gesuiti che lavoravano a corte e realizzato con prezioso oro colloidale. Il colore rosa, in grado di dare un tocco di morbida eleganza e raffinato esotismo, fu impiegato per una grande varietà di porcellane, destinate sia al mercato interno che all'esportazione in Europa, non tutte e non sempre di alta qualità. L'interesse crescente della corte per questa nuova paletta di colori spinse i ceramisti a creare dei veri e propri capolavori di virtuosismo caratterizzati da composizioni rarefatte e intellettualistiche, basate sempre sul bilanciamento perfetto delle forme e dei colori. I temi preferiti, costituiti spesso da immaginari scorci naturalistici con rocce e piante fiorite, fanno riferimento a complessi giochi linguistici, poesie o auspici, basati sulla omofonia dei soggetti dipinti. -
Lot 16 Arte Cinese Ciotola Nanchino in porcellana bianco e blu
Cina, periodo Transizione, XVII secolo . . Cm 19,00 x 8,50. Poggiante su disco, l'esterno delicatamente dipinto con paesaggio e vegetazione lussureggiante in blu sottocoperta.
Il 3 gennaio del 1752 la nave Geldermalsen della compagnia delle Indie olandese, VOC, si incagliò nella barriera corallina ed affondò nel Mare Cinese Meridionale. Si trattava di una nave cargo partita da Nanchino, nella provincia di Jiangsu, diretta in madrepatria e stipata di porcellane di Jingdezhen, te, sete ed altri prodotti tipicamente orientali.
La nave rimase inabissata fino al 1985 quando venne scoperta dal capitano Michael Hatcher. Nell'aprile stesso anno Christie's Amsterdam mise in vendita il risultato del rinvenimento coniando il termine "Nanking Cargo". -
Lot 17 Arte Cinese Lavapennelli in porcellana
Cina, dinastia Ming (1368-1644), secolo XVII. . Cm 8,00 x 4,00. Contenitore di forma lenticolare realizzato in porcellana pesante a decoro bianco/blu. Questo tipo di contenitori, realizzati in funzione di accessori da scrittura facevano parte del corredo tipico di ogni letterato insieme al vaso portapennelli, al poggiapennelli, alla pietra per l'inchiostro ed ai pesi per stendere il rotolo di carta sul tavolo da scrittura. Questo lavapennelli si contraddistingue per lo stile corsivo del vivace decoro realizzato in una bella tonalità di blu cobalto con ampie campiture “acquerellate” tipico della produzione di epoca tardo Ming di inizi XVII secolo. -
Lot 18 Arte Cinese Scatola in porcellana
Cina, dinastia Qing, periodo Kangxi (1661-1722) . . Cm 10,00 x 4,50. Scatola lenticolare per inchiostro in porcellana a decoro bianco e blu di tralci e foglie di vite. La resa grafica del soggetto, comune a molte opere calligrafiche e consentita dall'uso di un bel blu cobalto acceso e molto diluito, tipico della produzione di epoca Kangxi, suggerisce l'uso a cui quest'oggetto era destinato e cioè al corredo tipico del letterato. Presenta sul fondo marchio di Kangxi a sei caratteri entro doppio cerchio. -
Lot 19 Arte Cinese Coppia di vassoi in porcellana bianco e blu
Cina, dinastia Qing, secolo XVIII . . Cm 28,50 x 21,00. Due vassoi in porcellana a decoro di paesaggio realizzato in blu sottocoperta. Vasellame di questo tipo, basato su modelli Occidentali e decorati con scene di genere caratterizzate dalla presenza di paesaggi, edifici, alberi e persone, furono prodotti in grandissima quantità durante tutto il corso del XVIII e XIX secolo per essere commercializzate in Europa. -
Lot 20 Arte Cinese Tre contenitori da calligrafo
Cina, dinastia Song (960-1279) . . Cm 10,00 x 6,50. Lotto composto da tre piccoli contenitori per acqua realizzati in porcellana monocroma con invetriatura di tipo Celadon. Di forma tondeggiante i tre accessori da calligrafo si contraddistinguono per lievi variazioni della forma e del tipo di smalto impiegato che fa presumere un diverso luogo di produzione. L'esemplare provvisto di due piccoli manici circolari, identificato da una invetriatura di colore olivastro che lascia trasparire il decoro a rilievo sottocoperta è un esempio della produzione cosiddetta Yaozhou, ovvero i “Celadon del Nord” prodotti durante la dinastia Song del Nord soprattutto nella provincia dell'Henan. Gli altri due contenitori invece potrebbero essere riconducibili alla produzione di Longquan, sempre di epoca Song nel Sud della Cina. -
