Fumetti: tavole e illustrazioni originali
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Lot 145 Abelardo Zucchi - Cipria La Ducale
25 x 35,5 cm
tempera su cartoncino
Bozzetto originale realizzato da Zucchi durante gli anni '30 per una locandina pubblicitaria della cipria La Ducale di Parma. Fori ai margini. -
Lot 146 Abelardo Zucchi - Costa Crociere
24,5 x 33 cm
tempera su cartoncino
Bozzetto originale realizzato da Zucchi durante gli anni '40 per una locandina pubblicitaria della Anna C. della linea Costa Crociere. -
Lot 147 Buriko (Antonio Burattini) - Topo Lino (Sorcettino), 1933
27,5 x 33,5 cm
matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale realizzata da Buriko per "Topo Lino", pubblicato poi come "Sorcettino", edita in copertina del mitico Topolino Giornale n. 6 dalla Nerbini il 4 Febbraio 1933. Nel Dicembre del 1932 la casa editrice Nerbini decise di dedicate un giornale per ragazzi al topo più famoso del mondo: il Topolino di Walt Disney, nato solo pochi anni prima negli USA e ormai molto famoso anche in Italia. Nerbini diede quindi il nome "Topolino" a questa nuova pubblicazione, decidendo però di ricreare in chiave italiana il Mickey Mouse di Floyd Gottfredson, incaricando l'artista di punta della casa editrice, Giove Toppi, di dare vita all'italico Topo Lino sulla falsa riga del cugino americano. A causa di problemi di copyright con la Disney, la Nerbini fu costretta per due numeri del giornale (il numero 3 e 4) a cambiare la testata in "Topo Lino", per poi tornare al normale "Topolino" dal numero 5 una volta appianate le divergenze legali. Grazie al ritrovamento di queste tre tavole originali di Buriko, in cui appare il lettering originale, scopriamo come Nerbini incaricò non solo Giove Toppi di creare una versione italiana di Mickey Mouse, ma anche Antonio Burattini (in arte Buriko) il quale propose all'editore fiorentino diverse tavole del suo Topo Lino; forse per la notorietà di Toppi la Nerbini decise di affidare a lui il personaggio, dando quindi al topo di Buriko il nome di "Sorcettino". Un pezzo da museo. Lieve piega verticale e orizzontale al centro. Firmata. -
Lot 148 Buriko (Antonio Burattini) - Topo Lino (Sorcettino) - Una trovata originale, 1933
27,5 x 33,5 cm
matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale realizzata da Buriko per "Topo Lino", pubblicato poi come "Sorcettino", edita sul mitico Topolino Giornale n. 9 dalla Nerbini il 25 Febbraio 1933. Nel Dicembre del 1932 la casa editrice Nerbini decise di dedicate un giornale per ragazzi al topo più famoso del mondo: il Topolino di Walt Disney, nato solo pochi anni prima negli USA e ormai molto famoso anche in Italia. Nerbini diede quindi il nome "Topolino" a questa nuova pubblicazione, decidendo però di ricreare in chiave italiana il Mickey Mouse di Floyd Gottfredson, incaricando l'artista di punta della casa editrice, Giove Toppi, di dare vita all'italico Topo Lino sulla falsa riga del cugino americano. A causa di problemi di copyright con la Disney, la Nerbini fu costretta per due numeri del giornale (il numero 3 e 4) a cambiare la testata in "Topo Lino", per poi tornare al normale "Topolino" dal numero 5 una volta appianate le divergenze legali. Grazie al ritrovamento di queste tre tavole originali di Buriko, in cui appare il lettering originale, scopriamo come Nerbini incaricò non solo Giove Toppi di creare una versione italiana di Mickey Mouse, ma anche Antonio Burattini (in arte Buriko) il quale propose all'editore fiorentino diverse tavole del suo Topo Lino; forse per la notorietà di Toppi la Nerbini decise di affidare a lui il personaggio, dando quindi al topo di Buriko il nome di "Sorcettino". Un pezzo da museo. Lieve piega verticale e orizzontale al centro. Firmata. -
Lot 149 Buriko (Antonio Burattini) - Topo Lino (Sorcettino) - Una scappatella di Sorcettino, 1933
27,5 x 33,5 cm
matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale realizzata da Buriko per "Topo Lino", pubblicato poi come "Sorcettino", edita in quarta di copertina del mitico Topolino Giornale n. 10 dalla Nerbini il 4 Marzo 1933. Nel Dicembre del 1932 la casa editrice Nerbini decise di dedicate un giornale per ragazzi al topo più famoso del mondo: il Topolino di Walt Disney, nato solo pochi anni prima negli USA e ormai molto famoso anche in Italia. Nerbini diede quindi il nome "Topolino" a questa nuova pubblicazione, decidendo però di ricreare in chiave italiana il Mickey Mouse di Floyd Gottfredson, incaricando l'artista di punta della casa editrice, Giove Toppi, di dare vita all'italico Topo Lino sulla falsa riga del cugino americano. A