ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lot 145 Rosetta Pampanini (Milano 1896 – Corbola 1973)
Dopo aver studiato canto con Emma e Lorenzo Molajoli, esordì al Teatro dell'Opera di Roma il 3 marzo 1920 col ruolo di Micaela in Carmen. Nel 1921 al Teatro Regio di Torino interpretò Siébel in Faust diretto da Tullio Serafin, che nel marzo del 1923, dopo un periodo di perfezionamento, la volle al Teatro San Carlo di Napoli come Desdemona nell'Otello verdiano. Prescelta da Mascagni, ottenne poi uno strepitoso successo nel dicembre dello stesso anno in'Iris al Teatro Coccia di Novara. Nel dicembre del 1924 interpretò Mimì ne La bohème al Teatro Comunale di Bologna, e in questa occasione fu notata da Arturo Toscanini, che l'anno dopo la volle come protagonista di Madama Butterfly (ruolo che divenne tra i preferiti) al Teatro alla Scala, dove apparve regolarmente fino al 1937. Svolse anche un'attività internazionale, apparendo all'Opera di Monte Carlo nel 1927, alla Royal Opera House di Londra dal 28 al 33, a Chicago nel 31 e 32, alla Opera di Vienna e a Lisbona nel 33, all'Opera di Parigi nel 35. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 17x23 cm -
Lot 146 Maria Caniglia (Napoli 1905 – Roma 1979)
Nata da famiglia con origini abruzzesi, studiò al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli con Agostino Roche, debuttando nel 1930 al Teatro Regio di Torino come Crisotemide in Elektra. Nello stesso anno fu Magda ne La campana sommersa di Ottorino Respighi a Genova, Elsa in Lohengrin a Roma ed esordì alla Scala di Milano ne Lo straniero di Ildebrando Pizzetti. Cantò regolarmente nelle stagioni scaligere fino al 1951. Si esibì poi a Parigi, Bruxelles, Salisburgo, Londra e in Sudamerica (Buenos Aires, Rio de Janeiro). Fu inoltre, sempre dal 1938, al Metropolitan Opera di New York con Otello, Aida, Falstaff, Simon Boccanegra e Tosca. La guerra interruppe le presenze al Met, mentre apparve in seguito a Berlino, Zagabria, Lubiana e in altre città europee. Chiuse la carriera nel 1959 al Cairo con Tosca. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 16,5x23,5 cm -
Lot 147 Leyla Gencer, nata Ayşe Leyla (Istanbul 1928 – Milano 2008)
Ayşe Leyla Çeyrekgil nacque ad Istanbul il 10 ottobre del 1928, figlia di Hasanzade İbrahim Bey (che in seguito alla legge del 1934 adottò il cognome Çeyrekgil), un preminente imprenditore turco discendente da una famiglia islamica sunnita originaria di Safranbolu, e di Lexanda Angela Minakovska, nobildonna polacca di religione cattolica, ma in seguito convertitasi all'Islam. Trascorre la maggior parte della propria infanzia a Çubuklu, in Anatolia, nella regione del Bosforo. Studia canto al Conservatorio di Istanbul e successivamente, in forma privata, ad Ankara, con il soprano italiano Giannina Arangi-Lombardi. L'11 dicembre 1946 sposa Ibrahim Gencer, dirigente di banca, membro di una famiglia altolocata. La sua prima apparizione in pubblico, in una rappresentazione amatoriale, ha luogo ad Ankara nel 1950, con l'interpretazione di Santuzza nella Cavalleria rusticana. In Italia debutta il 16 luglio 1953, all'Arena Flegrea di Napoli, sempre nel ruolo di Santuzza, con grande successo di critica e di pubblico. Al Teatro San Carlo di Napoli interpreterà nel corso dell'anno successivo una superba Madama Butterfly (febbraio 1954) diretta da Gabriele Santini e Tatjana nell'Eugenio Onieghin (marzo 1954), con la conduzione orchestrale di Tullio Serafin con Jolanda Gardino, Agnese Dubbini, Oralia Domínguez, Giuseppe Campora, Piero De Palma, Gino Bechi, Italo Tajo e Plinio Clabassi. Ritratto fotografico dell’artista con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 18x24 cm -
Lot 148 Amelia Armolli (1910 - ?)