Lot 21 Arte Cinese Vaso sang de boef
Cina, dinastia Qing, XIX secolo. . Cm 12,50 x 20,00. Vaso a bottiglia con corpo globulare e alto collo sottile leggermente strombato, rivestito da spessa invetriatura monocroma color rosso scuro. Il fondo, invetriato sul bianco, non presenta marchi. Questa tipologia di oggetti, diffusasi in Cina durante tutto il corso del XVIII secolo, e riproposti con grande successo per tutto il secolo successivo, furono molto apprezzati anche in Europa dove venivano commercializzati con il nome di “sang de boef” a causa della particolare colorazione della coperta. -
Lot 22 Arte Cinese Coppa polilobata
Cina, dinastia Qing, XVIII secolo. . Cm 21,00 x 10,00. Tazza a corolla polilobata decorata in blu sottocoperta su fondo bianco con motivi vegetali e medaglione centrale con Qilin tra onde e nuvole. Questo manufatto, caratterizzato dal robusto contrasto cromatico, prende ispirazione dai modelli del periodo d'oro della ceramica bianco e blu di epoca Ming, di cui imita stilisticamente soggetto, tratto pittorico e marchio imperiale a sei caratteri Xuande (1426-1435).
Il qilin, visibile al centro della composizione, fa parte del fantasioso mondo delle creature mitologiche orientali e dalla tradizione cinese viene considerato come il più nobile tra gli esseri viventi che calcano la terra. . Specie di chimera fornita di un bizzarro corno, si caratterizza per la sua duplice natura in grado di far convivere al suo interno, in perfetta armonia, caratteri maschili e femminili, ponendosi così come immagine vivente della eterna dualità dell'universo.
Come per l'unicorno della tradizione occidentale, si dice che anche questa bizzarra creatura possa
vivere mille anni e portare pace e benessere nelle terre dove risiede. Simbolo stesso del Buon
Governo, il qilin, insieme al dragone ed alla fenice, viene posto ai vertici della scala gerarchica
delle creature viventi, vero e proprio lasciapassare per fortuna e felicità. -
Lot 23 Arte Cinese Tazza celadon
Cina, dinastia Ming (1368-1644). . Cm 16,50 x 7,00. Elegante tazza in porcellana a corpo pesante rivestita da una spessa invetriatura color verde pallido ad imitazione della giada. Il corpo ceramico, terminante con breve bordo estroflesso, non presenta motivi decorativi. La sobrietà delle linee caratterizza quest'oggetto come un prodotto dei forni di Longquan di epoca Ming del XV secolo, quando i ceramisti, abbandonati i modelli “barocchi” di epoca Yuan, cominciarono a rivolgersi alle linee sobrie ed essenziali della produzione fittile di epoca Song più legata alla tradizione cinese. -
Lot 24 Arte Cinese Piatto celadon a bordo spinato
Cina, dinastia Yuan (1279-1378). . Cm 26,00 x 6,00. Eccellente esempio di manufatto in porcellana cosiddetta celadon realizzato nelle fornaci di Longquan in epoca Yuan e caratterizzato dal decoro barocco ed elegante tipico di questa produzione. Il piatto presenta una tesa breve dal bordo mosso con andamento spinato e un cavetto profondo e stondato decorato a riserve floreali che incornicia il fondo impreziosito da un grande fiore di loto a rilievo e visibile in trasparenza sotto la vetrina verde pallido ad imitazione della giada. La famiglia dei celadon, o green-ware secondo la dizione anglosassone oggi preferita, comprende diversi manufatti realizzati nelle località più disparate dell'Asia centrale (Cina, Giappone e Corea) e del Sud Est Asiatico (Tailandia e Vietnam). La produzione dei celadon ebbe inizio in Cina con i Song settentrionali già intorno al 1000, ma fu solo due secoli più tardi, quando furono inaugurati i grandiosi forni di Longquan, che fu dato il via ad una produzione su larga scala destinata alle vie commerciali di tutto l'Oriente. Per la loro straordinaria solidità, piacevolezza al tatto e bellezza, i celadon di Longquan furono apprezzatissimi sia in Cina, sia in Medio Oriente dove venivano esportati con successo. Il modello qui presentato, realizzato secondo i classici stilemi Yuan, era probabilmente inteso come manufatto da esportare in Medio Oriente lungo la via della seta.