IMPORTANTI ARGENTI E DIPINTI PROVENIENTI DA COLLEZIONI ITALIANE

IMPORTANTI ARGENTI E DIPINTI PROVENIENTI DA COLLEZIONI ITALIANE

Tuesday 26 May 2020 hours 15:00 (UTC +01:00)
Live
Auction
Lots from 121 to 144 of 359
Show
Cancel
  • Scuola  Francese del XVIII secolo - French School of the 18th century
    Lot 121

    Scuola Francese del XVIII secolo - French School of the 18th century
    Nudo di donna distesa
    Olio su tela
    "Naked woman lying"
    Oil on canvas
    Dimensioni : 68x97,5 cm

  • Maestro Genovese del XVIII secolo - Genoese Master of the 18th century
    Lot 122

    Maestro Genovese del XVIII secolo - Genoese Master of the 18th century

    Ritratto di nobile

    Olio su tela

    Portrait of a noble man

    Oil on canvas

    Dimensioni : 123x94 cm


    La straordinaria opera è giunta in collezione come autografa del Molinaretto, al secolo Giovanni Maria delle Piane (Genova 1660-Monticelli d'Ongina 1745).

    La superba qualità pittorica e le peculiarità stilistiche inducono a rinnovare l'attribuzione, tuttavia va ricordato che a Genova tra il Sei e

    la prima metà del Settecento, con le stesse reminiscenze francesi del Molinaretto, operavano gli eccelsi ritrattisti Domenico Parodi (Genova 1670-1742)

    e Gio.Enrico Vaymer (Genova 1665-1738).

  • Maestro Genovese del XVIII secolo - Genoese Master of the 18th century
    Lot 123

    Maestro Genovese del XVIII secolo - Genoese Master of the 18th century

    Ritratto di nobile

    Olio su tela

    Portrait of a noble man

    Oil on canvas

    Dimensioni : 123x94 cm


    La straordinaria opera è giunta in collezione come autografa del Molinaretto, al secolo Giovanni Maria delle Piane (Genova 1660-Monticelli d'Ongina 1745).

    La superba qualità pittorica e le peculiarità stilistiche inducono a rinnovare l'attribuzione, tuttavia va ricordato che a Genova tra il Sei e

    la prima metà del Settecento, con le stesse reminiscenze francesi del Molinaretto, operavano gli eccelsi ritrattisti Domenico Parodi (Genova 1670-1742)

    e Gio.Enrico Vaymer (Genova 1665-1738).

  • Scuola Emiliana del XVIII secolo - Emilian School of the 18th century
    Lot 124

    Scuola Emiliana del XVIII secolo - Emilian School of the 18th century

    Mosè salvato dalle acque

    Olio su tela

    Moses saved by the waters

    Oil on canvas

    85 x 97 cm




    LÆepisodio biblico Þ ambientato in una vallata, solcata da un fiume e chiusa allÆorizzonte da colline ammantate dalla foschia. LÆispirazione paesaggistica si pu‗ definire come la rivisitazione arcadica, addolcita e favolistica, degli esempi romani di Gaspard Dughet, prima, e di Jan Frans Van Bloemen, poi, e che trova analogie con la produzione di Andrea Localetti e Paolo Anesi. LÆimpianto coloristico freddo e cristallino riporta alla scuola bolognese e alle sue espressioni paesaggistiche che hanno come interprete principale, tra Sei e Settecento, il napoletano Nunzio Ferrajuoli degli Afflitti. Giunto in giovane etÓ nella cittÓ felsinea, egli coniuga la sua origine stilistica legata a Salvator Rosa con la tradizione classicheggiante bolognese. Grazie a questa sapiente osmosi ha realizzato piacevoli vedute boschive costellate da resti antichi o casali, dallÆintonazione crepuscolare, dipinte con la precisone nordica, tanto amata dai sui committenti bolognesi. Alla sua scuola si formano Carlo Lodi e Bernardo Minozzi i quali continuano la lezione del maestro accentuando il gusto ôrocailleö, con uno stile elegante coniugato al colorito tenue e accattivante. Allievo del Lodi, infine, troviamo Vincenzo Martinelli, paesaggista di consumata abilitÓ che muta stile col passar del tempo. Passa dai contrasti luministici del primo periodo ad ampie vedute irradiate di luce, infine, dopo una parentesi neoclassicista in cui dipinge vedute agresti con tempietti e statue, traghetta la pittura di paesaggio bolognese dal Settecento allÆOttocento, quindi alla visione romantica della natura.