Ritratto fotografico del soprano italiano in vesti di Mimì nella Boheme al Teatro Opera Grand di Lyon, con dedica autografa datata Natale 1935.
Ottimo stato
Fotografia; 17x23 cm; la fotografia è incollata su cartoncino -
Lot 149 Giacomo Aragall, nome d'arte di Jaume Aragall i Garriga (Barcellona 1939)
Dopo studi a Barcellona sotto la guida di Jaime Francisco Puig, si trasferì a Milano dove studiò con il maestro Vladimir Badiali. Dopo aver vinto nel 1963 il concorso Voci Verdiane a Busseto, nello stesso anno debuttò al Teatro La Fenice di Venezia ne I Lombardi alla prima crociata. Seguirono L'amico Fritz, Cardillac di Paul Hindemith e La bohème al Teatro alla Scala. Nella stagione seguente fu al Teatro Liceu di Barcellona e subito dopo a Budapest, Genova, Palermo, Parma, Napoli, Teatro dell'Opera di Roma, Torino e di nuovo alla Fenice di Venezia. Nel 1966 interpretò Romeo in una memorabile esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Teatro alla Scala. Successivamente cantò nei più importanti teatri del mondo, in opere come Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly, La favorita, La traviata, Werther, Faust, Tosca, Manon, Don Carlo, Adriana Lecouvreur, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra. Il repertorio comprendeva anche opere meno conosciute, come Esclarmonde di Jules Massenet, registrata con Joan Sutherland, e Caterina Cornaro di Donizetti, eseguita con Montserrat Caballé. Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Fotografia; 10,2x14,5 cm -
Lot 150 Vladimir Andreevič Atlantov (Leningrado 1939)
Cresciuto nell'ambiente operistico (il padre Andrej Petrovič era un basso e la madre Marija Aleksandrovna Elizarova era un soprano) studiò al conservatorio di Leningrado dal 1957. Al Palais Garnier di Parigi nel 1969 è Grigori-Dimitri in Boris Godunov diretto da Gennadij Roždestvenskij con Galina Višnevskaja, Irina Archipova ed Elena Obrazcova e nel 1970 Vladimir Igorjevich ne Il principe Igor' diretto da Mstislav Rostropovič con la Višnevskaja, la Archipova e la Obrazcova. Nel 1971 debutta al Wiener Staatsoper come Hermann ne La dama di picche con la Obrazcova nella trasferta del Teatro Bol'šoj di Mosca, nel 1973 al Teatro alla Scala di Milano come Lenkij in Evgenij Onegin con la Višnevskaja nella trasferta del Bol'šoj e nel 1993 al Metropolitan Opera House di New York come Canio in Pagliacci con Juan Pons diretto da Nello Santi. Ritratto fotografico autografo datato 4 dicembre 1983.
Ottimo stato
Fotografia; 9,5x14,5 cm -
Lot 151 Daniele Barioni (Copparo 1930)
La prima apparizione fu del 1949 in un concerto al Circolo Italia a Milano e il debutto operistico nel 1954 come Turiddu in Cavalleria rusticana al Teatro Nuovo di Milano alla presenza di Rudolf Bing, che lo scritturò per il Metropolitan Opera di New York. Durante il primo anno di carriera cantò anche Tosca e Madama Butterfly. Nel 1955 si esibì in Egitto e Sudafrica ed il 20 febbraio 1956 esordì al Metropolitan Opera House in Tosca sostituendo Giuseppe Campora, con un grande successo[3][4]. Nella stagione successiva effettuò un tour attraverso gli Stati Uniti e il Canada. Nei primi anni la carriera si sviluppò principalmente al Met, dove fra il 1956 ed il 1962 apparve 54 volte. Si esibì di frequente anche alle Terme di Caracalla e al Teatro dell'Opera di Roma, mentre alla Scala soltanto nel 1966 (Madama Butterfly e Cavalleria rusticana). Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 10,2x14,5 cm -
Lot 152 Francesco Battaglia (Catania 1893 – Milano 1968)
Ritratto fotografico del tenore in vesti di Radames con dedica autografa
Ottimo stato; la dedica è scolorita
Cartolina fotografica -
Lot 153 Giovanni Breviario (Bergamo 1891 – ivi 1982)
