ASTA 91 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XV AL XIX SECOLO
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Lot 49 SCUOLA CENTRO-ITALIANA, SECONDO QUARTO DEL XVI SECOLO
San Paolo a figura intera con spada e volume
Matita e biacca su carta marrone quadrettata, cm. 49,5x24,5. Con cornice e vetro
Come suggerisce la quadrettatura, questo superbo foglio di grande misura, imperniato sulla figura intera di spiccato plasticismo di San Paolo, costituisce presumibilmente un lavoro preparatorio piuttosto dettagliato per un affresco o un dipinto di formato monumentale (non necessariamente compiuto). Il disegno mostra un background che ripensa originalmente l'esempio di Michelangelo (e Sebastiano del Piombo) e Raffaello (e i suoi allievi Perin del Vaga e specialmente Polidoro da Caravaggio), in una chiave stilistica già chiaramente orientata in senso manierista (vedi anche il lotto successivo).
PROVENIENZA: Collezione privata, Umbria. -
Lot 50 SCUOLA CENTRO-ITALIANA, SECONDO QUARTO DEL XVI SECOLO
Evangelista con libro
Matita e biacca su carta marrone quadrettata, cm. 42,5x56. Con cornice e vetro
Come indicano la quadrettatura, il punto di vista fortemente scorciato di sotto in su e l'impianto marcatamente plastico della figura, questo grande foglio di superba qualità costituisce probabilmente un disegno preparatorio per un affresco o un dipinto di formato monumentale (non necessariamente compiuto). Il disegno mostra un background che ripensa originalmente l'esempio di Michelangelo (e Sebastiano del Piombo) e Raffaello (e i suoi allievi Perin del Vaga e specialmente Polidoro da Caravaggio), in una chiave stilistica già chiaramente orientata in senso manierista (vedi anche il lotto precedente).
PROVENIENZA: Collezione privata, Umbria. -
Lot 51 CESARE GENNARI (Cento, 1637 - Bologna, 1688), ATTRIBUITO
Studio di cinque teste di carattere montate su passepartout
Matita rossa, circa cm. 7,5x6,5 l'uno. Entro cornice
PROVENIENZA: Collezione privata, Umbria. -
Lot 52 GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI, DETTO IL GUERCINO (Cento, 1591 - Bologna, 1666)
Tre giovani cantori intorno al maestro "Scuola di canto di Antonio Comi a Cento"
Penna e inchiostro su carta, cm. 20x29,7. Con cornice
Questo disegno, al di là della sua grande qualità e del suo notevole pedigrée, presenta straordinari motivi di interesse. Esso si pone, infatti, in stretta connessione con una delle 6 incisioni eseguite da Richard Dalton nel 1764 all'interno della raccolta "Eighty-two prints, engraved by F. Bartolozzi etc. from the original drawings of Guercino". Edita per la prima volta a Londra dall'editore Josiah Boydell nel 1765, a cura dallo stesso Dalton (bibliotecario di re Giorgio III), la raccolta ebbe notevole successo e si rivelò un veicolo straordinario della fama imperitura di Guercino in Gran Bretagna. Dalton fu responsabile del trasferimento in Inghilterra dell'incisore Francesco Bartolozzi, che colà sarebbe poi diventato incisore del re. Questi fu il principale autore delle incisioni della grande silloge guercinesca, eseguendone ben 58, essendosi già felicemente cimentato con opere di Guercino in dodici rami che aveva appena venduto a Piranesi (il quale ne avrebbe fatto di lì a poco il nucleo generativo per la sua "Raccolta di alcuni disegni del Barbieri da Cento detto il Guercino" stampata a Roma nel 1764). Dalton trasse la sua incisione da un disegno, in controparte rispetto all'acquaforte, che lo stesso Bartolozzi aveva tratto da un disegno originale di Guercino, conservato, come ci informa la stessa incisione, nella collezione di un certo Antonio Comi a Cento. La copia eseguita da Bartolozzi è conservata oggi nelle Royal Collections a Windsor Castle, mentre il disegno di Guercino fino a oggi era considerato irreperibile negli studi sul grande artista di Cento. Alla luce di quanto brevemente riassunto possiamo riconoscere nel nostro foglio - mai più apparso sul mercato dalla vendita da Sotheby's Londra del 1967 presso la quale fu acquistato dell'attuale proprietà - l'originale da cui dipendono sia il disegno di Bartolozzi, sia l'incisione di Dalton.