  • Giovanni DeVecchi (Borgo San Sepolcro 1543 - Roma 1615) attribuito - attributed
    Lot 125

    Giovanni DeVecchi (Borgo San Sepolcro 1543 - Roma 1615) attribuito - attributed

    Pietà

    Olio su tela

    Oil on canvas

    Dimensioni :98 x 72 cm


    De Vecchi fece il suo apprendistato con Raffaellino del Colle e con Taddeo Zuccari, del quale figura come aiuto, a Caprarola, nell' esecuzione della decorazione degli interni di Villa Farnese. Nel suo bagaglio formativo oltre ai citati maestri non manca l'influenza della pittura di Rosso Fiorentino e Michelangelo, come dimostrato recentemente da Patrizia Tosini in "Dopo il 1564 L'eredita di Michelangelo a Roma nel tardo Cinquecento". Federico Zeri, invece, dà una lettura "espressionista" di De Vecchi, quindi lo considera legato alla cultura nordica, alle sproporzioni bizantine e ai primitivi, avvicinandolo sotto questo aspetto a El Greco che pare avesse incontrato a Roma in casa Farnese. Ne esce, dunque, una figura colta e complessa nella Roma del secondo Cinquecento, dove, tra l'altro, fu uno dei più autorevoli membri dell'Accademia di San Luca. Il tema della "Pietà" o della "Deposizione" gli saranno molto cari e figurano assiduamente sia in veste grafica che pittorica: "Pietà con angeli" Museo Poldi Pezzoli di Milano, "Deposizione" Gemaldegalerie di Dresda, "Deposizione dalla croce" British Museum di Londra, "Studio per deposizione" Biblioteca Nazionale di Madrid e "Deposizione", Basilica di S. Prassede a Roma.

    Si ringraziano i Professori Michele Danieli e Alessandro Delpriori, che in tempi e modi differenti hanno contribuito all'esatta catalogazione dell'opera.

  • Bottega di Lazzaro Baldi (Pistoia 1622 - Roma 1703) bottega o seguace - follower or workshop
    Lot 126

    Bottega di Lazzaro Baldi (Pistoia 1622 - Roma 1703) bottega o seguace - follower or workshop

    Ascensione di Santa Scolastica

    Olio su tela

    Ascension of Saint Scolastica

    Oil on canvas

    Dimensioni :36 x 29,5 cm


    Al retro una etichetta con scritto "Pietro Faccini (1562 - 1602) ecstasy of St Catherine of Siena oil circa 1591-93 115/21/2/95 PH

    L'opera mostra stringenti analogie stilistiche col Seicento romano in particolar modo con l'ambiente di Pietro Berrettini detto Pietro da Cortona (Cortona 1597 - Roma 1669) e il suo folto gruppo di allievi e seguaci. Tra i più fedeli "cortoneschi" dobbiamo citare: Giacinto Geminiani (Pistoia 1606 - Roma 1681), Giovan Francesco Romanelli (Viterbo 1612 - 1662), Guillaume Courtois detto il Borgognone (Saint-Hippolite 1628 - Roma 1679), Ciro Ferri (Roma 1633 - 1689) e infine Lazzaro Baldi, il quale mostra maggiore vicinanza stilistica con l'opera qui presentata. La sua pennellata sfrangiata e materica, il fondo bruno che traspare e da esso emergono le figure talvolta poco più che abbozzate, la corona di angeli e angioletti che circonda le figure celesti, sono tutti elementi caratterizzanti l'operato pittorico dell'artista pistoiese e risultano basilari per assecondare la tesi attributiva. La finezza di tocco presente sia nei bei volti sia nelle fresche tinte delle vesti degli angeli, questo fa presupporre che la nostra opera sia uscita dalla bottega del Baldi sul finire del XVII secolo quando l'anziano artista avvertiva e accoglieva le novità del rococò. A tal proposito è utile leggere poche righe significative che Maurizio Fagiolo dellÆArco pubblica (Pietro da Cortona e i "Cortoneschi", Biblioteca d'arte Skira): "Non mi diffondo sull'ultimo periodo di Lazzaro Baldi, all'epoca di Innocenzo XI, perché i suoi lavori sono stati analizzati da M.G. Bernardini con perfetta caratterizzazione formale e storica. Tuttora cerca di aggiornarsi sulle novità che l'ambiente romano presenta, e certe sfumature di colore, certe preziosità cromatiche, certe leziosità compositive, dimostrano che guardava con interesse all'avvicinarsi del rococò arcaico, portato avanti da pittori a lui vicini, come Francesco Trevisani o Giuseppe Chiari". Per un confronto esplicativo: "L'assunzione della Vergine", in collezione Molinari Pradelli di Bologna oppure "Estasi di santa Rosa da Lima" conservato al Museo del Barocco di Palazzo Chigi ad Arriccia.