causa di problemi di copyright con la Disney, la Nerbini fu costretta per due numeri del giornale (il numero 3 e 4) a cambiare la testata in "Topo Lino", per poi tornare al normale "Topolino" dal numero 5 una volta appianate le divergenze legali. Grazie al ritrovamento di queste tre tavole originali di Buriko, in cui appare il lettering originale, scopriamo come Nerbini incaricò non solo Giove Toppi di creare una versione italiana di Mickey Mouse, ma anche Antonio Burattini (in arte Buriko) il quale propose all'editore fiorentino diverse tavole del suo Topo Lino; forse per la notorietà di Toppi la Nerbini decise di affidare a lui il personaggio, dando quindi al topo di Buriko il nome di "Sorcettino". Un pezzo da museo. Lieve piega orizzontale al centro. Firmata. -
Lot 150 Enrico De Seta - Il cane, 1938
29,5 x 39,5 cm
matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale realizzata da De Seta per uno dei suoi celebri personaggi, edita sulla prima pagina del giornale Il Balilla nel 1938. Piega orizzontale al centro. Firmata. -
Lot 151 Enrico De Seta - Finimondo Rapagialla (...che fa i danni con la palla), 1938
32 x 38 cm
matita, china e acquerello su carta
Tavola originale realizzata da De Seta per un episodio del suo "Finimondo Rapagialla" (...che fa i danni con la palla) edita sulle pagine del giornale Il Balilla nel 1938. Lievi pieghe e strappi ai margini. Firmata. -
Lot 152 Enrico De Seta - Favolette e raccontini per i bimbi più piccini, 1938
30 x 40 cm
matita, china e tempera su cartoncino
Tavola originale realizzata da De Seta per un episodio del suo "Favolette e raccontini per i bimbi più piccini" edita sulle pagine del giornale Il Balilla nel 1938. Lieve piega orizzontale al centro. Firmata. -
Lot 153 Antonio Rubino - Lio Balilla (domani esame), 1927
35 x 40 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per un episodio del suo Lio Balilla, pubblicata sulla prima pagina del giornale Il Balilla nel 1927. Dopo diciannove anni al CdP, vero e proprio punto di riferimento nella redazione del giornale, Rubino decise di abbandonare la testata milanese per approdare al giornale di regime Il Balilla, spinto da un «assoluto bisogno di svolgere la mia attività in un campo meno apolitico e in modo più vivace e combattivo»; Rubino lavorerà al Balilla per soli tre anni, dal ´27 al ´29, il che rende di rarissima reperibilità le tavole di questo periodo. Firmata. -
Lot 154 Antonio Rubino - Lio Balilla (IV Novembre), 1928
36 x 43,5 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per un episodio del suo Lio Balilla, pubblicata sulla prima pagina del giornale Il Balilla nel 1928. Dopo diciannove anni al CdP, vero e proprio punto di riferimento nella redazione del giornale, Rubino decise di abbandonare la testata milanese per approdare al giornale di regime Il Balilla, spinto da un «assoluto bisogno di svolgere la mia attività in un campo meno apolitico e in modo più vivace e combattivo»; Rubino lavorerà al Balilla per soli tre anni, dal ´27 al ´29, il che rende di rarissima reperibilità le tavole di questo periodo. Fori di affissione agli angoli. Firmata. -
Lot 155 Antonio Rubino - Tato e Pupi ad Ercolano
43 x 39,5 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino intitolata "Tato e Pupi ad Ercolano", pubblicata sul quindicinale promozionale Mondo Bambino tra il 1930 e il 1931 dai Grandi Magazzini La Rinascente di Milano. Finita l'esperienza con il giornale di regime Il Balilla, Rubino nei successivi due anni (1930 e 1931) dedicherà tutto sè stesso a questo mitico periodico milanese destinato ai più piccoli, diventandone fondatore, direttore e redattore. Firmata. -
Lot 156 Antonio Rubino - Nicoletta (una gazza)
35 x 37 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per "Nicoletta", pubblicata sulle pagine del CdP tra il '31 e il '34, periodo in cui Rubino (rientrato dal suo periodo a Il Balilla) riprese a lavorare per la testata milanese. Le tavole di Nicoletta immergono il giovane lettore in boschi incantati, popolati da una fauna e una flora antropomorfa, dove è sempre presente il folletto Trillino. Lievi pieghe orizzontali tra le vignette. Firmata. -
Lot 157 Antonio Rubino - Nicoletta (nicoletta lesta)
35 x 37 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per "Nicoletta", pubblicata sulle pagine del CdP tra il '31 e il '34, periodo in cui Rubino (rientrato dal suo periodo a Il Balilla) riprese a lavorare per la testata milanese. Le tavole di Nicoletta immergono il giovane lettore in boschi incantati, popolati da una fauna e una flora antropomorfa, dove è sempre presente il folletto Trillino. Lievi pieghe orizzontali tra le vignette. Firmata. -