In basso a sinistra timbro della Collezione Giuseppe Vallardi; in alto a sinistra un'iscrizione a penna non più decifrabile. Al retro in alto a sinistra reca indicazione inventariale a matita rossa: "L 119"; in alto al centro indicazione inventariale a penna: "N°120 DEL GUERCINO".
PROVENIENZA: XVII secolo, Antonio Comi, Cento (?); XIX secolo, Collezione Giuseppe Vallardi, Milano; Collezione privata, Inghilterra; vendita Sotheby's, Londra, 20 aprile 1967, l. 49; Collezione privata, Roma. -
Lot 53 ALESSANDRO MAGNASCO (Genova, 1667 - 1749), ATTRIBUITO
Fuga in Egitto
Penna e acquarello su carta, cm. 20,2x13,7. Con cornice
Sul fronte reca in alto a sinistra uno studio di mani a matita. Sulla parte centrale a sinistra una notazione a matita: "MAGNASCO". Al retro uno studio di figure e panneggi a matita rossa e, in basso, notazione a matita: "A TERGO MAGNASCO".
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 54 POMPEO BATONI (Lucca, 1708 - Roma, 1708) E JAKOB FREY (Lucerna, 1681 - Roma, 1752)
Scena allegorica di gloria di Papa Bendetto XIV (Gloriam sapientes possidebunt - Proverbi 3,35)
Incisione, cm. 36,2x24,1
In basso a sinistra: "POMP. BATONI INV. ET DEL.".
In basso a destra: "I. FREY INC. ROMAE 1745".
Al Metrpolitan Museum di New York si conserva il disegno preparatorio a sanguigna di Pompeo Batoni (1973.156).
PROPRIETA': Collezione privata, Roma. -
Lot 55 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
Tempio dei Dioscuri al Foro romano
Acquarello su carta, cm. 70x50. Con cornice
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 56 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Villa di Domiziano a Castel Gandolfo
Acquarello su carta, cm. 38x53. Con cornice
In alto iscrizione a penna: "109". In basso al centro cartiglio con scritta a macchina: "CARLO LABRUZZI 1765-1818 / ITALIAN SCHOOL / FIGURAS BY A GROTTO". Al retro uno studio a matita di torrione entro un paesaggio.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 100, pp. 298-299 (di questa veduta sono pubblicate due versioni acquarellate in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca).
b. Rovine del Mausoleo di Gallieno presso il Casale di Fiorano al nono miglio della Via Appia
Acquarello su carta, cm. 36,5x52. Con cornice
Questa veduta fu incisa da Labruzzi in una terza e più tardiva serie di acqueforti dedicate alla Via Appia, che però, diversamente dalle due che l'avevano preceduta, non fu mai pubblicata. Labruzzi ne acquarellò le matrici e questi fogli si conservano oggi tra la Biblioteca Sarti all'Accademia di San Luca in Roma e il Museo di Roma.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 74, pp. 257-258 (di questa veduta sono pubblicate tre versioni acquarellate in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, l'Accademia di San Luca e la Galleria Apolloni, Roma, più una stampa acquarellata presso il Museo di Roma).
Si presenta in dieci lotti distinti e successivi un eccezionale gruppo di venti grandi acquarelli che rientrano nella più ampia questione della serie di vedute archeologiche eseguite da Carlo Labruzzi a partire dal 1789, a seguito dell'incarico ricevuto da Sir Richard Coalt Hoare, archeologo e pittore dilettante inglese.