  • Giulio Carpioni (Venezia 1613 - Verona 1678)
    Lot 127

    Giulio Carpioni (Venezia 1613 - Verona 1678)
    Pan e Siringa
    Olio su tela
    Oil on canvas
    Dimensioni : 41,5x58 cm

    L'episodio, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, immortala la fuga di Siringa dalle mire predatorie del Dio Pan. Alla scena assistono le ninfe sedute ai bordi del fiume accompagnate da un'enigmatica figura maschile vista di schiena. Allievo del Padovanino negli anni trenta del diciassettesimo secolo, Carpioni, somma l'interesse per il caravaggismo ed il classicismo bolognese dell'Albani e Domenichino alle lezione di Poussin. Questo insieme eterogeneo di elementi stilistici formarono il linguaggio originale del Carpioni, elemento singolare nel panorama della pittura barocca del Seicento in Veneto. Opera esposta in occasione della Mostra "Ospiti al Museo. Maestri veneti dal XV al XVIII secolo tra conservazione pubblica e privata", Musei Civici agli Eremitani di Padova, 31marzo - 17 giugno 2012.

  • Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova 1762 - Milano 1844)
    Lot 128

    Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova 1762 - Milano 1844)

    Paesaggio con frati e contadini

    Tempera su carta

    Landscape with monks and peasants

    Tempera on paper

    Dimensioni : 42,5 x 60 cm


    Bison inizia la sua formazione a Brescia presso il pittore Gerolamo Romani, poi a Venezia con Costantino Cedini. Dopo aver soggiornato a Ferrara opera sovente tra il territorio padovano e trevigiano, mentre allo scadere del secolo lo troviamo operare a Trieste. Nel 1831 si trasferisce a Milano città dove muore nel 1844. Bison è da considerare l'anello di congiunzione, non solo biograficamente, tra il paesaggio veneto del Settecento, l'arcadia di Francesco Zuccarelli in primis, e l'espressione paesaggistica romantica. Il nostro paesaggio va ricondotto al momento più fecondo dell'artista ovvero tra la fine del Settecento e il primo decennio dell'Ottocento.


  • Scuola Spagnola del XVII/XVIII secolo - Spanish School of 17th/18th century.
    Lot 129

    Scuola Spagnola del XVII/XVIII secolo - Spanish School of 17th/18th century.

    Giovane viandante che suona il piffero

    Olio su tela

    Young wayfarer playing the flute

    Oil on canvas

    Dimensioni : 122,5 x 93 cm


    I temi infantili di gusto bambocciante, grazie a Bartolomé Esteban Murillo (Siviglia 1617 - 1682), costituiscono uno degli aspetti più interessanti della pittura spagnola del Seicento. Al seguito del maestro, troviamo l'amico e allievo Pedro Nunez de Villavicencio (Siviglia 1640- ante 1698) affascinato anch'egli dalle tenere figure giovanili, espresse in modo accattivante con stesure lisce e morbide e un colorito permeato di luce aurea. Sempre appartenente alla scuola valensiana del Seicento è Miguel March (Valencia 1633 - 1670), figlio di Esteban March, il quale dopo un passaggio a Roma si esprime anche nei temi di figure popolari dimostrando affinità con il danese, italiano d'adozione, Bernard Keilhau detto Mons¨ Bernardo (Helsingor 1624 - Roma 1687).