Tenore lirico spinto, dalla voce "di accento chiaro, acuti squillanti nelle note alte e gran temperamento", studiò con i maestri Vittore Baccanelli e Dante Lari a Milano e si perfezionò con il maestro Giovanni Fratini. Debuttò nel 1924 al Teatro dell'Opera di Pola nella parte di Manrico ne Il trovatore. La carriera iniziò nei teatri di provincia, ottenendo lusinghieri successi, che lo portarono a cantare nei principali teatri italiani, come il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro alla Scala. Per le caratteristiche vocali, particolarmente adatte a cantare all'aperto, fu scritturato in diversi anfiteatri italiani; dalla celebre Arena di Verona, all'Anfiteatro Gangi di Catania. All'estero si esibì nei teatri di Portogallo, Svizzera, Spagna, Germania, Ungheria, Egitto e Malta. In particolare "Fu protagonista di rilievo nel periodo dal 1927 al 1934 nei principali teatri olandesi, dove fece conoscere il repertorio drammatico italiano, ottenendo importanti riconoscimenti". Ritratto fotografico con dedica autografa datata Lugo 1935.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 154 Charles James Craig (1919 – 1997)
Ritratto fotografico con dedica autografa.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 155 Eugenio Fernandi (Pisa 1924 – Rochester 1991)
Cresciuto a Valperga, compì gli studi di canto con Aureliano Pertile e completò la preparazione alla scuola del Teatro alla Scala, guadagnandosi l'apprezzamento di Victor de Sabata. Proprio alla Scala fece la prima apparizione da protagonista nel 1954 ne La figlia del diavolo di Virgilio Mortari, seguita da Rigoletto al Coliseu dos Recreios di Lisbona e da presenze alla Fenice di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino e al San Carlo di Napoli. Nel 1957 fece l'importante debutto alla Staatsoper di Vienna come Cavaradossi, seguito l'anno successivo da Don Carlo al Festival di Salisburgo in una celebre edizione diretta da Herbert von Karajan. L'affermazione definitiva avvenne nello stesso anno, di nuovo al Teatro alla Scala, in Madama Butterfly. Sempre nel 1958 esordì al Metropolitan Opera di New York, ancora nel ruolo di Pinkerton. Cantò al Met in otto stagioni fino al 1971 affrontando tredici ruoli, tra i quali Cavaradossi, Edgardo, Enzo, Alfredo, Radames, Don Carlo, Arrigo. Ritratto fotografico con dedica autografa datata 1958.
Ottimo stato
Fotografia; 10x15 cm -
Lot 156 Edoardo Garbin (Padova 1865 – Brescia 1943)
Particolarmente noto per avere creato il personaggio di Fenton nel Falstaff di Giuseppe Verdi (9 febbraio 1893). Studiò nella città natale e debuttò in teatro a Vicenza (don Alvaro in La forza del destino di Giuseppe Verdi, settembre 1891). Il 6 ottobre 1892 interpretò il ruolo di Don Fernan nella prima assoluta di Cristoforo Colombo di Alberto Franchetti al Teatro Carlo Felice di Genova. Era il marito del soprano Adelina Stehle, che cantò con lui, come Nannetta, nella première del Falstaff di Verdi nel 1893, e con la quale contribuì molto alla diffusione della Bohème. Ritratto autografo dell’artista con dedica autografa, datata maggio 1940.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 157 Alejandro Granda Relayza (Callao 1898 - Lima 1962)
Nel 1917 s’impiega come quarto ufficiale di macchina presso la “Marina Mercantile Peruviana”. Alejandro cantava spesso a bordo della nave, tanto da attirare l’attenzione del capitano Manuel Torrico. Intendendone le possibilità, Torrico lo fece conoscere all'illustre pianista e compositrice peruviana Rosa Mercedes Ayarza de Morales (1881-1969), che con intercessione, dell’allora presidente della repubblica cilena Augusto B. Leguia, fece avere al giovane Alejandro una generosa borsa di studio statale, che gli permise di compiere gli studi di canto in Italia. Il 7 ottobre 1924 Alejandro partecipa a un concerto organizzato dalla signora Rosa Mercedes Ayarza, al Teatro Forero (ora Municipal) a Lima, conclusosi con un trionfale successo. Nello stesso giorno della sua partenza per l’Italia (18 novembre) Alejandro, terrà un secondo concerto al Teatro