Asta 82 - Arte asiatica e bonsai
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Lot 241 PIATTO IN CERAMICA 'BIANCO E BLU'
Vietnam, fine del XV–inizio del XVI secolo
La vivace decorazione mostra al centro un ramo fogliato sul quale si posa un uccellino, sulla parete interna un tralcio fogliato continuo con corolle.
26,2 cm diametro
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante. -
Lot 242 MANOSCRITTO IN LEGNO E TESSUTO LACCATO E DORATO, KAMMAVACA
Birmania, seconda metà del XIX secolo
Il libro si compone di copertine inferiore e superiore in legno e sette pagine in tessuto, tutti i pezzi laccati e dorati. Le copertine sono finemente decorate con motivi floreali e divinità.
10,7 x 55,8 cm
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi.
Manoscritti di questo tipo erano commissionati dai fedeli nell'occasione dell'ordinazione di un monaco. Il testo – vergato in Pali - è solitamente quello del Kammavaca, una selezione di testi del Vinaya, che riguarda le regole da seguire da parte dei monaci (R. Isaacs – T.R. Burton, Visions from the Golden Land. Burma and the art of lacquer, Londra 2000, pp. 78-79, n. 10, per un esemplare analogo conservato nel British Museum di Londra). -
Lot 243 SCENA DI BATTAGLIA DIPINTA SU COTONE
Bali, inizio del XX secolo
L'intera superficie affollata di personaggi umani e mitologici che si affrontano a colpi di spade e frecce, sul lato destro divampa un incendio, cornice in legno.
84 x 236 cm
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Dipinta nel tipico stile di Kamasan, la scena è con ogni probabilità ispirata dal Ramayana, il poema epico indiano che molta diffusione ebbe anche in Indonesia. -
Lot 244 SCENA DI BATTAGLIA DIPINTA SU COTONE
Bali, inizio del XX secolo
L'intera superficie affollata di personaggi umani e mitologici che si affrontano a colpi di spade e frecce, cornice in legno.
71,5 X 234 cm
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Dipinta nel tipico stile di Kamasan, la scena è con ogni probabilità ispirata dal Ramayana, il poema epico indiano che molta diffusione ebbe anche in Indonesia. -
Lot 245 RUDOLF BONNET
(1895-1978)
Ritratto di uomo balinese, 1948
Pastelli su carta, 45 x 33,5 cm
Firmato nell'angolo superiore destro: “R. Bonnet”.
Iscritto nell'angolo superiore sinistro: “Bali 1948”.
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Rudolf Bonnet nasce ad Amsterdam dove frequenta la Rijksacademie voor Beeldende Kunst. Dopo aver molto viaggiato, nel 1929 si trasferisce a Bali inserendosi fin da subito nella vivace comunità artistica colà residente e contribuendo in maniera sostanziale a far nascere la moderna pittura indonesiana. Internato in un campo del Sulawesi durante la Seconda Guerra, alla fine del conflitto ritorna a Bali finché, nel 1957, è espulso dal paese per volere del Presidente Sukarno che era stato un suo grande ammiratore. Riesce a ritornare nell'isola solo nel 1972: i suoi sforzi si concentrano allora nella fondazione del Puri Lukisan Museum. -
Lot 246 WILLEM HOFKER
(1902-1981)
Ni Asoeg in Ardja
Incisione, 25 x 23 cm
Firmato in basso a sinistra: “W.G. Hofker”.
Iscrizione in basso a destra: “Bali”.
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante. -
Lot 247 ANTONIO MARIA BLANCO
(1912-1999)
Due figure femminili nude (“Cinta”), 1981
Tecnica mista su carta con cornice dell'artista, 63 x 71 cm (compresa la cornice)
Firmato, iscritto e datato in basso a destra: “Antonio Blanco/ Cinta/ 1981”.
Etichetta metallica in basso al centro: ““Cinta”/ Antonio M, Blanco./ Koleksi: Endro Wardoyo./ (Letnan Satu Polisi)”.
Sul retro autentica firmata dall'artista.
Provenienza: Endro Wardoyo (1935-2003); ambasciatore Gerardo Carante.
