ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE

ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE

Tuesday 10 November 2020 hours 14:30 (UTC +01:00)
Live
Auction
Lots from 49 to 60 of 498
Show
Cancel
  • Scuola Genovese del XVIII secolo
    Lot 49

    Scuola Genovese del XVIII secolo
    Putti
    Coppia di dipinti su vetro
    Genoese school of the eighteenth century
    Putti
    Pair of paintings on glass
    25x33 cm

  • Scuola Veneziana del XVIII secolo
    Lot 50

    Scuola Veneziana del XVIII secolo

    Veduta del Canal Grande

    Olio su tela

    Venetian School of the 18th century

    View of the Grand Canal

    Oil on canvas

    37 x 29 cm

  • Scuola Italiana del XVIII secolo
    Lot 51

    Scuola Italiana del XVIII secolo
    San Giovanni
    San Luca
    Due oli su tela
    Italian School of the 18th century
    Saint John
    San Luca
    Two oil paintings on canvas
    86,5 x 68 cm

  • Maestro Veneto Cretese del XVI secolo
    Lot 52

    Maestro Veneto Cretese del XVI secolo
    Ecce Homo
    Tempera su tavola a fondo oro
    Venetian Cretan master of the sixteenth century
    Ecce Homo
    Tempera on panel with gold background
    37 x 27,5 cm

    La scuola cretese Post-Bizantina si distingue dalla sua matrice costantinopolitana d’origine, gli artisti si organizzano nella corporazione locale di San Luca, stabilisce i propri criteri artistici e ne organizza la loro produzione con l'istituzione di vere e proprie scuole di insegnamento, apprendistato e avviamento alla professione. Questa nuova organizzazione permette un ricambio generazionale garantito e costante nonché, indirettamente, fa in modo che l’iconografia post-bizantina, liberata dai severi codici artistici, fiorisca, si rinnovi e si propaghi nei secoli successivi.
    La richiesta di icone è molto viva, soprattutto dovuta al fatto che sia a oriente e sia a occidente persiste la convinzione che l'immagine sacra dell’icona greca sia fedele all'immagine divina. La folla di committenti eterogenea, va dai mercanti d’arte dell’area mediterranea, ai conventi del Sinai o dei Balcani, dalle istituzioni ecclesiastiche italiane, ai nobili greci e veneziani; a soddisfare la grande mole di richieste, tra XVI e XVI secolo l’isola conta oltre centoventi pittori riconosciuti come maestri, uno stuolo cospicuo di artisti minori e di collaboratori di bottega. La bravura dei pittori cretesi è di saper distinguere e soddisfare le diverse esigenze dei richiedenti e lo fanno grazie ad una notevole abilità eclettica di dipingere in diverse maniere e stili. Il primo grande interprete è Andreas Ritzos che ha lasciato opere con un impianto rigorosamente bizantino, talvolta non disdegnava mescolare l’arcaico stile greco con inserti tipicamente veneziani. L’espressione ortodossa di Andreas mescolati con timidi inserimenti veneziani è continuata dal figlio Nicolas Ritzos, essi furono per molti versi gli iniziatori della nuova scuola cretese post-bizantina. Contemporaneo a Nicola sono Andreas Pavias e i suoi allievi tra cui spicca Angelos Bizzamanos. Il loro stile è arcaico e segue gli antichi dettami ma sicuramente segna l’influsso del gotico occidentale con il suo pathos realista. Fine miniaturista e molto incline alle suggestioni belliniane e al nuovo corso dettato dal Donatello a Padova, si mostra Nicola Tzafuris; egli risulta essere il primo artista realmente convinto dei modi occidentali-veneziani. I pittori greci, nella prima metà del XVI secolo, uscirono dall’isola e portarono la loro arte in terre lontane come nel caso del monaco pittore chiamato Bathas, al secolo Theophanes Strelitzas, che si prodigò nel nord della Grecia. Michele Damaskinos, invece, lavora a Creta spedendo opere in Grecia, nel Sinai e in Italia presso le comunità greche di Puglia. Il dato più significativo, comunque, è il suo trasferimento a Venezia ove opera per la folta comunità greca. Il suo enorme successo è, come di prassi per questi artisti, dovuto all'abilità sensazionale di adattare il suo stile, passando dall’osservanza greca ortodossa a inserire elementi copiati fedelmente da Jacopo Bassano. Con il suo essere eclettico riusciva egregiamente a soddisfare i desideri dei committenti sparsi ovunque in area mediterranea. Con Giorgio Klotzas arriviamo a toccare il XVII secolo visto che egli muore nel 1608. Noto quanto Damaskinos, egli lo superava per raffinatezza culturale e tecnica, oltre a dipingere icone era un abilissimo miniaturista nonché decoratore di codici. Con questi due ultimi esponenti oramai l’icona greca si volge all’arte veneziana e travalica la sua originale forma di rappresentazione simbolica per passare al metodo illustrativo-narrativo occidentale. I modi di questi due artisti imperversano per tutto il XVII secolo a Creta, a Venezia e ovunque vi fosse un iconografo aggiornato alla scuola post-bizantina