Lot 158 Antonio Rubino - Nicoletta (vuol girare)
35 x 37 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per "Nicoletta", pubblicata sulle pagine del CdP tra il '31 e il '34, periodo in cui Rubino (rientrato dal suo periodo a Il Balilla) riprese a lavorare per la testata milanese. Le tavole di Nicoletta immergono il giovane lettore in boschi incantati, popolati da una fauna e una flora antropomorfa, dove è sempre presente il folletto Trillino. Lievi pieghe orizzontali tra le vignette. Firmata. -
Lot 159 Antonio Rubino - Pippotto e Barbabucco
38 x 48,5 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Rubino per "Pippotto e Barbabucco", il piccolo Pippotto e il caprone Barbabucco apparvero sulle pagine del CdP a partire dal 20 marzo 1910 ed entrano a pieno titolo tra le maschere più iconiche del genio di San Remo. Rubino (rientrato dal suo periodo a Il Balilla) riprese il personaggio dal '31 al '34 quando lascerà definitivamente il giornale milanese. Su due pannelli. Piega verticale al centro. Firmata. -
Lot 160 Sergio Tofano - Bonaventura e le cipolle
33 x 37 cm ciascuno
matita, china e acquerello su cartoncino rimontato
Storia autoconclusiva di 2 tavole originali realizzate da Tofano durante gli anni ’30 per la serie delle avventure del Signor Bonaventura. Ideato nel 1917 e pubblicato dal CdP fino al 1978, il personaggio è entrato col suo proverbiale milione nella cultura italiana del Novecento. Molte storie classiche, come quella qui presentata, furono ristampate negli anni successivi modificando per l’occasione la dicitura "un milione" (di lire) con "un miliardo", applicando una semplice pecetta con la nuova cifra. -
Lot 161 Raoul Verdini - Meo Calzetta
25 x 35 cm
matita, china e acquerello su cartoncino
Tavola originale realizzata da Verdini per "Meo Calzetta", pubblicata su Il Balilla negli anni ´30. Lievi pieghe agli angoli. Firmata. -
Lot 162 Raoul Verdini - Il ventilatore di Meo Mariano
25 x 35 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Verdini per "Il ventilatore di Meo Mariano", pubblicata su Il Balilla negli anni ´30. Lieve piega all'angolo inferiore destro. Acquerellata al retro. Firmata. -
Lot 163 Raoul Verdini - Caramella
25 x 35 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Verdini per "Caramella", pubblicata su Il Balilla negli anni ´30. Acquerellata al retro. Firmata. -
Lot 164 Ennio Zedda - Carolina, 1942
26 x 30 cm
matita e china su cartoncino
Tavola originale realizzata da Zedda per un episodio della sua "Carolina", edita sulle pagine del giornale Il Balilla nel 1942. Lieve piega orizzontale. Acquerellata al retro. Firmata e datata. -
Lot 165 Luciano Bottaro - Pinocchio al teatro dei burattini, 1981
34,5 x 40 cm
matita e china su cartoncino
Illustrazione originale realizzata da Bottaro nel 1981 e pubblicata per la prima volta all'interno del portfolio "Pinocchio" edito dalla Galleria dell'Arco di Genova, successivamente edita sul volume "Pinocchio graphis: un naso lungo duecento disegni inediti", catalogo della omonima mostra tenutasi a Venezia nel 1986, dall´Editrice Montagna nel 1987. Tra le opere più iconiche del maestro di Rapallo. Firmata. -
Lot 166 Bozzetto Studio - Pinocchio a Venezia
60 x 30 cm
tempera su cartoncino e su rodovetro
Cel originale su fondale dipinto realizzato dallo Studio Bozzetto in due occasioni distinte: il fondale fu utilizzato nel cortometraggio "Il signor Rossi a Venezia" del 1974, la cel con Pinocchio invece appare nel lungometraggio "I sogni del signor Rossi" del 1977. Bozzetto decise di unire queste due opere per omaggiare il Pinocchio di Collodi in occasione della mostra "Pinocchio graphis: un naso lungo duecento disegni inediti" tenutasi a Venezia nel 1986, l'opera è pubblicata sull´omonimo catalogo edito dall´Editrice Montagna nel 1987. -
Lot 167 Franco Bruna - Pinocchio entra nel paese dei balocchi, 1987
28 x 232,5 cm
matita, china e acquerello su cartoncino applicato a cartone
Illustrazione originale realizzata da Bruna come omaggio al Pinocchio di Collodi e al suo mondo fatato, pubblicata sul volume "Pinocchio dal mondo" a pag. 35, catalogo della omonima mostra tenutasi a Padova nel 1991, dalla Editoriale Programma nel 1991. Firmata, titolata e datata. -
Lot 168 Guido Buzzelli - Pinocchio con il Gatto e la Volpe, 1986
30 x 34 cm
matita e carboncino su carta
Illustrazione originale realizzata da Buzzelli in occasione della mostra "Pinocchio graphis: un naso lungo duecento disegni inediti", tenutasi a Venezia nel 1986, pubblicata sull´omonimo catalogo edito dall´Editrice Montagna nel 1987. Firmata e datata.