  • Scuola Spagnola del XVII/XVIII secolo - SpanisH School of 17th/18th century
    Lot 130

    Scuola Spagnola del XVII/XVIII secolo - Spanish School of 17th/18th century

    Giovane viandante seduta

    Olio su tela

    Young wayfarer sitting

    Oil on canvas

    Dimensioni : 122 x 93,5 cm


    I temi infantili di gusto bambocciante, grazie a Bartolomé Esteban Murillo (Siviglia 1617 - 1682), costituiscono uno degli aspetti più interessanti della pittura spagnola del Seicento. Al seguito del Maestro, troviamo l'amico e allievo Pedro N¨nez de Villavicencio (Siviglia 1640- ante 1698) affascinato anch'egli dalle tenere figure giovanili, espresse in modo accattivante con stesure lisce e morbide e un colorito permeato di luce aurea. Sempre appartenente alla Escuela Sevillana del Seicento è Miguel March (Valencia 1633 - 1670), figlio di Esteban March, il quale dopo un passaggio a Roma si esprime anche nei temi di figure popolari dimostrando affinità con il danese, italiano dÆadozione, Bernard Keilhau detto Mons¨ Bernardo (Helsingor 1624 - Roma 1687), nonché con Giuseppe Romani (Como 1654/55 û Modena 1727) che continuò sulle orme di questi illustri predecessori.

  • Vassoio in argento con manici - A silver tray with handles.
    Lot 131

    Vassoio in argento con manici - A silver tray with handles.
    Roma fine XVIII secolo , argentiere Bartolotti (marchio all'insegna del pescatore).
    Rome end 18th century , silversmith Bartolotti
    Peso 1845 g
    Dimensioni : 60x39 cm.

  • Coppia candelieri in argento - A pair of silver candlesticks
    Lot 132

    Coppia candelieri in argento - A pair of silver candlesticks
    Milano inizio del XVIII secolo
    Argentieri Dell'acqua, all'insegna delle due lampade,
    Milan beginning of the 18th century
    Silversmith Dell'Acqua, in the name of the two lamps,
    Peso: 944 g. circa
    Altezza: 22 cm

  • Oliera in argento - A silver cruet
    Lot 133

    Oliera in argento - A silver cruet
    Argentiere Giovan Battista Vighi , Parma 1774-1848.
    Silversmith Giovan Battista Vighi , Parma 1774-1848
    Altezza 32 cm
    Difetti - Defects

  • Zuccheriera in argento - A silver bowl.
    Lot 134

    Zuccheriera in argento - A silver bowl.
    Londra 1860, argentieri Edward e John Barnard.
    London 1860 , silversmith Eward and John Barnard
    Dimensioni: 19x12cm di altezza
    Peso : 414 g circa.

  • Lucerna in argento - A silver and gilt silver lucerna
    Lot 135

    Lucerna in argento - A silver and gilt silver lucerna

    Argentiere Gioacchino Belli II Roma successivo al 1815

    Rome after 1815 , silversmith Gioacchino Belli

    Altezza 45 cm

    Difetto Defect


    Base circolare decorata con delle gorgoni all'estremità superiore la testa di Eolo dio del Vento che spinge Mercurio alato verso l'alto . Mercurio porta nella mano sinistra il simbolo caduceo.

    Paralume in seta anch'esso decorato in argento con foglie lanceolate.



  • Coppia di candelieri in argento - A pair of silver candlesticks
    Lot 136

    Coppia di candelieri in argento - A pair of silver candlesticks
    Lucca 1760 circa
    Altezza 15 cm.
    Peso 350 g circa

  • Coppia di candelabri in argento - A pair of silver candlesticks
    Lot 137

    Coppia di candelabri in argento - A pair of silver candlesticks
    Genova successivo al 1824 agentiere non rintracciabile.
    Genoa after 1824 unknown silversmith Altezza 50 cm larghezza 33 cm

    Con decori in stile neoclassico sia alla base che nella parte superiore vi sono alternanze di decori geometrici e vegetali.