Nato a Manila da genitori spagnoli, dopo aver studiato tra l'altro nella National Academy of Art di New York, Antonio Blanco cominciò a viaggiare in tutto il mondo finché nel 1952 raggiunse Bali dove si stabilì definitivamente sposando Ni Ronji, una famosa danzatrice.
La sua pittura, evanescente nella resa formale, si è concentrata in particolar modo sulla figura femminile, indagata nei suoi aspetti più sensuali, ispirata profondamente dalla cultura degli abitanti in cui scelse di vivere gran parte della sua vita.
Questo dipinto appartenne a Endro Wardoyo (1935-2003), pittore giavanese conosciuto soprattutto per i suoi dipinti con temi popolari, Wardoyo fu anche un apprezzato ritrattista. Le sue opere furono collezionate dal Presidente Sukarno. Ha insegnato per molti anni all’Indonesian Institute of Art di Yogyakarta. -
Lot 248 DONALD FRIEND
(1914-1989)
Il dono
Penna su carta, 51,5 x 32,5 cm
Firmato nell'angolo superiore sinistro: “Donald Friend/ Batudjinbal”.
Iscritto sul margine inferiore: “R... has come down to his kitchen mountain village/ on a visit, because he had …. about my house/ He brings a gift of fruit and a … celadon jar”.
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Nato a Sidney, Donald Friend è una delle figure più controverse dell'arte australiana del Novecento. Disegnatore intuitivo e straordinario scrittore, Friend ha viaggiato intensamente per tutta la sua vita, soggiornando per periodi più o meno lunghi a Londra, in Nigeria, in Italia, nello Sri Lanka e – per oltre un decennio – a Bali. Nel 1990 la Art Gallery of New South Wales – che possiede un nutrito nucleo di sue opere – gli ha dedicato una importante retrospettiva. -
Lot 249 DONALD FRIEND
(1914-1989)
Ritratto di uomo a mezzo busto (Massimo), 1981
Inchiostro bruno su carta tinta, 49 x 33,5 cm
Intitolato, firmato e datato nell'angolo superiore sinistro: “Massimo. Donald Friend/ '81”.
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Nato a Sidney, Donald Friend è una delle figure più controverse dell'arte australiana del Novecento. Disegnatore intuitivo e straordinario scrittore, Friend ha viaggiato intensamente per tutta la sua vita, soggiornando per periodi più o meno lunghi a Londra, in Nigeria, in Italia, nello Sri Lanka e – per oltre un decennio – a Bali. Nel 1990 la Art Gallery of New South Wales – che possiede un nutrito nucleo di sue opere – gli ha dedicato una importante retrospettiva. -
Lot 250 I KETUT TAGEN
(1946-)
Faccende nell'aia
Acrilico su tela, 63 x 71 cm
Firmato in basso al centro: “I.K.T. Tagen/Penestanan/ Klod”.
Provenienza: ambasciatore Gerardo Carante.
Allievo di Arie Smit, I Ketut Tagen è uno dei più apprezzati artisti della frizzante scena di Penestanan, Bali, abile a combinare colori vivaci in scene che descrivono la vita quotidiana tradizionale di quel villaggio. Sua specifica caratteristica è l'assenza sui volti di dettagli anatomici. Ha esposto in molti musei, tra cui il Museum of Modern Art di San Francisco (1964), il National Museum di Singapore (1970), il Singapore Art Museum (1994) e il Museum Nasional di Jakarta (1995). -
Lot 251 VERSATOIO IN CERAMICA CON INVETRIATURA VERDE
Corea (?)
Il corpo ovoidale con beccuccio a testa di uccello sulla spalla arrotondata, collo cilindrico con espansione nella sezione mediana, ansa ad anello, l'esterno decorato da una serie di linee orizzontali parallele incise e ricoperto da uno invetriatura verde.
20 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 252 BOTTIGLIA IN CERAMICA INVETRIATA E DIPINTA
Corea, dinastia Goryeo, XII secolo
26 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi.