  • Giuseppe Molteni ( Affori 1800 - Milano 1857 )
    Lot 53

    Giuseppe Molteni ( Affori 1800 - Milano 1857)
    Ritratto di nobiluomo
    Olio su tela
    Portrait of a nobleman
    Oil on canvas
    40x45 cm

  • Francesco Mancini (Sant'Angelo in Vado 1679 - Roma 1758)
    Lot 54

    Francesco Mancini (Sant'Angelo in Vado 1679 - Roma 1758)
    Flora
    Olio su avorio
    Oil on ivory
    Diametro 5,5 cm

    Si ringrazia il Professore Alessandro Delpriori che conferma l’autografia dell’opera.

    La miniatura si caratterizza per l’altissima qualità esecutiva. Interessante notare come l’autore ponga delle eleganti variazioni in rapporto alla celeberrima opera su tela.
    Notiamo qualche leggera differenza nell’esecuzione del manto, mentre risulta di eccezione finezza la variante esecutiva nei capelli. L’autore, infatti, semplifica il cerchio fermacapelli e acconcia con una sottile treccia il biondo capo, incoronandolo dalla fronte sino allo chignon.


  • Moritz Michael Daffinger (1790-1849)
    Lot 55

    Moritz Michael Daffinger (1790 -1849)
    Ritratto di giovane donna
    Olio su avorio
    Young woman portrait
    Oil on ivory
    85x65 mm

  • Seguace di Cesare da Sesto (1447 - 1523)
    Lot 56

    Seguace di Cesare da Sesto (1447 - 1523)
    San Girolamo penitente nel deserto
    Olio su tela
    Follower of Cesare da Sesto (1447 - 1523)
    St. Jerome Penitent in the Desert
    Oil on canvas
    120x107 cm

    L'opera è una replica fedele della nota tela di Cesare da Sesto conservata al Museo di Stoccolma. La raffinatezza espressiva e l'attenta realizzazione del corpo dell'eremita fanno pensare ad un artista di assoluto livello che ha riprodotto il capolavoro del pittore di Sesto Calende.

  • Apollonio Facchinetti, detto Apollonio Domenichini alias Maestro della Fondazione Langmatt (Venezia 1715 - 1770 c.)
    Lot 57

    Apollonio Facchinetti, detto Apollonio Domenichini alias Maestro della Fondazione Langmatt (Venezia 1715 - 1770 c.)
    Piazza San Marco
    Olio su tela
    Oil on canvas
    35 x 55 cm

    La serie di tredici vedute veneziane della Fondazione Langmatt di Baden, in Svizzera, sono state per decenni fonte di ricerca e discussione per gli studiosi. Le opere si caratterizzano per le impaginazioni canalettiane e per le colorate figurine trattate alla Ricther. Inoltre, la serie mostra stingenti affinità con Marieschi, come dimostra la profonda fuga prospettica, e la sua feconda bottega come si evince dalla trama cromatica fredda cara all’Albotto. Il linguaggio dotto e complesso dell’artista nasce dunque dall’attento esame dei vedutisti veneziani del XVIII secolo, ed è merito di Dario Succi e al suo indefesso impegno se da qualche decennio l’enigmatico e virtuoso maestro ha un nome: Apollonio Facchinetti detto Domenichini.
    La nostra opera mostra Piazza San Marco vista dal bacino antistante il molo cogliendo la massima espansione prospettica verso la Torre dell’Orologio. La una luce calda del tramonto pervade con un aureo manto gli edifici e rende brillanti le vesti dei personaggi che compostamente passeggiano.
    L’opera, in patina, grazie alla sua squisita qualità pittorica esalta sia l’esattezza del tratto con cui è precisamente raffigurato ogni elemento architettonico, sia la felice verve realizzativa delle figurine, creando un insieme di estasiata quiete serale.