Ideal della sua città natale. Il concerto ebbe luogo alle ore undici del mattino, poiché la nave per l’Italia partiva quella sera stessa. Il 20 febbraio 1927 debutta con il nome d’arte Alessandro Granda, al Teatro Sociale di Como come Osaka in Iris di Pietro Mascagni, a fianco di Dora De Giovanni (Iris), Ilio Del Chiaro (Kyoto) e del basso Nino Marotta (Il cieco), direttore Giacomo Armani. Il crescente successo, gli permette di sottoscrivere un importante contratto, che lo porterà a cantare circa sessanta spettacoli in Italia e venticinque in tour in Germania, nelle città di Lipsia, Amburgo, Brema, Monaco, Baden-Baden, Breslavia, ecc. Tranne l’individuazione di tracce certe su un paio di concerti, non si sono trovate altre notizie, che possano integrare la cronologia con queste recite fatte in Germania. Ritratto autografo dell’artista.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 158 Carlos Maria Guichandut (1914 – 1990)
Tradotto dall'inglese-Carlos Maria Guichandut era un baritono argentino, e successivamente tenore, particolarmente associato a ruoli eroici. Nato a Buenos Aires, ha studiato prima filosofia e poi canto, con Alfredo Bontà Biancardi. Ha iniziato la sua carriera come baritono nel 1938 cantando zarzuela. Ritratto fotografico del tenore in vesti di scena con dedica autografa.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 159 Veriano Luchetti (Tuscania 1939 – Roma 2012)
Studiò canto privatamente a Roma e debuttò nel 1965 a Wexford ne La traviata. Continuando gli studi di perfezionamento, nel 1967 si esibì al Teatro lirico sperimentale Adriano Belli di Spoleto in Fedora e apparve in diversi teatri italiani, fra cui il Regio di Parma nella prima assoluta di Una donna uccisa con dolcezza di Roberto Hazon e il Teatro Verdi di Trieste ne Il furioso all'isola di San Domingo di Gaetano Donizetti. Nel 1971 partecipò alla ripresa de L'Africana nell'apertura del Maggio Musicale Fiorentino, che ne sancì la consacrazione e agì da trampolino di lancio verso i grandi centri lirici internazionali. In tale occasione l'importanza dei mezzi vocali in quanto a corposità ed estensione, l'omogeneità tra i registri e la spontaneità nel fraseggio produssero un'immediata sensazione. Firenze fu la piazza italiana dove apparve con maggior frequenza, inaugurando il "Maggio" ancora nel 1974 e nel 1978, rispettivamente con Agnese di Hohenstaufen di Gaspare Spontini e I vespri siciliani e interpretandovi inoltre Madama Butterfly, Le Villi, Attila, La forza del destino, Eugenio Onieghin. Partecipò a sette stagioni dell'Arena di Verona (esordendovi con Romeo e Giulietta) e partecipò a diverse produzioni della RAI, tra le quali nel 1971 un'importante ripresa di Edgar, ripreso anche l'anno successivo alla radio di stato francese. Nel 1975 debuttò alla Scala con Attila, partecipando l'anno successivo alle tournée del teatro a Londra e Washington (Simon Boccanegra, Macbeth, Messa di requiem). Nel 1988 apparve al Metropolitan di New York in Carmen, con Marilyn Horne e la direzione di Plácido Domingo. Ritratto fotografico del tenore con dedica autografa datata 15 ottobre 1966.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 160 Giuseppe Lugo (Sona 1899 – Milano 1980)
Debuttò, dopo aver vinto un concorso di canto, all'Opéra-Comique di Parigi la sera del 6 ottobre 1931 nel ruolo di Mario Cavaradossi nella Tosca, stipulando un contratto triennale con quel teatro dove nel 1932 è Nadir ne Les pêcheurs de perles. Nel 1933 al Grand Théâtre de Monte Carlo è Nadir ne Les pêcheurs de perles diretto da Paul Paray. Dopo aver cantato come tenore principale al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles e ancora all'Opéra-Comique di Parigi per parecchi anni, Lugo fece un'apparizione al Royal Opera House di Londra il 26 maggio 1936 nel ruolo di Cavaradossi e attirò così l'attenzione dei teatri d'opera italiani. Da quel momento