Questa bottiglia richiama nella forma alcuni esemplari prodotti nel nord della Cina tra la fine della dinastia Tang (618-907) e il periodo delle Cinque Dinastie (907-979). Tuttavia, la tonalità pastellosa della vetrina céladon e il piglio ispirato con cui è stata condotto l'ornato esemplificano modi che sono tipici della cultura ceramica coreana.
Esemplari simili si trovano nel Minneapolis Institute of Art (inv. 2015.79.480) e nel Philadelphia Museum of Art (inv. F1929-6-483). -
Lot 253 CIOTOLA IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo, XII-XIII secolo
Base circolare e sezione ovaleggiante, l’esterno della parete modellato a rilievo con petali, l’intera superficie rivestita di invetriatura verde.
7,7 x 16,8 x 15,5 cm
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 254 VERSATOIO TRIPODE IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo, XIII secolo
13,5 x 16,5 x 14 cm
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi.
La forma di questo contenitore – rara nell'ambito della ceramica invetriata di epoca Goryeo – si ispira a manufatti arcaici cinesi in bronzo (jue) utilizzati per offerte rituali di bevande alcoliche. -
Lot 255 CIOTOLA IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo, XII-XIII secolo
La parete modellata in sguanci verticali percorsi in orizzontale da una serie di coppie di incisioni che vogliono simulare i nodi del fusto di bambù.
6,5 x 12,5 cm
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi.
I ceramisti coreani hanno spesso tratto ispirazione dal mondo della natura per le proprie creazioni, tanto che questo genere di vasellame ha una sua specifica definizione, sanghyeong (v. La terre, le feu, l’esprit. Chefs-d’œuvre de la céramique coréene, catalogo della mostra, Parigi 2016, p. 76, n. 37). -
Lot 256 CINQUE PIATTINI IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo, XII-XIV secolo
4 x 12,5 cm il più grande
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 257 CONTENITORE CON COPERCHIO IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo
L’esterno del contenitore ornato di incisioni che riproducono foglie di loto appaiate, il coperchio bombato anch’esso vergato da tratti incisi, ha presa a fiammella, l’intera superficie rivestita di invetriatura verde.
12,5 x 10,8 cm
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 258 VASO A BOTTIGLIA IN CERAMICA CON INVETRIATURA CÉLADON
Corea, dinastia Goryeo, XIV secolo
Decoro di tralci fioriti a intarsio di ingobbio bianco.
19 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 259 GRANDE VASO IN PORCELLANA 'BIANCO E BLU' CON DECORO DI DRAGO, MAEBYEONG
Corea, dinastia Joseon, XIX secolo
Di forma slanciata, con il diametro del corpo che aumenta progressivamente fino a diventare massimo nei pressi della spalla per poi repentinamente ridursi verso la piccola bocca, il vaso mostra sul piede una banda di 'teste di lancia' appaiate e sulla spalla una serie di teste di scettro ruyi, sul resto del corpo un potente dragone in volo tra nuvole fiammeggianti.
47 cm altezza
Provenienza: collezione privata italiana.
Il tema del drago è ben diffuso come decoro delle porcellane coreane fin dal XVIII secolo, così come da tempi precedenti, almeno dalla dinastia Goryeo, era nota ai ceramisti della penisola la forma maebyeong, diretta derivazione del meiping cinese.
Vasi in porcellana coreana di grandi dimensioni, decorati in blu di cobalto con ornato di drago e nella forma maebyeong, come questo esemplare, sono piuttosto rari. -
Lot 260 GIARA GLOBULARE IN CERAMICA INVETRIATA
Corea, dinastia Joseon, XVIII-XIX secolo
27 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 261 BOTTIGLIA IN CERAMICA INVETRIATA
Corea, dinastia Joseon, XIX secolo
19 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 262 BOTTIGLIA IN CERAMICA INVETRIATA
Corea, dinastia Joseon, XIX secolo
30 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 263 BOTTIGLIA IN CERAMICA INVETRIATA
Corea, dinastia Joseon, XIX secolo
18,5 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi. -
Lot 264 VASO IN CERAMICA INVETRIATA
Corea, dinastia Joseon, XIX secolo
24 cm altezza
Provenienza: ambasciatore Francesco Rausi.