Labruzzi realizzò varie serie di disegni per un totale di molte centinaia di fogli, prediligendo la tecnica dell'acquarello, in seppia o policromo. Il progetto prevedeva la ricognizione sistematica, il censimento e la documentazione visiva di tutti i monumenti romani che si conservavano lungo la Via Appia fino a Brinidisi, seguendo l'itinerario intrapreso da Orazio in compagnia, tra gli altri, di Eliodoro, Mecenate, Cocciaio Nerva e Virgilio e narrato dal grande poeta latino nel primo libro delle Satire (Quinta Satira). Fu così che Hoare e Labruzzi intrapresero un viaggio in comune che ebbe avvio sabato 31 ottobre 1789 e che per una serie di circostanze non arrivò a concludersi, interrompendosi a Benevento.
Nei secoli successivi vari nuclei sono stati ricomposti a seguito di vendite e passaggi sul mercato, i più consistenti dei quali si conservano oggi presso il Museo di Roma, l'Accademia di San Luca, il British Museum di Londra e soprattutto nella Biblioteca Apostolica Vaticana, che detiene un'eccezionale raccolta di 226 fogli provenienti dalla collezione del grande archeologo inglese Thomas Ashby).
Grazie alla data presente nel lotto 65a ("18 MARZO 1796") possiamo stabilire per il nostro nucleo di acquarelli un'esecuzione entro la prima metà di quello stesso anno. Tale datazione, peraltro, autorizza a ritenere che Labruzzi abbia occasionalmente continuato a replicare i suoi disegni negli anni successivi al viaggio per rispondere alla richiesta del mercato. Come suggerisce il vecchio cartiglio scritto a macchina in inglese, applicato sul lotto 56a, è presumibile una provenienza di tutto il gruppo di fogli dalla Gran Bretagna, prima dell'acquisto, vari decenni or sono, da parte dell'attuale proprietà.
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 57 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Resti della Villa di Maribella dopo Itri
Acquarello su carta, cm. 38x32. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In basso antica iscrizione forse autografa: "CONSERVE ANTICHE SOPRA LA VIA APPIA UN MIGLIO LONTANO DA ITRI PER ANDARE A MOLO". In alto iscrizione a penna: "181".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 172, p. 399 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Arco di ingresso di Villa San Martino dopo Itri
Acquarello su carta, cm. 37x32. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 173, p. 400 (di questa veduta sono pubblicate due versioni ad acquarello in seppia e un disegno a matita presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia Nazionale di San Luca).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 58 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Tomba detta di Cicerone prima di Formia
Acquarello su carta, cm. 38x32. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In alto iscrizione a penna: "184".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 174, p. 402 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Resti di tombe romane prima di Formia.
Acquarello su carta, cm. 37,5x33,5. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In basso antica iscrizione forse autografa: "RUINA SOPRA LA MONTAGNIA DI RIMPETTO TUMOLO DI CICERONE COGNOMINATA / IL TIUSO DELLA TORRE DI POMPEO / 4". In alto iscrizione a penna: "183".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 175, p. 403 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione autografa in seppia più una copia policroma, entrambe presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 59 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Ninfeo minore di Villa Rubino a Formia
Acquarello su carta, cm. 29x40. Con cornice
Al retro iscrizione a matita: "193 / CAMERE CENTRICHE DI (...)NI DENTRA IL GIARDINO DELL' DUCA MARGANO A CASTELLONE".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 181, p. 409 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Resti della villa detta di Cicerone a Caposele.
Acquarello su carta, cm. 37,5x33. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In basso al centro antica iscrizione probabilmente autografa: "CAMERE DE BAGNI ANTICHI CON (...) / DELL' GIARDINO DI LAGNI AL (...)". In alto iscrizione a penna: "195".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 183, p. 411-412 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia più una copia policroma, entrambe conservate presso la Bibilioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 60 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Il Mausoleo di Sempronio Atratino a Gaeta.
Acquarello su carta, cm. 37,5x30. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In basso antica iscrizione forse autografa: "SEPOLCRO ANTICO DETTO DI ATRETINO CHIAMATO / IL MOLINO A VENTO SOPRA IL BORGO DI GAETA / 13". In alto iscrizione a penna: "187".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 188, pp. 420-421 (di questa veduta sono pubblicate due versioni in seppia, oggi conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca, più una copia policroma presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Mausoleo di Munazio Planco a Gaeta.
