#92: Antiquariato #92: Antiquariato
venerdì 19 aprile 2024 ore 16:30 (UTC +01:00)
San Giuseppe con Bambino, 17° secolo painter
San Giuseppe con Bambino, 17° secolo painter H cm 100 x 73, in cornice cm 116 x 88 Olio su tela.
Opera ricavata dalla pulitura du due dipinti sovrapposti. Si può fare il paragone con le tele di Ercole de Maria detto anche Ercolino di Guido o Ercolino di Bologna di Palazzo Arcivescovile di Milano e di Houston pubblicate da Pepper.
Expertise del Professore Claudio Strinati:
"Il dipinto raffigurante San Giuseppe col bambino (olio su tela, cm. 71 x 103) rientra molto bene in quella tradizione derivante in buona parte da Guido Reni, che vide attivi, nel corso del diciassettesimo secolo, numerosi pittori, sia allievi diretti del Reni sia semplici seguaci.
Il tema del san Giuseppe col bambino fu molto apprezzato, all' epoca, soprattutto nella scuola bolognese e costitui un bellissimo esempio di consacrazione artistica della paternità in un periodo storico in cui era invece rimasto quasi esclusivo il tema della Madonna col Bambino che ha le sue origini nel Medioevo.
Il quadro qui in esame riflette bene l'iconografia appunto reniana ed è da riferire ad uno strettissimo seguace del grande maestro emiliano, Ercole de Maria ricordato dalle fonti antiche (primo fra tutti Carlo Cesare Malvasia, il massimo biografo dei pittori bolognesi) come fedele seguace del Reni e pittore dotato di virtù singolari (anche di copista) che lo fecero molto stimare al suo tempo.
Le poche notizie che abbiamo di lui sono sintetizzate nella eccellente biografia moderna di Marina Cellini pubblicata in La scuola di Guido Reni, a cura di M. Pirondini e E. Negro, Artioli Modena 1992, p. 203 segg.
Sulla base delle indicazioni fornite dalla studiosa ritengo di poter riferire con certezza il nostro dipinto a Ercole de Maria, conterraneo ma parecchio piò giovane del Reni, fissandone la datazione a poco prima della metà del diciassettesimo secolo, ancorché le date di nascita e morte dell'artista non sono conosciute.
L'opera è condotta con lo stile tipico del de Maria a pennelfine grumose e fitte e dal tratto largo e nobilmente espressivo. L'opera risulta in eccellente stato di conservazione."