Fotografia Sessione unica
martedì 23 aprile 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
Paolo Gioli (1942-2022) - "Film Stenopeico" (L'Uomo senza Macchina da Presa), 1970
Paolo Gioli (1942-2022) - "Film Stenopeico" (L'Uomo senza Macchina da Presa), 1970
cm 10,8 x 17,3 (cm 12,2 x 17,8 cartoncino)
Due polaroid applicate a cartoncino originale
Opera unica
Etichetta con note del fotografo a penna nera al verso del cartoncino
Grande sperimentatore, Paolo Gioli si è sempre mosso in una dimensione espressiva eterodossa, dove ad essere privilegiata è stata la ricerca sul linguaggio fotografico realizzata facendo ricorso ai materiali più duttili come le Polaroid che, da semplici materiali sensibili a sviluppo immediato, in mani come le sue si sono trasformate in opere artistiche degne di meraviglia. L’utilizzo di strumenti antichi da lui molto amati come il foro stenopeico – un minuscolo foro, lo stenope, come obiettivo – è in lui finalizzato a una rilettura del passato in chiave contemporanea dove si annullano i confini fra i generi. Lo si può constatare di fronte ai frames di due film sperimentali della Vampa Production molto noti fra gli addetti ai lavori e meno dal grande pubblico: “L’operatore perforato” e “L’uomo senza macchina da presa”. Il primo riutilizza uno spezzone di un anonimo film della Pathè manipolato inserendo nella perforazione altre immagini che ostacolano la visione di un operatore in azione, il secondo (che cita, rovesciandolo, il titolo del film di Dziga Vertov) viene realizzato con una cinepresa autoprodotta, un’asta cava di metallo, dotata di un trascinamento manuale che riprende oggetti, scorci di paesaggi, frammenti di corpi.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito