ASTA 242 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
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Lot 176 MANIFATTURA DEL XVII SECOLO Mortaio in bronzo. . Cm 36,00 x 36,00.
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Lot 177 FRANCIA, PERIODO DELL'IMPERO Gruppo di quattro calamai in bronzo dorato, vassoio in marmo e bronzo dorato (cm 22,00 x30,00). . . .
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Lot 178 MANIFATTURA DEL XVII SECOLO Gruppo di 23 antichi pestelli in bronzo, epoche diverse. Difetti. . Cm 17,00 x 15,50. 14,00 x16,00 cm, 11,00 x 14,00 cm, 10,00 x 13,00 cm, 11,00 x12,00 cm, 9,00 x 12,00 cm, 10,00 x 12,00 cm, 7,00 x 6,00 cm, 6,50 x 6,50 cm, 10,00 x 11,50 cm, 10,00 x 11,00 cm, 8,00 x 11,00 cm, 7,00 x 8,00 cm, 8,00 x 11,00 cm, 11,00 x 13,00 cm, 10,50 x 15,50 cm, 8,00 x 10,00 cm, 11,00 x 13,00 cm, 11,00 x 10,00 cm, 12,00 x 12,50 cm, 11,00 x 13,00 cm, 11,00 x 11,50 cm, 9,50 x 13,00 cm.
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Lot 179 FRANCIA, PERIODO DELL'IMPERO Coppia di candelabri, a tre fiamme in bronzo dorato con figure femminili in bronzo brunito poggianti su semicolonna cesellata a fitto motivo geometrico, base quadrata. . . Cm 54,50. Difetti.
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Lot 180 FRANCIA, XIX SECOLO Cofanetto rettangolare portagioie in bronzo dorato con interni in legno. Riserve decorate in stile "Boulle", coperchio sormontato da suonatrice d'arpa. . Cm 33,00 x 31,50 x 22,00. Difetto a una cerniera.
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Lot 181 MANIFATTURA VENETA DEL XVIII SECOLO Orologio da mensola "a portico" in legno di noce lastronato, con due colonnine in alabastro, basi e capitelli in bronzo dorato, quadrante smaltato e rifinito con bronzi dorati e cesellati. Il quadrante riporta la dicitura "P Rau in Wien". . Cm 11,00 x 48,00 x 25,00.
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Lot 182 MANIFATTURA VENETA DEL XVII SECOLO Orologio da tavolo con quadrante in porcellana sorretto da due figure maschili in legno scolpito e dipinto in policromia. . Cm 37,00 x 44,00 x 21,00.
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Lot 183 FRANCIA, XIX SECOLO Pendola da tavolo in bronzo dorato, base decorata a motivi neoclassici, quadrante in bronzo dorato. . Cm 36,50 x 56,00 x 13,00. Difetti.
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Lot 184 MANIFATTURA FRANCESE DEL XIX SECOLO Orologio da tavolo in bronzo brunito e dorato. Base lastronata in marmo giallo di Siena. Il movimento è siglato Hémon e il quadrante riporta la scritta: "Ledure Bronzier a Paris, Hémon". La scultura in bronzo raffigura Annibale e le rovine di Cartagine. . Cm 52,00 x 73,00 x 24,00.
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Lot 185 ARGENTIERE FRANCESE DEL XIX SECOLO Zuccheriera in argento. . Cm 18,00 x 24,50. Parigi, 1830, coppa traforata a lesene con cornucopie e volute poggiante su un fusto realizzato da quattro animali marini, base quadrata su piedini ad artiglio su sfera, due anse a volute. Priva dell'interno in vetro.
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Lot 186 ARGENTIERE MILANESE DEL XIX SECOLO Set da calamaio in argento. . Cm 26,00 x 17,50. Prima metà XIX sec, facitore Maurizio Gatti. Vassoietto di forma ovale sagomata con bordo cesellato a volute vegetali su cui poggiano due coppette porta inchiostro e porta polvere sbalzate a costolature, al centro un plinto sagomato decorato da mascherone fra volute su cui poggia un campanello da tavolo con presa modellata a figura orientale assisa.
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Lot 187 STATO PONTIFICIO (XIX SECOLO) Alzata in argento. . Cm 29,00 x 34,50. Base circolare decorata da foglie d'acanto su cui poggiano tre cavalli marini, fusto con nodo piriforme decorato da conchiglie in rilievo, coppa sbalzata a baccellature. Punzoni alla base.
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Lot 188 ARGENTIERE MILANESE DEL XVIII SECOLO Piatto da parata in argento. . Cm 34,00 x 42,50. Databile alla prima metà del XVIII secolo di forma ovale sagomata, tesa incisa e cesellata a volute e foglie, al centro del piano entro riserva romboidale si trova un paesaggio con architetture. Punzone al retro con iniziali IC.