la sua breve ma proficua carriera si svolse essenzialmente in Italia, dove in breve tempo divenne uno fra i tenori di spicco del panorama lirico nazionale. Cantò Mario Cavaradossi in Tosca con Iva Pacetti, Luigi Montesanto e Melchiorre Luise Teatro Comunale di Bologna nel dicembre 1936, nel 1937 al Teatro Carignano di Torino con Carlo Galeffi, all'Arena di Verona diretto da Vittorio Gui con Gina Cigna e Mario Basiola e al Teatro Donizetti di Bergamo diretto da Armando La Rosa Parodi con la Cigna, Mariano Stabile (cantante) ed Aristide Baracchi, alla Scala, al Teatro Verdi di Pisa, al Comunale di Modena, al Grande di Brescia e, soprattutto, nel 1939 all'Arena di Verona, dove stupì il pubblico con un'interpretazione memorabile del Duca di Mantova nel Rigoletto diretto da Franco Capuana con Carlo Tagliabue e Margherita Carosio (le cronache del tempo infatti parlano di un vero e proprio evento epocale). Sempre nel 1937 a Bologna è Rodolfo ne La bohème con Mafalda Favero e Baracchi e Faust in Mefistofele (opera) con la Favero, Gabriella Gatti e Tancredi Pasero. Nel 1938 alla Scala è Nadir ne I pescatori di perle diretto da Capuana con la Carosio, Rodolfo ne Le bohème con la Favero in Arena e a Parma con Mario Rossi (direttore d'orchestra), a Bologna Pinkerton in Madama Butterfly diretto da Gino Marinuzzi (1882-1945) con Licia Albanese e al Teatro dell'Opera di Roma Mario Cavaradossi in Tosca diretto da Vincenzo Bellezza con la Pacetti e Stabile. Ancora nel 1939 al Parco del Valentino di Torino è Mario Cavaradossi in Tosca diretto da Franco Ghione con Maria Caniglia ed Antenore Reali e a Bologna diretto da Antonino Votto Calaf in Turandot con Eva Turner e la Albanese e il duca di Mantova in Rigoletto con la Carosio. Ritratto autografo dell’artista in vesti teatrali.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 161 Giovanni Malipiero (Padova 1906 – ivi 1970)
Dopo aver studiato nella sua città esordì nel 1930 a Lonigo come protagonista di Rigoletto. Iniziò una rapida carriera che lo vide in importanti teatri in Italia: Roma, Venezia, Torino, Genova, Napoli, Arena di Verona. Nel 1937, ne La Cenerentola, debuttò alla Scala, dove apparve fini all'inizio degli anni cinquanta e dove fu presente nel 1946 al concerto di riapertura dopo la guerra, diretto da Arturo Toscanini. La carriera internazionale fu ostacolata dal conflitto mondiale, limtandosi ad apparizioni a Monaco e in Sudamerica. Continuò ad esibirsi in ruoli da protagonista fino alla prima metà degli anni cinquanta, per poi passare a ruoli di fianco e terminando l'attività nel 1962. Il repertorio fu tipicamente di tenore lirico, includendo tra gli altri, Duca di Mantova, Alfredo, Edgardo, Fernando, il Faust dell'opera di Gounod e del Mefistofele, Werther, Rodolfo, oltre a titoli di Rossini e Bellini. Ritratto fotografico in vesti di Caravadossi nella Tosca con autografo.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 162 Francesco Merli (Corsico 1887 – Milano 1976)
Ha studiato nella sua città, debuttando poi al Teatro alla Scala di Milano nel 1916, nel ruolo di Alvaro nel Fernando Cortez di Gaspare Spontini. Il 12 settembre 1918 è Elisero nella prima di Moïse et Pharaon di Rossini diretto da Tullio Serafin con Nazzareno De Angelis ed in dicembre canta nella prima assoluta di Urania di Alberto Favara alla Scala. Nel 1919 al Teatro San Carlo di Napoli diretto da Leopoldo Mugnone è Luigi ne Il tabarro con Domenico Viglione Borghese e Rinuccio in Gianni Schicchi con Gilda Dalla Rizza e Viglione Borghese ed al Teatro Comunale di Bologna Paolo in Francesca da Rimini (Zandonai) diretto da Serafin con Giuseppe Nessi, nel 1920 Walter von Stolzing ne I maestri cantori di Norimberga diretto da Serafin con Maria Zamboni, Ernesto Badini ed Enrico Molinari al Teatro Regio di Torino e nel 1921 a Bologna Walter in Loreley diretto da Serafin ed al Teatro Regio di Parma Enzo ne La Gioconda con Giannina Arangi-Lombardi. Si è esibito in molti teatri europei e americani, tra cui il Covent Garden di Londra, dove è stato il primo interprete di Calaf nella Turandot di Giacomo Puccini, compiendo anche tournée in Belgio e in Australia. Ha cantato stabilmente nell'ambito della stagione lirica del Teatro alla Scala ed in quella del Teatro dell'Opera di Roma, dove negli anni trenta del XX secolo è stato celebre nelle parti di Otello, Dick Johnson (La fanciulla del West), Sansone e Don Josè (Carmen). Ha cantato al Metropolitan di New York quattro opere (Aida, Lucia di Lammermoor, Simon Boccanegra e Madama Butterfly) nel 1932, a fianco di illustri artisti come Lily Pons, Giuseppe De Luca, Ezio Pinza, Lawrence Tibbett (Simone e Amonasro). Il 20 marzo 1932 cantò Ah si ben mio... Di quella pira, a conclusione di un concerto di beneficenza tenutosi al Met, a fianco di Georges Thill, tenore già affermato ed acclamato in tutto il mondo. Il giovane Merli fu molto apprezzato, tanto che fu invitato a prendere parte ad un altro concerto di gala il 10 aprile dello stesso anno, insieme a Lauritz Melchior, specializzato tenore wagneriano, dotato di una voce molto potente. Ritratto fotografico autografo in vesti di Otello.
Ottimo stato
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Lot 163 Nicola Monti (Milano 1920 – Fidenza 1993)
Studia canto fin da bambino, esordendo in concerto a Firenze nel 1941 e cantando nello stesso anno in Rigoletto a Cagliari. A causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale è costretto poi a interrompere la carriera, riprendendo lo studio del canto nel 1950 presso l'Accademia del Teatro alla Scala e debuttando nuovamente l'anno successivo al Teatro San Carlo di Napoli come Elvino ne La sonnambula, che diverrà il suo ruolo prediletto. Da allora canta in tutti i principali teatri italiani, tra cui più volte La Scala, e in numerosi teatri esteri (Wexford, Parigi, Bruxelles, Amsterdam, San Francisco, Leningrado. Ritratto autografo del tenore in vesti teatrali nella Sonnambula.
Ottimo stato
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Lot 164 Juan Oncina (Barcelona 1921 – ivi 2009)
tenore spagnolo e catalano, particolarmente associato a Rossini e ai ruoli leggeri di Donizetti, uno dei principali tenore di grazia degli anni '50. Ritratto fotografico autografo.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 165 Luigi Ottolini (Milano 1923 – 2002)
Ritratto fotografico con dedica autografa, datata Milano 20 gennaio 1960.
Ottimo stato
Fotografia 11x15 cm -
Lot 166 Alfred Piccaver (Long Sutton 1884 – Vienna 1958)
Svolse gran parte della sua attività operistica a Vienna, dove lavorò come primo tenore per oltre 25 anni e dove era annoverato tra i beniamini degli appassionati di lirica e delle autorità della capitale austriaca. Fu interprete nel ruolo da protagonista principalmente in opere di Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi; lavorò inoltre in opere di Flotow, Gounod, Mozart, Otto Nicolai, Wagner, ecc.Era considerato da Puccini il Rodolfo ideale per la sua Bohème e la sua voce era annoverata tra le più belle della sua epoca, tanto da essere soprannominato "il Caruso di Praga". Ritratto fotografico del tenore con dedica autografa datata 1957.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 167 Alfonso Pravadelli (1912 - ?)
Ritratto autografo fotografico del tenore italiano.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lot 168 Giuseppe Taccani (Milano 1885 – ivi 1959)
Studiò con il baritono Lelio Casini e debuttò nel 1904 al Sociale di Lecco in Manon. Fu l'inizio di una importante carriera internazionale che lo vide esibirsi con le maggiori compagnie. Si ritirò nel 1949 dopo una recita di Cavalleria Rusticana al Teatro Milanollo di Savigliano. Ritratto fotografico autografo.
Angolo superiore destro rotto
Cartolina fotografica