Asta N. 163 - Arte Moderna & Contemporanea, Arti Decorative del XX Secolo
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Lot 99 MARCELLO NIZZOLI
(Boretto 1887 - Camogli 1969)
Mani Nascoste (dal vero), 1918 ca.
A tavola, 1918 ca.
Coppia di chine e matita acquerellata su carta, cm. 8,5 x 13,5 e cm. 13,5 x 9
Una su carta intestata 'Marcello Nizzoli Pittore' -
Lot 100 MARCELLO NIZZOLI
(Boretto 1887 - Camogli 1969)
Francesco e Marcello, 1918 ca.
Interno con letto, 1918 ca.
Coppia di chine su carta, cm. 9 x 13,5
Non firmate
Una su carta intestata 'Marcello Nizzoli Pittore'
Una delle opere presenta uno strappo restaurato al centro della carta -
Lot 101 ANDRÈ MASSON
(Balagny, Oise 1896 - Parigi 1987)
Fête galante chez les ecorchés, 1960
Chine colorate su carta, 24,5 x 32
Firma apocrifa in basso a sinistra
Titolo al retro
Etichetta e timbri al retro
PROVENIENZA
Galleria Due Ci di Cleto Polcina, Roma
Collezione privata, Roma -
Lot 102 AMEDEO GENNARELLI
(Napoli 1881 - Parigi 1943)
Il piccione viaggiatore, 1920
Scultura in bronzo, cm. 42 x 14 x 14
Firma sulla colonna -
Lot 103 PIPPO RIZZO
(Corleone 1897 - Palermo 1964)
Senza titolo, 1934-36
Tecnica mista su cartone, cm. 40 x 47
Firma in basso a sinistra
L'opera è stata realizzata tra il 1934 e il 1936 quando Pippo Rizzo insegnava all'accademia d'arte a Roma. Alcuni disegni che ricordano quest'opera inneggiante al duce, sono stati realizzati dall'artista per il giornale 'La Sicilia di Catania' negli anni '30. Sul retro dell'opera si intravede una sigla 'pr' ed una dedica 'a sante', la dedica probabilmente è riferita al pittore Sante Monachesi, che alla fine del 1935 e all'inizio del 1936 si trovava a Roma in occasione della seconda Mostra Nazionale di plastica murale, in quanto firmatario del Manifesto 'Plastica Murale Futurista' -
Lot 104 PITTORE ITALIANO XX SECOLO
Composizione futurista, anni '50
Olio su tela, cm. 100 x 70 -
Lot 105 ANTONIO MARASCO
(Nicastro 1896 - Firenze 1975)
Senza titolo, 1972-73
Acrilico su tela, cm. 60 x 50
Firma in basso a destra
Firme al retro
Autentica su foto rilasciata dal Professor Tonino Sicoli, in data 13 luglio 2016 -
Lot 106 VINCENZO BALSAMO
(Brindisi 1935)
Senza titolo, 2002
Olio su tela, cm. 70 x 50
Firma al retro
Timbro al retro
Autentica dell'Artista sul retro e su foto, n. E3/67 -
Lot 107 JULIUS EVOLA
(Roma 1898 - 1974)
Composizione astratta, 1918 ca.
Olio su cartoncino, cm. 15 x 10,4
Firma agli angoli -
Lot 108 JULIUS EVOLA
(Roma 1898 - 1974)
Composizione astratta, 1918 ca.
Olio su cartoncino, cm. 14,2 x 10,2
Firma in basso
Rare e significative opere del periodo giovanile, detto dall'artista stesso 'dell'idealismo sensoriale', espressione in sintonia con le esperienze futuriste di quegli anni (Evola frequenta con assiduità lo studio di Balla), da cui interpreta con solida autonomia critica le istanze programmatiche.
'.. In particolare, fui amico del pittore Ignazio Balla e conobbi Marinetti. Anche se il mio interesse principale era per i problemi dello spirito e della visione della vita, coltivavo altresì la pittura (..) non tardai però a riconoscere che, a parte il lato rivoluzionario, l'orientamento del futurismo si accordava assai poco con le mie inclinazioni. In esso mi infastidiva il sensualismo, la mancanza d'interiorità, tutto il lato chiassoso esibizionistico' (Julius Evola - Il cammino del cinabro) -
Lot 109 SERVIZIO DA TÈ IN ARGENTO, GENAZZI MILANO ANNI '30
con elementi a corpo baccellato, pomi e manici in avorio. Composto da due teiere, una lattiera e una zuccheriera.
Teiera grande, h. cm. 21, peso complessivo argento gr. 2100 ca. -
Lot 110 HANS STOLLEMBERG LERCHE
(Dusseldorf 1867 - Roma 1920)
Cachepot con figura di pan, 1913/14
Scultura in metallo argentato, cm. 28 x 33
Firma incisa al retro
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma
PUBBLICAZIONI
Venezia e la Biennale, I percorsi del gusto, Fabbri Editore, Milano 1995, p. 363, n. 240 -
Lot 111 VASO ATTRIBUITO A DAGOBERT PECHE, 1916 ca.
in vetro blu inciso a mano, con decori di foglie e bambù.