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Lot 189 MANIFATTURA VENEZIANA Lampadario Cà Rezzonico a sei fiamme. . Cm 95,00 x 110,00.
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Lot 190 MANIFATTURA VENEZIANA Lampadario Cà Rezzonico a sei fiamme in vetro policromo. . Cm 95,00 x 110,00.
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Lot 191 MANIFATTURA VENEZIANA Lampadario Cà Rezzonico a dodici fiamme in vetro policromo. . Cm 120,00 x 102,00. Due coppette scheggiate.
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Lot 192 MANIFATTURA DEL XX SECOLO Coppia di obelischi in cristallo di rocca con basi in legno ebanizzato (altezza del solo obelisco cm 41,00). . Cm 41,00.
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Lot 193 MANIFATTURA DEL XX SECOLO Due alzate a forma di conchiglia in cristallo di rocca, basi in ottone e marmo bianco. . Cm 30,00.
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Lot 194 MANIFATTURA DEL XX SECOLO Coppia di sfere in cristallo di rocca. Diametro sfera cm 19,00. Altezza con la base cm 38,00. . .
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Lot 195 ARTISTA VENETO DEL XVII SECOLO Madonna con bambino. Olio su carta su tavola. Cm 26,00 x 35,00.
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Lot 196 ARTISTA VENETO DELLA FINE DEL XVIII SECOLO Ritratto di prelato. Pastello su carta applicata su tela. Cm 67,00 x 78,00. . Cornice presente
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Lot 197 CARPIONI GIULIO (1611 - 1678) Attribuito a. La clemenza di Scipione. China su carta. Cm 50,00 x 14,00.
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Lot 198 ARTISTA EMILIANO DEL XVII SECOLO Disegno a sanguigna raffigurante due vegliardi ( da Susanna e i vecchioni?). . Cm 39,00 x 27,00. . Cornice presente
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Lot 199 TIEPOLO GIOVANNI BATTISTA (1696 - 1770) Figura femminile. Sanguigna su carta . Cm 45,00 x 31,00. L'opera è conosciuta alla critica dalla metà dagli anni '50 e fu assegnata dapprima da August Meyer a Giambattista Piazzatta, quindi da Antonio Morassi a Giambattista Tiepolo. L'ultimo intervento critico è stato di Antonio Pedrocco che ha propeso per l'attribuzione a Gianbattista Tiepolo. Riportiamo di seguito un estratto della comunicazione scritta di Antonio Pedrocco del 29 novembre 2010. "[...] Personalmente - dovendo intervenire sulla questione attributiva - ritengo vada privilegiata l'ipotesi di Morassi: pur ammettendo infatti che l'impostazione della figura e la sua plastica imponenza sono elementi che rimandano al mondo piazzettesco, è pur vero che il segno rapido e mosso con cui essa è descritta appartiene pienamente ai modi grafici tipici di Tiepolo, trovando riscontro in numerosissimi fogli da lui prodotti nel corso della sua lunga e prolifica attività: penso, per citare un solo esempio, ad alcuni dei disegni che compongono il quaderno Gatteri, conservato al Museo Correr di Venezia, parte dei quali sono preparatori per la grande impresa decorativa messa a segno nella Residenza del Principe Vescovo di Wurzburg tra il 1752 e il 1753. Ma non ho dubbi che il foglio in cui si tratta sia, dal punto di vista cronologico, di molto precedente rispetto a quelli collegati agli affreschi eseguiti in Franconia; e questo per due diverse ragioni. La prima è che l'attenzione posta da Tiepolo nei confronti dei modelli - grafici e pittorici - di Piazzetta, evidente come si è detto nel disegno in esame, al punto da spingere un valido conoscitore come August Mayer a riferirlo a questo maestro, si allenta di molto a far data all'incirca dalla metà degli anni Venti, quando il più giovane maestro compie, nella realizzazione degli affreschi per Palazzo Sandi a Venezia ( 1724 - 25) e per Palazzo Patriarcale di Udine ( 1725 - 29), la definitiva scelta di campo in direzione di quel mondo " chiarista " che aveva a modello soprattutto le opere del cinquecentesco Paolo Veronese; la seconda è che il "tipo" femminile che appare nel disegno si ritrova con maggiore facilità nelle opere di Tiepolo risalenti ai primi anni Venti: in questo senso del tutto probante mi pare il confronto con la donna tentatrice quale appare a sinistra nella tela con le Tentazioni di Sant'Antonio già Caiselli a Udine e ora nella Pinacoteca di Brera a Milano, che, non a caso, la critica moderna concordemente data verso la metà del terzo decennio, ritenendola una delle primissime realizzazioni compiute da Tiepolo durante il suo primo soggiorno in Friuli. Dunque, a mio modo di vedere, il foglio di cui si tratta costituisce un ottimo esempio della grafica di Tiepolo, nella sua fase ancora relativamente giovanile, attorno al 1725".