  • Giuseppe Zais (1709 - 1784)
    Lot 58

    Giuseppe Zais (1709 - 1784)
    Paesaggio con Antica torre
    Tempera/gouache su carta
    Provenienza:
    W. Appolloni
    Landscape with Ancient tower
    Tempera / gouache on paper
    Provenance:
    W. Appolloni
    27 x 37 cm

    Giuseppe Zais è uno dei paesaggisti principali del panorama veneziano del Settecento. Giunto dalle valli bellunesi in laguna inizia a dipingere seguendo gli esempi del conterraneo Marco Ricci. In un secondo tempo addolcisce le sue scene campestri seguendo la moda di gusto francese imposta con l’arrivo di Zuccarelli a Venezia. Con la dipartita di quest’ultimo per l’Inghilterra per qualche anno Zais assume il palco d’onore in seno al paesaggismo veneto d’arcadia. La nostra opera, perfettamente conservata rappresentativa dei massimi livelli espressivi raggiunti da Giuseppe, va datata intorno agli anni ’40 del Settecento. In questo periodo il nostro pittore è all’apice della sua carriera, dipinge mantenendo i capisaldi del paesaggismo barocco desunto da Marco Ricci, quali l’antica torre diruta e la scoscesa roccia da cui sgorga la casata e al contempo inserendo elementi che riflettono la poesia arcadica quali il placido scorrere del fiume, il dolce paesaggio pedemontano e l’umile famiglia che serenamente si riposa ai margini del corso d’acqua

  • Bernardino Bison (1762 - 1844)
    Lot 59

    Giuseppe Bernardino Bison (1762 - 1844)
    Paesaggio con tre figure
    Olio su tela
    Landscape with three figures
    Oil on canvas
    48,5x61,5 cm.

    Bison inizia la sua formazione presso il pittore bresciano Gerolamo Romani, poi a Venezia con Costantino Cedini, ma entrambi i maestri lasciano poca impronta sul giovane artista. Dopo aver soggiornato a Ferrara opera sovente nell’entroterra veneto, mentre allo scadere del secolo lo troviamo operare a Trieste. Nel 1831 si trasferisce a Milano città dove muore nel 1844. La splendida opera, completamente inedita e da aggiungere al patrimonio pittorico di Bison, è caratterizzata dal colorismo smagliante e da una composizione sapientemente equilibrata. Questa tela è da ritenersi un documento molto interessante della sua fase più tarda, ovvero del periodo milanese che va dal 1831 al 1844. In essa non sfugge il richiamo alla pittura del Settecento veneto e all’amato Zuccarelli.

  • Scuola veronese del XVII secolo
    Lot 60

    Scuola veronese del XVII secolo
    Apparizione della Madonna e Gesù bambino a Sant'Antonio da Padova
    Olio su lavagna
    Importante cornice originale con cimasa in argento sbalzato ad effige di Sant'Antonio.
    Veronese school of the seventeenth century
    Apparition of the Madonna and Child to Sant'Antonio da Padova
    Oil on blackboard
    Important original frame with embossed silver fret with the effigy of Sant'Antonio

    41,5 x 30,5 cm

    I pittori veronesi dell'ultima generazione del Cinquecento sono accomunati da due due fattori completamente differenti. Il primo, puramente tecnico, di aver dipinto su lavagna, di ardesia detta anche pietra di paragone, la seconda di essere quasi tutti deceduti durante il contagio di peste del 1630. Muoiono Pasquale Ottino, Pietro Bernardi, Sante Creara e Marcantonio Bassetti, mentre sopravvivono perchè fuori città Claudio Ridolfi, Alessandro Turchi detto l'Orbetto e Fra Semplice da Verona. A Questi va aggiunto il maestro principale del tardo manierismo veronese ovvero Felice Brusasorzi o Brusasorci, più anziano della generazione sopraccitata il loro maestro di riferimento, almeno nei primi rudimenti pittorici. L'opera, giunta sana nel suo supporto e in ottimo stato di conservazione pittorica, vanta una importante cornice con cimasa in argento sbalzato, raffigurante Sant'Antonio, che ci dimostra l'importanza avuta sin dal suo concepimento. L'opera oltre ai canoni espressivi tardo manieristi della scuola veneta e veronese nella fattispecie, mostra una forte componente di espressività drammatica che inducono a pensare che l'autore fosse edotto della contemporanea scuola pittorica milanese.

Lots from 49 to 60 of 498
Show
×

ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE

Sessions

  • 10 November 2020 hours 14:30 SESSIONE UNICA (1 - 498)

Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to500increment of20
  • from500to1000increment of50
  • from1000to2000increment of100
  • from2000to5000increment of200
  • from5000to10000increment of500
  • from10000to20000increment of1000
  • from20000to100000increment of2000
  • from100000to infiniteincrement of5000