WEB AUCTION 111 - MAIOLICHE E CERAMICHE ANTICHE
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Lot 73 Tagliere con graffita la lettera T (Tau)
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
Ø cm.
Tagliere in ceramica di colore lionato con bordo cordonato in aggetto e ampio cavetto piatto con graffita la lettera T (Tau) fra leggere decorazioni fitomorfe. La lettera greca “tau” per i cristiani richiama la croce di Cristo. Infatti, nell'antichità le descrizioni della croce da esecuzione ricordano quella della lettera tau. I cristiani, inoltre, vedono in un passo del profeta Ezechiele (9,3-4) una allusione della maniera in cui il Messia doveva subire la morte.
Il tagliere, molto raro, appartiene ad un corredo di tipologia monastica postridentina propria del Seicento. -
Lot 74 Ciotola con Angelo
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
Ø cm.
Ciotola a corpo espanso, in ceramica di color lionato, con orlo ingrossato e con manici a forma trilobata; suddipinta con graffito a punta.
Decorazioni: nei manici righe verticali; all’interno, dopo cerchi, figurazione di tipologia barocca con quattro grandi ovali intervallati da una rosetta o margherita che ritorna all’interno degli ovali fra vari ghirigori; il tutto attornia al centro un viso di sesso indefinibile che spunta come da nuvolette; con tutta probabilità è relativo a un “Angelo”, realizzato con pochissimi segni ma di grande perizia ed espressività; all’esterno semplici cerchi intersecantesi. -
Lot 75 Ciotola con la scritta cristologica I H S
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
Ø cm
Ciotola in ceramica con orlo cordonato in color lionato; al centro reca in marroncino la scritta cristologica I H S, di antico segno bernardiniano, qui reso con una stilizzazione geometrizzante a linee sottili molto bella e rara.
Ceramica monastica di tipo post tridentino. -
Lot 76 Piatto con una grande lettera “R”
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
Ø cm.
Frammento di ciotola in ceramica di color lionato, decorata in marrone: in tesa giro di segnetti raggiati, seguono cerchio decorato a semicerchi puntinati; ala centro fra due punti una grande lettera “R”
Essa indica la parola ROTA, cioè la ruota sia del parlatorio nelle clarisse di clausura sia anche la cosiddetta “Ruota o rota degli esposti”: un meccanismo girevole di forma cilindrica, costruito in legno, diviso in due parti chiuse per protezione da uno sportello: una verso l’interno ed un’altra verso l’esterno che, combaciando con una apertura su un muro, permettesse di collocare, senza essere visti dall’interno, gli esposti, i neonati abbandonati. Facendo girare la ruota, la parte con l’infante veniva immessa nell’interno dove, aperto lo sportello, si poteva prendere il neonato per dargli le prime cure.
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Lot 77 Tagliere con grande fiore al centro
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
Ø cm.
Tagliere in ceramica di colore lionato con bordo cordonato in aggetto, piccola tesa ed ampio cavetto piatto, graffito e suddipinto in color marroncino; decorazioni: in tesa registro seghettato; ingiro con cerchi e nell’ampia base piatta, registro con girelle entro semicerchi collegati da punte piramidali; al centro registro a girelle seguito da punte con alberelli e grande fiore al centro. La decorazione rientra nei moduli barocchi ma ottenuti con grande eleganza, probabilmente su disegno preparato a tavolino ed immesso nella ceramica mediante mascherina. -
Lot 78 Boccale ricostruito con lettera “F”
FERRARA, bottega anonima; sec. XVII.
H. cm.
Boccale ricostruito da frammenti, che tuttavia permettono di distinguerne l’uso mediante la lettera al centro, una semplice “F”. Essa indicava l’infermeria (in antico “Fermeria”) per la cura degli infermi. La brocchetta conteneva evidentemente un farmaco liquido. La lettera si trova al centro della pancia contornata da svolazzi di vario genere, sempre di grande eleganza. -
Lot 79 Boccale con “granata svampante”
FERRARA, bottega anonima, sec. XV, fine- XVI, primi decenni.
H. cm
Boccale a corpo ovoide, breve collo e bocca espansa, in maiolica policroma; nel frontale entro scudetto impresa estense della “granata svampante” simbolo del Duca artigliere Alfonso I d’Este (Ferrara, 1476 –1534); fu il terzo duca di Ferrara, Modena e Reggio (1505 - 1534), succeduto al padre all'età di 29 anni. Fu un uomo d'armi, un politico e uno dei mecenati più generosi del Rinascimento. Nel postergale vari registri verticali e manico a largo nastro. La tipologia del boccale, con minime varianti, fu prodotta in un vasto territorio delle Romagne, da Imola a Ferrara, per quanto più note siano quelle di Faenza. -
Lot 80 Piccola ciotola con “Busto di fanciulla”
FERRARA, sec. XV, ultimi decenni.
Ø cm.
Piccola ciotola graffita e suddipinta in verde e marrone con bordo cordonato e fogliato ai lati; al centro Busto di fanciulla di profilo con a sinistra una rosetta.
Si tratta di un“gamelio”, ceramica d’amore, spesso con il nome della fanciulla, che il fidanzato regalava alla promessa sposa, talora anche con simboli di fedeltà.
Qui il profilo, pur semplice, è di grande accuratezza disegnativa; si noti la cuffia a grande fascia che cinge i capelli, e la veste con colletto ricamato.
Questa tipologia amatoria investe tutta la Romagna, sebbene il graffito sia più utilizzato in Ferrara.