Produzione Wiener Werkstätte.
h. cm. 19,4 -
Lot 112 VASO MANIFATTURA WIENER WERKSTÄTTE AUSTRIA 1920 ca.
in vetro dipinto a mano a caldo con decori geometrici. Timbro inciso sotto la base.
Misure cm. 15 x 14,5. -
Lot 113 PIERO GUCCIONE
(Scicli 1935)
Babitt, 1969
Matita su carta, cm. 39 x 16
Firma e data in basso a sinistra
Etichetta al retro
PROVENIENZA
Galleria Il Gabbiano, Roma -
Lot 114 CLAUDIO BONICHI
(Novi Ligure 1943 - Roma 2016)
Otto disegni realizzati tra il 1962 e il 1983.
Misura massima, cm. 50 x 34,5
Firmate e datate -
Lot 115 FRANCO ANGELI
(Roma 1935 - 1988)
Ricordo d'infanzia, 1959
Tecnica mista su carta intelata, cm. 70 x 100
Titolo in basso a sinistra
Firma e data in basso a destra
PROVENIENZA
Già Collezione Jacorossi, Roma
Collezione privata, Roma
ESPOSIZIONI
La politica dei segni, InArs Art Gallery, Roma 1 aprile, 30 maggio 2015
Opera archiviata presso Archivio Franco Angeli, n. D-131114/90, in data 13 gennaio 2015
'Il simbolo resta nella nostra vita di tutti i giorni anche quando ha perduto la funzionalità comunicativa, quando è sbiadito, annullato, superato dalla prepotenza di altri simboli. Permane radicato ai nostri moti inconsci, con quel significato con il quale ci è stato proposto e che il piú delle volte non coincide affatto con il significato che aveva prima che venisse adoperato in un certo modo per un determinato fine. (...) L'artista se ne impadronisce, lo adopera per un fine al quale non era destinato, lo riscatta attraverso un'operazione di lavoro'. (Nello Ponente, Franco Angeli, catalogo della mostra, Galleria dell'Ariete, Milano 1964)
Ricordo d'infanzia sembra raccontare questo. Cosa significa una svastica per un bambino se non un insieme di segni, una forma con la quale creare composizioni ? Solo col tempo potrà assumere un altro significato legato alla Storia. Una Storia che, a sua volta, lo ha distorto e manipolato. La svastica infatti è il più antico simbolo sacro della razza indoeuropea. Rappresenta il potere divino, il moto dell'universo e del sole, è simbolo di benessere e di vita, della creazione e del divenire. Si possono trovare svastiche nell'iconografia delle popolazioni americane precolombiane, in India, in Africa e nell'Europa celtico-germanica, in Mongolia e Cina, in America centrale fino al bacino mediterraneo (Susa, Creta, Troia, Cipro). Già alla fine dell'Ottocento, alcuni studiosi tedeschi attribuirono erroneamente l'invenzione della svastica ad un antico popolo indo-iranico, quello degli ari, che considerarono progenitori delle genti germaniche. All'inizio del novecento venne assunto da vari gruppi antisemiti e poi da Hitler come emblema del partito e dello stato nazionalsocialista.
(scheda a cura di Roberta Giulieni) -
Lot 116 RABARAMA
(Roma 1969)
Rebus, 2007
Bronzo, ex. 66/99
Misure, cm. 25 x 21 x 24
Firma sul piede destro -
Lot 117 RABARAMA
(Roma 1969)
Ko Il mutamento, 2006
Scultura in bronzo patinato, ex. 92/100
Misure cm. 28 x 17 x 23
Firma sul piede destro -
Lot 118 RABARAMA
(Roma 1969)
Direzione, 2009
Scultura in bronzo lucido e patinato, ex. 53/100
Misure cm. 31,5 x 14,5 x 12
Firma sul lato sinistro -
Lot 119 RABARAMA
(Roma 1969)
Khia Jen (La cascata), 2009
Scultura in bronzo lucido, ex. 31/100
Misure cm. 32,5 x 36 x 30
Firma sulla coscia sinistra -
Lot 120 VINCENZO PETRILLO
(Roma 1932 - 2003)
Cavaliere, 1959
Tecnica mista su carta, cm. 104 x 73
Firma e data in basso a destra -
Lot 121 ARTURO CARMASSI
(Lucca 1925 - Empoli 2015)
La petit promenade du poète VIII, 1977
Tecnica mista su carta, cm. 56 x 48
Firma e data in basso a destra -
Lot 122 ACHILLE PERILLI
(Roma 1927)
Tomarancio, 1972
Incisione a colori, ex. 36/70
Misure della lastra, cm. 31 x 31
Etichetta al retro