Acquarello su carta, cm. 32,5x27,5. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro e destro.
In basso al centro antica iscrizione probabilmente autografa: "SEPOLCRO ANTICO DI (...) / LA TORRE D'ORLANDO SOPRA AL MONTE DI GAETA / 15". In alto iscrizione a penna: "189".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 189, p. 422 (di questa veduta sono pubblicate due versioni in seppia, oggi conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 61 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Veduta di un grande sepolcro oltre Mola
Acquarello su carta, cm. 37,5x35. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro.
In basso al centro un'antica iscrizione forse autografa: "MONUMENTO CIRCHA TRE MIGLIA DA MOLO / 18". In alto iscrizione a penna: "199".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 192, p. 425 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia più una copia policroma conservata alla Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Rovine di Torre Gianola
Acquarello su carta, cm. 37,5x35. Con cornice
Il disegno si presenta decurtato lungo il margine sinistro
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 192, p. 425 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia più una copia policroma conservata alla Biblioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 62 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Anfiteatro di Minturno.
Acquarello su carta, cm. 38x30. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro.
In basso antica iscrizione probabilmente autografa: "ANFITEATRO A MINTURNO AQUEDOTTO ANTICO / NELLA DISTANZA IL PAESE DI FRAIETTO ED IL TUFO / 20". In alto iscrizione a penna: "201".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 194, p. 428 -429 (di questa veduta sono pubblicate tre versioni in seppia conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, l'Accademia di San Luca e Casa Goethe, più una copia policroma presso la Biblioteca Apostolica Vaticana)
b. Teatro di Minturno.
Acquarello su carta, cm. 37x32. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro.
In basso antica iscrizione probabilmente autografa: "ANFITEATRO / A MINTURNO VICINO IL GARILIANO / 21". In alto iscrizione a penna: "202".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 195, pp. 430-431 (di questa veduta sono pubblicate due versioni in seppia conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca, più una copia policroma presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 63 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Arco di ingresso a Capua
Acquarello su carta, cm. 37x32. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro e destro. In basso antica iscrizione probabilmente autografa: "ARCO FRONTALE ANTICO SOPRA LA VIA APPIA / FRA CAPUA NOVA E VECHIA".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 196, p. 432 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
b. Anfiteatro di Capua da Sud
Acquarello su carta, cm. 38x33,5. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo tutto il margine di sinistra.
In basso al centro antica iscrizione probabilmente autografa: "ANFITEATRO DI CAPUA DALLA PORTA DI PONENTE / 24". In alto iscrizione a penna: "205".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 199, p. 435 (di questa veduta sono pubblicate due versioni in seppia conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 64 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Anfiteatro di Capua
Acquarello su carta, cm. 39x33. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro e destro.
In basso al centro antica iscrizione probabilmente autografa: "ANFITEATRO DI CAPUA DALL'ORIENTE / 26". In alto iscrizione a penna: "207".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 200, p. 436 (di questa veduta sono pubblicate due versioni in seppia, oggi conservate presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e l'Accademia di San Luca).
b. Edificio ottagonale delle Terme di Capua
Acquarello su carta, cm. 37,5x33,5. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro
In basso al centro antica iscrizione probabilmente autografa: "TEMPIO VICINO LA MADONNA DELLE GRAZIE / CAPUA VECCHIA / DETTO CATABOLO / 29". In alto iscrizione a penna: "210".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 203, p. 439 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 65 CARLO LABRUZZI (Roma, 1748 - Perugia, 1817)
a. Abside della chiesa di San Marciano a Benevento.
Matita e acquarello su carta, cm. 38x32. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro.
Datato in basso al centro: "18 MARZO 1796".
In alto iscrizione a penna: "230".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 222, p. 462 (di questa veduta sono pubblicate tre versioni in seppia, di cui una conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana e due presso l'Accademia di San Luca).
b. Teatro romano di Benevento.