  • Calamaio in argento - A silver inkstand
    Lot 138

    Calamaio in argento - A silver inkstand
    Roma 1783-1794 , argentiere Vincenzo Coacci
    Rome 1783-1794 , silversmith Vincenzo Coacci
    Dimensioni 24 x13 cm
    difetti - defects

  • Oliera in argento -  A silver cruet.
    Lot 139

    Oliera in argento - A silver cruet.
    Milano 1812-1870 , argentiere Emanuele Caber.
    Milan 1812-1870, silversmith Emanuele Caber
    Dimensioni : altezza 30 cm.
    Peso : 605 g circa

    Base piediforme rettangolare, decorazioni e struttura in argento e cristallo;

  • Tabacchiera in argento - A silver snuff box
    Lot 140

    Tabacchiera in argento - A silver snuff box
    Genova 1725, bollo di esportazione 1864.
    Genoa 1725 , export mark 1864
    Peso 168 g
    Diametro 7,5 cm.

  • Vassoio in metallo dorato - A gilt metal tray
    Lot 141

    Vassoio in metallo dorato - A gilt metal tray
    Roma XVIII secolo.
    Rome 18th century
    Dimensioni : 60x44 cm

    A bordo polilobato con al centro stemma nobiliare (Conte) riferente a matrimonio.

  • Trittico di cartaglorie in argento - A set of three silver frames
    Lot 142

    Trittico di cartaglorie in argento - A set of three silver frames

    Venezia, transizione fine XVII secolo inizio XVIII secolo

    Argentiere B.L.non rintracciabile, saggiatore Z H

    Venice 18th/19th century,unknown silversmith

    Dimensioni 42,5 x 34 cm (2) - 50 x 61 cm

    Due elementi presentano la stessa decorazione ,sull' estremità superiore, un elemento scudato racchiude l'immagine di un santo, mentre nella parte inferiore, uno scudo racchiude l'incisione dell'anno di produzione (1715).

    Il terzo elemento pi¨ grande in dimensione, presenta nella estremità superiore uno scudo con all'interno una delicata immagine della Madonna incoronata con il bambino.


  • Maestro Olandese del XVII secolo - Dutch Master of the XVII century
    Lot 143

    Maestro Olandese del XVII secolo - Dutch Master of the XVII century

    Pastore al guado

    Olio su tela

    Shepherd in a river

    Oil on canvas.

    Dimensioni : 173 x 152 cm


    La tela con la sua imponente mole, s'impone per la frontalità dell'immagine, che ci mostra un pastore venirci incontro attraversando un guado

    con suo minuto gregge. L'ambientazione è italiana con i caldi colori che tanto impressionarono i pittori fiamminghi e nordici,

    bamboccianti e paesaggisti, operosi a Roma nel Seicento. Queste peculiarità ci permettono di avvicinare l'opera alla produzione dell'olandese Karel Dujardin (Amsterdam 1622 o 1626-Venezia 1678) o del suo affine,

    conterraneo e contemporaneo Adriaen Van de Velde (Amsterdam 1636-1672).


  • Scuola Austriaca del XVII secolo - Austrian School of the 17th century
    Lot 144

    Scuola Austriaca del XVII secolo - Austrian School of the 17th century
    Ritratto di nobildonna e Ritratto di nobile uomo.
    Coppia di oli su tela
    Portrait of a noble woman and portrait of a noble man.
    A pair of oils on canvas
    Dimensioni : 28,5 x 21 cm

Lots from 121 to 144 of 359
Show
×

IMPORTANTI ARGENTI E DIPINTI PROVENIENTI DA COLLEZIONI ITALIANE

Sessions

  • 26 May 2020 hours 15:00 SESSIONE UNICA (1 - 359)

Bidding increments

  • from0to200increment of10
  • from200to500increment of20
  • from500to1000increment of50
  • from1000to2000increment of100
  • from2000to5000increment of200
  • from5000to10000increment of500
  • from10000to20000increment of1000
  • from20000to100000increment of2000
  • from100000to infiniteincrement of5000