Acquarello su carta, cm. 38,5x32. Con cornice
Il disegno si presenta ridotto lungo il margine sinistro.
In alto iscrizione a penna: "223".
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: P.A. De Rosa - B. Jatta, La Via Appia nei disegni di Carlo Labruzzi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2013, TAV. 214, p. 452 (di questa veduta è pubblicata un'unica versione in seppia, oggi conservata presso la Biblioteca Apostolica Vaticana).
PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 66 GIUSEPPE VASI (Corleone, 1710 - Roma, 1782), ATTRIBUITO
Veduta della Fontana dell'Acqua Felice con Santa Maria della Vittoria sullo sfondo
Penna, inchiostro e acquarello, cm. 30x40. Con cornice
Questa mirabile veduta ripropone la Fontana del Mosè - meglio nota come Fontana dell'acqua Felice in onore di papa Sisto V che la fece edificare tra il 1585 e il 1587 - nella classica prospettiva fissata da Giambattista Piranesi nella sua acquaforte del 1751. Troviamo così la fontana ripresa in tralice a dividere la scena con la chiesa di Santa Maria della Vittoria che spicca nitida sulla sfondo della veduta. Nella bella traduzione pittorica qui in oggetto la differenza più evidente è costituita dalla riduzione numerica delle figure che popolano la scena, perlopiù rappresentate in atteggiamenti diversi da quelli immortalati da Piranesi, con un effetto di minore animazione che infonde all'immagine un'atmosfera quieta che si sostuisce alla vivacità nervosa dell'incisione. PROVENIENZA: Collezione privata, Roma. -
Lot 67 SCUOLA ROMANA, XVIII SECOLO
Profilo di uomo barbuto
Pastello su carta applicata su tela, cm. 46,5x39. Con cornice e vetro -
Lot 68 BARTOLOMEO NAZARI (Clusone, 1693 - Milano, 1758), ATTRIBUITO
Busto di anziana gentildonna
Pastello su carta applicata su tela, cm. 48x36. Con cornice e vetro -
Lot 69 PIETRO ROTARI (Verona, 1707 - San Pietroburgo, 1762)
A. Ritratto di fanciulla con perle - B. Ritratto di fanciulla dormiente. Coppia di pastelli
Pastello su carta, cm. 50x40. Con cornice e vetro
Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Ferdinando Arisi.
La bella coppia di pastelli qui proposta evidenzia il gusto europeo assimilato dal Rotari durante la sua lunga carriera itinerante. In questi due incantevoli e tipici ritratti di fanciulle risulta evidente il debito estetico nei confronti di Jean-Etienne Liotard, come dimostra, fra i tanti possibili, il confronto con la Belle liseuse oggi conservata presso il Rijksmuseum di Amsterdam, di cui il Rotari fu in grado di cogliere la raffinatezza compositiva e cromatica, trasferendo tali qualità in un atmosfera di maggiore intimità. -
Lot 70 PELAGIO PALAGI (Bologna, 1775 - 1860)
L'amore di Piramo e Tisbe
Tecnica mista su carta applicata su tela, cm. 49,5x64. Con cornice
PROVENIENZA: Collezione privata, Lazio. -
Lot 71 PELAGIO PALAGI (Bologna, 1775 - 1860)
Piramo e Tisbe
Tecnica mista su carta applicata su tela, cm. 49,5x64. Con cornice
PROVENIENZA: Collezione privata, Lazio. -
Lot 72 SEGUACE DI JEAN-BAPTISTE CAMILLE COROT, XIX SECOLO
Veduta del ponte di Augusto e il fiume Nera presso Narni
Tempera su cartoncino, cm. 26,2x36,2. Con cornice
Il dipinto deriva strettamente, sebbene con numerose varianti, dall'analoga veduta di Jean-Baptiste Camille Corot esposta al Salon parigino nel 1827 e oggi conservata alla National Gallery of Canada di Ottawa.
PROVENIENZA: Collezione privata, Umbria.